Membro_0022 Inviato 24 Febbraio 2022 Inviato 24 Febbraio 2022 44 minuti fa, mom ha scritto: Il cliente cercava di venirti incontro nella comprensione utilizzando il termine in spagnolo. Temeva che se ti avesse parlato della souris ti saresti messo a ridere! 😁 Ossignur... cercava di spiegarmi in spagnolo che voleva quel coso che tutto il mondo civile chiama "mouse" ? Certo che i francesi sono strani, hanno persino preteso che apprezzassi agnello con riso e uva passa. Peggio della pizza all'ananas che inorridisce appecundria. (per la cronaca l'agnello non è tra le mie carni preferite e il riso lo preferisco con salsiccia e funghi, comunque la fame prese il sopravvento e mandati giù ugualmente)
Jack Inviato 24 Febbraio 2022 Inviato 24 Febbraio 2022 5 minuti fa, lufranz ha scritto: l'agnello non è tra le mie carni preferite
mom Inviato 24 Febbraio 2022 Inviato 24 Febbraio 2022 @lufranz Ti ha offerto un famoso piatto etnico della cucina marocchina, il tajine d’agnello con uvetta e cipolla. Non è un piatto del Massiccio centrale.
Martin Inviato 24 Febbraio 2022 Inviato 24 Febbraio 2022 Nel Massif Central @lufranzha perso l'occasione di farsi preparare una Pompe-aux-grattons 😁 https://chefsimon.com/gourmets/cuisine-maison-d-autrefois-comme-grand-mere/recettes/pompe-aux-grattons
LaVoceElettrica Inviato 24 Febbraio 2022 Inviato 24 Febbraio 2022 52 minuti fa, Martin ha scritto: è davanti all'ospedale di Venezia Ed è un peccato che non entrino, perché un ingresso di ospedale più solenne di quello devo ancora vederlo.
Martin Inviato 24 Febbraio 2022 Inviato 24 Febbraio 2022 14 minuti fa, LaVoceElettrica ha scritto: Ed è un peccato che non entrino, Entrano, entrano. Li trovi vaganti e fotografanti nel corridoio d'infilata principale...
daniele_g Inviato 24 Febbraio 2022 Inviato 24 Febbraio 2022 1 ora fa, Jack ha scritto: di sti tempi ci manca giusto il nazionalismo lessicale... non si tratta di questo
daniele_g Inviato 24 Febbraio 2022 Inviato 24 Febbraio 2022 1 ora fa, Martin ha scritto: tecnicamente: Incocàlìi mia nonna diceva 'incrocalìi', con la r fra c e o; ma era di Agna, fra VE e PD.
Martin Inviato 24 Febbraio 2022 Inviato 24 Febbraio 2022 @daniele_g Nella parte bassa della laguna, ad esempio a Chioggia, il cocàl diventa infatti crocàle.
daniele_g Inviato 24 Febbraio 2022 Inviato 24 Febbraio 2022 avendo avuto per anni degli amici a VE (poi si sono trasferiti all'estero 😞 ), penso di averla girata un po' più del 'turista medio Rialto/Carnevale', ma vedo che mi mancano ancora cose importanti da visitare -nè del resto avevo la pretesa di conoscere tutto, figuriamoci. un ennesimo buon motivo per tornare. 🙂 Venezia è una città che non mi stanca mai; sono arrivato a pensare che potrei viverci volentieri, contrariamente al vecchio adagio 'bella, ma non ci vivrei'.
Membro_0022 Inviato 24 Febbraio 2022 Inviato 24 Febbraio 2022 1 ora fa, mom ha scritto: Ti ha offerto un famoso piatto etnico della cucina marocchina, il tajine d’agnello con uvetta e cipolla Erano una specie di spiedini di agnello probabilmente arrosto, e un mucchietto di riso con uvetta. Da quel che ricordo non c'era aroma di cipolla.
Membro_0022 Inviato 24 Febbraio 2022 Inviato 24 Febbraio 2022 @Jack L'agnello arrosto se appena si raffredda dopo essere uscito dal forno è immangiabile. L'animale veramente nobile e degno del mio piatto è questo
Membro_0022 Inviato 24 Febbraio 2022 Inviato 24 Febbraio 2022 1 ora fa, Martin ha scritto: Nel Massif Central @lufranzha perso l'occasione di farsi preparare una Pompe-aux-grattons La cucina francese non mi ha mai esaltato. Per dire, ho mangiato meglio sia in Spagna che in Austria. Però riconosco che moltissimi prodotti da forno e pasticceria sono di un ordine di grandezza superiore ai nostri. A Parigi avevamo a due passi dall'alloggio un forno, la mattina facevamo certe colazioni da levare di sentimento, comunque perfettamente adeguate ai 25-30Km che ogni giorno percorrevamo a piedi. Le baguettes erano talmente buone che le prendevamo per mangiarle così come erano, come se fossero stati dei biscotti.
Membro_0021 Inviato 24 Febbraio 2022 Inviato 24 Febbraio 2022 Sbaglia chi crede che il Latino sia inutile perché lingua morta. Il Latino serve per comprendere meglio l'Italiano, la nostra lingua madre. Andrebbe studiato non soltanto alle Medie, ma in tutti gli Istituti Superiori (Professionali compresi). Io toglierei qualche ora d'Inglese per darlo al Latino, visto che l'Inghilterra non fa più parte della U.E.
Martin Inviato 24 Febbraio 2022 Inviato 24 Febbraio 2022 Togliere il latino potrebbe anche andar bene a patto di sovracompensare con le ore di greco, che è un po' trascurato.
Jack Inviato 24 Febbraio 2022 Inviato 24 Febbraio 2022 https://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/speciali/italiano_dialetti/Trifone.html piccolo estratto 1861: due milioni di italofoni, forse Tullio De Mauro ha stimato che al momento dell’Unità la percentuale della popolazione in grado di affrancarsi dall’uso del dialetto fosse pari al 2,5%, una quota comprensiva di coloro che avevano frequentato la scuola postelementare (meno dell’1%!), nonché dei toscani e dei romani semplicemente alfabetizzati, ammessi per la contiguità dei loro dialetti con la lingua comune. A questa ricostruzione alquanto pessimistica si è opposto Arrigo Castellani, il quale ha esteso ad altre zone del Lazio, dell’Umbria e delle Marche il criterio applicato da De Mauro per la Toscana e per Roma, ha incluso nel computo quasi tutti i toscani, italofoni «per diritto di nascita», e ha aggiunto tra gli italofoni per cultura anche i religiosi e chi avesse fruito di un’istruzione domiciliare. Rifacendo i conteggi su queste nuove basi, Castellani ha calcolato che negli anni dell’unificazione gli italofoni fossero circa il 10% della popolazione, ovvero più di 2 milioni di parlanti.
Martin Inviato 24 Febbraio 2022 Inviato 24 Febbraio 2022 Nella prima guerra mondiale c'erano i caporali traduttori, praticamente rimossi dalla memoria forse perché ritenuti imbarazzanti. Oggi la fonologia dell' italiano-standard si sposta sempre più, grazie alla forza mediatica, da una neutralità tonale a base toscana verso cadenze più segnatamente romanesche. Indicando come parametro il "grado di dialettizzazione" tonale dell'eloquio italiano, ponendo pari a zero una dizione perfetta e pari a 10 un eloquio caricaturale da film dei Vanzina, direi che la tolleranza dei dialetti delle grandi città Roma Milano Napoli si pone a livello 3, mentre è più basso col ridursi del contesto nativo di riferimento. Io credo si parlare un buon italiano standard, ma se mi registro per quanto mi sforzi non riesco a scendere sotto il 5 a livello tonale. Consiglio a tutti gli interessati alla dizione di registrarsi, altrimenti è molto comune la sovrastima.
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