analogico_09 Inviato 26 Giugno Inviato 26 Giugno Due ascolti indubbiamente "schizofrenici" dati i generi così lontani tra di loro che trovano tuttavia l'elemento di congiunzione nella sublime musicalità che trasuda da entrambi i progetti discografici. Menzione speciale per quanto riguarda Listz va alla sublime Rapsodia Ungherese nr. 4 Héroïde-élégiaque che inizia nei toni oscuri e profondi degli archi e degli ottoni sopra un ritmo di marcia funebre sfogando a mano a mano in un canto luminoso di implorante, eroico, quasi "disperato" romanticismo, e così in avanti con queste dicotomie espressive fino al fine. Con Karajan e Berliner.., acquisti di gioventù quando compravo i dischi spesso anche sull'onda delle promozioni pubblicitarie... ma devo dire che anche con l'Herbert si fa ottimo ascolto. 2
analogico_09 Inviato 26 Giugno Inviato 26 Giugno Di Coltrane che accompagna il "romanticismo" nero di Johnny Hartman cos'altro si potrebbe dire che non sia stato già condiviso a proposito della duplice poesia? 2
Questo è un messaggio popolare. analogico_09 Inviato 29 Giugno Questo è un messaggio popolare. Inviato 29 Giugno Uno dei più tesi album del periodo "funky" di Miles Davis. Chi non lo conosce? ... lo dovrebbe ascoltare. Brevemente, credo di poter confermare le prime impressioni che ne ricavai all'uscita del disco ai primi ascolti del 1971: a fronte di un organico stellare, a svettare resta ancora per me la batteria di Jack DeJohnette che udivo per la prima volta, un drumming mai sentito prima, che frantumava le frasi, i segmenti musicali più ritmici e armonicamente più disadorni armonizzando attaverso il "battito", in doppia azion, le frasi più piene e con qualche sprazzo di melodia davisiana o "sassofonata" più prolungata, mutuando la cosa, forse, così mi pareva e mi pare, dal drumming "aromizzatore" col quale Elvin Jones accompagnava le folate metamelodiche di Coltrane. LIVE EVIL - Tutti i brani - nove - del meraviglioso doppio album, specialmente, forse, il What I Say, sembrano saldamente poggiare sulla struttura ritmico-armonica implacabile di Jack DeJohnette. Possedevo una prima stampa italiana del '71 che prestai a mio zio (autentico gaglioffo... ) e mai più rividi. Per un po' andai di CD ma per un disco del genere ci vuole il vinile, anche per la "confezione" sontuosa, per le straordinarie immagini del gatefold e così acquisati una copia Sony-Japan, ristampa 1979, che suona da pazzi dove proprio la registrazione è un miracolo di musicalità e bellezza di "audiofonia". 4
Questo è un messaggio popolare. analogico_09 Inviato 29 Giugno Questo è un messaggio popolare. Inviato 29 Giugno Avevo inizato a soatituire un po' di vecchie copertine di platica per vinili e quando mi sono imbattuto in questo disco non ho potuto non metterlo a girare rimandando anche la cena... Scoltato, riascoltato cento e più volte e seguito ancora ad avere partole e siccome le emozioni private non si possono raccontare per una volta non dirò niente rimango nel mio ennesimo stupora di fronte a una delle più grandi e somme improvvisazioni/composizioni/esecuzioni di tutta la musica del novecento. Si, esattamente un amore musicale e spirituale supremo! 5
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