Membro_0022 Inviato 10 Maggio 2022 Inviato 10 Maggio 2022 Pei bischeri c'è un paradiso per conto suo.
ferrocsm Inviato 10 Maggio 2022 Inviato 10 Maggio 2022 14 ore fa, melos62 ha scritto: il mito di Icaro tradotto nell'esperienza dei nostri vecchi contadini Il senso è proprio quello, però @Guru non ha poi tutti i torti quando chiede un minimo do traduzione, perché ad esempio c'è chi in riferimento a quel detto parmigiano ha tradotto che salendo i rami diventano sottili poi ti buttano in terra, mentre la terra a cui si fa riferimento è quella del più che si sale e più che si allontana, questo a voler essere precisini e feroci come Montmorency 😃 che so piacerti molto. Tornando comunque a Francesco che chiedeva traduzioni, se io invece del detto parmigiano dell'albero con i rami sottili, ti avessi buttato lì un "afari da Rodlon" non sapendo che Rodlon era un personaggio di Parma che comprava ricotte a 20 e le rivendeva a 15, come potresti venirne fuori? Oppure non sapendo che l'Oglen'na è il nome di una campana del duomo e ti scrivessi: "l'è pez cme l'Oglen'na" tu come ti ci raccapezzeresti?
melos62 Inviato 10 Maggio 2022 Inviato 10 Maggio 2022 6 minuti fa, ferrocsm ha scritto: Tornando comunque a Francesco che chiedeva traduzioni, se io invece del detto parmigiano dell'albero con i rami sottili, ti avessi buttato lì un "afari da Rodlon" non sapendo che Rodlon era un personaggio di Parma che comprava ricotte a 20 e le rivendeva a 15, come potresti venirne fuori? Oppure non sapendo che l'Oglena è il nome di una campana del duomo e ti scrivessi: "l'è pez cme l'Oglena" tu come ti ci raccapezzeresti? certo i riferimenti locali sono incomprensibili ai forestieri, senza una dritta. E' vero anche che, nei proverbi come nelle fiabe popolari, alcuni topos sono comuni a tante tradizioni e si ripresentano in forme leggermente variate in funzione del contesto e della struttura linguistica del dialetto/lingua in cui sono coniati. Ad esempio molti proverbi napoletani sono riferiti all'ambito marinaresco dei pescatori, perchè si parte sempre dall'esperienza concreta per trarne una morale generale astratta. Per non parlare dei proverbi che parlano del mondo femminile e dei rapporti familiari...
Schelefetris Inviato 10 Maggio 2022 Inviato 10 Maggio 2022 ma il divertente è anche vedere come vengono capiti... le traduzioni a braccio dal bergamasco al siciliano sono il mio forte 😄
melos62 Inviato 10 Maggio 2022 Inviato 10 Maggio 2022 @ferrocsm a me piace molto una certa vena umoristica, sarcastica o ironica, di tanti proverbi napoletani che non sempre hanno funzione morale, ma si limitano a prendere bonariamente in giro alcuni aspetti della realtà e delle persone. Ad esempio quando si uniscono due persone, diciamo così, particolari, in un sodalizio che sulla carta non può funzionare: " 'o strùmmolo a teretèppola e 'a funicella corta". Traduco: la trottola di legno non ben bilanciata, che nel girare saltella e produce un suono richiamato onomatopeicamente (tereteppola) che si unisce ad una cordicina corta, quella che serve per fare girare la trottola. Due condizioni sfavorevoli, due tipi scompagnati, che stanno insieme. Non vi è giudizio morale, è una semplice constatazione cui si guarda con divertita ilarità, il napoletano è in genere ben disposto verso il deviante, verso il non convenzionale. 1
Schelefetris Inviato 10 Maggio 2022 Inviato 10 Maggio 2022 @melos62 il nostro: s'unceru, ogghiu fitusu e paredda spunnata- sulla falsa riga della tua spiegazione emerge il: semu muru cu muru cu spitali . che tradotto perde ogni senso: abbiamo un muro in comune con l'ospedale
ferrocsm Inviato 10 Maggio 2022 Inviato 10 Maggio 2022 2 ore fa, melos62 ha scritto: a me piace molto una certa vena umoristica, sarcastica o ironica, di tanti proverbi napoletani che non sempre hanno funzione morale, ma si limitano a prendere bonariamente in giro alcuni aspetti della realtà e delle persone. Quella è la migliore, ma non credo sia solo una prerogativa napoletana, ad esempio quando noi "montaner" studiavamo a Parma, i pramzan dal sas quando ci vedevano bere per burla ci dicevano: "at fè miga la fèn ed la Manon" traduzione "non farai la fine della Manon" e uno esperto di lirica e non di cantautori come te ben saprà che la Manon morì di sete nel deserto.😁
Jack Inviato 10 Maggio 2022 Inviato 10 Maggio 2022 2 ore fa, ferrocsm ha scritto: perché ad esempio c'è chi in riferimento a quel detto parmigiano ha tradotto Infatti ero ironico… facendo una traduzione letterale non rende niente il proverbio locale e dialettale. Mancano gli etnometodi della cultura locale… al più si può spiegare in che contesto usano e a che scopo, tradurli giammai. In napoletano poi si perde anche di più perché la cultura popolare di quel luogo è inarrivabile
melos62 Inviato 10 Maggio 2022 Inviato 10 Maggio 2022 26 minuti fa, ferrocsm ha scritto: at fè miga la fèn ed la Manon" traduzione "non farai la fine della Manon è un aspetto interessante dei tempi andati, quando elite e volgo condividevano perlomeno l'origine delle storie che li affascinavano (come i cantastorie siciliani che narravano le gesta di Roland e dei personaggi del Ciclo Bretone e Carolingio a contadini analfabeti)
wow Inviato 10 Maggio 2022 Inviato 10 Maggio 2022 Questo lo dedico ad Appe: Giacchino mettette ‘a legge e Giacchino fuje ‘mpiso anche se c'è un piccolo falso storico. 😛
md1809 Inviato 11 Maggio 2022 Inviato 11 Maggio 2022 'a sarda è secca (oppure s'è seccata a saràca) Locuzione che indica uno stato di povertà o, comunque, un disagio estremi e non più rimediabili, neppure con (le usuali) astuzie. Qui, più che una traduzione, ci vuole una spiegazione 😄 Posto che non sono in grado di citare la fonte, che io sappia significa che non c'è più nemmeno la possibilità di sfregare il pane sulla sardina (conservata da tempo, ma oramai, appunto, seccata) per fargli acquistare almeno l'odore del pesce e così ingannare la fame. MTC Omaggi Carlo Iaccarino
melos62 Inviato 11 Maggio 2022 Inviato 11 Maggio 2022 "Tenè 'e làppese a quadrigliè" Intraducibile, significa essere nervosi e indaffarati per qualche problema. Probabilmente deriva dal lapis quadrellatus, tecnica costruttiva dei romani con mattoncini quadrangolari montati a losanga, che richiedeva perizia e concentrazione. 1
melos62 Inviato 11 Maggio 2022 Inviato 11 Maggio 2022 "E' ghiuto 'o puorco int'e mmele" è andato il maiale nelle mele. Come dire: hanno affidato l'AVIS al Conte Dracula, (mmele con due m, perche si intende la generalità delle mele, una mela si pronuncia e scrive con una sola m)
melos62 Inviato 11 Maggio 2022 Inviato 11 Maggio 2022 "E' meglio n'araputa 'e cosce ca n'araputa 'e cascia" meglio aprire le gambe che la cassa (relativismo morale e sue applicazioni alla sfera degli interessi sessuali ed economici) 🙂
Questo è un messaggio popolare. Panofsky Inviato 11 Maggio 2022 Questo è un messaggio popolare. Inviato 11 Maggio 2022 Il 9/5/2022 at 22:18, wow ha scritto: Esortazione napoletana a non fare il passo più lungo della gamba: Fa' 'o pirit pe' quanto è gruoss 'o cul In veneto per indicare chi ha voluto strafare, ma ha combinato solo sfracelli: El g'ha fa' l'ovo pì groso del cuo 3
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