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Melius Club

Non abbiamo capito niente (pre phono)


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Inviato

@Gm70 grazie per l'esauriente risposta! Sembra però, che la cosa sia più una questione tecnica per chi stampa, piuttosto che per il cliente fruitore, a cui non viene suggerito nulla di diverso rispetto allo standard. Mi chiedo perché. Eppure parliamo di prodotti destinati ad ascoltatori "esigenti". Si fa un putiferio per produzioni in cui si omette un passaggio in digitale, e non interessa a nessuno se invece non si rispetta la deenfasi standard? Boh...

  • Melius 1
Inviato
6 ore fa, znorter ha scritto:

..eh, ma vedi che scendi nel personale?
Oddio, fai come vuoi ma non capisco dove vorresti parare.
A questo punto, si va' diritti allo "scontro". No?

 non sono analogista e ho una pessima cultura del vinile - ne sono affascinato questo si ...

Mi sono letto il thread e io non ho questa impressione: direi piuttosto che si cerca costruttivamente di trovare un intesa tra delle ricerche fatte e impressioni di ascolto di ottime macchine - sono più positivo.

 

Potrebbe anche essere che bocce ferme il disco e il brano - lo switch tra una curva e l'altra possa bilanciare eventuali influenze degli ambienti di ascolto - quindi non my-fy ma magari equalizzazioni che possono avere una meglio dell'altra un effetto tampone o compensativo sull'ambiente di ascolto.

 

Credo che nessuno ormai possa sapere bene cosa sia successo negli anni 50 - 60 -70 - Dovremmo trovare testimoni che ora avrebbero più di 80 -90 anni tranquillamente.

  • Thanks 2
Inviato
11 ore fa, znorter ha scritto:

..non è questione di "verità".
Della curva al 99,9999999% nessuno si è mai fregato fino a "ieri".

@znorter evidentemente perché sentivano bene 

Inviato

@antiriad ...sono convinto che "ieri" e soprattutto "l'altro ieri" -per molti motivi soprattutto tecnici" sentivano/sentivàmo da cani rispetto ad oggi. Questo spiega perché adesso si indaga in questa maniera.
(E non mi riferisco solo all'analogico evidentemente)
 

2 ore fa, jakob1965 ha scritto:

lo switch tra una curva e l'altra possa bilanciare eventuali influenze degli ambienti di ascolto

Questo è banale. Ogni "modifica", anche il supporto del giradischi, del DAC eccetera influenza l'ambiente e viceversa.
Comunque OK; è un punto di vista.

Inviato
4 ore fa, Gm70 ha scritto:

La maggior parte dei clienti Blue Note ascoltano musica su impianti normali, non sanno neanche la differenza tra testine mm e mc,immagina se cominci a parlare di curve.

Concordo. Se lo stesso Hoffman afferma che non c'è nulla di strano, però, sottintende che offrire un prodotto "fuori standard" non precluda la qualità dell'ascolto. Almeno non in termini così importanti. Altrimenti queste questioni sarebbero molto più "note" al pubblico, anche quello più smaliziato, che invece  di fatto in larghissima maggioranza, se ne infischia. 

Inviato

@znorter Capisco che non mi spiego bene. Non è una questione personale.

La trasportiamo per un attimo su di te: tu fai un affermazione, tipo, questo LP è equalizzato  ocn curva X, io ti chiedo qualcosa di più e tu non rispondi.

Questo è confronto? Questo è mettersi in discussione?

 


@Gm70 che anora mi resta il dubbio sulla tua identità... ma me la tengo, giustamente.

Tutto condivisibile sullea eRIAA.

Ma se dici che è "praticamente" una EMI, non è che andiamo granchè meglio se selezioniamo EMI (ad avercela), siamo sempre sulla approssimazione, cerdo, tanto quanto RIAA, anche perché in teoria quella enhanced fu pensata, a mio parere molto abritrariamente, per esaltare la caratteristiche sonore della RIAA.

E comunque siamo sempre lì: bisogna avere certezza di ciò che è stato fatto, un otttimo modo è quello che hai fatto tu con i produttori. Io ci ho provato cone alterne fortuna con i produttori di pre phono

Inviato
Adesso, scroodge ha scritto:

Capisco che non mi spiego bene. Non è una questione personale.

La trasportiamo per un attimo su di te: tu fai un affermazione, tipo, questo LP è equalizzato  ocn curva X, io ti chiedo qualcosa di più e tu non risoondi.

Questo è confronto? Questo è mettersi in discussione?

..proiettare una diatriba significa offrire essa aggiungendovi delle "ombre".
In questo caso, le "ombre" nascondono non la verità perché è ancora lungi dal provarla ma offuscano come dire il pensiero di chi offrendo la giusta critica la trasforma in qualche cosa di fine a se stessa.

 

Luca dN

Inviato

@one4seven

Salve,

 

",...offrire un prodotto "fuori standard" non precluda la qualità dell'ascolto. Almeno non in termini così importanti. Altrimenti queste questioni sarebbero molto più "note" al pubblico, anche quello più smaliziato, che invece  di fatto in larghissima maggioranza, se ne infischia...." 

 

 

Naturalmente c'è modo e modo di ascoltare, non solo il vinile, in generale; ognuno di noi ha degli obiettivi e delle attese, diciamo che, nel momento in cui incominciamo investire cifre importanti (importanti relativamente alle disponibilità di ciascuno),non dovremmo accontentarci e basta , dovremmo attivarci per migliorare ed aspettarci  una più elevata la qualità dell'ascolto.

Come tutti, ho ascoltato per oltre quarant'anni i miei vinili ;  ho speso in testine, girdischi,dime, accessori, ho letto quanto possibile e seguito i consigli di chi ne sapeva più di me etc...sempre alla ricerca del miglioramento ..  

Da alcuni anni li sto riascoltando , "secondo me" come andrebbero ascoltati..e mi rendo conto di quanto vani sono stati in passato i miei sforzi.

 

Saluti, Fabrizio.

Inviato

Riguardo la eRIAA, la mia posizione è quella di Stereo Lab (pspatialaudio), ovvero che da come l'ho intesa, non è propriamente uno standard, quanto piuttosto una sorta di opzione per alcuni torni e relativi driver Neumann: ...The term is entirely a misnomer and Stereo Lab does not include this characteristic for these reasons.

Non essendo uno standard, non mi stupisce (anche se io avrei preferito di sì) che non venga dichiarata.

Ritengo anche che il produttore che fa questa scelta, dia per scontato, come ha fatto Doug Sax per decenni, che l'utente finale utilizzi un phono con curva RIAA, e dunque che il suono voluto in produzione si ottenga con questa scelta.


A proposito di Doug Sax @Gm70 tu ci dici che gli LP Sheffield vanno ascoltati con la curva Teldec con polarità inversa, dando per certo che tutta la produzione Sheffield sia stata stampata con fase invertita, e dunque ti chiedo:

- da dove trai questa affermazione?

- quale curva Teldec tu reputi idonea per gli Sheffield?

Inviato

@scroodge prima perché ho ascoltato e provato con la Decca,probabilmente la curva giusta è la Teldec ma non ce l’ho, inoltre ne parlavano su un forum americano,però l’ho letto tempo fa e non ricordo qual’è, provo a trovarlo 

per la polarità è indicato su qualche disco Sheffield sul retro di copertina 

  • Thanks 1
Inviato

@scroodge il forum si chiama what’s best forum 

cerca Myles B.Astor Zanden oppure “teldec,Sheffield,polarity,curve con Google 

Inviato
20 minuti fa, Gm70 ha scritto:

prima perché ho ascoltato e provato con la Decca,

Ok, provare va sempre bene... pure io ho fatto le mie..


 

21 minuti fa, Gm70 ha scritto:

probabilmente la curva giusta è la Teldec ma non ce l’ho, inoltre ne parlavano su un forum americano,però l’ho letto tempo fa e non ricordo qual’è, provo a trovarlo 

OK.

Però io direi che per quanto riguarda sheffield è ben più che "probabile" dato che Doug Sax l'ha recentemente ammesso pubblicamente.

Il punto è che le curve Teldec sono 3, speravo che tu avessi individuato quella che ha scelto lui.
 

 

23 minuti fa, Gm70 ha scritto:

per la polarità è indicato su qualche disco Sheffield sul retro di copertina 

Ok. Su qualche disco. Per gli altri questa cosa non è certa.

Fatte salve le proprie esperienze di ascolto, ovviamente e del tutto rispettabili, in quanto proprie.

Inviato

Cmq in questo forum ci sono molti acquirenti dei titoli Blue Note. Ce ne sarà qualcuno che ha anche un phono con la eRIAA... Chissà se legge e ci farà sapere se ha modo di provare.

Inviato

Salve,

a proposito di Sheffield , questa l'avevo postata su FB

 

 

 23 maggio 2021  · 

Il crollo di un mito...e di alcune certezze.

Sto continuando con i miei ascolti “critici” su una parte dei tanti vinili che sono riuscito a collezionare in oltre quarant’anni di passione . Tutti noi “vecchi” ascoltoni abbiamo usato dei dischi particolari per fare i test sui nostri impianti , sicuramente etichette come Sheffield Lab, Proprius , Opus 3 etc...erano considerate un test affidabile per la valutazione di quei parametri : timbrica. Dinamica, soundstage , profondità etc. Quelli che dovevano stabilire se il nostro sistema aveva i requisiti per definirsi “High End”. Erano i più usati dagli autorevoli recensori di Oltre Oceano , quelli che dettavano legge e stabilivano le tendenze , quelli dalle cui labbra noi pendevamo. Ebbene, sulla’ scorta di quanto ho appreso e dalle sorprese che ho avuto modo di incontrare negli ascolti dei mesi scorsi per quanto riguarda le etichette DG, Decca, Philips , ho voluto approcciarmi all’ascolto delle etichette Audiophile in premessa sgombro da pregiudizi e modelli ; solo ascolti e comparazioni, fra la modalità” standard” ( RIAA) , da sempre utilizzata, e quella che dava il risultato migliore ( e più simile all’analogo file su Qobuz) , utilizzando le opzioni curva e polarità. Ho iniziato con un disco della Sheffield Lab , l’etichetta di Doug Sax , famosa per la tecnica Direct to Disc , molto usata come riferimento nei test di dinamica : un disco del Trombettista King James con la sua Big Band. Mi era giunta voce ( si trovano tracce su vari forum ) che Sax stesso avesse dichiarato che i suoi dischi , nonostante la dicitura “Made in USA” , fossero in realtà stampati in EU . Ascoltandoli Nella modalità” standard “ , si viene colpiti immediatamente dall’impatto dinamico che gli attacchi di questa Big Band produce ( favoriti anche dal mio Garrard) ; si sente che questa registrazione ha una marcia in più , quando esce la tromba ha una presenza fuori dal comune , gli strumenti,tutti, hanno un corpo ed una presenza notevoli ; superato il primo impressionante momento , provo ad analizzare altri parametri , quelli ai quali sono abituato e che, ormai, mi fanno capire cosa succede in realtà. Mi accorgo subito che il disco non ha quei rilasci armonici in gamma alta propri delle belle e correttamente riprodotte registrazioni. la scena è relativamente contenuta ; noto che che le ali sono un po’ troppo in prossimità dei diffusori ,segno che forse la fase assoluta non è corretta, inverto la polarità e qualcosa guadagno ,gli estremoi si staccano leggermente dai diffusori ma il fronte sonoro nel suo compleesso rimane avanzato. Il parametro comunque che mi manca di più è il senso di libertà del suono e l’espansione del sound stage con i rilasci armonici che non arrivano a riempire la stanza.Provo ad applicare la curva DINTeldec e capisco , dall’immediata espansione della scena , dalla apertura e dall'arretramento del fronte impegnato , dall’apparire in gamma alta di informazioni , armoniche, echi e riverberi che riempiono la stanza posteriormente ai diffusori ...che questa è la curva giusta. So però, per ormai consolidata esperienza, che la certezza sul corretto ascolto la si ha solamente con le voci, non conosco nessuno , anche i più bravi, che sia in grado di settare correttamente un sistema con l’utilizzo di brani esclusivamente strumentali per cui....mi cerco su Discogs il più famoso degli Sheffield , il più usato nei test : Thelma Houston, I’ve got the music in me . Me lo compro , attendo l'arrivo e riprendo : Inizio il primo brano , anche qui dinamica esplosiva , bello , già così, in configurazione standard, in grado di soddisfare anche i più esigenti , tanto che qualche dubbio su quello che sto facendo mi viene ..,ma quando parte la voce ...non è dove dovrebbe essere, non ha il fuoco e l’energia concentrati al punto giusto, non “fora lo schermo”; inserisco la curva usata nel precedente Sheffield ...ed anche qui appare chiaro che è quella giusta Non solo la voce si alza. Si focalizza, si schiarisce ma, tutti il resto, quello che prima già appariva ottimo , diventa eccellente in tutti i parametri e si capisce che la fama di Doug Sax è del tutto meritata .

:

Saluti, Fabrizio

 

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Inviato
3 minuti fa, one4seven ha scritto:

Ce ne sarà qualcuno che ha anche un phono con la eRIAA...

Non credo sai. A meno di un millennia LOC o simile e tentare di costruirla, a partire dalle specifche reperibili sul web

Il motivo è che non è uno standard ma un'opzione in sede di taglio di lacca

Inviato
8 minuti fa, fabrizio ha scritto:

Provo ad applicare la curva DINTeldec

Quale?


in secondo luogo, penso pure io che tu abbia ascoltato un suono che tu, nel tuo impianto, reputi migliore rispetto alla riproduzione con RIAA, ma non è quello che voleva Doug Sax, dato che lui non prevedva certo che all'epoca si disponesse facilmente di phono multicurva.

Il che francamente, non ha neppure tanta importanza,  l'importante è che ci piaccia il risultato finale.

Dico davvero.

Va da sè che in un altro setup le cose potrebbero andare diversamente, o un altro ascoltatore dare giudizi diversi.

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