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La Musica che ascoltiamo ("classica")


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Raccolgo l'invito di @analogico_09 con una cosa che sto ascoltando ora in pausa pranzo: lo Scherzo in si bemolle minore di Chopin eseguito da Nicolas Economou.

Economou è stato un pianista cipriota formatosi al conservatorio di Mosca e poi in Germania, morto tragicamente in un incidente stradale a soli 40 anni. Fece scandalo la sua eliminazione al concorso Tchaikovski del 1970 per ragioni politiche, ma da lì in poi la sua carriera divenne folgorante in giro per l'Europa, non solo come pianista ma anche come compositore e arrangiatore (ha collaborato, tra gli altri, anche con Cick Corea). Quello che a me colpisce di Economou è lo stile molto "mediterraneo", fatto di sonorità calde e di grande espressività, associato a un approccio tecnico tipico della scuola russa, che impressiona per forza e precisione cristallina.

Se qualcuno ha curiosità per questo straordinario pianista, consiglio di ascoltare su Qobuz la Sonata in si minore di Liszt (https://open.qobuz.com/track/24121588) e i Quadri di una esposizione di Mussorgsky (https://open.qobuz.com/album/0002894798357). Se ci si accontenta invece di Youtube, molte belle anche la prima e la seconda Ballata di Chopin.

Buoni ascolti a tutti!

 

 

 

 

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analogico_09
23 minuti fa, Grancolauro ha scritto:

Se qualcuno ha curiosità per questo straordinario pianista

 

 

Straordinario davvero! Grazie Damiano della segnalazione, non conoscevo Nicolas Economou, incuriosito dalla tua presentazione mi sono subito diretto verso il suo Chopin, tra i miei musicisti dell'anima, presente nel tubo.
Per ora.., lo riascolterò da migliori fonti (benchè quella tubesca non sia affatto malaccio) insieme ai suoi Listz e Mussorgsky, altre due pagine capitali della letteratura pianistica.
Impressionate l'approccio interpretativo formalmente vigoroso del pianista dotato di una tecnica considerevolmente virtuosa, torrenziale e potente nella quale tuttavia non si imbrigliano nè si impastaso  il "canto", la sublime, "familiare", fragrante e visionaria espressione chopiniana del turgido e "tenero" sentimento mai oleografico come certe immagini pseudo-romantiche di salici piangienti e ricurvi sullo specchio d'acqua del laghetto rischiarato dalla luna... cose  lontanissime dalla "virile" musicalità delle composizioni del pianista polacco (delle quali un tempo se ne faceva scellerato abuso.  

Specialmente nello "Scherzo" iniziale, Economou pone in risalto l'aspetto intimamente tragico del brano che, come gli altri tre "gemelli", porta "beffardamente" un nome "giocoso"...

Bellissime anche le "Ballate". Se si cercano le sottigliezze stilistico/agogiche a cui ci hanno abituato altri pianisti più o meno celebrarti, potremmo forse non trovarlein queste interpretazioni, ma la sensibilità musicale di Economou fa dimenticare l'esteriore, o le abilità di stile nel riaffermare l'urgenza della musicalità profonda e rapinosa.
Il "nostro" pianista cercava il "duende" divoratore e destabilizzante.., non  già l'"angelo" nè la "musa" che hanno un dolce e rassicurante sapore di corona di alloro.., per dirla come la mandò a dire quel grande poeta lì che sfrontatamente mi permetto di citare... 🙂

Non mi è dispiacito neppure il Preludio del CBT bachiano.., anzi.., ho apprezzato l'asciuttezza esecutiva e interpretativa disinfettatrice dei bacilli vieto-post_tardo-romantici che ritroviamo spesso nelle interpretazioni pianistiche delle opere del Kantor il quale viene suonato a fine concerto in maniera quanto mai opportuna.., come per ribadire il forte legame esistente tra la musica di Chopin il "classicismo", ancora più indietro nel tempo con l'invenzione "barocca".

 

 

  • Melius 1
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18 ore fa, analogico_09 ha scritto:

invito tutti parlare delle musiche che ascoltiamo attraverso i dischi,

Grazie per l'iniziativa. Vi leggerò con interesse; pur non avendo alcuna base di studi in musica classica (sono solo un amatore) sarà un occasione di approfondire aspetti esecutivi e teorici sui quali non ho fin'ora potuto soffermarmi. Ebbene si, sarà "faticoso" ma divertente. 

Saluti, 

Pietro 

  • Melius 1
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@analogico_09 belle le tue osservazioni-sensazioni Peppe! Le condivido senz’altro. C’è qualcosa di travolgente e insieme di perturbante nelle interpretazioni di Economou. Una bellezza primordiale, quasi. Poi si potrebbero spendere un sacco di parole sul suo gesto tecnico, sul suo modo di immedesimarsi nei pezzi che suonava,  sull’uso espressivo del virtuosismo ecc ecc. Ma secondo me meglio farsi travolgere dalla musica. Ascolta ad esempio il suo Mephisto Waltzer. Sembra che il diavolo sia davvero sceso sulla terra con la sua suadente potenza tentatrice. Ogni volta che ascolto sta roba mi viene la pelle d’oca alta un centimetro 😂. Nessuno ha mai suonato questo pezzo meglio di così 

 

  • Melius 2
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analogico_09

 

Anch'io condivido le tue sentite impressioni in aggiunta alle altre; riflettevo inoltre sull'assurda esclusione al concorso Tchaikovski di questo "(s)travolgente" poeta della musica: forse nei '70 qualcuno aveva ancora in mente uno Chopin (per dirne uno...) "sentimentalizzato"... 🤷‍♂️ Tristissima la sua prematura scomparsa.

 

2 ore fa, Grancolauro ha scritto:

Ascolta ad esempio il suo Mephisto Waltzer. Sembra che il diavolo sia davvero sceso sulla terra con la sua suadente potenza tentatrice. Ogni volta che ascolto sta roba mi viene la pelle d’oca alta un centimetro 😂. Nessuno ha mai suonato questo pezzo meglio di così 

 

 

Ascoltato ... WOW!!! interpretazione da togliere il respiro, merito anche del grande Liszt che andrebbe celebrato più di quanto non lo sia già... con questo prodigioso brano e la Totentanz davvero siamo davvero all'evocazione del satanasso principe degli inferni... 👿 Musica che sembra evocare le paure più recondite e misteriose dell'inconscio...

Già che ci siamo.., passiamo dal tizzone ardente dell'inferno all'"acqua santa" paradisiaca.., confesso che amo molto l'"abate" Liszt della maurità mistica... Anche in questo brano virtuosistico, anch'esso del "prodigio", La Leggenda di San Francesco di Paola che cammina sulle onde, ascoltiamo un tourbillon "repressionista" visionario e trasfiguratore, dialetticamente contrapposto  ai momenti di estatiche e rarefatte stasi liriche quasi "impressionistiche". Ai confini dell'ultraumano...

 

Non trovo nel tubo l'interpretazione di Nicolas Economou, ma credo che anche quella del grande  Horowitz possa andar - si fa per dire... - bene.

 

p.s. - mi manca di ascoltare la Sonata in si minore del grande ungherse.., oggi ho ascoltato da Tidal i Quadri di Mussorgsky trovandoli non poco affascinanti e "rinnovati".


 

 

 

 

 

 

 

  • Melius 1
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analogico_09
3 ore fa, Spadaccino1 ha scritto:

pur non avendo alcuna base di studi in musica classica (sono solo un amatore) sarà un occasione di approfondire aspetti esecutivi e teorici sui quali non ho fin'ora potuto soffermarmi. Ebbene si, sarà "faticoso" ma divertente. 

 

Salta senza idugio sul carro degli appassionati di musica che vogliono esprimere le proprie impressioni e le idee sui linguaggi della musica ascoltate, i quali dicono cose che le parole non possono dire.., men che meno le teorie musicali che si studiano a "scuola" e servono a chi fa musica.., in modo che il viaggio che intendiamo fare, da semplici appassionati lungo le strade delle nostre dirette esperienza d'ascolto, sia sempre divertente e rilassato, mai troppo "faticoso"... 😉

 

 

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analogico_09

 

 

 

9 ore fa, Grancolauro ha scritto:

non solo come pianista ma anche come compositore e arrangiatore (ha collaborato, tra gli altri, anche con Cick Corea)

 

 

Cercando notizie sul pianista che ho "scoperto" ieri grazie a questo topic, apprendo che ...

 

  ... Economou risiedeva dal 1975 a Monaco di Baviera, dove aveva fondato nel 1982 insieme al jazzista americano Chick Corea ed alla pianista argentina Martha Argerich il Festival estivo di pianoforte di Monaco.

 

e che è stato inoltre compositore di musica per film.

 

Quante cose magnifiche ci sono da scoprire nei vastissimi mondi della musica che formano forse un mondo unico...

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@analogico_09  eh sì, Economou era un personaggio davvero poliedrico. Anche ascoltando le sue interviste (qualcuna sul Tubo ce n'è) si percepisce la sua passione viscerale, il suo immedesimarsi con la musica. Insomma, un grande musicista ancor prima che un grande pianista. Merce rara, in realtà. Di pianisti che sono mediocri musicisti ne è invece pieno il mondo.

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Mi accodo all’interessantissimo 3d.

Modestissimo ed ignorantissimo grande fruitore di classica, in questo preciso momento sto ascoltando George Enescu, String Octet e Piano Quintet con Gidon Kremer e Kremerata Baltica.  Edizione della Nonesuch.

Amo frequentare e ovviamente scoprire compositori ed opere meno “battute” e meno sentite, generalmente parlando.

 

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  • Melius 1
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  • 1 mese dopo...
  • 3 mesi dopo...

Un altro pianista italiano di cui si parla troppo poco è Roberto Cominati. Ieri sera era in Cattolica a Milano per i concerti all’università, ed è stato come al solito bravissimo. Fantasia baetica di De Falla e Sonata op. 58 di Chopin da incorniciare. Consiglio di ascoltare i suoi due cd dedicati a Debussy 

 

 

 

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