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Inviato
Il 9/5/2022 at 22:49, Airo ha scritto:
Il 9/5/2022 at 22:42, imoi san ha scritto:

Neutralità rispetto a che cosa? Neutralità rispetto a quali parametri?

Ovviamente rispetto a tutti gli amplificatori che ho avuto  😉

 

😁

Inviato

@prometheus  ciao, nel mio post volevo semplicemente stimolare chi non ci è abituato a fare attenzione alle differenze dinamico/timbriche del suono del pianoforte, e la var. 3 delle Goldberg nella versione di Perahia è il primo esempio semplice e chiaro che mi è venuto in mente a questo scopo. Sono stato in effetti sbrigativo e impreciso nell'indicare perché queste differenze ci siano, e questo per non andare OT visto che si sta parlando di tutt'altro. Non ho accennato ad esempio all’importanza fondamentale del tocco, che è cosa più complicata e lunga da spiegare, a cui correttamente fai riferimento tu. Quindi, ben vengano la tue osservazioni e precisazioni, grazie.

Solo su alcune cose non sono d'accordo, per quel che vale. Sull'omogenità timbrica dei registri del pianoforte: sai meglio di me, visto che hai un B in casa, che la Steinway ha fatto dell'omogenità timbrica tra i registri uno dei suoi cavalli di battaglia. Ma delle differenze rimangono inevitabilmente per ragioni di fisica del suono. Ci sono poi case che, proprio per differenziarsi da Steinway, hanno cercato di seguire altre strade. Pensa a quanto è caratterizzato il registro acuto degli Shigeru Kaway, ad esempio. Certo, poi la preparazione del pianoforte fa una differenza enorme (ne so qualcosa anch'io nel mio piccolo...) e in ogni caso ogni singolo pianoforte fa storia a sé. Tuttavia, mi sembra difficile negare che ci siano "somiglianze di famiglia" tra gli strumenti prodotti da una certa casa, non solo nella meccanica ma anche nel tipo di suono. Certo, poi riconoscere che modello di strumento sta suonando è spesso un terno al lotto, hai perfettamente ragione. Ma proprio perché alcune case cercano di differenziarsi dallo standard Steinway anche sotto il profilo timbrico (il caso Fazioli ne è l'esempio forse più eclatante), in altri casi non è affato difficile. Senza contare che il suono del pianoforte di acuni grandi pianisti (hai citato Michelangeli con Steinway e Shiff con Bosendorfer, si potrebbe aggiungere Pletnev coi Shigeru) è diventato iconico, ben riconoscibile, tanto da diventare un vero e proprio marchio di fabbrica di una casa costruttrice.

Grazie comunque ancora per le tue osservazioni, e mi scuso anch'io per essermi dilungato.

Buona giornata a tutti                      

  • Melius 2
Inviato

@Grancolauro  Tra l’altro il pianoforte è uno degli strumenti che ha più variabili in registrazione, ognuna delle quali comporta percepibili differenze nel risultato finale. Se proprio si vuole giudicare il suono di un determinato strumento, meglio farlo dal vivo (e possibilmente, sapendolo fare, mettendoci le mani sopra 😁)

Sulla neutralità delle amplificazioni hifi non mi pronuncio, come ogni musicista ha un my-fi riguardo al suono, è tollerabile che entro certi limiti ci sia un my-fi riguardo la resa degli impianti domestici… 🙂 Lo stesso strumento musicale in diverse situazioni ambientali suona diversamente su molti parametri, che influiscono gli uni con gli altri. E la preferenza va ad alcune sale piuttosto che ad altre (non perché queste ultime suonino male…). Non vedo perché in ambiente domestico non debba essere la stessa cosa. 

  • Melius 1
Inviato

@prometheus ma infatti l'ascolto di un impianto non ha niente a che vedere con l'ascolto dal vivo, con l'impianto viene riprodotta una registrazione.

Inviato

@prometheus

si, ma...premesso e ribadito che, secondo me, la neutralità è un’utopia, cioè non esiste (ogni impianto, anche il migliore, interpreta, e, secondo me, esistono soltanto interpretazioni buone o cattive), e che lungi da me l’idea di pontificare/gureggiare o dare lezioni a chicchessia, in base a che cosa si può dire - estremizzando - che il suono di un componente/impianto non è neutrale, cioè che è colorato, eufonico oppure, al contrario, che è troppo asciutto, grigio e loffio? Secondo me, solo rispetto al suono di uno strumento vero (comunque non sarei mai in grado di indovinare la marca del pianoforte). Diciamo che i miei riferimenti sono questi, e che “tutti gli amplificatori che ho avuto”🤣devono confrontarsi con questi parametri.

Inviato

@davenrk ma infatti l'ascolto di un impianto non ha niente a che vedere con l'ascolto dal vivo, con l'impianto viene riprodotta una registrazione.

PS nulla di più vero 😉

Inviato
6 ore fa, imoi san ha scritto:

Ovviamente rispetto a tutti gli amplificatori che ho avuto

Posso anche ribadirlo: rispetto a tutti gli amplificatori che ho avuto , e quindi ? Perché non dovrei esprimere il mio pensiero ? e questo indipendentemente dal fatto che si chiami Norma ? fosse stato anche pinko  e palo avrei detto la stessa cosa , e quindi ? Stiamo parlando di amplificatori se quello che piace a me in base al mio percorso si chiama Norma che male c’è ? Uscendo dalla retorica sterilità di certi concetti impossibili da decifrare in realtà se non appunto , dall’ascolto in presenza... forse bisognerebbe porre la questione non tanto sul colore e/o la sfumatura (timbro) della nota , ma sulla sua completezza di dati sonori , la sua identità , la sua “anima” che è composta di informazioni sonore che devono poi essere filtrate attraverso l’ampli e perciò rimare il più (fedele) intatta possibile per diventare quello che qui definiamo: di qualità . Per il momento , la soluzione a mio avviso migliore per far esprimere al meglio una buona registrazione si chiama : ampli integrato , e di questi sempre per il momento , quello che riesce a fare filtrare maggiori informazioni sonore (la qualità) si chiama: Ipa 140 . 

Chi mi conosce qui (e sono tanti) sa benissimo che le mie “dichiarazioni” lasciano il tempo che trovano nel senso che , se domani ascolto un amplificatore che mi piace a portarlo a casa e confrontarlo con il Norma ci impiego meno del tempo che mi serve per pensare se farlo o meno.. se poi questo dopo un serrato confronto mi piace e lo ritengo superiore , il Norma prenderà la sua strada come tanti altri prima di lui . Comunque ad oggi dopo 8 mesi questo non è ancora successo e questo per me , è già un grande successo . Buona musica a tutti 👋😀

Inviato

Ho usato il Revo 70 B come amplificatore puro per dieci anni ed ero abbastanza soddisfatto. Poi un giorno ci misi davanti  un pre a valvole e sfruttando la modalità "Direct" lo uso  come finale. Adesso  ogni giorno che accendo l'impianto mi chiedo cosa mi sono perso in passato.😉

Inviato

@Airo Hai provato a confrontare i Norma con gli Spectral o degli ottimi classe D?

Inviato

@roop confrontati no , però ho avuto in prova pre e finale Spectral (non ricordo le sigle) e quelli sì che erano chiari in senso letterale ! Se alzavo il volume avanzava subito l’effetto trapano... magari in quella occasione non li ho capiti io o non ho saputo accomodarli al meglio non so , diciamo che fino a un certo volume si somigliano parecchio con i Norma , come dicevo sopra: in qualità . Sono sicuramente ottimi e credo che l Ing Rossi si sia ispirato non poco agli Spectral almeno come principio .

Comunque è da sfatare la leggenda che dice che i Norma sono chiari e/o algidi come gli Spectral ma quando mai ? Io il Norma lo trovo addirittura caldo (che non c’entra con la trasparenza) ma non il caldo ambrato che conosciamo di alcuni amplificatori... intendo una voce umana che ti emoziona , un violino che ti ipnotizza senza farti sanguinare le orecchie , una tromba che commuove . Vedi questi effetti non possono essere percepiti al loro meglio se il suono tende troppo al chiaro , e il Norma riesce a rendere la voce suadente , il violino vivido e invasivo il giusto , la tromba profonda luminosa e ariosa ed è questo quello che io intendo per caldo .

I classe D ne ho sentiti alcuni tra fiere e negozi ma per ora lì lascio dove sono . In futuro chi può dirlo . 

  • Melius 1
Inviato
14 minuti fa, Airo ha scritto:

Norma lo trovo addirittura caldo

infatti, i mono 8.7 mr che ho avuto tendevano ad avere abbastanza rolloff sulle alte

Inviato

a proposito di Spectral, scusate se mi intrometto, ma sta cosa del "trapano" io proprio non riesco a capirla. Il suono Spectral casomai tende ad essere aperto, forse appena appena-ma in questo non tutti i modelli sono uguali-tendente al lato azzurro dello stesso, che è cosa ben diversa dall'essere trapanante .  Lo dico da passato (DMC10 + DMA80) e presente (DMC20 S2 e, fresco fresco, DMC30SS S2) possessore (ed estimatore) del marchio.  Scusate ancora dell'intromissione.

Inviato

@Superfuzz prendi con le “pinze” il mio post sopra . Considero gli Spectral ottimi e allo stesso livello qualitativo dei Norma e , sappiamo bene che più si sale e più gli abbinamenti possibili si restringono...  per cui come per i Norma gli Spectral necessitano sicuramente di diverse attenzioni per esprimersi al meglio e soprattutto per non rischiare di vanificare il loro timbro e progetto . Io non gli ho confrontati (e mi piacerebbe farlo) e soprattutto non avevo una sorgente  Spectral ,(fondamentale) per tanto il mio più che un parere è un’impressione . Se vuoi prova a descrive il suona Spectral ? secondo me hanno tanto in comune con i Norma , grz

Inviato

@Airo beh il suono Spectral credo sia stato descritto molte volte qua dentro. Io non posso che ribadire quanto già scritto e letto, ovverosia che è preciso, ovverosia fedele alla registrazione orginale. Trasparente è un altro termine, abusatissimo, per descriverlo. Non è, forse, un suono che cattura da subito, ma più conosci i prodotti Spectral, nel mio caso soprattutto i pre, e più ti rendi contro di come siano prodotti estremamente accurati e capaci di restituire il dettaglio più nascosto, rimanendo nel contempo sempre estremamente equlibrati e non affaticanti. Aggiungo che, cosa non da poco, sono pure prodotti affidabilissimi.

  • Melius 1
Inviato
4 minuti fa, Superfuzz ha scritto:

Non è, forse, un suono che cattura da subito,

estremamente accurati e capaci di restituire il dettaglio più nascosto, rimanendo

6 minuti fa, Superfuzz ha scritto:

estremamente equlibrati. 

 

 

6 minuti fa, Superfuzz ha scritto:

prodotti affidabilissimi.

Ok , Sono tutti termini che si possono tranquillamente attribuire ai prodotti Norma . Peccato l’assenza di integrati...

Inviato

@Airo Si effettivamente è piaciuto a me e molti amici miei venuti a casa mia ad ascoltare l'impianto. E tutti quanti in maniera singola mi hanno confermato che con il pre davanti al Norma,  la scena aumentava in larghezza, profondità e informazioni.

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