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Vinili audiofili vs stampe dell’epoca


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Inviato
2 ore fa, gorillone ha scritto:

Abbi pazienza … rispondi sempre come se tu sapessi e noi … poveri ignoranti, dai.

Io ho citato le parole di Kevin Gray. Era pratica comune, ai tempi d'oro dell'Hi-Fi, comprimere il segnale.

Poi se tu ti senti per questo in condizione d'inferiorità, non so che dirti.

Non leggermi se ti danno tanto fastidio le mie risposte.

Alberto.

Inviato

@OTREBLA

Lo è sempre stato!

E negli ultimi 20 anni comprimono molto di più.

Da lì è nata la loudness war, per l’eccessiva compressione.

Io non mi sento in condizione di inferiorità nei confronti di nessuno, stai tranquillo.

Sei uno di noi, non un oracolo, quindi ti leggo come leggo gli altri .. nel bene e nel male.

Nessun problema, ma sei sempre freddissimo con chi non ti da ragione sempre e comunque … non accetti tanto il contraddittorio, parli da solo, secondo me.

Se stai cercando di dimostrare che la roba vecchia è più compressa di quella nuova, mi spiace ma hai torto.

Ah, preciso, non ho acredine nei tuoi confronti, ma quando fai il superiore, con dispiacere, ti bacchetto 😉

 

Inviato

A me non pare proprio di essere freddo. Ti sembra che abbia avuto una reazione fredda rispondendo alla tua critica? Non vedo proprio come, in questo specifico caso, mi si possa accusare di superbia quando non ho fatto altro che riportare le parole di Kevin Gray. 
In effetti sì, cercavo di spiegare che le recenti ristampe audiophile tripla A, in generale sono meno compresse degli originali, cosa che già sapevo e che incidentalmente mi ha confermato Gray.

Tale differenza di compressione può spiegare, almeno in parte, lo scarto che esiste tra un originale ed una ristampa moderna (Full Analogue) sul versante del suono.

Alberto.

 

 

Inviato

Non sono sicuro che quel "comprimere il segnale" si riferisca alla compressione che conosciamo oggi.

Anche perché negli anni d'oro dell'hi fi, tutto si faceva tranne che comprimere. È uno dei motivi principali per cui piace il "suono analogico", qualunque cosa voglia dire, ed è lo stesso motivo principale per cui la parola digitale ha assunto un aspetto negativo a prescindere.

 

Inviato

Gray spiega dettagliatamente cosa intende per compressione applicata prima dell'era digitale: "Technically it would be peak limiting, to bring the peak levels down, so that the overall level is higher".

Era una compressione dinamica, niente di più niente di meno.

Alberto.

Inviato
6 minuti fa, OTREBLA ha scritto:

Technically it would be peak limiting, to bring the peak levels down, so that the overall level is higher".

Si questa è compressione dinamica.

Ma a che periodo si riferisce esattamente?

Inviato

Nel caso specifico parlava in generale delle ristampe Blue Note Tone Poet, non riferendosi ad un titolo in particolare.

Ma guarda che non è la prima volta che lo sento dire. La compressione era magari leggera, di un ordine nettamente inferiore rispetto alla compressione applicata nei decenni successivi, ma costituiva una prassi abbastanza diffusa nel periodo d'oro della stereofonia.

Alberto.

 

 

Inviato

@OTREBLA

Secondo me non è così, Alberto, comunque non c’è problema.
Non voglio creare dei flames per cose del genere. 
Il nastro, come saprai se hai frequentato studi di registrazione, da una compressione abbastanza naturale … quindi, quando registri in analogico, questo avviene senza nessun intervento. 
Io voglio solo dire che, secondo me, non è il caso di ascoltare quello che raccontano più di tanto per evitare delusioni.

 

Inviato

@OTREBLA boh... leggera compressione può darsi. Non conosco gli LP Blue Note originali, per cui non saprei. Ma "mi suona" molto strano.

I TP però sono esenti da compressione alcuna. Su questo nessun dubbio.

 

giorgiovinyl
Inviato

Anche io mi ricordo di queste dichiarazioni di Kevin Gray. Ricordiamoci che la Blue Note cercava, di vendere più dischi possibile e a tutti, anche a chi aveva giradischi e testine non all’altezza, quindi certe frequenze, venivano tagliate da Rudy Van Gelder. 
Le etichette audiofile, considerato il target, non hanno questi problemi. 
Nel rock questo fenomeno era ancora più accentuato, i dischi venivano comprati da ragazzi e questi avevano giradischi ancora più limitati. 

 

 

Inviato

Mah... È vero che la guerra del volume ha origini pre digitali, ma è roba pressoché insignificante.

Ha assunto caratteristiche critiche con il digitale, in quanto come tecnologia permette di spingersi molto, ma molto in là, rispetto a quella analogica.

Per cui, parlare oggi di compressione presente nei vecchi LP, boh... 

giorgiovinyl
Inviato
16 minuti fa, gorillone ha scritto:

Il nastro, come saprai se hai frequentato studi di registrazione, da una compressione abbastanza naturale … quindi, quando registri in analogico, questo avviene senza nessun intervento. 

La compressione o il taglio di frequenze non avveniva quando incidevano il nastro ma al momento di tagliare i dischi.

Per fare solo un esempio l'esordio di The Band, il test pressing aveva tanti bassi, che alla casa discografica temettero che il disco sarebbe saltato nei giradischi degli acquirenti. A quel tempo il rock era ascoltato da teenagers e non da attempati forumers 😀

La ristampa in Sacd MoFi ha molti più bassi, non conoscendo questo retroscena ascoltandola si potrebbe pensare ad un boost audiofilo.

giorgiovinyl
Inviato
6 minuti fa, one4seven ha scritto:

Mah... È vero che la guerra del volume ha origini pre digitali, ma è roba pressoché insignificante.

La loudness war è tutt'altra cosa sorta per altri motivi

Inviato

@giorgiovinyl dobbiamo metterci d'accordo: la frase di Gray è riferita alla compressione dinamica, cioè alla guerra del volume. Te parli di taglio o esaltazione di determinate frequenze, che è altra cosa.

Di cosa stiamo parlando, esattamente?

Inviato

Mi sembra di ricordare di aver letto che sin dai primordi del 33 giri si pose il problema della capacità dinamica del nuovo supporto, non adeguata alla capacità di tracciamento e di gestione delle basse e alte frequenze delle testine (che erano sostanzialmente dei chiodi) e degli impianti Hi-Fi di allora. Sicché si procedette sin da subito ad equalizzare il suono, durante la fase del taglio delle lacche.

Alberto.

Inviato

@OTREBLA anche nei '70, specialmente le basse, erano "sacrificate", per quel motivo.

Inviato

Comunque, visto che passo per uno freddo, da oggi userò l'erre blesa, da dandy, nei miei post.

Cavi, cavi audiofili dde 'sta ceppa, vedete di pvendeve le mie assevzioni con il dovuto vispetto, il vispetto che si deve ad una autovità planetavia...pev dindivindina...

Altvimenti non vi vispondo più, pevché va bene che va bene, pevò io sono io e voi non siete un...e non fatemi esseve volgave, povca tvoia...

Alberto.

giorgiovinyl
Inviato
16 minuti fa, one4seven ha scritto:

dobbiamo metterci d'accordo: la frase di Gray è riferita alla compressione dinamica, cioè alla guerra del volume. Te parli di taglio o esaltazione di determinate frequenze, che è altra cosa.

Di cosa stiamo parlando, esattamente?

Di entrambe. Ad una veloce ricerca ho trovato questo ma sono sicuro che c'è altro

https://blog.discogs.com/en/joe-harley-kevin-gray-blue-note-tone-poet-audiophile-vinyl-series/

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