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Melius Club

I confronti degli impianti usando l'audio dei telefonini.


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Inviato

@grisulea ciao, perdonami, solo per capire meglio e solo se ti va di rispondere: perché la faccina che ride sulle mie risposte a @leonida

Ero/Sono serio, davvero.

In linea concettuale sono spesso d'accordo con lui, è poi sulla metodologia di indagine o sull'interpretazione di alcuni lavori scientifici, che magari siamo  in disaccordo

Inviato

@scroodge

 

La faccina che ride l'ha messa anche sul mio post.

Su precedenti scritti, faccine perplesse.

Assolutamente comprensibile, nulla di sorprendente, e nulla anche da farsene un cruccio, la faccina che dubita come quella che sghignazza, risulta essere in perfetta linea con la sua interpretazione della materia che identifica nella perfezione della rif, la fondamentale chiave di lettura della qualità sonora.

Da parte mia, che per quanto mi risulti attribuisco alla stessa un valore assolutamente marginale ai fini dei risultati che aspiro ad ottenere, se realmente fossi spinto da un particolare interesse  a supportare le mie certezze, di faccine che ridono ne dispenserei una gran quantità nella stragrande maggioranza dei post a firma di difensori dell"ortodossia acustica ed elettroacustica.

 

 

 

  • Haha 1
Inviato
Il 28/5/2022 at 15:33, leonida ha scritto:

totale assenza di conoscenza su come e perché variazioni percettibili e percepite che sfuggono a qualsiasi misurazione, e quindi per definizione fisicamente

Ammazza che due balle Leonida .

Va bene procediamo tutti a tentoni e io l'impianto l'ho fatto a casaccio. Va bene così?

Inviato
53 minuti fa, Dufay ha scritto:

Ammazza che due balle Leonida .

Va bene procediamo tutti a tentoni e io l'impianto l'ho fatto a casaccio. Va bene

Due balle o no, l'impianto. o meglio i diffusori,  li progetti a misure e li ottimizzi ad orecchio. senza alcuna guida che non siano i tuoi riferimenti, che ti possa indicare il come ed il perché il suono del diffusore prenda questa o quell'altra piega.

Non sei l'unico, tutti i progettisti,  nel migliore dei casi, procedono in questo  modo, non c'è  altro metodo allo stato  attuale. 

Sai infaatti bene, anzi benissimo,  che se non continui ad orecchio e ti fermi alle misure, inizialmente  ti verrà  fuori con certezza,  qualcosa  o più di qualcosa, che non ti convince.

Anche per il resto idem, procedimento ad orecchio, prova questo. prova quell'altro...no questo va meglio...preferisco  questo, no forse è  meglio quello...  qui manca un po di..la forse  c'è un po troppo ...etc...

È  così che ancora, allo stato attuale funziona la materia,  e la qualcosa non si traduce in " procedimento a casaccio", ma  è  comunque un metodo, si chiama trial&error, prova/ sbaglia/riprova, ed è  l'unico valido fin quando ogni aspetto del procedere verso la finalità  desiderata,  non sarà  del tutto razionalizzato, permettendo in tal modo il conseguimento di risultati ripetibili e condivisibili, ferma restando la validità dell' idea  di progetto. 

 

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Prova_e_sbaglia

 

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Inviato

Se l'orecchio/cervello trasforma le onde e vibrazioni in musica, mi viene difficile pensare che il nostro sistema uditivo può elaborare quello che gli strumenti non rilevano.

Inviato
10 ore fa, roop ha scritto:

i prego Grisulea torna. Ci manchi tanto. Questa casa non è più la stessa!!! Ah...i modulini dentro le vaschette dell' affogato al caffè...bei tempi..

Grisulea mi ha detto che  per motivi misteriosi noti solo ai poteri forty di questo forum strampalato non può rispondere 

Inviato
20 minuti fa, Dufay ha scritto:

Grisulea mi ha detto che  per motivi misteriosi noti solo ai poteri forty di questo forum strampalato non può rispondere 

Aaaarghhhh!!! Gombloddooooo!!!!

Inviato
9 minuti fa, 51111 ha scritto:

Se l'orecchio/cervello trasforma le onde e vibrazioni in musica, mi viene difficile pensare che il nostro sistema uditivo può elaborare quello che gli strumenti non rilevano.

Esattamente, non può.

Mario Bon ad esempio, ribadisce la differenza  fra percezione sonora e l'elettroacustica, che sottolinea,  si occupa esclusivamente  di ciò che produce  cambiamenti  della vibrazione  dell'aria, e conseguentemente, della vibrazione  del timpano del soggetto  ascoltatore.

Se però si verificasse, e questo sembra che succeda , che  un qualsiasi smartphone sia in grado di acquisire e  riprodurre  una variazione acustica in relazione  ad esempio, al cambio di un cavo o di un condensatore, elementi che determinano percettivamente  variazioni all'ascolto che le misure non rilevano, e che non determinano quindi alcun cambiamento della pressione  dell'aria emessa dal diffusore,  allora, o si nega aprioristicamente il fenomeno mettendo  in discussione la veridicità  della sensazione,  oppure la motivazione dovrà essere ricercata  altrove.

Tre allora i misteri

1) il cambiamento percepito all'origine al variare  di quanto non risulti alle misure, e quindi fisicamente inesistente,

2) a corollario, l'assenza di variazioni dell'onda di pressione  emessa dai trasduttori acustici che conferma l'inesistenza fisica della variazione percepita 

3)la capacità di un registratore di acquisire e riprodurre dette nformazioni acustiche, evidentemente acquisite indipendentemente da una variazione  della vibrazione della capsula microfonica.

 

 

 

  • Haha 1
Inviato
15 minuti fa, roop ha scritto:

Aaaarghhhh!!! Gombloddooooo!!

Non saprei ma la politica di melius è piuttosto kafkiana 

  • Melius 1
Inviato
55 minuti fa, leonida ha scritto:

Se però si verificasse, e questo sembra che succeda , che  un qualsiasi smartphone sia in grado di acquisire e  riprodurre  una variazione acustica in relazione  ad esempio, al cambio di un cavo o di un condensatore,

Esattamente.

Sembra.
Ora, io sono perfettamente convinto che uno smartphone sia in grado di rilevare differenze introdotte da componenti diversi all'interno di un impianto di riproduzione sonora.

Ahimé (perché importa solo a me), NESSUNO dei video postati è stato realizzato  con le benché minime premesse metodologiche per affermare che sempre e comunque questo possa essere possibile ed in alcuni di essi, nemmeno in quei stessi video.

Ovvero attendiblità prossima allo 0.

Per conseguenza: sembra ... e nulla di più si può dire.

Mio parere naturalmente.

Bè no, si può dire un sacco in realtà, infatti sono 11 apgine di ottime chiacchere.
 

Inviato

Non volevo dirlo specificamente,  sentire da un telefonino la presenza di un cavo rispetto ad un altro, (come diceva Edoardo Romano) "a me me pare nà strunzata". 

Inviato
1 ora fa, 51111 ha scritto:

Non volevo dirlo specificamente,  sentire da un telefonino la presenza di un cavo rispetto ad un altro, (come diceva Edoardo Romano) "a me me pare nà strunzata

Lo è,  puoi dirlo tranquillamente, non esiste alcun presupposto perché  non lo debba essere.

 

Da oggettivisti, in relazione a dati verificabili e per quanto sia possibile misurare ossia frazioni di db su ridottissime porzioni di banda nel migliore  dei casi,  non potrebbe essere percepito un differente equilibrio tonale fra un cavo ed un'altro, mentre che mai se trasferisce segnali digitali, ancor meno se conduca corrente elettrica.

Altrettanto  assurdo,  tecnicamente  e razionalmente, che differenti metalli possono produrre variazioni tali da poter variare l'equilibrio  tonale

Differenze sonore all'origine quindi inesistenti, e pertanto nessuna variazione  dell'onda di pressione,  ed anche ammesso che dette variazioni esistessero realmente e fossero in grado di determinare una diversa  vibrazione dell'aria,  risulterebbero comunque fuori dalla potenzialità  tecnica dello smartphone  utilizzato per poterle acquisire ed in seguito tradurre. 

 

Se però  procedessimo con lo stesso metro di giudizio ed altrettanto rigoroso metodo di osservazione. gran parte di quanto venga ritenuto percettibile, lo si ritiene tale acriticamente, ossia senza possedere alcuna prova che il segnale elettrico sia cambiato, che la variazione sia arrivata intatta ai morsetti degli altoparlanti, e che questa abbia determinato una diversa vibrazione dell'aria.

Si crede per fede che il cambiamento avvenga pur  senza averne prove, anzi avendone al contrario, cioe' perfettamente  coscienti che il segnale elettrico non  possa variare ogni qualvolta attraversi un qualsiasi componente , un semplice componente elettronico,un connettore, uno spezzone di filo etc...

 

 

 

 

Inviato
2 ore fa, scroodge ha scritto:

Esattamente.

Sembra.

Tempo fa hai raccontato di aver rilevato  variazioni fra due file credendoli diversi fin quando, acquisito che non lo erano,  ritenendo di esserti sbagliato hai smesso di provare  cancellando il risultato  dell'esperienza,  ossia quanto  ti era sembrato  di percepire.

Se ti capitasse di ascoltare due file oggettivamente  identici ma con sensibili differenze qualitative  tali da non richiedere un supplemento di indagine, crederesti a quanto eventualmente ti apparisse  nonostante l'apparente assurdità?

 

Inviato
8 ore fa, leonida ha scritto:

Si crede per fede che il cambiamento avvenga pur  senza averne prove,

Dico solamente che siamo noi a chiedere al sistema una differenza che non c'è, qui si apre un dibattito trito e ritrito che come al solito non porta ad una conclusione. Chi può entrare nella percezione altrui, finché non è possibile, in campo audio si può dire di tutto e di più.

 

 

  • Melius 1
Inviato
18 minuti fa, 51111 ha scritto:
8 ore fa, leonida ha scritto:

Si crede per fede che il cambiamento avvenga pur  senza averne prove,

Dico solamente che siamo noi a chiedere al sistema una differenza che non c'è,

Facciamo un esempio per chiarire il concetto del credere per fede

Gnani/Dufay è  persona esperta e percepisce differenze fra cavi e condensatori.

Riguardo i cavi , come Dufay, migliaia di audiofili in tutto il mondo percepiscono differenze fra qualsiasi tipo di cablaggio,  anche fra quelli che trasportano informazioni digitali.

Dufay e migliaia di altri ascoltatori hanno determinato la nascita e la proliferazione di centinaia se non migliaia di costruttori.

 

Riguardo i condensatori, lo stesso come per i cablaggi, solo un minor numero di costruttori.

Un esempio per tutti.

In occasione del trentesimo anniversario della serie 600, la B&W ha colto l'occasione per effettuare un un'intervento sulla serie al momento in produzione, sostituendo semplicemente il condensatore in serie al tweeter, da uno marchiato B&W, ad uno di produzione Mundorf.

La B&W ha aggiunto il suffisso "anniversary" alle sigle dei itre modelli in produzione, per il resto assolutamente identici ai precedenti ed ha pubblicizzato  l'intervento ritenendolo causa di un miglioramento. delle prestazioni  acustiche.

Nessuna spiegazione tecnica però, nessuna misura è  stata fornita per giustificare la dichiarazione del presunto miglioramento prodotto dal cambiamento del 

La motivazione?

La differenza tecnica non esiste in quanto non è  misurabile. o non è  misurabile in quanto non esiste.

Differenza eventualmente misurabilei, ad esempio la Esr,  non potrebbero mai, e non possono n ogni caso, produrre alterazioni del bilanciamento tonale, quelle che di fatto sembra che si percepiscano.

Differenza, addirittura miglioramenti, sono stati però rilevati da recensori ds ogni parte e presumibilmente anche dagli stessi tecnici della B&W, che per inciso utilizzavano e utilizzano  componenti  Mundorf per le serie superiori.700 ed 800.

Arrivo ora alla conclusione, anzi alle conclusioni. 

Poiche  non esistono  prove che possano giustificare il concetto di componenti e cablaggi di  maggiore qualità  finalizzata  al miglioramento della qualità musicale, e poiché  non ne esistono per dimostrare che producano variazion fisiche sul segnale trasportato, 

le differenze all'ascolto non dovrebbero esistere, ma poiché sembra  esistano, è  improbabile se non impossibile  che l'inganno dei sensi possa persistere per tanti anni e possa offuscare le menti di un numero sterminato di soggetti a qualsiasi livello di esperienza  in materia

Da cui due opposte posizioni.

Credo quia absurdum,

credo per fede perché  non ho prove per poter credere.

Credat Judaeus Apella, non ego,

Può  crederci  l'ebreo Apella, non certamente io

come scrisse  il poeta Orazio quando gli raccontarono che nel tempio di Egnazia, in Puglia,  l'incenso bruciava illimitatamente senza mai esaurirsi.

 

 

 

 

 

 

  • Melius 2

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