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Gian Balance
Inviato

WIRE - Red Barked Tree

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WIRE - Red Barked Tree

Inviato

Dal genio di Pergolesi un'operera "intermezzo buffo" sfiziosissima che anticipa un po' cose di Mozart e di Rossini, lo stesso Paisiello comporrà la sua "Serva Padrona. Interpretazione un poco datata ma ancora in grande spolvero  del Collegium Aureum che incamera i più prestigiosi musicisti allora attivi (1969) dir. F. Maier. In ottimo tono Maddalena Bonifacio soprano (Serpina); S. Nimsgern basso baritono (Uberto)

 

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  • Melius 1
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Inviato
11 ore fa, analogico_09 ha scritto:

@Vinteuil Due utili parole di presentazione sarebbero gradite TKS

Ciao, trattasi dell'edizione "Mastercut" di A Love Supreme edita dalla Supersense. Non è un vinile ma una lacca creata direttamente da una copia del master originale.

Se non conosci queste edizioni, qui puoi trovare tutte le info su di loro: https://supersense.com

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Inviato

Qualche giorno dopo l'ascolto del primo libro, completo questa imprescindibile esperienza della monumentale opera teorica e didattica, ma soprattutto musicale dell'immenso Bach, opera che  Bulow chiamava l'Antico Testamento del pianoforte (essendo il Nuovo le 32 Sonate di van Beethoven) e Schumann il pane quotidiano dei musicisti. Secondo me l'interpretazione di Sviatoslav Richter, ripresa dal vivo l'anno successivo a quella del primo libro, resta la più significativa ed emozionale, collocandosi al diametro opposto di quella a mio modesto avviso forse troppo tirata e stancante data da quel genio di Glenn Gould. Ottima la qualità della registrazione e della stampa made in Japan.

 

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Il 31/08/2024 at 15:14, analogico_09 ha scritto:

L'antica ed attualissima realtà musicale e poetica affidata al clavicembalo dal divino Bach che glie l'ha data e guai a chi glie la tocca... il pianoforte in questi casi lo diamo al gatto. :classic_rolleyes:

Il titolo originale dell'opera è Das Wohltemperierte Klavier, oder Praeludia, und Fugen durch alle Tone und Semitonia e la traduzione inglese conserva fedelmente quel Clavier (non Harpsicord), usato dall'autore per indicare qualunque tastiera (Cembalo, Organo da camera, Clavicordo...) e non soltanto il Clavicembalo a cui sembra relegarla la traduzione italiana. Seppur non filologicamente corretta, ritengo che l'opera sia di gran lunga più godibile al Pianoforte, e quindi me la tengo stretta assai... con buona pace per il gatto 😂

  • Melius 1
Inviato
7 ore fa, nickfats ha scritto:

Il titolo originale dell'opera è Das Wohltemperierte Klavier, oder Praeludia, und Fugen durch alle Tone und Semitonia e la traduzione inglese conserva fedelmente quel Clavier (non Harpsicord), usato dall'autore per indicare qualunque tastiera (Cembalo, Organo da camera, Clavicordo...) e non soltanto il Clavicembalo a cui sembra relegarla la traduzione italiana. Seppur non filologicamente corretta, ritengo che l'opera sia di gran lunga più godibile al Pianoforte, e quindi me la tengo stretta assai... con buona pace per il gatto 😂

 

Strumenti "compatibili", benchè il clavicordo Bach lo tenesse per la camera da letto, mentre il fatto che si possa suonare ed interpretare l'intero DWK con l'organo (impossibile, salvo imbolsire nonostante  l'organo sia strumento meraviglioso ma con la sua letteratura di elezione, pricnipale) lo sento dire per la prima volta ora dove tra il dire e il fare ci passa il mare, mentre il pianoforte, i primi pianoforti che il Kantor conobbe provando autentifco disinteresse, cosa storicamente accertata, solo il "Regio" innamoratao della "novità" al quale non poteva dire di noi lo costrinse momentaneamente a suonarlo, era proprio fuori materiamente e spiritualmente dalla concezione musicale del kantor.
Faccenda sulla quale ci siamo soffermati lungamente chissà quante volte sopra ma tu sei giovane del forum non potrai giustamerte ricordare.

Il pianoforte forzatamente impiegato per questi repertori non diventa un problema di mancata filologia, in fondo è solo uno dei "metodi", il più importante e centrale, per ottenere la più corretta prassi esecutiva della musica barocca/antica - quella cjhe viene recuperata anche nel presente musicale che viene in tal modo rianimato, presente nel jazz, nella pop music, nella classica. Sintetizzando. Il vero guaio secondo me è che suonando il piano alla romantica si attenti alla musicalità insigne, al carattere musicale proprio del lascito musicale bachiano, antico e barocco più in generale sempre più riscoperto e attualizzato. Poi de gustibus.., se piace il Bach coi languori del post o neo romanticisamo.., tutto legittimo.., al mio gatto piaceva molto ma ne morì per indigestione... :classic_sad: :classic_laugh:

Sono davvero rari i pianisti che in qualche modo riescono controllare le "pomposità" e bolsaggini del pianoforte nato per dare espressione insigne ad altre forme musicale, ad altri repertori pianistici meravigliosi peressochè infiniti. Apprezzo quasi unicamente il pianismo di Sviatoslav Richter con il CBT, il più vicino allo spirito e alle tecniche del cembalo così ben imitate dal,pianista russo da far quasi dimenticare che stia suonando uno "Steinway", mentre, avendolo un tempo molto apprezzato, e oggi cambiato idea, annovero Gleen Gould tra più virtuosi e geniali "traditori" di Bach... dove il tradimento si avvicina paradiossalmente più di ogni altro pianista al quel senso di grande "libertà" di espressioni e di forme di cui è permeata la Creazione bachiana. La quale, eccezioni a parte, è ottenibile esclusivamente attraverso lo strumento elevettivo di Bach per il quale egli componeva, dal quale traeva forma sonora ed "affettiva" ispirativa, progettuale, intellettuale, sentimentale. Quando affermo per fare un battuto che il piano lo diamo al gatto mi conformo a ciò che di fatto Bach fece quando si trovò davanti ai primi prototipi di pianoforte o fortepiano... e non si dica per far favore che se Bach c'avesse avuto lo Steinway c'ho faceva vedè lui che avrebbe combinato.., altro che il clavicembalo... perchè mi ritroverei a dover rispondere che se mio nonno c'aveva le rote avesse stato 'na cariola...  :classic_biggrin:

  • Thanks 1
Inviato
8 ore fa, Vinteuil ha scritto:
20 ore fa, analogico_09 ha scritto:

Due utili parole di presentazione sarebbero gradite TKS

Ciao, trattasi dell'edizione "Mastercut" di A Love Supreme edita dalla Supersense. Non è un vinile ma una lacca creata direttamente da una copia del master originale.

Se non conosci queste edizioni, qui puoi trovare tutte le info su di loro: https://supersense.com

 

 

Ti ringrazio, ma senza neppure una traccia, una minima informazione (non è che tutti si abbia conoscenza di tutti i dischi o "paradischi" che vengono pubblicati a getto continuo) non averei saputo cosa dove cercare, soprattuto quando si tratta di certe edizioni molto particolari e forse di nicchia. Si fa forum anche per condividere qualche info, non solo per mettere il bel prodotto in vetrina...

Inviato
49 minuti fa, analogico_09 ha scritto:

Ti ringrazio, ma senza neppure una traccia, una minima informazione (non è che tutti si abbia conoscenza di tutti i dischi o "paradischi" che vengono pubblicati a getto continuo) non averei saputo cosa dove cercare, soprattuto quando si tratta di certe edizioni molto particolari e forse di nicchia. Si fa forum anche per condividere qualche info, non solo per mettere il bel prodotto in vetrina...

Hai ragione e chiedo venia. Ieri ho fatto la foto ma ho postato il disco dopo averlo ascoltato e ho fatto l'upload sul sito quando stavo per uscire di casa. Poi, delle volte, sbagliando, si da per scontato che tutti in questo forum conoscano le edizioni più "esoteriche".

Le edizioni della Supersense sono state oggetto di una lunga diatriba tra gli esperti di edizioni audiofile. Diatriba della quale, se non erro, mi pareva di aver letto anche su queste pagine. Addirittura, il boss di Analogue Production ha dovuto fare da arbitro tra Michael Fremer e Mike Esposito, proprio in merito a questa diatriba sulla qualità e sulla durevolezza delle lacche. C'è un video di quasi due ore su Youtube che lo testimonia. Ecco il link: https://www.youtube.com/live/IBzPR_ZU1MQ?si=8f-JJ6p3vl8l88YN

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Inviato

@Vinteuil Ringrazio io te per le info, molto interessanti ora mi ci raccapezzo meglio, ma si sarebbe bastato già la prima risposta mentre il tuo intervento ultimo più articolato andrebbe preso come valore aggiunto a vantaggio del forum e forumisti. :classic_wink:

Inviato
Il 02/09/2024 at 15:53, ediate ha scritto:

siamo di fronte ad uno dei migliori, se non il migliore, album di Fossati.

La pianta del tè - Ivano Fossati

Grandissimo disco che ascolto spesso e suona molto bene 👍 👏👏👏

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