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Confronto tra integrati: McIntosh, Gryphon, Burmester


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14 minuti fa, scubi ha scritto:

Ricapitolando: tutti gli aggettivi attribuiti a prodotti hifi, non ultimo neutro di qualche giorno fa, sono soggettivi.

Dunque parliamo del nulla?

Sotto certi punti di vista sì, e ti spiego il perchè...

Se io parametrizzo il mio ascolto sulla musica classica,  ed in particolare sugli ensemble di archi e sul pianoforte classico (Steinway, Fazioli e Kawai sono i più utilizzati nelle registrazioni), il mio parametro di raffinatezza non sarà certamente paragonabile a chi mette insieme l'impianto ascoltando Pink Floyd, U2 e magari pure i Metallica.

Che a sua volta,  avrà esigenza di impatto e suono "travolgente" che nel mio contesto non servirebbe con questi parametri,  per cui la sua ricerca di "raffinatezza" sarà totalmente diversa dalla mia.

Giudicare un Diablo con delle Klipsch o con delle Magneplanar,  piuttosto che con Mozart o con David Gilmour, può dare adito a giudizi assai differenti ....

Bye,

Max

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8 minuti fa, jakob1965 ha scritto:

Quel finale lì clippa ben più in la sui 4 ohm

certo, perche commuta in ab, inoltre le Daw, che conosco molto bene, sono si efficienti ma si fanno ascoltare  per come sono concepite con altre potenze e correnti

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1 minuto fa, Zio David ha scritto:

efficienti ma si fanno ascoltare  per come sono concepite con altre potenze e correnti

 

L'unica è ascoltare - un amico carissimo è andato da @jedi ad ascoltare (ci dovevo andare anche io dopo ma il covid a Milano è aggressivo e intendo conservare la mia pellaccia) e di potenza ve ne è fin troppa - ipse dixit 

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40 minuti fa, fabbe ha scritto:

Scusa il mio era diretto a @meridian 😮😮

Ci mancherebbe, io non mi tiro indietro, quando mi sento di dare un mio giudizio ovviamente argomentato, d' altra parte sono sempre convinto che i Bryston la raffinatezza non la conoscono, e per questo vengo spesso citato e un pò ripreso, ma tant'è ne ho avuti in casa 2 coppie per e finali, tanti anni fa, ma ne serbo un preciso ricordo e una chiara firma sonora . . . 

Il marchio Gryphon, che un pò conosco, per molti motivi, tra cui avere amici che li hanno in casa, e un imporatore distributore vicino, e averli ascoltati in molte salse, esprimono una sonorità che mi convince sotto alcuni aspetti, meno sotto altri, diciamo che, dovendo mettere in pista la ricerca di un nuovo ampli, non sarebbe il mio marchio, perchè i finali di valore, hanno costi, ingombri e pesi proibitivi, io ragiono sempre di pre e finali, purtroppo . . . 

Ho ascoltato bene il Mikado, non mi ha convinto completamente, ho potuto ascoltare da me il Sonata Allegro, non mi ha entusiasmato, ho ascoltato i 2 diablo, nel tempo, mi hanno sempre lasciato il senso di un suono un filino sterile, bada bene, non consono al mio percorso e alle mie orecchie, non in assoluto, ma come detto, ognuno ha il suo suono, e mano a mano che faccio esperienze, ne sono sempre più convinto .  . 

Tale che, dare consigli sfegatati qui, o giudizi insindacabili, o precise cifre sonore e musicali con assoluta certezza, la trovo un' attività sterile e anche un filo pericolosa, diciamo una potenziale lesa maestà . . . !!! 😂

Ovviamente rispetto il punto di vista di ognuno, ma una mia idea ben precisa la ho, in cosa cerco nel suono e nella musica, per cui per quello che sono le mie esperienze e il mio percorso, cerco di dare il mio personale punto di vista . . . 

saluti , Dario 

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8 minuti fa, meridian ha scritto:

Tale che, dare consigli sfegatati qui, o giudizi insindacabili, o precise cifre sonore e musicali con assoluta certezza, la trovo un' attività sterile

Concordo ... di solito, chi comunica troppe certezze e usa troppi assolutismi, alla lunga, diventa poco credibile. 

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59 minuti fa, maxnalesso ha scritto:

per cui la sua ricerca di "raffinatezza" sarà totalmente diversa dalla mia.

Max ti prego, ognuno di noi quando compra certi “attrezzi” si porta in negozio i suoi dischi preferiti e, al 90%, sono jazz e classica.

Dunque nel nostro caso, quando parliamo di raffinatezza di una elettronica o un diffusore di un certo livello, non ci riferiamo a impianti per gli ac/dc.

Orbene, richiedo, fermo restando che la musica è la stessa (classica o jazz, non Metallica), cosa intendete per raffinatezza?
Per favore, definizioni concrete che rendano l’idea...no “supercazzole”😁

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12 minuti fa, scubi ha scritto:

cosa intendete per raffinatezza?

Un insieme di elementi che caratterizzano la riproduzione musicale inerenti correttezza di timbro, cioè spessore e colore, coerenza temporale, ovvero intensità e durata, adeguate informazioni legate a microdinamica, fuoco e dettaglio, il tutto con un approccio che avvicini in modo verosimile a ciò che nel mondo reale l' ascolto della musica offre . . .  Quindi timbrica e dominio del tempo sono in generale 2 elementi fondamentali e propedeutici affinchè un ascolto risulti anche raffinato, poi a contorno altri parametri offrono il loro contributo, completando il quadro  . . .

Chiaro che , parlando di riproduzione, anche l' elemento incisione e riversamento hanno un peso importante, e che come hai ben accennato , classica, Jazz, acustico, sono gli ambiti di maggior verifica di naturalezza e raffinatezza di una riproduzione musicale . . . 

Aggiungo che, personalmente, coerenza e fluidità sono elementi importanti, nell' ascolto della musica, e che la mia sensibilità nelle medio alte, fa si che se c'è acidità o sbilanciamento presenti, la cosa mi infastidisce quasi subito, una sorta di artefatto sonoro che mi rende faticoso e a tratti spiacevole l' ascolto . . . 

Tutto quanto scritto sopra, a titolo ovviamente personale, probabilmente qualche addetto ai lavori sarà più esauriente e tecnico nella definizione

saluti , Dario 

 

 

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Io penso che la parola raffinatezza sia spesso confusa con il piacere personale nell'ascolto di un brano o di un impianto. Spesso si scopre che questo non corrisponde ad una riproduzione fedele dell'evento. Se ci pensiamo per un attimo, classifichiamo le elettroniche neutrali, che non aggiungono nulla di loro come le meno raffinate. Che poi si tratti di ss vi valvole poco importa. Ma quello è il pensiero comune di molti audiofili. Per me un elettronica raffinata/timbricamente corretta è quella che non si fa' sentire ma che eleva semplicemente il segnale elettrico senza nulla aggiungere o togliere.

 

 

 

 

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39 minuti fa, fabbe ha scritto:

Io penso che la parola raffinatezza sia spesso confusa con il piacere personale nell'ascolto di un brano o di un impianto. Spesso si scopre che questo non corrisponde ad una riproduzione fedele dell'evento

C' è sempre una componente individuale, è inevitabile, ed è tanto più personale e pesante nel giudizio, in proporzione inversa alle esperienze, ascolti, confronti, approccio alla musica suonata e percorso maturati . . . 

Definire fedeltà all' evento, ne abbiamo scritto e discusso allo sfinimento, non è cosa nè semplice nè oggettiva, e quindi ci si muove in ambiti di approssimazione, per forza di cose . . . 

43 minuti fa, fabbe ha scritto:

Per me un elettronica raffinata/timbricamente corretta è quella che non si fa' sentire ma che eleva semplicemente il segnale elettrico senza nulla aggiungere o togliere.

Qui siamo di nuovo in un ambito complesso, elevare un segnale elettrico, lo si può fare in decine di approcci tecnico - elettrici differenti, ognuno con la sua peculiarità. Se poi pensiamo che un ampli, per quanto neutro elettricamente, è inserito in un contesto complesso, fatto di interazioni con una sorgente, dei diffusori e i relativi collegamenti, il quadro diventa difficilmente districabile . . . 

Io credo che, alla fine, la sinergia e l' alchimia ottenute , per noi, sono il vero target da raggiungere per godersi la musica, ognuno a modo suo, pur nel rispetto di alcuni parametri di riferimento che sono la griglia di valutazione di un risultato sonoro . . . L' ampli assoluto, neutro, elettricamente migliore, non esiste, se no lo avremmo quasi tutti nel nostro sistema audio, accompagnato da una sorgente perfetta e diffusori completi  . . . 

saluti , Dario 

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5 ore fa, fabbe ha scritto:

Io penso che la parola raffinatezza sia spesso confusa con il piacere personale nell'ascolto di un brano o di un impianto. Spesso si scopre che questo non corrisponde ad una riproduzione fedele dell'evento

Molto interessante questa osservazione...

Vivendo negli ambienti musicali da ormai 40 anni, ed avendo conosciuto nel tempo diversi musicisti anche appassionati di HiFi,  posso permettermi di annotare quanto segue:

--> chi ascolta costantemente gli strumenti veri, chi ha a che fare con la musica suonata dalla mattina alla sera (pianoforte, violino, violoncello, oboe, ecc...ecc...), ha una visione della "raffinatezza" che fa il paio con "naturalezza" e, ancor di più,  con "correttezza".

Quindi,  senza supercazzole (come citato), direi che il piacere personale lo vedo più indirizzato a chi cerca un "suo suono" a prescindere dalla musica reale,  ovvero non ha come benchmark il risultato che puoi ottenere con gli strumenti veri.

Volete un esempio concreto?

Ben 3 persone che conosco assai bene e suonano di professione hanno scelto come amplificazione i vecchi Yba (uno l'integrato a doppi trasformatori,  gli altri 2 pre+finali serie 2 e serie 1),  proprio per il termine "raffinatezza" su quale qui si pone l'accento:  sono amplificazioni che fanno della "naturalezza e correttezza" rispetto al suono reale (degli strumenti veri,  ribadisco) il loro cavallo di battaglia.

Nei loro sistemi, e per la musica che ascoltano,  altre amplificazioni anche molto più blasonate, sono state scartate:  dipende solo dai gusti personali?  Secondo me no,  ci sono anche dei parametri oggettivi per cui la "raffinatezza" (come altri elementi) sono valutabili in modo abbastanza univoco.

ps:  da quello che ho ascoltato,  per restare in tema,  il Burmester 032 è più raffinato del Gryphon 300,  mentre non ho mai ascoltato un McIntosh 8000 per dare un giudizio.

Ciao,

Max

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