Il disco in vinile che state ascoltando ora!

[Gian Balance]

Coil / Nine Inch Nails: Recoiled

Disco di genere post industriale in cui i Coil (o meglio Peter Christopherson e Danny Hide) remixano alcune tracce dei Nine Inch Nails. I Nostri inseriscono alcuni elementi sonori propri, spesso dilatando i tempi e rallentando i ritmi, senza perdere l'impatto dei brani originali. Ascolto sconsigliato agli audiofili.

[Gian Balance]

Coil - Backwards

Rimasto a lungo nel cassetto questo disco è stato pubblicato da Cold Spring solo nel 2016. Non mancano brani interessanti (A Cold Cell è emozionante) ma complessivamente è un po' tirato via e non sembra rifinito con la cura certosina che Peter Christopherson ha dedicato ad altri album. Consigliato a fan e completisti, chi si avvicina ai Coil per la prima volta farebbe meglio a cominciare da altri titoli (Love's Secret Domain ad esempio).

[raf_04]

[Mxcolombo]

Dopo qualche ora di giardinaggio mi sto godendo un po’ di musica. Oggi la scelta è capitata su due vinili dei Merillion. Rimango sempre stupito dalla registrazione di Real to Reel. Ho la prima stampa da quando è stata pubblicata ed è sempre un gran sentire.

 

 

[max56]

Il 13/08/2025 at 13:25, floyder ha scritto:

Lo sò che siete sconvolti 😂 ma questo box é delizioso.

chi vuole "sconvolgersi" lascia pure che si sconvolga , quel box l ho conprato anch'io e confermo le tue parole , gruppo , i Pooh , che ho riscoperto negli ultimi anni  acquistando  uno stock di LP e nel gruppo c'erano anche 3 o 4 LP originali dei Pooh ( quelli del cofanetto + o - ) , penso che lp come Parsifal , Opera Prima , Un pò del nostro tempo migliore , siano dei piccoli grandi capolavori...

 

[max56]

ah ed ascolto da sempre in vinile originale anche questo : ( non solo i Pooh  )

ho anche Aria in Lp originale, due vinili progr da avere assolutamente !

( in questo la suite , a differenza della suite sul LP Aria è leggermente più lunga ..e un pò più "difficile", ma se pensiamo quando è stato fatto : son capolavori   , 1973)

 

[Gian Balance]

Recomposed by Carl Craig & Moritz Von Oswald  - Music By Maurice Ravel & Modesto Mussorgsky

L' unica etichetta gialla della mia piccola collezione di vinili. Ma cosa combinano due pezzi da novanta della musica elettronica alle prese con i nastri di Ravel e Mussorgsky? Di questi ultimi rimangono alcuni temi che Moritz e Carl innestano su basi ritmiche proprie. Il risultato è un rarefatto mix tra ambient e techno che potrebbe incontrare il favore di molti ascoltatori. A chi volesse approfondire la produzione del duo statunitense/germanico consiglio Sessions di Carl Craig e M-Series di Maurizio (alias Moritz Von Oswald)

[noam]

Le mie preferite  : love is blindness, skylark , harvest moon  ; in quest'ultima era difficile fare meglio di Neil Young , eppure Cassandra Wilson.....

Arrangiamenti lussuriosi . 

[Gian Balance]

Cult - Love (1985)

Secondo album dei Cult e maggior successo commerciale della band, Love è anche il loro disco più riuscito.

La musica esprime una compiuta sintesi tra le sonorità dark-gothic degli esordi e l' hard rock di derivazione anni 70 che caratterizzerà le successive produzioni del gruppo.

Nonostante gli anni il vinile suona aperto e dettagliato, l' ascolto è consigliato a tutti i rockettari che si rispettano.

[Mxcolombo]

Questa è la mia esecuzione di riferimento di “A night on the bare mountain” di Mussorgsky. Anche la registrazione non è da meno. Vinile in ottimo stato. Un gran bel ascolto (nonostante sia reduce dalla dimostrazione delle Sonus Faber Supreme).

[maabus]

[zagor333]

[Mxcolombo]

Da ascoltare in assoluto silenzio.

[redpepper]

Englands Glory - Legendary Lost Recordings

[Gian Balance]

Culture Club - Do You Rally Want To Hurt Me (1982)

Per chiudere la serata domenicale e prepararsi per il lunedì un po' di musica leggerissima. Il brano che intitola il disco è stato un tormentone nel neolitico ma ascoltato oggi non sembra aver sofferto più di tanto del tempo passato (più interessante la dub version).

Sul lato B invece troviamo Love Is Cold (You Were Never No Good) funkeggiante ma trascurabile.

[maabus]

[Gian Balance]

The Cure - Pornography (1982)

Quarto album dei Cure è da molti considerato il loro capolavoro. Nel disco trova compimento la prima fase del gruppo, quella più ispirata, creativa, seminale. La batteria metronomica di Lol Tolhurts e i giri profondi di basso di Simon Gallup sorreggono la chitarra dark-gothic di Robert Smith e i suoi testi in fragile equilibrio tra romanticismo e depressione.

 

[Kat62]