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Quesito Natalizio: Profondità e Altezza del Palcoscenico nelle...


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Inviato

Incisioni MONO. E' possibile secondo voi?

Ne sto ascoltando molte, soprattutto Jazz, anni 50, di qualità timbrica eccelsa (ad esempio Sarah Vaughan, omonimo).

Riesco a localizzare ad esempio il piano molto arretrato e la voce davanti. Questo è possibile in un'incisione monaurale? Percepisco anche lo sviluppo in altezza...

Voi esperti che ne dite?

 

Buon Natale!

 

Paolo

Inviato

Mono non vuol dire suono prospetticamente piatto, è normale rilevare una immagine al centro distribuita su diversi piani sonori.

  • Amministratori
Inviato

@paolippe la stereofoni nasce per avere la larghezza del palcoscenica, l'altezza dipende essenzialmente dai driver, la profondità in prima battuta è legata all'ambiente

  • Melius 2
Inviato
24 minuti fa, cactus_atomo ha scritto:

l'altezza dipende essenzialmente dai driver,

Credo che l'altezza dipenda dalla registrazione,  altrimenti come si spiega che nello stesso impianto, alcuni pezzi sono ad altezza orecchie, mentre altri sono a 2 mt da terra?

Inviato

Altezza e profondità della scena sonora, sono dovute a tre diversi aspetti.

primo fra tutti, la registrazione, poi i diffusori e l’ambiente. I diffusori devono essere in grado di riprodurle, come registrate, l’ambiente, non deve acusticamente ammazzarle. Poi ci sono artifici digitali, che possono aumentare la percezione di queste, ma li lascio ad altri.

@paolippe In merito alle registrazioni mono, e a quanto dici, chiamerei in causa, l’amico @Mxcolombo, che al riguardo, ne sa un tot. 🙂

Inviato

Ma avete un impianto dedicato con un solo diffusore posto al centro o usate l'impianto stereo con una testina mono?

Inviato

@Mxcolombo che vantaggio hai usando una testina mono? Te lo chiedo perché nn so nulla di dischi mono, li ho sempre evitati sul presupposto (errato) che avendo una testina stereo non fossero compatibili; invece l'ascolto di uno dei pochi mono che ho con la mia testina (stereo) non solo nn da alcun problema, ma restituisce un suono assolutamente di livello, teso e con armonici particolari. Inoltre sono ben restituiti profondità, altezza ed anche la scena nn è stretta come potrebbe supporsi; ovviamente meno estesa oltre i diffusori ma nn minuscola. Insomma, un'esperienza da approfondire. Il disco è questo, molto bello 

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Inviato

Basta che tu non senta strumenti a destra o sinistra 

Inviato
2 ore fa, magicaroma ha scritto:

Ma avete un impianto dedicato con un solo diffusore posto al centro o usate l'impianto stereo con una testina mono?

@magicaroma Ho un giradischi con 2 bracci dì cui uno con testina mono. Metto in mono sia stadio phono, sia pre, poi finale steremo con 2 diffusori. Per me va più che bene.

Inviato
1 ora fa, Lestratto ha scritto:

che vantaggio hai usando una testina mono?

@Lestratto Molto probabilmente nessuno, visto che la stragrande maggioranza delle testine mono moderne sono in origine stereo modificate per la lettura monofonica. Non solo, ad esempio la Denon dl102 è stata progettata per trasmettere alla radio in mono i vinili stereo.

Ciò detto, come più volte scritto in passato, la differenza sta a monte, cioè  nel modo in cui i solchi dei vinili sono incisi e in quello in cui la testina li legge. Quella mono legge solo le modulazioni orizzontali, quella stereo anche quelli verticali. Inoltre il diverso modo dì lettura determina (dovrebbe determinare) anche  il grado dì cedevolezza della testina. Maggiore in quelle stereo, minore nelle mono.

Quindi, la testina mono legge i vinili mono (non ristampe) più o meno esattamente come sono stati stampati, la stereo no. 
Per quanto mi riguarda, in circa vent’anni dì ascolti ho riscontrato e riscontro una maggior piacevolezza nell’ascolto dì vinili mono (non ristampe) con testine mono. Nelle ristampe la differenza è data dall’impronta sonora della testina, mono o stereo che sia. Comunque, le differenze sono facilmente percepibili ma non macroscopiche. Quindi se sei soddisfatto, continua gli ascolti con la testina che hai. 


 

Inviato
28 minuti fa, magicaroma ha scritto:

Allora con due diffusori non vale😁

@magicaroma in passato ho caldeggiato l’idea dì avere un set up full mono dalla testina a un singolo diffusore ma poi il buon senso ha prevalso. Già me li vedevo …. EMT 927/Quad qc2/II/esl57…… poi, andando oltre scorgevo una stanza imbottita, una camicia dì forza, la lobotomia……… e mi sono fermato.🤣

  • Haha 2
Inviato

Ho degli amici con sistemi sofisticati e discografia vinilica sconfinata… secondo loro non esiste nulla che suoni come certi dischi mono anni 50, con testine adeguate, giusto per fare un nome, le pierre Clement, quello Rosse per intenderci.. e ascoltano i dischi mono con due casse… con una dinamica spaventosa e una spazialità intrinseca, molto particolare, che costruisce uno spazio illusorio assai credibile, che va oltre il facile giochino destra sinistra.. spazio profondissimo, anche se meno dilatato..

e considerando che i dischi mono, anche i migliori vengono via a peso, il giochino ha molto senso.. 😎

  • Melius 1
Inviato
10 ore fa, alexis ha scritto:

le pierre Clement, quello Rosse per intenderci.. e ascoltano i dischi mono con due casse… con una dinamica spaventosa

@alexis non ho Mai avuto il piacere dì ascoltare le Pierre Clement ma già la Denon 102 (+step up Highphonic HP102) quanto a dinamica non scherza. Ovviamente tenuto conto del prezzo e fascia dì appartenenza.

Inviato

Ho una Tosca (La TOSCA?) (de Sabata, Callas, di Stefano) del 1953 (Columbia), credo prima stampa, che anche senza una testina mono dedicata, ha una suono e una profondità impressionanti. Al primo ascolto, poi, mi sembrava  stereo...(allucinazioni acustiche evidentemente). Sarei curioso di sentire  che differenza avrei con una mono vera.

Poi c'è il discorso della curva di equalizzazione  che non posso settare adeguatamente (Columbia) e qui si potrebbe avere qualche altra sorpresa positiva.

Questo disco mi fa vedere la registrazione mono sotto una luce diversa, molto interessante e da non scartare...

  • Thanks 1
Inviato

 Con una vera Vera testina mono aumenta in modo impressionante la dinamica, la qualità del basso, l’impatto complessivo… e i dischi della Columbia di quegli anni sono favolosi.

la modulazione del solco in un solo asse, invece di due, consente evidentemente escursioni maggiori idem sul lato fonorivelatore… 😎

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