Lucent Inviato 6 Febbraio 2024 Inviato 6 Febbraio 2024 il clock esterno, in certi casi e’ positivo…quali dipende Bella mossa far intervenire amici per screditare l’unica persona che ha impedito il dilagare bullistico del misuroni…
Dufay Inviato 6 Febbraio 2024 Inviato 6 Febbraio 2024 1 ora fa, alexis ha scritto: @newton penso di si mi ricordo che i primi dac della spectral avevano dei miniventilatori per garantire una temperatura costante all'interno sempre uguale e idem i clock della dcs.. gli oscillatori erana fissati a della grandi piastre metalliche per garantire una uniforme dispersione della temperatura, ora ci sono addirittura mini case coibentati.. e all'ascolto si sentiva.. ci voleva sempre un po di tempo prima dell'optimum.. Il mio aveva anche una mini spa per garantirne il benessere . C'era anche la cromoterapia come proposto da Leonida. 2
ascoltoebasta Inviato 6 Febbraio 2024 Inviato 6 Febbraio 2024 1 ora fa, audio2 ha scritto: se adesso viene fuori che un impianto suona uguale da appena acceso, dopo venti minuti o dopo un' ora solo perchè non è misurabile forse è meglio chiuderla direttamente qua. Bella osservazione,presumo però che il miglioramento,innegabile,sia perfettamente misurabile.
audio2 Inviato 6 Febbraio 2024 Inviato 6 Febbraio 2024 ma io che ne so, che ho fatto le elementari serali. 1
ilmisuratore Inviato 6 Febbraio 2024 Inviato 6 Febbraio 2024 1 ora fa, audio2 ha scritto: se adesso viene fuori che un impianto suona uguale da appena acceso, dopo venti minuti o dopo un' ora solo perchè non è misurabile forse è meglio chiuderla direttamente qua. Qui la cosa si fa molto complessa, ma se servisse uno studio specifico, perfettamente fattibile/misurabile Una parte della variazione può riguardare le elettroniche e la stabilità relativa nel raggiungere le condizioni termiche ottimali Una parte della variazione può riguardare la parte meccanica dei diffusori (sospensioni degli altoparlanti, cambio di densità del ferrofluido dei Tweeter, variazione dell'impedenza degli altoparlanti nel momento in cui la bobina mobile cambia la temperatura) Andrebbero sondati tutti gli elementi, con rilevazioni strumentali a freddo e a caldo Da considerare poi anche il nostro sistema di percezione, in quanto con il trascorrere del tempo di ascolto cambia drasticamente le condizioni percettive tanto (in certi casi) da mascherare totalmente le variazioni che subisce nel tempo lo stesso impianto Dunque tutto può variare, ma quanto possa incidere dipende dal contesto, dal tipo di elettroniche, dai diffusori e dallo stesso ascoltatore
grisulea Inviato 6 Febbraio 2024 Inviato 6 Febbraio 2024 32 minuti fa, ascoltoebasta ha scritto: Bella osservazione,presumo però che il miglioramento,innegabile,sia perfettamente misurabile. Credo che la parte più variabile sia l'udito.
Sfabr64 Inviato 6 Febbraio 2024 Inviato 6 Febbraio 2024 Dipende se l'ascoltatore ha iniziato ad udito caldo oppure l'ha acceso contemporaneamente all'impianto, io tengo accese le recchie da tutta la vita, però la variazione apparecchio freddo o caldo la rilevo sempre all'ascolto. Ah! dimenticavo! ... la suggestione... 1
ilmisuratore Inviato 6 Febbraio 2024 Inviato 6 Febbraio 2024 1 minuto fa, Sfabr64 ha scritto: Dipende se l'ascoltatore ha iniziato ad udito caldo oppure l'ha acceso contemporaneamente all'impianto, io tengo accese le recchie da tutta la vita, però la variazione apparecchio freddo o caldo la rilevo sempre all'ascolto. Ah! dimenticavo! ... la suggestione... La variazione al passare del tempo la percepiamo tutti, ci mancherebbe Al contempo c'è una parte spiegabile relativa al setup di riproduzione, ed una parte non molto spiegabile dal lato percettivo, tranne nei casi in cui venisse dimostrato che tra freddo e caldo un impianto non mutasse le condizioni (ma anche questo è impossibile) e quindi il fenomeno si sposterebbe interamente sull'ascoltatore
grisulea Inviato 6 Febbraio 2024 Inviato 6 Febbraio 2024 5 minuti fa, Sfabr64 ha scritto: però la variazione apparecchio freddo o caldo la rilevo sempre all'ascolto. Sicuro? Tu arrivando di fronte ad un impianto puoi dire di certo se è appena acceso o acceso da un'ora? Non è che sei tu che ti abitui? Almeno in parte? Ad esempio: un picco sui bassi appena inizi l'ascolto lo senti e ti infastidisce, dopo un'ora molto meno, il picco è lì tale quale, sei tu che ti sei adattato, il tuo udito, non l'impianto che a caldo lo ha fatto sparire. E' solo un esempio. Anche se le orecchie le avevi accese da sempre.
Sfabr64 Inviato 6 Febbraio 2024 Inviato 6 Febbraio 2024 7 minuti fa, grisulea ha scritto: Sicuro? Tu arrivando di fronte ad un impianto puoi dire di certo se è appena acceso o acceso da un'ora? parlando del mio impianto certo, se entrando in casa lo sento suonare perchè acceso da mio figlio, mi accorgo immediatamente se lo ha acceso da 5 minuti o due ore, anche senza sedermi al punto di ascolto. vale anche per altri due impianti di amici. Certo che venendo es da te e non conoscendo il tuo impianto no ovviamente. Inoltre ci sono vari tipi di impianti, gli ampli con i trafi di uscita amplificano questa sensazione di differenza freddo o caldo, altri impianti privi di trafi, magari in classe D no.
Andrea Mori Inviato 6 Febbraio 2024 Inviato 6 Febbraio 2024 13 ore fa, ilmisuratore ha scritto: Chiedo scusa ma, queste illazioni sgradevoli le scrivi in malafede o ci credi davvero a quello che stai sottolineando ? Ma pensi veramente che abbia usato "lo stesso file" per shiftarlo di qualche microsecondo e allinearlo, oppure che sono due acquisizioni distinte e separate che derivano dallo stesso DAC prelevando dall'output stage analogico ? Perchè secondo te ti avrei chiesto di acquisire due volte il segnale dal tuo superdac ? Semplicemente perchè il software è capace di allineare due acquisizioni analogiche separate, dunque, se il tuo superclock a raggi fotonici e con alabarda spaziale avessero (come sostieni) realmente causato una differenza all'ascolto "evidentissima" il null test avrebbe messo in evidenza sfracelli, questo garantito al 1000% Il fatto che ti ostini a non inviare i tuoi segnali fa sospettare che tale superclock alla fine sia l'ennesima bufala del si "sente" ma del segnale ne rimarra un mistero Tu chiedi troppo agli altri, ma non dai un bel contributo, anzi, non ne dai meno che nulla p.s lascia stare le cosiddette pluriversioni, ho seguito l'intero sviluppo del software e se saputo usare funziona perfettamente, e sono perfettamente in grado di poterne stimare i limiti (che poi manifesta lui stesso in caso di incongruenze, in soldo te lo fa intuire) Nessuna illazione, semplicemente quello che sembra da un'analisi visiva, lo stesso identico segnale audio con uno spostamento di fase perfettamente lineare di qualche us. Nella realtà è assai improbabile che la fase vari in modo lineare a causa della deriva del clock che tipicamente non è affatto lineare. Questo impedisce di sincronizzare a posteriori due acquisizioni asincrone poiché il riferimento (passaggio per lo zero) varia senza soluzione di continuità in entrambi i sensi rendendo praticamente impossibile l'aggancio in fase per effettuare le opportune correzioni temporali in software. Avrai anche seguito l'intero sviluppo del software, ma ti è sfuggito qualcosa di molto importante dichiarato dallo stesso sviluppatore, che peraltro ho già postato ma riporto di nuovo in modo che non ti sfugga: "Sembrerebbe che i tuoi file siano molto più difficili da far corrispondere a causa della grande differenza di clock variabile. Non c'è nulla che DW possa fare per correggere questo tipo di deriva del clock, sfortunatamente..." "Qualsiasi differenza di fase che non sia lineare verrà buttata via" "DeltaWave esegue più tentativi di correlazione incrociata lungo tutta la traccia per determinare la deriva. Se esiste più di una posizione possibile in cui si verificano queste corrispondenze, DW non avrà modo di scegliere il punto di allineamento corretto in ciascuna posizione." Il presupposto per cui il software possa eseguire l'allineamento dei segnali è che la differenza di fase sia lineare, ma tipicamente le variazioni di fase del clock nel DAC sono variabili piuttosto che lineari. Anche se utilizza un OCXO od un più economico TCXO, pur essendo meno ampie in assoluto, le variazioni di fase sarebbero variabili e non lineari. Questo significa che il software non riesce ad allineare oppure approssima "buttando via" come ha scritto chiaramente lo sviluppatore. Che ci informa anche che se esiste più di una posizione possibile in cui si verificano DW non avrà modo di scegliere il punto di allineamento. Detto questo vediamo da quale DAC hai acquisito i segnali e soprattutto vediamo l'oscillatore che utilizza per il clock, dato che è proprio questo che determina le variazioni di fase nel tempo.
ascoltoebasta Inviato 6 Febbraio 2024 Inviato 6 Febbraio 2024 3 minuti fa, Sfabr64 ha scritto: parlando del mio impianto certo, Idem,è proprio percepibile il miglioramento rispetto all'impianto appena acceso,anche molti costruttori fanno riferimento a migliori risultati con l'impianto in funzione da un po',mi chiedevo se ciò era misurabile presumendo con quasi certezza che lo sia. 9 minuti fa, Sfabr64 ha scritto: Certo che venendo es da te e non conoscendo il tuo impianto no ovviamente. Precisazione doverosa,per quanto mi riguarda aggiungerei anche che con brani benissimo conosciuti mi è ancora più distinguibile. 1
grisulea Inviato 6 Febbraio 2024 Inviato 6 Febbraio 2024 @Sfabr64 non ne sarei sicuro, se già acceso dopo un'ora senti come all'inizio o qualcosa comunque cambia? Non credi che la parte più variabile siano le sospensioni degli altoparlanti? Che dopo alcuni minuti hanno raggiunto e stabilizzato i loro parametri?
Sfabr64 Inviato 6 Febbraio 2024 Inviato 6 Febbraio 2024 1 minuto fa, grisulea ha scritto: Non credi che la parte più variabile siano le sospensioni degli altoparlanti non saprei, le variazioni che percepisco subito sono dovute alla parte medioalta e alta, leggermente piu aspra a freddo, vocoe strumenti... in basso invece non rilevo differenze 2
Dufay Inviato 6 Febbraio 2024 Inviato 6 Febbraio 2024 8 minuti fa, Sfabr64 ha scritto: non saprei, le variazioni che percepisco subito sono dovute alla parte medioalta e alta, leggermente piu aspra a freddo, vocoe strumenti... in basso invece non rilevo differenze È così per tutti o quasi quelli che ci sentono. Per quelli che non ci sentono va bene tutto . 2
ascoltoebasta Inviato 6 Febbraio 2024 Inviato 6 Febbraio 2024 1 minuto fa, Dufay ha scritto: È così per tutti o quasi quelli che ci sentono. Per quelli che non ci sentono va bene tutto . Non mi dirai anche che per questi un DAC da 100€ suona uguale ad uno da 20000€ etc,etc,etc?.....Quante pagine sprecate. 1
grisulea Inviato 6 Febbraio 2024 Inviato 6 Febbraio 2024 @Sfabr64 e' difficile stabilire da cosa dipende, io sarei dell'idea che molto dipenda dalle sospensioni degli altoparlanti, in particolare quelle dei medio alti in generale più rigide e meno soggette ad escursioni e quindi più lente ad assestarsi. Poco dalle elettroniche se non appena accese. Molto anche dall'abituarsi al suono. Esempio ne e' che dopo un po' anche difetti importanti, che tali restano, all'ascolto vengono mitigati non poco.
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