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Schelefetris

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Inviato
Il 3/10/2021 at 09:30, giaga ha scritto:

Per me, nonostante mi manchino ancora gli ultimi 3 episodi,  una delle migliori serie viste ultimamente; certamente guarderò pure la seconda stagione.

La prima stagione mi è piaciuta molto, la seconda l'ho trovata un filo sottotono rispetto alla prima.

Inviato

@Bazza

Non è facile tenere un livello alto come la prima, che ho finito, e si è confermata come un ottima serie:  comunque vedrò anche la seconda, curioso di vedere come si posiziona rispetto alla prima. 

Inviato

Sto vedendo contemporaneamente:

  • Midnight Mass (Netflix) con mia moglie: storia abbastanza intrigante e ben costruita all'inizio che, a mio parere, si sta un pò perdendo nella seconda parte della stagione
  • Squid Game (Netflix) con i miei figli: mi sta divertendo un casino! 😅
Inviato
Il 6/10/2021 at 16:06, raf_04 ha scritto:

Squid Game (Netflix) con i miei figli: mi sta divertendo un casino

☝️Davvero godibile, tragicomica, strizza l'occhio a parecchie cose rimanendo al contempo originale.

Inviato
Il 27/9/2021 at 17:23, audio_fan ha scritto:

aby su Netflix, 3 stagioni da 6 episodi.

Dramma adolescenziale ispirato alla vicenda delle baby squillo dei Parioli, ne risulta qualcosa a metà tra "Belle de jour" in versione Lolita ...

 

Questa robetta per adolescenti non è degna di essere nemmeno accostata di sguincio al capolavoro cinematografico citato; non basta il tema della prostituzione della donna o regazzina ambiente o ricca che lo fa per "noia" o per protesta, o per quel che gli pare perchè ne possano risultare delle attinenze, nemmeno testuali.., di quelle cinematografiche non se ne parla neppure.., con Belle de jour di Luis Bunuel operqa maestra che si colloca su un'altra galassia.., se non su un altro universo. Non vorrei urtare la tua sensibilità o fare polemica, rispetto la tua idea anche se non la condivido,  ma queste cose vanno dette, puntualizzate;  certi "messaggi" potrebbero seriamente forviare...  specialmente chi non abbia adeguata conoscenza cinematografica, anche se questi prodotti "audiovisivi" non sono cinema.., ma è un discorso a parte.

Ho provato a buttare un occhio al primo espisodio ..  SPOILER ...  avrei dovuto mollare fin dalla prime battute della ragazzina che recita "siamo immersi in questo acquario bellissimo ma sogniamo il mare"... ... fine SPOILER  nemmeno nei libercoli Harmony.., immagino.., mai lettone uno... ho restitito altri 5 minuti, ho dato una scorsa generale al progetto, a "campione",  durante i quali mi è apparso chiaro l'andazzo di questo "progetto" seriale rivolto che prova a farsi più "sofisticato" per accontentare anche il bimbominkia più "evoluto"... Dei tormenti dei giovani pariolini in conflitto ce ne può fregare di meno... detto alla romana non in plurale maiestatis... 

L'Italia cinematografica non si sveglia nemmeno con le serie; mentre gli altri paesi europei - per non perlare dei turchi, degli orientali, americani, sudamericani - Francia, Spagna, paesi nordici, ecc, sfornano dei bestseller seriali internazionali tra alti e bassi, non che tutto brilli ma c'è del buono del "genere", noi non usciamo da queste tematiche sociali strabattute, in questa serie cucinata in salsa bambinesca, narrazioni degli autoicompiacimenti, degli stereotipi che non insegnano nulla, nè fanno riflettere, nè divertono chi nutre aspettative filmiche d'intrattenimento e di riflessione un po' più alte, di sostanza e di intrattenimento senza mandare il cervello troppo in vacanza... Dopo le serie sulle mafie, roma capitale, casamonica, suburre e delinquenzialità analoghe, che perlomeno contengono un po' di action per non far sbadigliare chi guarda.., il nulla. Il paese del grande cinema "capitano" che fu, anche degli straordinari "sceneggiati televisivi" a puntate (le attuali serie se vogliamo), è l'ultima t ruota del carro.

 

Inviato
18 ore fa, analogico_09 ha scritto:

con Belle de jour di Luis Bunuel opera maestra che si colloca su un'altra galassia.., se non su un altro universo.

 

Perdonami ma la tua sincera e rispettabile indignazione mi ha suscitato un momento di altrettanto sincera ilarità.... 😉

.

Ma certo che i film del Maestro (maiuscola non ironica) e le serie Netflix esistono in galassie diverse - per fortuna direi - e non pensavo di dover tranquillizzare qualcuno anche solo sulla mera ipotesi di averli messi sullo stesso piano.

.

Per fortuna dico perché da ragazzo "ho già dato", e molto, ai film d'autore; qualche volta ancora me ne concedo qualcuno - quasi per caso ieri, complice un documentario su RAI 5, pensavo di ripescare qualche film di Bunuel, magari scegliendo uno di quelli il cui titolo è entrato a far parte del linguaggio quotidiano (Il fascino discreto della borghesia, Il fantasma della libertà, Quell'oscuro oggetto del desiderio) ma che ben pochi hanno visto.

.

Comunque, ora che ragazzo non sono più, sono ben felice di essermi ritirato nella galassia della fiction adolescenziale, ti confesso che mi ci trovo benissimo, è un mio modo per vivere il tempo presente: nel '70 Bunuel era l'autore che te lo faceva vivere, oggi sono le serie di Netflix.

 

 

Inviato

ho iniziato la quarta e ultima stagione di Fargo, tra le mie serie top.

Inviato
2 ore fa, audio_fan ha scritto:

Perdonami ma la tua sincera e rispettabile indignazione mi ha suscitato un momento di altrettanto sincera ilarità.... 😉

.

Ma certo che i film del Maestro (maiuscola non ironica) e le serie Netflix esistono in galassie diverse - per fortuna direi - e non pensavo di dover tranquillizzare qualcuno anche solo sulla mera ipotesi di averli messi sullo stesso piano.

 

Premesso che io ho parlato della serie in questione, e di cinema per induzione, trovo che la tua simpatica autobiografia di spettatore cinematografico anche cultore delle serie non c'entri nulla con quanto da me osservato, in disaccordo con la tua recensione,  su quello che per me è l'effettivo valore estetico (uso un parolone per così poco.., Dio mi perdoni... 🙏 ) di Baby, restando quindi sui contenuti e non già su questioni personali.

Ho semplicemente fatto notare che il tuo paragone, o accostamento più o meno vago, tra il fim di Bunuel e questa per me sgangerata e puerile sceneggiata "adolescenziale" siano del tutto gratuiti, decentrati, privi di fondamento estetico-storico. 

Hai scritto cose precise.., precisa voleva essere la mia risposta.., se la cosa ti crea ilarità, cosa buona, fa buon sangue, forse dovresti attribuirne il merito a te stesso.., Insomma.., un'autoilarità! 😉

 

2 ore fa, audio_fan ha scritto:

pensavo di ripescare qualche film di Bunuel, magari scegliendo uno di quelli il cui titolo è entrato a far parte del linguaggio quotidiano (Il fascino discreto della borghesia, Il fantasma della libertà, Quell'oscuro oggetto del desiderio) ma che ben pochi hanno visto.

 

Anche questa è una "info" errata.., i titoli che citi di sicuro non avranno attirato le folle oceaniche dei blockbusteroni da cassetta garantita.., ma vantano un pubblico tuttaltro che esiguo e plutrigenerazionale.  Film indimenticabili, buoni per tutte le stagioni, buoni per ieri, per oggi e per domani, mentre di questi prodotti usa e getta non ne resterà neppure l'incarto..., altro che...

 

2 ore fa, audio_fan ha scritto:

... vivere il tempo presente: nel '70 Bunuel era l'autore che te lo faceva vivere, oggi sono le serie di Netflix.

 

... ma non esiste proprio.., altro paragone n molto "suggestivo"..., quello di accostare e quindi confondere il grande cinema con le serie di passaggio, ad uso intrattenimento occasionale. Bunuel "racconta"(va) le situazioni universali e senza tempo.., l'essenza profonda delle cose, spesso con i toni della beffardia, del sarcasmo e della "leggerezza" apparente, elegante e insieme più affilata di una lama di rasoio.., quello che non fanno le serie netflix per lo più, in maggior misura votate alla più

prevedibile superficialità di contenuti testuali, poetici, puramente cinematografici che riguardano lo stile, i contenuti tecnico-linguistici...

Tocca ridirlo quel che mi capita di osservare aspesso.., ovvero che le serie stanno facendo male all'arte del cinema, perchè sempre meno pubblico vede i film, in sala e in casa, più attratta dalle serie, in una proporzione preoccupante.., e perchè sta diseducando la gente al "bello" cinematografico, specialmente i giovani che non hanno memorie.., mentre l'industria delle serie segna lo stato di monopolio... Riflettiamo, gente.., riflettiamo.., e simmetrico sia il senso dell'ilarità.., solo che il mio è un ridere per non piangere... 😂😆

 

 

  • Melius 1
Inviato

@analogico_09 Non so cosa dirti, ogni tempo ha le sue narrazioni, da molte narrazioni - se non da tutte - si può cogliere un significato; il significato che ho colto in Baby (vedi mio primo post) emerge con forza nella terza stagione, volendo si può accettare che la contemporaneità ha dei suoi temi di cui vale la pena di discutere, ma si può anche continuare a studiare all' infinito i grandi del passato per carità sono scelte personali.

.

In fondo se i Grandi li abbiamo messi lì nel museo a loro dedicato è pure giusto che qualche "sacerdote" cerchi di tenerne vivo il culto. Personalmente preferisco buttarmi nel flusso di ciò che è in divenire, guardare Baby e coglierne un significato, ma poi questo sarà sarà quello giusto? Sarà una mia proiezione? Non mi importa: giusta o sbagliata che sia la mia è una riflessione sul presente sul mondo che mi circonda (non perché i fatti narrati riguardano il presente ma perché la narrazione nasce nel tempo presente), credo che sia anche giusto che ad intrattenermi siano autori non solo vivi ma ben più giovani di me, come gli autori di Baby appunto.

 

Inviato
3 ore fa, audio_fan ha scritto:

Non so cosa dirti, ogni tempo ha le sue narrazioni, da molte narrazioni, da molte narrazioni - se non da tutte - si può cogliere un significato

 

 

Certamente.., concordo anche su altri aspetti da te evidenziati, ma non era questo in discussione, anche ai tempi di "Bunuel" c'erano le narrazioni.., tante narrazioni di diverso tipo e tema, le narrazioni bunueliane ("Bunuel" preso come esempio, emblema di tutto un grande e geniale mondo cinematografico allora vigente, si potrebbero citare dozzine e dozzine di grandi registi di ogni paese del mondo) e le narrazioni della "fraschetta" con birra e gaZZosa fresca... (conio scherzosamente all'impront).
Ogni narrazione ha tuttavia un suo perchè, una sua dignità, una sua significazione.., ogni cosa è rappresentazione della realtà, ma l'arte del raccontare del narratore "Bunuel" è diversa, molto diversa dalla narrazione "fraschetta" prosaica.

Questo è il punto focale il distinguo che fa la differenza: l'arte di "Bunuel", o di Rossellini, o di Visconti, ecc, è indubbiamente più universale e trasfigurante capace di resistere alle pressioni del tempo e di trasportarla senza cedimenti attraverso il susseguirsi delle varie epoche, mentre  la narrazione "fraschetta" della bevuta e getta va bene sul momento ma poi il tempo la sgretola.., perchè non è narrazione d'arte...

 

Ora.., è possibile raccontare le narrazioni dei disagi esistenziali dei giovani d'oggi, aspetti seri, drammatici, importanti, in modo prosaico e spettacolarizzato, esteticamente inane come accade con la serie Baby, sempre secondo me, oppure con i linguaggi dell'arte autentica in grado di universalizzare la tematica nell'attualità  proiettandola nel futuro.

Personalmente preferisco usare il mio tempo fruendo l'arte che , in una, sia intrattenimento, gratificazione emozionale immediata e istintiva, riflessione, sentimento profondo, convolgimento.

Guardare come questi giovani pariolini fanno le "mossette" stereotipate dei bombardamenti televisivi, della peggior televisione.., francamente mi annoia in modo depressivo...
Fermo restando che rispetto gli approcci diversi dai miei a queste faccende.., si tratta solo di confrontare le proprie idee, sensazioni, aspirazioni, suggestioni.. 🙂

 

 

Inviato
4 ore fa, audio_fan ha scritto:

In fondo se i Grandi li abbiamo messi lì nel museo a loro dedicato è pure giusto che qualche "sacerdote" cerchi di tenerne vivo il culto.

 

Dimenticavo.., i grandi - di tutte le arti - non finiscono nel museo, se non convenzionalmente ad opera delle "istituzioni" morali e formali, delle vuote celebrazioni. I sacerdoti che celebrano il culto della grande arte sono gli stessi fruitori che attingono ogni volta alla fonte inesauribile, sempre viva dell'arte...

Inviato

@analogico_09 Sono completamente d'accordo con quanto da te manifestato, anche se sinceramente non ho visto la serie di cui si parlava.

Inviato

Due serie che mi piace segnalare:

The Great, su Starz Play, storia "eventuale" di Caterina di Russia. Recitato in inglese con attori tutt'altro che russi, davvero divertente. M'ha ricordato la Maria Antonietta di Sofia Coppola. 

The Good Fight, successore di The Good Wife, su Tim, siamo alla quinta stagione, sempre godibile e attuale.

Inviato

da segnalare su Aplle Tv, Fondazione. Una serie basata sui celebri romanzi di Isaac Asimov, Fondazione racconta il grandioso viaggio di un gruppo di esiliati con lo scopo di salvare l’umanità e ricostruire la civiltà durante la caduta dell’Impero Galattico.

  • Thanks 1
Inviato

Non so se sia stata già segnalata, vista di recente, ho trovato molto interessante la miniserie di 4 episodi intitolata "Un codice da un miliardo di dollari" sulla causa contro Google intentata dai veri inventori del "google maps" il cui brevetto secondo loro gli fu scippato dalla potente società della silicon valley...

Ben girato e recitato, ottima sceneggiatura, molto istruttivo sulle "multinazionali" sul loro oscuro strapotere... Il film ripercorre gli anni ruggenti delle straordinarie e rivoluzionarie invenzioni del digitale ...

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