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USA: cancellato diritto costituzionale di abortire


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Inviato

@maurodg65

leggi l'allegato postato in precedenza.

non sono le letture ambigue, è l’articolo che viene letto e interpretato diversamente e in maniera più o meno estensiva.

succede che una sentenza possa essere riformata.

 

Inviato

@nullo ok grazie nulla, ma sono in treno, ho il cellulare, è una sentenza di 213 pagine, quindi un atto tecnico dettagliato e complesso per addetti ai lavori, sinceramente manco se mi

prendo ferie per studiarlo credo di riuscire a cavarne fuori qualcosa di buono, ma grazie comunque. 

Inviato
5 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

ma grazie comunque. 

In pratica e terra terra, nell’articolo non si parla esplicitamente di aborto...

Sicché una sentenza chiariva che l’aborto potesse rientrare nelle prerogative legate all’articolo, cassando di fatto i regolamenti dei singoli stati..

Mentre l’altra sostiene che non vi sia alcun nesso chiaramente espresso, per cui la sentenza precedente decade e si torna alla situazione precedente.

briandinazareth
Inviato
2 ore fa, maurodg65 ha scritto:

chi lo concederebbe praticamente fino al parto con poche limitazioni e chi non porrebbe limiti di sorta.

 

non conosco nessuno che abbia queste posizioni nel mondo reale...

Inviato

 

https://www.quotidianosanita.it/m/cronache/articolo.php?articolo_id=105843
 

Aborto. Per la Corte Suprema degli Stati Uniti non è un diritto costituzionale. Ora ogni singolo Stato potrà proibirlo e 13 sono già pronti a farlo

 

24 giugno - E’ arrivata la temuta sentenza della Corte Suprema che, come ampiamente previsto, ha ribaltato la storica sentenza Roe v. Wade del 1973 che riconosceva il diritto costituzionale di una donna all'aborto e lo legalizzava a livello nazionale. "La Costituzione degli Stati Uniti non fa alcun riferimento all'aborto e nessun diritto del genere è implicitamente protetto da alcuna disposizione costituzionale", si legge nella sentenza. 
 

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha deciso: l’aborto negli Usa non è più un diritto riconosciuto a livello nazionale. La Corte, come ampiamente preannunciato nelle settimane scorse, ha infatti ribaltato la storica sentenza Roe v. Wade del 1973 che riconosceva il diritto costituzionale di una donna all'aborto e lo legalizzava a livello nazionale, consegnando una vittoria epocale a repubblicani e religiosi conservatori che vogliono limitare o vietare la procedura.

 La Corte Suprema ha preso in considerazione un caso, Dobbs v Jackson Women's Health Organization, che contestava il divieto di aborto del Mississippi dopo 15 settimane. Ma il tribunale a maggioranza conservatrice si è pronunciato a favore dello Stato con un voto di sei contro tre, ponendo di fatto fine al diritto costituzionale all'aborto negli Stati Uniti.

 

"La Costituzione non fa alcun riferimento all'aborto e nessun diritto del genere è implicitamente protetto da alcuna disposizione costituzionale", si legge nella sentenza.

La sentenza Roe v. Wade riconosceva invece che il diritto alla privacy personale ai sensi della Costituzione degli Stati Uniti protegge la capacità di una donna di interrompere la gravidanza. La Corte Suprema in una sentenza del 1992 chiamata Planned Parenthood of Southeastern Pennsylvania v. Casey aveva poi riaffermato il diritto all'aborto e proibito le leggi che impongono un "onere indebito" sull'accesso all'aborto.

Ma oggi per la Corte Suprema "Roe aveva terribilmente torto fin dall'inizio. Il suo ragionamento era eccezionalmente debole e la decisione ha avuto conseguenze dannose. E lungi dal portare a una soluzione nazionale della questione dell'aborto, Roe e Casey hanno acceso il dibattito e approfondito la divisione”.

Cancellando l'aborto come diritto costituzionale, la sentenza ripristina la capacità dei singoli Stati di approvare leggi che lo proibiscano. In 26 Stati tale opzione si dà per certa o probabile.  E in 13 stati americani il divitp scatterà per certo nei prossimi 30 giorni. Si tratta di stati repubblicani che hanno approvato leggi stringenti sull'aborto legandole alla decisione della Corte Suprema. Ora che la decisione è arrivata e la sentenza del 1973 capovolta, i 13 stati possono vietare l'aborto in 30 giorni eccetto nei casi in cui la vita della madre è in pericolo. Il Missouri ha annunciato di essere il "primo" stato a vietare l'aborto, che ora è illegale anche in Texas con effetto immediato. 

I tre giudici liberali della corte - Stephen Breyer, Sonia Sotomayor ed Elena Kagan - hanno emesso un dissenso congiunto: "Qualunque sia l'esatta portata delle prossime leggi, un risultato della decisione odierna è certo: la riduzione dei diritti delle donne e del loro status di cittadine libere ed eguali", hanno scritto.

Come risultato della sentenza, "dal momento stesso della fecondazione, una donna non ha alcun diritto di cui parlare. Uno stato può costringerla a portare a termine una gravidanza, anche con i costi personali e familiari più elevati", hanno aggiunto i giudici liberali.

Molti attivisti anti-aborto, che si erano radunati fuori dal tribunale per giorni, sono esplosi in applausi mentre si diffondeva la notizia della sentenza.

"Sono estasiato", ha detto Emma Craig, 36 anni, di Pro Life San Francisco. "L'aborto è la più grande tragedia della nostra generazione e tra 50 anni guarderemo indietro ai 50 anni in cui siamo stati sotto Roe v. Wade con vergogna".

La presidente della Camera dei rappresentanti, la democratica Nancy Pelosi, democratica, ha denunciato la decisione, affermando che una "Corte suprema controllata dai repubblicani" ha raggiunto "l'obiettivo oscuro ed estremo di quel partito di strappare il diritto delle donne a prendere le proprie decisioni sulla salute riproduttiva".

 

 

 

 

Inviato
2 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

non conosco nessuno che abbia queste posizioni nel mondo reale...

Al di là del fatto che si analizzavano le posizioni, vero o falso che fosse il caso evidenziato da Roberto dello Stato di New York ad esempio se non rientrarci completamente si avvicina a quella posizione, personalmente propendo per la tesi di Roberto, ma nello specifico è irrilevante perché è un esempio.

briandinazareth
Inviato
1 minuto fa, maurodg65 ha scritto:

Al di là del fatto che si analizzavano le posizioni, vero o falso che fosse il caso evidenziato da Roberto dello Stato di New York ad esempio se non rientrarci completamente si avvicina a quella posizione

 

no, è falso. ma ti sembra serio continuare a discutere di una cosa totalmente falsa (e uguale anche in italia e nel resto d'europa) come se fosse vera? 


 

Inviato
34 minuti fa, nullo ha scritto:

hai ampiamente superato i limiti nel portare avanti un tuo punto di vista

Chiedo scusa.

Inviato

Dopo aver scritto il primo post di stamattina mi è venuta una curiosità, dopo quante settimane è possibile stabilire il sesso del nascituro?

Da quanto ho trovato in rete le settimane sono 15, da noi come negli USA è possibile abortire per scelta dopo le 24 settimane, quindi si può liberamente scegliere di abortire dopo essere venuti a conoscenza del sesso del bambino, ma in alcune culture una figlia è una disgrazia quindi, ragionando per assurdo, una donna può scegliere di abortire per non mettere al mondo una bambina, una simile scelta dovrebbe rientrare nella libertà di scelta della donna o andrebbe stigmatizzata? 

Inviato
4 minuti fa, briandinazareth ha scritto:

no, è falso.

Secondo me ha ragione Roberto, ma è irrilevante nel ragionamento fatto nel post, esclusi pure quell’opzione e ragiona sul resto se vuoi.

Inviato
37 minuti fa, Paolo 62 ha scritto:

Non è questione di tribù grandi o piccole

Vedi Paolo, la tribù è tale quando è piccola. Man mano che essa cresce si diluiscono quei rapporti che la fanno tale e cio la spinge ad evolvere verso la società.

I suprematisti bianchi in Alabama sono dominanti ma "diluiti" sui 50 stati sono nessuno.

Spero che mi sia permesso questo chiarimento. 

Inviato
7 minuti fa, appecundria ha scritto:

 

I suprematisti bianchi in Alabama sono dominanti ma "diluiti" sui 50 stati sono nessuno.

Spero che mi sia permesso questo chiarimento. 

Scusami ma per n. pagine del thread mi hanno spiegato in tanti che Malta è piccola e che quindi non conta nulla nelle logiche della UE rispetto a quanto avviene negli USA, come si spiega quindi che invece l’Alabama conta? Mi perdo qualcosa? 

Inviato
Adesso, appecundria ha scritto:

Chiedo scusa.

Come se non fosse successo nulla.

ora hai bene letto di cosa parli la sentenza e di come tale sentenza potrà essere superata.

o si cambia la costituzione scrivendo apposito articolo o si regola la questione stato per stato.

questo è.

tutto il resto, dalle settimane di “vita” del feto ed altro, liberalismo illiberalismo e compagnia cantante, sono solo fumo e chiacchiere inutili.

sarà la popolazione tramite i relativi rappresentanti a dover trovare la quadra.

ma dato le posizioni ideologiche in campo, la vedo piuttosto durra trovare una sintesi.

rimarrà uno stallo come sempre succede quando parlano starnazzando gli estremisti, accusando la controparte reciprocamente di immonde nefandezza e non riconoscendo la minima dignità a posizioni diverse.

quello che mi più schifo e fa pensare al peggio, è che anche qui manca troppo spesso la minima predisposizione all’ascolto. 

Si starnazza paventando sfracelli, si viaggia per iperboli, e si getta discredito sull'interlocutore per svalutarne il pensiero, un pessimo modo di relazionarsi.

 

briandinazareth
Inviato

le posizioni non sono uguali e contrapposte, non esiste una similitudine tra voler negare una libertà e volerla affermare. 

 

Inviato
43 minuti fa, nullo ha scritto:

interessa poco a me, però siamo nel lecito esercizio delle prerogative del sistema.

Scusa se mi permetto di intervenire ancora. Io quando avrei scritto il contrario? Quando avrei parlato di illecito? Anzi ho scritto proprio il contrario.

Poi, a parte, ho proposto una speculazione filosofica che a te interessa poco e quindi non devo farla. Io, raccogliendo il tuo cortese invito, non ne parlerò più. 

briandinazareth
Inviato

sembra quasi che la decisione non possa essere contestata nel merito perché avvenuta nell'ambito delle regole... 

Inviato
1 minuto fa, appecundria ha scritto:

ho proposto una speculazione filosofica che a te interessa poco e quindi non devo farla. Io, raccogliendo il tuo cortese invito, non ne parlerò più. 

Calma, io ho parlato per me e solo in relazione al titolo del topic.

tu puoi speculare come e quando vuoi, tra l’altro io potrei pure essere d’accordo con te. Eri tu ad attribuirmi posizioni che non ho espresso perché fuorvianti rispetto al tema.

ma poco conta, siamo fuori dal tema del topic, sarebbe una ingerenza indebita allargare ad altri il nostro pensiero partendo dal presupposto che sia il solo modo di procedere ad una riforma o ad una controriforma.

lo stallo fra le posizioni parte anche da un certo assolutismo che serpeggia chiaramente in USA e genera gravi frizioni.

dovrebbero moderare il linguaggio pure i politici.

Inviato
1 minuto fa, briandinazareth ha scritto:

sembra quasi che la decisione non possa essere contestata nel merito perché avvenuta nell'ambito delle regole..

È stato ribadito più volte che è lecito contestarla, e ci si può organizzare per riformarla.

sempre il solito, non ti smentisci mai.


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