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Rodaggio dei cavi


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  • Moderatori
paolosances
Inviato

@fabbe e chi glielo dice ai costruttori di forcelle?

Inviato
1 ora fa, fabbe ha scritto:

Il grande cambiamento nei mie cavi

 

1 ora fa, fabbe ha scritto:

se i cambiamenti ci sono,sono di lieve entità

Sì, vabbè, mettiamoci d'accordo sull'unità di misura..🤔

Inviato
1 ora fa, Fabio Cottatellucci ha scritto:

si roda o non si roda a seconda delle fasi lunari.

A casa mia si imbottigliava... 😉😁       

Inviato

@Gici HV certo, forse sono stato troppo entusiasta, ma la differenza in meglio era immediata.

  • Thanks 1
Inviato

il cavo spellato è senza dubbio migliore, solo che è meno pratico.

acusticamente
Inviato
1 ora fa, fabbe ha scritto:

Il nostro cervello si abitua a queste micro variazione man man avvengono e la memoria del prima è nel frattempo svanita.

Mi sembra però che la memoria funzioni con diverse modalità.

Ci può essere una sensazione (sonora o anche visiva) che viene recepita come impressione generale, in un certo senso senza scala di misura e altra che può invece avere un riferimento più preciso.  Ad esempio ascolto e valuto come vengono resi i bassi in un certo pezzo.  Lo riascolto dopo qualche giorno e può essere che non ricordi esattamente il punto nel quale si ponevano, proprio perché non avevano vicino un qualsiasi “righello” di confronto.  Ci possono essere altri elementi che hanno un più preciso riferimento come ad esempio certe sibilanti che sappiamo dove sono oppure uno strumento un po’ nascosto da altri che poi risulta essere più identificabile.

Anche i bassi di prima possono essere meglio ricordati se abbiamo presente il rapporto con le altre categorie della timbrica.

Quindi possiamo avere una sensazione generale, ma inevitabilmente generica, e una che trova appigli e riferimenti. La prima ha più possibilità di perdersi nel tempo e l’altra meno (si tratta in fin dei conti di fare un’analisi)

Faccio un discorso generale, anche ma non solo riferito a questo argomento.

Inviato

@acusticamente condivido il pensiero. La materia e complessa e oltretutto si infila anche in maniera subdola la psicoacustica che può alterare le nostre percezioni da un giorno all'altro in base al nostro stato d'animo in quel momento.

Inviato

La memoria sonora, è quella più breve, dei nostri sensi. 

Inviato

@fabbe Beh, la psicoacustica è parte fondamentale, di quest’hobby.

Inviato

@iBan69 verissimo, ma può a volte creare frustrazioni. Non è mai capitato che torni a casa la sera dopo una giornata di lavoro sfinente, accendi il tuo caro impianto per rilassarti qualche minuto e scopri quanto ti irrita il suono? Per non imprecare, perché pensi quanti soldi e tempo hai speso per completarlo, lo spegni e ascolti Spotify attraverso Alexa? Altre volte è per te il migliore al mondo. 

Mighty Quinn
Inviato
Il 27/5/2022 at 00:55, FD_MC ha scritto:

Salve a tutti,
dando per scontata l’importanza del rodaggio dei cavi,

Ciao

Io ritengo di poter dare per scontata l'esistenza di fenomeni percettivi che molti attribuiscono al cosiddetto "rodaggio dei cavi" 

Il rodaggio dei cavi di per sé ovviamente non esiste e non può esistere

Non ve ne è traccia in nessun lavoro tecnico

È solo unicamente fenomeno percettivo facilmente spiegabile come tutte quelle cose che si basano su effetti di tipo placebo/suggestione

Cosa succede nei cavi è ben noto

Pochi lo sanno davvero, di questo ne sono convinto, come pochissimi sanno per quale motivo un "cavo elettrico" fa funzionare le cose 

Ma ciò che fa un cavo è ampiamente noto da decenni e il "rodaggio"  è solo strumento di  marketing, evidentemente funziona benino

 

  • Melius 2
Inviato
1 minuto fa, FabioSabbatini ha scritto:

evidentemente funziona benino

Funziona per farti passare la carogna quando spendi tanti euro per un cavo, e anche se non lo vuoi, i tuoi sensi ti dicono che probabilmente hai buttato dei soldi. 😀

  • Melius 1
  • Haha 1
acusticamente
Inviato
54 minuti fa, iBan69 ha scritto:

La memoria sonora, è quella più breve, dei nostri sensi.

Vero, ma è proprio per questo che dobbiamo cercare di aiutarci trovando degli appigli.

Fare un’analisi vuol dire proprio questo; trovare punti di riferimento che servano per giudicare altri elementi oppure particolari più facilmente memorizzabili.

Giudicare un qualcosa “in assoluto” finisce per essere ironicamente più volatile

  • Moderatori
paolosances
Inviato

Alla fine si giunge sempre allo punto:psicoacustica,sensazioni del tutto personali...

Nulla di nuovo.

Inviato
42 minuti fa, fabbe ha scritto:

Per non imprecare, perché pensi quanti soldi e tempo hai speso per completarlo, lo spegni e ascolti Spotify attraverso Alexa?

No, non perché non mi capiti, ma semplicemente perché so che, quel giorno, il problema è mio, non dell’impianto che ha cambiato suono. 

Inviato
6 minuti fa, acusticamente ha scritto:

Fare un’analisi vuol dire proprio questo; trovare punti di riferimento che servano per giudicare altri elementi oppure particolari più facilmente memorizzabili.

Vero, ma quasi sempre i punti di riferimento sono personali, e non uguali per tutti. 

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