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Melius Club

Importanza e valore della capacità di sintesi.


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Inviato

@Savgal Grazie, lo leggerò con calma, mi interessa. Da quel che ho appena sbirciato mi ricorda un mio lavoro fatto in francese per l’esame di linguistica. Nel mio caso parlavo di sincronia e diacronia del linguaggio, del significato/significante e della reale semantica del linguaggio tra partenza e arrivo del messaggio. Avevo scritto anche un capitolo sulle varie interpretazioni dette à couches, cioè a strati, citando St. Exupéry e «Le petit prince ». Era un ottimo esempio per definire le chiavi di interpretazione del messaggio secondo età e cultura. Concludevo poi soffermandomi sull’aspetto psicologico e le possibili reazioni degli attori. Sarebbe interessante un confronto ma… ora siamo in vacanza ed è ora di pranzo…devo andare! Buon appetito!  😃

 

Inviato

A me il mio lavoro ricorda,scale alzate fino a 15m,su facciate al sole e pioggia,salita coi ramponi sui pali fini a 10m,camminate sulla neve in inverno per ripristinare linee telefoniche cadute per la suddetta,ho provato a declinare tutti i verbi come la Treccani comanda,fargli fare pure la sintesi,ma niente da fare.Insomma e in pratica, con questo latino,tutte le frasine e verbi messi perbenino,non avrei messo insieme il pranzo con la cena.

P.S quando ascolto persone con certi requisiti,tendo ad indossare mutande di acciaio INOX.

Schelefetris
Inviato
10 minuti fa, nixie ha scritto:

P.S quando ascolto persone con certi requisiti,tendo ad indossare mutande di acciaio INOX.

 

in passato ci stava però un Partito che ti spiegava, fornendoti il servizio, che se anche tu avessi capito i verbi e le parole, le mutande in inox si poteva cercare di evitarle 😉 

Inviato

@nixie un buon operaio, esperto e capace, potrebbe essere ancora migliore conoscendo e apprezzando musica, arte, letteratura, basterebbe in modo amatoriale,  si intende. L'uomo è uno.

  • Thanks 1
Inviato

@mom

Aggiungo un'osservazione. I maggiori problemi di comunicazione e comprensione sorgono quando i termini usati sono significanti privi di referenti concreti. Quando utilizziamo parole come amore o libertà o Dio, come le intende il mio interlocutore? I tre termini non sono casuali, nel dialetto della mia terra non vi sono parole con un significato equivalente. Il che pone il quesito di cosa intende un mio interlocutore la cui lingua è stata il dialetto. Ma anche chi ha l'italiano come lingua materna, quale significato attribuisce alle tre parole di cui sopra? Fino a che punto è la connotazione a prevalere sulla denotazione, ammettendo che quest'ultima sia ben chiara al mio interlocutore. 

Inviato
45 minuti fa, Savgal ha scritto:

. I maggiori problemi di comunicazione e comprensione sorgono quando i termini usati sono significanti privi di referenti concreti.

Verissimo, le icone mentali che si creano nella mente di ogni individuo su termini astratti sono del tutto soggettive: dipendono da tanti dati, non ultimi quelli insiti nella memoria fisiologica storica (uomo/donna), il territorio  e la personale sensibilità. Ciascuno ha i suoi disegni mentali più o meno ornati o geometrici.Resta comunque quasi sempre un po’ di spazio per trovare un denominatore, non assoluto ma approssimativo. Qui si abbandona l’aspetto linguistico per addentrarsi in quello psicologico. Sei d’accordo?  😀

E la storia continua…

Inviato
58 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Grazie di esistere 

  ... canta Gino Paoli.

  • Haha 1
Inviato

@melos62

Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza.
 

  • Haha 1
Gaetanoalberto
Inviato

Invito a leggere l'interessante post di @Savgalprima di procedere alla lettura di queste scarne righe. 

I miei post, ormai noti all'affezionato pubblico, distinto tra rari estimatori e folle di detrattori, rientrano di norma nel campo comunicativo di primo ordine, sottoinsieme individuato al punto 1).

Ai detrattori tuttavia vorrei oggi far giungere una comunicazione ascrivibile al campo comunicativo di secondo ordine, sottoinsieme 4).

Nonostante la possibilità sia minima, mi auguro che il successivo messaggio rientri tra i rari casi di identitá completa di cosignificazione. 

Ritengo infatti che, a dispetto della sua origine appartenente ad una sub-cultura, l'educazione, istruzione, l'informazione dei forumers detrattori, consentano di intendere il messaggio, anche attraverso l'uso codificato dei segni, ormai significativamente condiviso nella nostra comunitá nazionale.

Venendo al dunque, inoltro agli amati detrattori il messaggio. 

Grazie alle risposte, sarà possibile effettuare un interessante esperimento sociale sulla co-significazione. 

MESSAGGIO

🤘🤘🤘🤘🤘

 

 

Inviato
6 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

MESSAGGIO

🤘🤘🤘🤘🤘

Penso di poter rispondere con un messaggio acustico onomatopeico in cui significato e significante coincidono: 😀

 

  • Haha 1
Inviato
1 ora fa, Savgal ha scritto:

Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza.

Se lo tuo dir riprova la mia idea

d'usare la conserva piemontese

siccome David con Golia facea

 

ben tu t'avvedi che a più riprese

con zelo degno di ben altro fine

il Guru con la @mom vile trascese

 

a nulla vàlser mòniti e moìne:

per contenere il sardineo bruto

occorrono buccacci di zucchine

 

 

 

 

Schelefetris
Inviato

@Savgal  L'argomento da te esposto ha anche altre diramazioni. Ti risparmio i tanti approfondimenti fatti per quanto concerne le tecniche di comunicazione e semantica nella e della contrattazione 😄

Si possono riassumere nel cosiddetto "feedback" (pardon ma quando si  entra in certi tecnicismi esiste solo l'inglese 😞 ) a due o più vie...

Capire e "livellare" il linguaggio dell'emittente con la ricevente-

Segnale inviato, sentito o ascoltato? Capito e/o condiviso? Ricezione di segnale di conferma. Conferma accertata, condivisione accertata? ok, secondo segnale  etc. etc. 

Gaetanoalberto
Inviato
37 minuti fa, Schelefetris ha scritto:

tecniche di comunicazione e semantica nella e della contrattazione

Tra le varie ho i ricordi di un corso di tecniche di vendita, poi ho un caro amico radioamatore e pilota, dopo anni di uso dei software di simulazione di volo. 

37 minuti fa, Schelefetris ha scritto:

Segnale inviato, sentito o ascoltato? Capito e/o condiviso? Ricezione di segnale di conferma. Conferma accertata

Pare che radioamatori, piloti e venditori abbiano qualcosa in comune. Un buon inizio per la condivisione di significante e significato. 

Inviato
Il 6/8/2022 at 13:30, lufranz ha scritto:

Un suo post con meno di 32768 parole era merce rara.

2¹⁵, la sintesi cribbio!

P.S. anche il mio prof di chimica organica lo diceva sempre che la capacità di sintesi è importante.

Schelefetris
Inviato

@UpTo11 ovvio, tra dire acido acetilsalicilico e C₉H₈O₄ ce ne passa 😄

anche sulla scelta dei nomi e della importanza della lunghezza si era espresso Troisi 😄

 

 

 


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