analogico_09 Inviato 22 Febbraio 2024 Autore Inviato 22 Febbraio 2024 Il 13/2/2024 at 23:21, dariob ha scritto: Tra parentesi Etta James, la grande cantante soul, ha sempre sostenuto che Minnesota Fats fosse il suo padre e che avesse abbandonato lei e sua madre. Questa non la sapevo... Jackie Gleason eccellente "caratterista"... abbandonatore di famiglie...
dariob Inviato 22 Febbraio 2024 Inviato 22 Febbraio 2024 @analogico_09 Ma anch'io, pensavo che fosse un personaggio fittizio, creato dall'autore del film, invece è esistito davvero!
analogico_09 Inviato 22 Febbraio 2024 Autore Inviato 22 Febbraio 2024 @dariob Ne Lo Spaccone un po' "finto" sembra.., un personaggio un po' surreale, impropabile.., come uscito da un sogno.., indicativo cosa dice Eddie di lui al "compare"...
analogico_09 Inviato 27 Luglio 2024 Autore Inviato 27 Luglio 2024 Questo celeberrimo capolavoro non deve finire sommerso nel contenitore generico nel quale si trova cinema di ogni tipo e qualità. No, "La fiamma del Peccato (Double Indemnity)" diretto nel 1944 da Billy Wylder, merita un posto che possa favorire una maggiore visibilità per i conoscitori appassionati di cinema che ne conservano viva e grata memoria e per coloro i quali non lo abbiano mai visto e che dovrebbero porre subito rimendio alla grave mancanza. Insieme agli altri film di Wilder, nei quali sono sempre presenti, mescolati insieme mirabilmente da un terribile e geniale alchimista dell'immagine fotogenica, gli elementi nel "noir", del melo con "dramma" oppure senza, commedie in "gang", cominità al vetriolo, avventure sempre sul filo del rasoio: Viale del Tramonto", "Giorni" perduti", "A Qualcuno piace caldo", "Testimone d'Accusa", altra sequela di titoli mozzafiat. Troppi e troppo importanti per potersela cavare con un breve elenco (c'è sempre Wiki), il film in questione rappresenta uno dei lavori più iconici della storia del cinema mondiale, degno di essere annoverato all'interno di ogni genere cinematografico, insieme alle opere di tanti altri cineasti naturalizzati USA provenienti dalla vecchia Europa, a quelle non di meno "risonanti" dei grandi registi francesi del "polar" e "noir", dei melodrammi a fosche tinte, spesso disturbanti, senza dimenticare il genere noir e polar di casa nostra di dimensioni meno estese rispetto alle cinematografie a stelle e a strisce e francesi le quali, tutte insieme, vanno oltre i generi e le "comode" classificazioni convenzionalmente usate. Origini "incerte", antiche... c'è abbondanza di questi film di "genere" molto fecondi e molto richiesti dal pubblico attratto dal mistero e dalla brutalità della finzione artistica dalla quale si avevano più "verità" di quelle che sembra mostrare la vita reale. Molte pellicole di serie B destinate a fare cassetta popolare rivelatisi eminenti capolavori, dietro cui agivano registi sconosciuti il cui genio si sarebbe fatto riconoscere presto: G H. Ulmer, J. Tourneur, tra i più noti, etc. "La Fiamma del peccato" è tra i noir americani "classici", senza dimenticare i francesi e gli italiani più o meno coevi basati su storie analoghe raccontate in svariati modi, nel quale viene sancito l'affascinante, interminabile mito della "femme fatale". Più fatale della perfida "Phyllis" interpretata da Barbara Stanwyck, nessun'altra. Cosa dire del film nello specifico.., che del mito non si parla, si va a vedere od a stra-ri-vedere dirigendosi direttamente alla fonte del piacere voyeurstico come ho fatto io ieri notte. con viva e vibrante soddisfazione... Buone visioni!
analogico_09 Inviato 27 Luglio 2024 Autore Inviato 27 Luglio 2024 p.s. - negli anni 2002, 2004, 2006 segui al mitico Filmstudio di Roma che ha tristemente chiuso da anni definitivamente i battenti, tre enormi rassegne cinematografiche che si tennero rispettivamente sul cinema "noir" americano, francese e italiano intitolate "Il lato oscuro dello schermo" Contribuirono l'Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma, La Cineteca Nazionale, L'Ambasciata di Francia, France Cinema Associazionen F. Truffaut di Firenze e altri sponsor privati. Cose magiche che non si ripeteranno più, quindi conservo ed "espongo" gelosamente le locandine e i preziosi cataloghi ricchi di monografiche, critiche schede filmiche, materiale fotografico e letterario indedito, ecc. Chi riconosce le tre interpreti "dark lady", in quali film ritratte? (per evitare i riflessi ho dovuto inquadrare di lato...)
analogico_09 Inviato 4 Agosto 2024 Autore Inviato 4 Agosto 2024 Un modo per riconciliarsi con il cinema è quello di tornare perlopiù ai film del passato che rivisti nel presente fanno impallidire gran parte delle pellicole attuali lasciando nello spettatore l'impreaaione di qualcosa appena creato. Rivisto in DVD dell'ottima Dolmen Home Video il primo lungometraggio diretto da Francesco Rosi nel 1958 che vinse il Leone d'argento a Venezia nello stesso anno, più tre Nastri d'argento nel 1959 LA SFIDA Ambientato a Napoli, ispirato a fatti reali di un boss della camorra. Un contrabbandiere di sigarette cerca di alzare il tiro per entrare nel giro dei mercati generali ortofrutticoli in onesto commercio ma la camorra non gradisce, osserva e infine... provvede, lo stesso giorno in cui il protagonista prende moglie... Tenzione, scene concitate, alcune scene e sequenza dal ritmo implacabile, attimi du suspens quasi hitchcockiani. Allievo e assistente alla regia di Visconti - "La Terra Trema", "Bellissima", "Senso" - , apre quel filone cinematografico che non abbandonerà mai attraverso cui racconterà i vari, controversi e drammatici aspetti socio-politici dell'Italia del dopoguerra, legati alle varie forme di criminalità organizzata, anche stragista "Salvatore Giuliano", colluse con il potere politico, con i signori delle feroci speculazioni edilizie raccontate nell'altro capolavoro "Le mani sulla città", senza dimenticare la lezione "neorealista" che Rosi aggiornerà con le sue storie che affrontano anche gli aspetti esistenziali, socio-antrolopogico-culturali delle realtà Italiane del sottosviluppo specialmente meridionali. Neorealismo con spazi di "noir", senza trascurare l'aspetto melodrammatico di cui anche la vita reale viene permeata, per un cinema molto personale e innovativo. Splendida regia di un regista fantastico, persona schietta e pronta a raccontare il suo cinema, ad elogiare sinceramente i film dei grandi colleghi più o meno coevi, nel "raccontare" una Napoli povera appena uscita dalla guerra, con ancora i segni delle distruzioni e delle povertà eppure con quel suo fascino di città ricca di sorprendenti , orgoliose architetture, nobiliari benchè decadute, e popolari. Realistico e visionario l'occhio intrigante della mdp di Rosi si insinua nel "bassi", nei luogi in cui la vita non si va vivere facile, e racconta le sue storie degli abitanti, la coralità di eventi che creano intrecci tra le persone, i loro comuni problemi, le necessità frustrare, le scelte incombenti di "mala" a volte obbligate, senza disdegnare di cogliere nel dramma l'aspetto fatalista ed ironico della Napoli autentica banditi i luoghi comuni e le risapute macchiette. Un racconto fatto principarmente attraverso il linguaggio semplice e sontuoso delle immagini, delle inquadrature auree, di una fotografgia "morbida", drammatica, del bianco e nero rapinoso... E quanto bella e brava può davvero essere in una parte altamente drammatica, al suo quarto film, la giovane, luminosa Rosanna Schiaffino, intensamente espressiva nelle scene finali da tragedia antica che a volte "tornava" (e forse torna) a portare dolore nella realtà di quello che era (o che ancora sia) il teatro oppure il "set" della vita vera.
analogico_09 Inviato 4 Agosto 2024 Autore Inviato 4 Agosto 2024 Cercavo qualche clip del film nel tubo.., c'è un'ottima copia del film completo!
Napoli Inviato 4 Agosto 2024 Inviato 4 Agosto 2024 Ha insegnato cinema agli americani e non solo il grande Rosi.
analogico_09 Inviato 4 Agosto 2024 Autore Inviato 4 Agosto 2024 @Napoli Di sicuro lle scene della rincorsa "amorosa" con brevi, plastici piani sequenza raccordati insieme pregne di eros, di malizia e romanticismo, e le scene finali del riento dei camion ai mercati ortofrutticoli, il montaggio alternato convulso che passa da scena a scena ognuna piena di tensione di suspense, di bruciante ansia di terrore, sono da ascrivere in modo particolare negli annali delle regie più strepitose della storia del cinema mondiale.
analogico_09 Inviato 16 Agosto 2024 Autore Inviato 16 Agosto 2024 Sull'onda del dispiacere per la scomparsa della grande interprete "anti-diva" Gena Rowlands, di cui si parla nel topic dedicato, ho voluto rivedere un film nel quale la Rowlands dà prova di un duttilità attoriale davvero rara - difficile trovare analoghe - con la quale da lustro all'ottimo film del marito regista John Cassavetes progettato, sentito e realizzato su misura per lei. Per "Gloria" (titolo originale.., dietro cui a malapana si cela il nome "Gena") trasformato in italiano in "Gloria, Una notte d'estate, Leone d'oro alla 37ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, ex aequo con Atlantic City, - bellissimo - di Louis Malle. Numerosi sono i connubi filmici tra l'attrice e il regista che hanno portato a degli autentici capolavori, a questo eccellente film, un action/thriller spettacolare come scorza, pregnante nella sostanza di contenuti drammatici, psicologici e sociali. Dietro le sparatorie, gli inseguimenti, ammazzamenti spietati della bande mafiose che insegnono "Gloria/Gena", una pronta a difendersi con coraggio con un bambino da proteggere fuggendo da criminali che li vorrebbero morti, c'è una donna coraggiosa, un riferimento in veste femminile agli "eroi" del cinema di "genere" bravi detective privati alla Chandler, etc., la quale mostra gli "attributi", sa come sfuggire dai mafiosi e difendersi sapendoci anche fare anche con le pistole che all'occorrenza usa per colpire a morte senza pernsarci due volte... Una donna dura e tenera infine... la nostra "Gloeria/Gena". Dietro questo c'è ancora di più, ci sono gli scorci a volote quasi semidocumentaristici di realtà urbane delle città USA "dalle spalle terribili" tenute in scacco dalla malavita, dalla povertà e dal degrado ambientale, sociale, civile; c'è lo sfascio urbano con tutti gli stereotipi dei generi filmici in "noir": gli alberghi squallidi, le fantasmiche luci al neon notturne che si riflettono sugli squallidi asfalti bagnati (le Giungle d'Asfalto) , i vicoli e le strade sordide, gli inseguimenti in taxi e nei metrò.., tutto un repertorio ripreso "cinefilmente" da Cassavetes come pretesto, ben lunghi dal "copiare), per ridonare al risaaputo cinematografico la freschezza e la novità delle cose appena create con grande mestiere e una forza immaginifico-visionaria molto coinvolgente. Il ritmo è dosato con saggezza e generosità.., il gioco della suspense, della tensione, della spettacolarità mai fine a se stessa, è affidato ai calibratissimi carrelli, ai plastici movimenti della macchina a spalla che crea nello spettatore la sensazione di visione in soggettiva leggermente "affannosa", realistica; le inquadrature del bambino sono con la camera posizionata dal basso verso l'altro... Un grande girato, una grande regia, un montaggio energetico... musiche consonanti con le immaginifiche scene di azione come nelle "affettuose", per così dire... Non lo rivedevo da tempo.., pur ricordandolo abbastanza bene, questo "Gloria/Gena" rivisto in DVD acquistato l'altro giorno (avevo una copia in VHS non degna...), mi è sembrato come se fosse stato girato ora, mi sono ritrovato a cogliere molte sfumature che forse avevo dimenticato o che non avevo notato nelle precedenti visioni. Il prossimo film sarà credo "Minnie and Moskowitz", altro esempio regia e recitazione non già da "actors studio" bensì basato sulla scia di un’esile script canovaccio, sui criteri realizzativi del “cinema plurale”, libero, improvvisato sul piano registico e interpretativo, in virtù del "metodo", delle esperienze che John Cassavetes e il suo cast tecnico e attoriale maturarono all’interno dell’"Actor’ Workshop" fondato dallo stesso regista, contrapposto a quello hollywoodiano. Breve sinossi del film presa dal web La famiglia portoricana di un contabile della malavita del Bronx che ha « cantato » fa appena in tempo ad affidare il figlio Phil ad una tosta vicina di casa dal passato burrascoso, Gloria (Gena Rowlands), prima di venire spazzati via dalla vendetta mafiosa. In possesso del quaderno delle compromettenti annotazioni del padre, il ragazzino e Gloria si danno ad una rocambolesca fuga per sfuggire alla caccia della gang.
analogico_09 Inviato 21 Agosto 2024 Autore Inviato 21 Agosto 2024 Visto da YouTube che ha in portafoglio parecchi film di grande interesse in buone copie e senza interruzioni pubblicitarie, il grande "classico" francese in HD Grisbi (Touchez pas au grisbi) di Jacques Becker, 1954, un capolavoro del genere "polar", o malavitoso con il favoloso Jean Gabin, Lino Ventura, Jeanne Moreau giovane e terribilmente bella ed altri ottimi attori. Su questi film è stato detto tutto non c'è altro da aggiungere in quanto opere oramai "santificate" dove si fa peccato mortale a scriverne in maniera impertinente, si trattasse solo di dire una piccola banalità... C'est ici.., si guarda godendo e basta! 1
Napoli Inviato 22 Agosto 2024 Inviato 22 Agosto 2024 @analogico_09 spero di vederlo presto,per altre chicche sempre disponibile.
analogico_09 Inviato 23 Agosto 2024 Autore Inviato 23 Agosto 2024 23 ore fa, Napoli ha scritto: @analogico_09 spero di vederlo presto,per altre chicche sempre disponibile. Ho sbagliato.., il film è pieno di brevi interruzioni pubblcitarie che partono all'improvviso a volume molto altro... salti per aria... In realtà avevo iniziato a vederlo da invogliato dall'ottima copia, ma accortomi dell'inghippo ho chiuso e ho seguitato a vederlo da Prime facendo l'iscrizione gratuita per 14 giorni a Raro Video, ottima copia migliore della mia vecchia VHS. Resta tuttavia un film da non perdere.
Napoli Inviato 23 Agosto 2024 Inviato 23 Agosto 2024 @analogico_09 Strano,visto ieri sera su youtube tutto liscio.
spersanti276 Inviato 23 Agosto 2024 Inviato 23 Agosto 2024 Il 22/08/2024 at 12:36, Napoli ha scritto: @analogico_09 spero di vederlo presto,per altre chicche sempre disponibile. Se vuoi te lo invio Wetransfer
P.Bateman Inviato 23 Agosto 2024 Inviato 23 Agosto 2024 3 ore fa, analogico_09 ha scritto: Ho sbagliato.., il film è pieno di brevi interruzioni pubblcitarie che partono all'improvviso a volume molto altro... salti per aria... Se parli di Grisbi l'ho visto col computer senza pubblicità o interruzioni.
analogico_09 Inviato 23 Agosto 2024 Autore Inviato 23 Agosto 2024 51 minuti fa, meliddo ha scritto: Se parli di Grisbi l'ho visto col computer senza pubblicità o interruzioni. Pure io l'ho visto come dicevo da Prime. 3 ore fa, Napoli ha scritto: @analogico_09 Strano,visto ieri sera su youtube tutto liscio. Strano davvero.., io ho subito brevi ma volenterosi bombardamento di spot... saranno gli algoritmi capricciosi.. altri film che ho visto ultimamente tutto liscio...
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