Vai al contenuto
Melius Club

Ricordando Berlinguer


Messaggi raccomandati

5 minuti fa, Martin ha scritto:

Bello lo "scambio" da fondo campo

peccato sia basato su questioni che hanno importanza solo nel salotto borghese radical chic.

Questo signore è il maggiore responsabile insieme a Moro dell’esplosione dell’intermediazione statale ai danni dell’individuo. Quella robaccia che chiamano welfare con cui illudono le masse che non hanno soldi ma nemmeno bisogni per cui possono stare mute e silenziose che pensa a tutto zio parlamento.

Cosa sia questo “tutto” è sotto gli occhi di tutti.

La risposta del paese è fuga dei giovani e cessazione di procreazione: zero speranza, più ti impegni e più zio parlamento ti mangia nel piatto.

 

Link al commento
https://melius.club/topic/8434-ricordando-berlinguer/page/6/#findComment-473146
Condividi su altri siti

12 minuti fa, Panurge ha scritto:

Marxismo e cristianesimo non saranno utopie ma la parentela è stretta

non mi sembra, come ho detto, il marxismo è un sistema di pensiero politico socioeconomico da applicare sulla realtà, al fine di un cambiamento delle relazioni sociali, quindi perfettamete realizzabile come tentativo (gli esiti semmai non hanno soddisfatto le pretese etiche, come era inevitabile perchè l'etica attiene ad un'alra sfera dell'esperienza umana.

Il cristianesimo, religione,  riguarda la relazione tra la persona e il Tutto, il Senso della realtà, religio viene da legare, collegare. Quindi può avere implicazioni di tipo sociale e giuridico ma solo come sottoprodotto culturale, non necessariamente.

Link al commento
https://melius.club/topic/8434-ricordando-berlinguer/page/6/#findComment-473151
Condividi su altri siti

@melos62 ma praticamente il comunismo è esso stesso una religione e una fede, molti sono gli aspetti in comune: per esempio l’intolleranza verso chi non crede ai suoi principi, come in ogni religione fermamente dogmatica, il costante il proselitismo, la spietata caccia alle cosiddette eresie, ovvero ogni piccola divergenza della linea di partito che vada a colpire senso del sacro nei suoi fedeli viene ferocemente censurata, la stessa fede nella rivoluzione comunista presuppone un'aspettativa messianica per il mondo nuovo dove spariranno tutte le contraddizioni del capitalismo...in pratica come sosteneva Maritain l'ultima eresia cristiana...

Noi che abbiamo smesso di credere nelle religioni e nel paradiso, marxista o cristiano che sia,

non siamo certo più attratti da queste promesse...

Link al commento
https://melius.club/topic/8434-ricordando-berlinguer/page/6/#findComment-473277
Condividi su altri siti

14 minuti fa, ferdydurke ha scritto:

ma praticamente il comunismo è esso stesso una religione e una fede

praticamente è così, ma non dovrebbe esserlo. Quando si confonde la sfera etica con la politica (ovvero il riferimento al retto comportamento con la prassi necessariamente compromissoria di gestione della cosa pubblica e delle risorse non illimitate) si generano dei mostri. Se il potere - comunista, naziasta, pentapartitico è lo stesso - ritiene di potere determinare il punto cardinale morale (da mores, comportamenti) può decidere ciò che è giusto o sbagliato in modo arbitrario, come sta avvenendo in Russia, la vice ministra degli esteri nei giorni scorsi ha sostenuto pubblicamente che Orwell con 1984 non parlava dell'autoritarismo sovietico, ma della crisi dei regimi liberisti (che nel 1948 non esistevano ancora, per essere chiari). Si può rovesciare l'evidenza, travolgendo verità e persone secondo gli interessi del momento. Anche lo sterminio degli ebrei - o dei "nazisti ucraini " oggi - si fa a fin di bene.

Link al commento
https://melius.club/topic/8434-ricordando-berlinguer/page/6/#findComment-473293
Condividi su altri siti

21 minuti fa, melos62 ha scritto:
25 minuti fa, Guru ha scritto:

un comportamento del 1953, quando aveva 31 anni

all'epoca a 31 anni si esa adulti da 15, si avevano sei figli se non anche qualche nipote

Il problema che anche a 50 vi erano balbettii e gran parte del partito mica era molto in linea con tali balbettii e continuava ad aver contatti ( anche economici) con l'URSS.

Il tutto ovviamente si ripequoteva sulla classe politica del paese e sulla impossibilità del necessario ricambio.

Continuo a non capire quale senso abbia la negazione della realtà.

Siamo in una situazione disastrosa che ha le radici anche ( di certo non solo) nell'isolamento cui si era condannata parte della sinistra per via della scelta assurda del benchmark e della relativa performance.

Ancora paga pegno e tutta l'Italia pure, vedi prima dell'avventura berlusconiana, durante e pure oltre.

 

 

Link al commento
https://melius.club/topic/8434-ricordando-berlinguer/page/6/#findComment-473379
Condividi su altri siti

Ieri sera ho guardato il docufilm di Veltroni su Berlinguer.

Il giudizio storico-politico, non mi interessa molto, lascio agli esperti.

Quello che mi rendo conto, è che la sua sia stata una figura carismatica, trascinante, idolatrata da una generazione, un riferimento per molti giovani. 

Questo invidio, non avendo io avuto, nell'area politica in cui mi collocavo, niente di lontanamente assimilabile.

Non ho mai desiderato essere di sinistra, soprattutto quella sinistra, tranne in un occasione, a Livorno, concerto di Guccini, un "popolo" di giovani e anziani, raggruppati sotto un palco, a cantare a squarciagola la Locomotiva con il pugno alzato.

Li ho invidiati.

Credo che Berlinguer, per il suo popolo, questo sia stato.

 

Link al commento
https://melius.club/topic/8434-ricordando-berlinguer/page/6/#findComment-473427
Condividi su altri siti


×
×
  • Crea Nuovo...