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Melius Club

C’era una volta l’auto italiana


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Inviato

resta il fatto che ai subfornitori italiani è stato detto che non sarebbero più serviti e che i nuovi modelli verranno

costruiti su piattaforme psa e non certo fca. quindi.

5 minuti fa, vizegraf ha scritto:

Maledetti, mi spezzate il cuore.

siamo degli spietati.

  • Haha 1
Inviato
2 minuti fa, audio2 ha scritto:

siamo degli spietati.

 

spiet.webp

Inviato
11 minuti fa, vizegraf ha scritto:

ma ero stato rassicurato da @briandinazareth che, come noto è addentro ad ogni cosa, aveva detto che anzi sarebbero state potenziate ed addirittura si sarebbe proceduto ad un rilancio del marchio Lancia.

Ci discussi prevedendo proprio ciò che sarebbe accaduto nei mesi successivi e che si è invariabilmente verificato.

Secondo lui invece sarebbero state rose, fiori e un sacco di soldi investiti sugli stabilimenti italiani. Ma figuriamoci, è già tanto se lasciano aperti i due o tre più strategici. 

Gli altri sono condannati al disarmo.

Per quanto riguarda i marchi può anche essere che rilancino qualcosa, ma si tratterà di puro rebadge di piattaforme PSA, figuriamoci se nel 2022 con l'elettrico alle porte e la rivoluzione in atto questi si mettono ad investire su Lancia. 

Hanno ben altre gatte da pelare.

  • Melius 1
Inviato
2 ore fa, audio2 ha scritto:

resta il fatto che ai subfornitori italiani è stato detto che non sarebbero più serviti

Infatti, fin dai primi giorni.

2 ore fa, domenico80 ha scritto:

andate anche Maserati e Ferrari ?

Ferrari non fa parte dell'accordo, Maserati che io sappia rientra nella fusione, ma probabilmente rimarrà in Italia (facendo i debiti scongiuri).

A mio parere dovrebbe far scuola quanto fatto da Audi con Lamborghini...

Inviato

Non c'è nessuno che sappia curare gli interessi italiani, basta guardare cosa sta succedendo con molte aziende italiane svendute, regalate o delocalizzate.  

Inviato

@KIKO tu, se fossero denari tuoi, ci investiresti in un paese conciato come l’Italia? 
Un paese dove leggi e disposizioni cambiano dalla mattina alla sera, dove è impossibile fare pianificazione fiscale e la produttività del sistema paese è ferma da 30 anni? Manco i giovani ci investono le loro capacità figuriamoci i grandi capitali. 
Nessuno cura la competività e le opportunità del paese io direi. Che pure avrebbe. Persino nell’automotive. 

Inviato

@Jack Hai ragione,   ciò che hai scritto rientra pienamente negli "interessi italiani" a cui mi riferivo

Inviato

Io sono sempre più convinto che il problema della competitività italiana, in particolare di quella relativa all'auto (non tutto l'automotive) sia da ricercarsi nel grosso errore commesso quaranta/cinquanta anni fa nel consentire a Fiat Auto di far diventare "pubblici" e a carico della collettività i propri debiti e privati a vantaggio della "famiglia" i guadagni.

Il tutto poteva funzionare in un mercato ristretto, decenni fa appunto.

Ricordo appena assunto in Fiat Auto durante il "giro di ambientamento" negli anni '80, c'erano ancora sulle lavagne le presentazioni per il tentativo di fusione con Ford, il management candidamente affermò che senza il corposo aiuto avuto dallo Stato Italiano sarebbero stati dolori.

Non sono in grado di esprimere opinioni su quanto avvenuto in Alfa negli anni '70/'80 sotto il controllo IRI, ma temo sia stato qualcosa di analogo.

Inviato

@KIKO si, stavo rincarando la dose 😁 non ero in contrasto.  Purtroppo va così e non si vede la fine

Inviato
20 minuti fa, qzndq3 ha scritto:

Non sono in grado di esprimere opinioni su quanto avvenuto in Alfa negli anni '70/'80 sotto il controllo IRI, ma temo sia stato qualcosa di analogo.

La vicenda AR è molto diversa dal punto di vista aziendale.

Era un'azienda pubblica (con tutti i problemi delle aziende pubbliche italiane del dopoguerra portate a fungere da "ammortizzatori sociali" in vaste aree della penisola) quindi con oneri ed onori pubblici. Un po' come Renault in Francia, con la differenza che Renault ha avuto nei decenni management meno disgraziati e una politica meno vorace sulle spalle.

 

Fiat era un'impresa totalmente privata ma con una forte propensione a condividere le perdite gestionali con lo stato italiano. Costruzione di stabilimenti, assunzioni, investimenti, progetti, acquisizioni di ogni tipo avvenivano sotto l'ala protettiva -e spesso i denari- dei vari governi che giammai si sarebbero sognati di non battere i tacchi davanti all'Avvocato.

Se ciò non avveniva con la dovuta solerzia da viale Marconi partiva la solita minaccina (40.000 esuberi....CIG...stabilimento non più strategico...) a far ragionare la politica.

In estrema sintesi, dal dopoguerra in avanti Fiat ha inglobato -spesso in modo ostile e con la complicità dello stato- tutta l'industria auto-ferro-meccanica del paese (e buona parte di quella aeronautica, un tempo fiorente), l'ha cavalcata finché c'erano buoni utili e bassi investimenti, non si è mai sognata di andarsi a costruire un mercato all'estero per l'automobile in occidente preferendo campare del mercato chiuso italiano o dei mercati "poveri" dove grazie ad accordi di ordine esclusivamente politico riusciva ad avere filiali prosperose (DAll'URSS al Brasile passando per Argentina e Spagna).

Oggi i nodi sono tutti al pettine, e credo che da qui a 10 anni non ci sarà più industria automotive su larga scala nel nostro paese. Spero di sbagliarmi, comunque.

Inviato

Pubblici debiti, privati profitti (quando ci sono) fanno l’ossatura del socialistoide sistema economico italiano. Mica solo di Fiat. È la quintessenza del capitalismo biancorosso. 
E così il paese ha imparato ad accontentarsi e competere il meno possibile… poi i cancelli si sono aperti e le differenze si sono notate con tutte le consegue del caso. Non basta più nemmeno sussidiare il

capitale, occorre un sistema paese migliore proprio. 

Inviato
16 ore fa, audio2 ha scritto:

resta il fatto che ai subfornitori italiani è stato detto che non sarebbero più serviti e che i nuovi modelli verranno

costruiti su piattaforme psa e non certo fca. quindi.

Peugeot (*) di così non poteva andare.

(*) pregasi leggere alla francese.

Inviato

comparto auto a parte che è .... andato .... nonostante la pioggia di MLD regalati a quella maledetta famiglia . quanto fa rabbrividire è che il costume politico delinquenziale di Palazzo si sta ripetendo dall'artigiano all'industria

pare che il fine unico di Palazzo sia la desertificazione industriale della penisola x riportarla al medioevo

assenza assoluta di politica energetica , idem industraile ed imprenditoriale

é Draghi che mi lascia perplesso , pur non esigendo da lui miracoli

Fiat è solo un esempio

Sono andato OT

Inviato
1 ora fa, Velvet ha scritto:

Fiat era un'impresa totalmente privata ma con una forte propensione a condividere le perdite gestionali con lo stato italiano

Giusto per usare un eufemismo. 😂

 

1 ora fa, Velvet ha scritto:

con la complicità dello stato

1 ora fa, Velvet ha scritto:

Oggi i nodi sono tutti al pettine

Infatti

 

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