Senza peli sulla lingua. Le classifiche di ieri, i desideri di oggi.
di Bebo Moroni
Dieci anni, dieci anni esatti sono passati dalla versione più titanica e completa delle "mie classifiche" ad oggi. Nel frattempo, tra quelle classifiche già "tarde" nella scelta degli apparecchi, quasi sempre figli del decennio precedente, delle sue grandezze e delle sue miserie, in attesa di una rivoluzione che… non sarebbe arrivata, almeno non negli anni ’90, anni di crisi, crisi brutta per un settore che più di qualunque altro ha risentito (e qui dovremmo fare una triste disquisizione sul rapporto davvero minimalista tra cultura e alta fedeltà, ve la risparmio, potete intuirla da soli) dell’invasione delle nuove tecnologie, telefonia cellulare in testa, che ha rischiato la dissoluzione in tempi di crisi e soprattutto d’instabilità economica (tutto cominciò con la prima sventurata guerra del Golfo, e con Tangentopoli.
Bebo Moroni a ruota libera: come eravamo dieci anni fa.
Ma le avvisaglie già erano forti. Quando ti telefonavano per chiedere notizie sul "pre economico dell’Audio Reseaarch" e per economico s’intendevano cinque e passa milioni di lire, capivi che c’era qualcosa che non andava, che questo mercato - in Italia - era stato pompato ben oltre le sue reali possibilità, e come magistralmente sintetizza il Petrarca: "e’l conoscer chiaramente che ciò che piace al mondo è breve sogno"*. Ma è anche vero che questo strambo, assurdo, divertente, irritante, spesso ridicolo, ma altrettanto spesso appassionante, settore, è una sorta di "iper-gatto" dalle settemila vite. Cade dal settimo piano, sembra un cencetto, poi qualcuno lo raccoglie, rantola un "miao" si rassetta il pelo, e prende la corsa.
Così nuovamente sta accadendo: con un pizzico in più di raziocinio (?) e con minore disponibilità di "easy money". E accade che si faccia prendere dal romanticismo, e guardi indietro, di dieci, quindici, trent’anni. E così andiamo a scoprire che una buona parte degli apparecchi che popolano queste affollate classifiche sono quelli più in voga nel mercato dell’usato ( o del "vintage" secondo un non recondito desiderio merceologico, di storicizzare subito tutto —anche i prezzi di vendita: perché vuoi mettere il prezzo di un apparecchio "vecchio" rispetto a quello di uno "antico" o "classico" ?
D’altra parte balzi in avanti, a parte i multiformato, la tecnologia non è che ne abbia fatti tanti. E riguardando queste classifiche ( e trovandole onestamente interessanti) mi son rivisto in una sorta di "terra di mezzo" in cui probabilmente non avevo ancora il coraggio di proclamare i miei strani ma reali amori e affettivamente non riuscivo a staccarmi da quella hi-end , insieme magica e noiosa, unica e ripetitiva, che aveva rappresentato il mio passaporto e la mia formazione, ma soprattutto, il grande salto, la grande avventura, oltre i ristretti confini di un italietta che proponeva solo rack e sempre più bassa fedeltà.
A riguardarle bene queste classifiche non le sento troppo distanti, confermo quasi tutto quel che ho affermato allora, e questo è rassicurante ( almeno lo è per me). Certo, mancano dieci anni di vita, di riflessioni, di scelte, spesso anche drastiche, ma direi, autoassolvendomi, che il percorso è coerente.
D’altra parte ci siamo tutti noi in quelle classifiche, persino i più giovani, che nel nostro Forum e altrove discettano proprio di quegli apparecchi. Proviamo a specchiarci e vediamo cosa ne viene fuori. Di me ho detto. Di voi mi farete sapere.
Una sola cosa: in questo numero vi sto facendo due regali, due regali per me grossi, e di notevole valore, uno è questo, un lavoro mai più intrapreso e che mai più ho voluto pubblicare. Non m’è stato facile farlo. Non ve ne spiego le ragioni, perché sono troppo intime, ma potete credermi sulla parola. Il secondo scopritelo da voi, calcolando che anche quello fa parte del mio mondo "riservato" in cui non entra praticamente nessuno, solo persone a cui voglio eccezionalmente bene e di cui mi altrettanto eccezionalmente mi fido.
Per carità, non pretendo nessuna gratitudine, ma che siate consapevoli di quanto affetto abbia per voi, questo sì.
L'Amateur ha scelto I migliori: le classifiche aggiornate
Classifiche decisamente rivoluzionate. Il passaggio tra anni '80 e '90, causa recessione mondiale, è stato lento e laborioso, solo ora se ne vedono i frutti. E che frutti. Sembra superata l'infinita noia degli ultimi '80 a favore di una rinnovata creatività e di un intelligente recupero del passato migliore. Si veda cosa accade con i super integrati come il Pioneer A09 ( già in classifica) e il Marantz PM15 (che attendo di poter ascoltare con attenzione). Gran belle cose.
Poche novità in campo analogico, anche se il settore è in piena fase di risveglio, ma le novità si vedranno solo nei prossimi mesi, mentre agitatissime sono le acque in campo digitale.
Categorie:
- SORGENTI analogiche
- SORGENTI digitali
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- DIFFUSORI
- CUFFIE
- CAVI
- SISTEMI COMPLETI
Legenda:
- A: è la categoria massima, quando la lettera è ripetuta ci troviamo di fronte ad apparecchi miracolati, le cui prestazioni sono drammaticamente superiori a quelle dei migliori in commercio.
- B: Apparecchi di grandissime prestazioni con difetti o controindicazioni assolutamente marginali.
- C: apparecchi di altissime prestazioni con difetti o controindicazioni di discreta rilevanza.
- D: apparecchi con difetti o controindicazioni di notevole rilevanza che presentano comunque un insieme di prestazioni musicali ragguardevoli/ Apparecchi di non universale utilizzo o difficoltosa interfaccia che però propongono prestazioni di grande interesse.
- E: apparecchi economici che pur non potendo raggiungere le prestazioni dei migliori si segnalano per buona musicalità , come valida alternativa alle catene più banali e commerciali. Apparecchi Entry ma per un Entry di alto livello.
- OS: Osservatorio Speciale, apparecchi di cui non è stato ancora possibile effettuare un test approfondito ma che in versione prototipo o in sedute d'ascolto preliminari sono stati giudicati meritevoli di particolare attenzione.
Il segno indica le nuove entrate, il segno gli apparecchi la cui valutazione è in ascesa rispetto alla precedente compilazione, il segno v quelli la cui valutazione è altresì in discesa.
Buona lettura e buone feste.
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In copertina, dal profilo Twitter di Bebo Moroni: Ron Hicks, Kiss on the road (1965)
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