Grancolauro Inviato 11 Maggio 2022 Inviato 11 Maggio 2022 @Airo ora abito a Padova ma lavoro a Milano, dove passo la maggior parte del mio tempo alla fine
Airo Inviato 11 Maggio 2022 Inviato 11 Maggio 2022 @Grancolauro Bene ! Sarei lieto di averti mio ospite per fare in primis pace🤝 e poi farti sentire anche “il mio punto di vista” ? Così da poter scambiare impressioni e consigli sulla nostra passione . Ho avuto il tuo finale (stupendo!) , i tuoi diffusori e due pre AR anche se in situazioni diverse credo comunque di poter interpretare ogni tua singola scelta in merito e farti presente secondo me , i loro pro e contro musicali se paragonati a un sistema diverso come il mio (che è frutto) attuale . Io sono in fase di trasloco a s donato milanese dove ho predisposto una mansarda di 60mq ad uso esclusivo…😉
Grancolauro Inviato 11 Maggio 2022 Inviato 11 Maggio 2022 @Airo Grazie molte dell'invito, che accetto volentieri. In cambio posso portare una buona bottiglia di rosso delle mie parti. Basta che mi prometti che poi non mi butti nel Lambro se sono in disaccordo con te su qualcosa 🙂 1
Airo Inviato 11 Maggio 2022 Inviato 11 Maggio 2022 @Grancolauro grazie a te per aver accettato 🙏 Al massimo l’unico che corre il rischio di essere buttato da qualche parte è il tuo impianto quando torni a casa... 😁😂scherzo ovviamente !!! Comunque sono felice di avere il parere autorevole di un pianista considerato che il pianoforte è uno dei miei strumenti preferiti e di riferimento . Pensa che in era AC (avanti covid) organizzai durante un salone del mobile il connubio espositivo tra un noto marchio Hiend e Fazioli pianoforti ! (fu una vera tragedia per gli apparecchi Hiend ma questa è un’altra storia che ti racconterò insieme al vino) questo per dirti quanto sono interessato al discorso pianoforte . Credo di tornare “operativo” tra un paio di mesi causa lavori di aggiustamento e assestamento sala audio/video . Appena possibile ci organizziamo e grazie per il vino trovo che sia un ottimo propedeutico agli ascolti . Per qualsiasi cosa contattami pure in pv . A presto!
Capa Inviato 11 Maggio 2022 Inviato 11 Maggio 2022 22 ore fa, Grancolauro ha scritto: ti viene automatico valutare se quello che stai ascoltando potrebbe essere vicino a un evento musicale reale che hai sperimentato, anche se quello che ascolti reale non è Non so se interpretiamo i nostri reciproci discorsi in maniera corretta. Ma, in sostanza, sono pienamente d'accordo (almeno mi pare se ho ben inteso) con quello che dici. Che l'evento musicale reale sia il riferimento lo trovo naturale ed ovvio; che un impianto di riproduzione sonora, di qualsivoglia livello, riesca ad avvicinarsi all'idea del medesimo evento lo trovo inverosimile. E' vero che riesce a darci una buona illusione, in alcuni (non troppi) casi, e ciò è già (sarebbe) un gran bel risultato. 1
Grancolauro Inviato 11 Maggio 2022 Inviato 11 Maggio 2022 @Airo d'accordo, grazie a te 👍. Visto che hai accennato al pianoforte, mi permetto una osservazione banale, per non musicisti, riguardo la correttezza timbrica della riproduzione audio di questo strumento. Un pianoforte a coda ha tre registri (grave, centrale, acuto) che hanno un timbro (una "voce") diversa, perché diverso è il tipo e il numero di corde che colpisce il martelletto. Partendo dal presupposto che la registrazione sia a regola d'arte, l'impianto deve essere in grado di farti sentire distintamente la differenza tra queste tre voci, e ogni singolo passaggio dall'una all'altra. Se senti tutto uguale, o comunque non percepisci nettamente questa differenza, allora tanto vale buttare l'impianto nel Lambro 🙂. Davvero. Se poi uno vuole andare un po' più sul sottile, ciascuna casa che produce pianoforti ha una suo specifico timbro. I Fazioli, ad esempio, sono molto particolari specie sul registro acuto. Anche qui, se l'impianto non riesce a farti percepire chiaramente la differenza tra un Fazioli, uno Steinway o un Bosendorfer, e tende invece a amologare tutto, beh siamo messi molto male. Questi sono davvero requisiti minimi. Dico questo solo per precisare quello che ho tentato di dire nei precedenti post, che poteva sembra molto evanescente e soggettivo. Senza voler insegnare niente a nessuno, sia chiaro. 2
Renato Bovello Inviato 11 Maggio 2022 Inviato 11 Maggio 2022 38 minuti fa, Grancolauro ha scritto: Visto che hai accennato al pianoforte, mi permetto una osservazione banale, per non musicisti, riguardo la correttezza timbrica della riproduzione audio di questo strumento. Un pianoforte a coda ha tre registri (grave, centrale, acuto) che hanno un timbro (una "voce") diversa, perché diverso è il tipo e il numero di corde che colpisce il martelletto. Partendo dal presupposto che la registrazione sia a regola d'arte, l'impianto deve essere in grado di farti sentire distintamente la differenza tra queste tre voci, e ogni singolo passaggio dall'una all'altra. Se senti tutto uguale, o comunque non percepisci nettamente questa differenza, allora tanto vale buttare l'impianto nel Lambro 🙂. Davvero. Se poi uno vuole andare un po' più sul sottile, ciascuna casa che produce pianoforti ha una suo specifico timbro. I Fazioli, ad esempio, sono molto particolari specie sul registro acuto. Anche qui, se l'impianto non riesce a farti percepire chiaramente la differenza tra un Fazioli, uno Steinway o un Bosendorfer, e tende invece a amologare tutto, beh siamo messi molto male. Questi sono davvero requisiti minimi. Dico questo solo per precisare quello che ho tentato di dire nei precedenti post, che poteva sembra molto evanescente e soggettivo. Senza voler insegnare niente a nessuno, sia chiaro. Esattamente. Questo e' anche il motivo per cui un impianto ,se e' valido, deve essere rivelatore . Allo stesso modo se gli dai in pasto incisioni mediocri il risultato sara' necessariamente lontano dall'eccellenza. Se un impianto livella tutto non va bene. Il problema e' trovare buone incisioni con buoni contenuti e ,in particolare per il pianoforte,non e' operazione semplice e scontata. Suggerisco questo cd https://delosmusic.com/recording/beethoven-piano-sonatas-57-111-rosenberger/ . Un saluto a tutti. 2
Maurjmusic Inviato 11 Maggio 2022 Inviato 11 Maggio 2022 13 minuti fa, Renato Bovello ha scritto: Se un impianto livella tutto non va bene. Non e’ cosi semplice trovare un impianto che livella tutto ed e’ piu’ facile imbattersi in un impianti che suonano bene solo con i dischi audiophile e poche ottime registrazioni ... tortuoso e’ il cammino per assemblare un impianto che riesca ad estrarre il meglio per poter apprezzare anche le registrazioni appena sopra la sufficienza.
Airo Inviato 11 Maggio 2022 Inviato 11 Maggio 2022 1 ora fa, Grancolauro ha scritto: Partendo dal presupposto che la registrazione sia a regola d'arte Potresti indicare uno o più album con relativi passaggi con queste evidenze sonore ? Seguito se puoi anche da una piccola introduzione da addetto ai lavori e non ? 🙏 p.s. Ohh finalmente un po’ di qualità e sostanza a questo td 😜
Grancolauro Inviato 11 Maggio 2022 Inviato 11 Maggio 2022 Per fortuna di buone registrazioni di opere per pianoforte ce ne sono tante, non serve andare a cercare dischi audiofili, vi assicuro. Un esempio semplice che ascoltavo stammattina in treno: Bach, Variazioni Goldberg, pianista: Murray Perahia, Sony Classical 2000. La variazione n. 3 è un canone all'unisono, con due voci che eseguono la stessa linea melodica a canone, una nel registro acuto e l'altra nel registro centrale del pianoforte, più una linea del basso che si sviluppa principalmente nel registro medio-grave dello strumento. Quando ascolti questa viariazione, si deve sentire il diverso timbro delle tre linee che costituiscono il brano. Non è semplicemente che alcune note sono più basse e altre acute. Ciascuna voce deve corrispondere a un tipo di suono diverso, come se fossero tre strumenti diversi a suonare insieme. Se non senti questo, l'impianto non va come dovrebbe. Gli esempi sono infiniti. Poi ci sarebbero altri elementi da considerare, come la dinamica, il tempo di decadenza del suono, ecc. ecc. Ciascuno strumento acustico ha caratteristiche sue proprie riguardo a tutte queste cose, che l'impianto dovrebbe essere in grado di riprodurre, sempre ammesso che la registrazione sia decente 1 1
roop Inviato 11 Maggio 2022 Inviato 11 Maggio 2022 @Grancolauro eh ma tu non c’ hai l’ impianto neutro roberts, come fai a sentire tutto sto bendiddio?! mi sembri una persona intelligente quindi non c’ aggiungo le orride faccine. 1
Airo Inviato 11 Maggio 2022 Inviato 11 Maggio 2022 6 ore fa, Grancolauro ha scritto: Murray Perahia Grazie , lo conoscevo e lo reputo un poeta ! Peccato solo che non trovo l’album che hai segnalato su qobuz... domani attivo i miei pusher 6 ore fa, Grancolauro ha scritto: Quando ascolti questa viariazione, si deve sentire il diverso timbro delle tre linee che costituiscono il brano. Lo scalino del timbro è abbastanza in evidenza e questo più o meno mi era chiaro , quello che però mi ha colpito di più da questo “test” è la vibrazione trasmessa dai diffusori . Vero che per fare più attenzione alla tua dritta ho alzato oltre modo il volume , ma mai , mai prima d’ora mi era capitato di percepire una vibrazione così larga e intensa ascoltando un pianoforte . In genere questa percezione direi: tattile era riservata a ben altri generi e strumenti tipo: il basso di Ray Brown e simili... Ammetto di essere un po’ perplesso perché ultimamente oltre ad avere una stanza irregolare per via dei preparativi del trasloco mi è anche successo di fare a meno delle banane e delle forcelle del cavo di potenza e , da subito avevo notato un bel miglioramento soprattutto in dinamica e pulizia del basso , ma non credevo fosse così incisivo (ammesso che sia lui il responsabile) . Comunque ora sono in una situazione troppa precaria e disinteressata per indagare e studiare cause ed effetti , di certo avremo modo di approfondire nel mio nuovo ambiente . Grz 😉
Cforny59 Inviato 11 Maggio 2022 Inviato 11 Maggio 2022 @Airo guarda che su Qobuz l' album segnalato da Grancolauro c' è, lo sto ascoltando in questo momento, e credo di aver capito che cosa intende dicendo "deve sembrare che siano 3 strumenti diversi a suonare"; devo confessare che non avevo mai fatto caso a questa "sfumatura", e non avevo neanche mai ascoltato le Goldberg interpretate da Perahia. Grazie. P. S. mi pare molto evidente anche nella var. 10
Questo è un messaggio popolare. prometheus Inviato 11 Maggio 2022 Questo è un messaggio popolare. Inviato 11 Maggio 2022 @Grancolauro non è corretto quello che dici riguardo il pianoforte. In uno strumento ben intonato non può esserci differenza timbrica dovuta al numero delle corde percosse, anzi l’omogeneità timbrica dev’essere uno dei primi requisiti dello strumento, critica soprattutto nella zona dell’incrocio, nella quale si passa dalle corde in acciaio (che sono sempre 3 per ogni suono) a quelle fasciate in rame, che sono due e poi una per le ultimissime note, che perciò riguardano solo la regione più grave. Perciò non esistono affatto 3 voci dello strumento (ma questa dove l’hai sentita?) ma semplicemente - semplificando - tre registri di altezze: grave, medio e acuto (il più possibile timbricamente omogenei). Anche la tua analisi della Variatio 3 delle Goldberg è totalmente errata: essendo un canone all’unisono, come hai detto correttamente, le due voci che si susseguono a canone sono appunto all’unisono, cioè sulle stesse note! La variazione timbrico/dinamica che si avverte perciò non dipende dalla fattura dello strumento, o dalla diversità di registro bensì dal tocco del pianista attraverso una sapiente differenziazione di articolazione e di dinamica. Altra cosa e poi mi fermo: ovviamente ogni strumento ha la sua “impostazione” sonora, perciò Fazioli, Steinway, Bösendorfer, Bechstein nascono da progetti differenti e ovviamente producono effetti sonori che sono timbricamente differenti. Tuttavia non è corretto affermare che tutti gli Steinway suonino in un certo modo, tutti i Kawai in un altro certo modo, ecc. ecc. Due strumenti anche identici e della stessa maison possono essere molto diversi, dipende da come vengono preparati e intonati dal tecnico. Anni fa a Milano, nel laboratorio di Griffa, quando c’era ancora il padre, suonai un grancoda Yamaha che era stato preparato per suonare il più possibile simile allo Steinway, ed era impressionante quanto ci andasse vicino, non fosse altro che per la differenza di meccanica, quella sì, che era tangibilissima! Perciò quando sento dire (dagli audiofili, mai dai musicisti…) che ascoltando una registrazione si può capire il marchio del pianoforte, francamente mi viene proprio da ridere. Certo il Bösendorfer di Schiff suona come ci immaginiamo suoni un Bösendorfer e lo Steinway di Michelangeli come l’idea che abbiamo dello Steinway. Ma soprattutto da una registrazione nella maggior parte dei casi si può solo tirare ad indovinare… Mi scuso per la lungaggine dell’intervento, che solo apparentemente potrebbe sembrare off topic rispetto al tema della “neutralità”. A buon intenditor… 5 1
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