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Melius Club

amplificatori Rotel serie RA-800 anni 80-90


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Inviato

@anto56 @ediate

Grazie per le vostre parole.

Sarebbero senz’altro da provare gli integrati, mi incuriosiscono davvero molto.

Poi quello da me notato, il Fine Arts appunto, esteticamente e’ davvero accattivante.

Dai fianchetti in vero legno alle scritte e connessioni color oro soffuso ai controlli di tono che possono essere “occultati” da uno sportellino a chiusura.

Vintage nella piu’ pura accezione del termine.

Inviato
10 ore fa, anto56 ha scritto:

sicuramente più piacione il Grundig, curiosamente rende molto più presenti alcuni strumemnti tipo gli ottoni...

Giusto, imho perche è un pochino "colorato" per usare un termine audiofilo che ne fa risaltare la loro timbrica. Anche l'estremo alto è si ben sviluppato ma rimane ammantato di una dolcezza che non lo rende mai faticoso.

A me piace, l'unico difetto è la sezione pre phono un po' anonima.

Inviato

Tornando al Rotel RA-840BX4, dopo molte ore di ascolto sono in grado di esprimere un giudizio completo:

- ottimi bassi anche a basso volume (il Pioneer A-X340 necessitava di attivare il tasto BASS EQ, un loudness che enfatizza i bassi).

- accoppiato con casse chiuse Pioneer S-X320 date per 90W nominali (molto simili alle Prologue 30) il Rotel accetta il tutto volume senza distorcere, mentre il Pioneer andava in crisi nera dopo i 3/4 di volume.

- scalda pochissimo, anzi non scalda proprio, merito dell'ampio dissipatore alettato che accoglie gli 8 mosfet (il Pioneer ha una semplice lamina piatta collegata ai 3 mosfet, scalda poco pure lui ma più del Rotel)

Direi quindi che il Rotel passa il mio esame con ottimi voti e si merita un posto in rilievo nella sezione "poca spesa tanta resa".

  • Melius 1
Inviato

@samana Da una rapida occhiata (non conosco il tedesco) ho visto che gli stadi finali dell'A-903 sono fatti con power-pack. Non ho niente contro di loro ma in caso di inconveniente potrebbero essere di difficile, se non nulla, reperibilità. Occhio, quindi.

long playing
Inviato

@teppo

19 ore fa, teppo ha scritto:

dopo molte ore di ascolto sono in grado di esprimere un giudizio completo:

- ottimi bassi anche a basso volume (il Pioneer A-X340 necessitava di attivare il tasto BASS EQ, un loudness che enfatizza i bassi).

- accoppiato con casse chiuse Pioneer S-X320 date per 90W nominali (molto simili alle Prologue 30) il Rotel accetta il tutto volume senza distorcere, mentre il Pioneer andava in crisi nera dopo i 3/4 di volume.

Ci sei arrivato dopo un po' di primo impatto iniziale che non ti faceva notare differenze particolamente rimarchevoli...Invece ,come ti stesso dici , le differenze ci sono eccome a favore del Rotel...Il dover rinforzare  artificiosamente con il BASS EQ per ascoltare i bassi a basso volume col Pioneer denota la sua " scarsezza " qualitativa di suono...Poi per l'andare in crisi oltre i 3/4 di volume direi che si tratta di " clipping " ovvero che in quella posizione della manopola del volume l'ampli e' gia' ben oltre il massimo della sua potenza disponibile ( attenzione in questo frangente a non distruggere il tweeter dei diffusori...) , probabile questione anche di tipo di funzionamento del potenziometro del volume di quell'amplificatore Pioneer.

Da questi dati di confronto si evince , come era prevedbile , la notevole differenza di caratura tra il Rotel ed il Pioneer che non ha nulla a che vedere con la qualita' dei Pioneer del buon periodo. La migliore qualita' del Rotel e' accentuata ancora di piu' dalla qualita' bassa del Pioneer in questione , avresti notato molta meno differenza , in particolar modo sulla resa in basso anche a livelli di volume bassi , gia' con un piccolo Pioneer come un SA 5500 del 1978...altra pasta rispetto al tuo Pioneer.

Inviato

@ediate

Ti ringrazio, ho letto anche io l’articolo gentilmente pubblicato da@appecundria  ma mi e’ sfuggito il dettaglio dei pawer-pack (anche se, non ricordo ora dove ne quando, ho letto in passato cose lusinghiere su questi dispositivi).

Quell’ampli lo avrei gia’ preso se non fosse che ha una mancanza per me imperdonabile, il telecomando!

Ma vista l’epoca, dovevo dedurlo fin da subito.

appecundria
Inviato
6 minuti fa, samana ha scritto:

lusinghiere

Proprio una sciccheria non sono, però è vero che non sono tutti da buttare. Il telecomando sul vintage mi sa che non è cosa  🙂

Inviato

@long playing Eh già, hai centrato tutti i punti... mi piaceva però il mio ampli Pioneer, lo ritenevo ottimo per i miei bisogni, ma col Rotel effettivamente siamo andati in meglio senza riempirsi delle inutilità commerciali del Pioneer tipo appunto il luodness, il cd-direct, il bypass controlli... direi che la semplicità paga con la sostanza.

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