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Melius Club

Jazz!


analogico_09

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Inviato

Ancora un pò di Contemporary Jazz, al basso c'è il figlio del grande Pino Palladino , Rocco.

 

analogico_09
Inviato
3 ore fa, Kouros ha scritto:

Contemporary Jazz

 

Questa mi sembra un'etichetta artificiosa. Tutto Il grande jazz della tradizione fino alla New Thing,  è destinato ad essere "contemporaneo", ovvero sempre attuale. Senza offesa per nessuno, a mio modesto parere la parola jazz sta molto stretta, oppure eccessivamente larga ai brani che hai suggerito negli ultimi post, i quali appartengono semmai agli indefiniti e confusi territori oramai ultra praticati, se non anche abusati, frutto delle varie forme di contaminazioni afro-world, che attingono alle forme di commistioni musicali oramai diventate storiche e che quindi non portano nulla di nuovo, se non delle accattivanti sonorità anche interessanti a momenti ma già metabolizzate da decenni, diventati di maniera, simulacri confusi e "baroccheggianti" dell'autentico jazz. Il quale, a parte i gruppi più consolidati e di più sicura appartenenza a quella che è la traccia portante della musica afroamericana, la quale è molto anziana , residua, e non si può vivere di rendita con queste poche realtà dtorche.. vive gli ultimi attimi di "agonia". Il mio è un pensiero sicuramente severo ma non chiuso perché riconosco che nel mondo vi siano molti musicisti bravi, virtuosi degli strumenti, delle tecniche, anche capaci di creare un'espressione, ma il problema è che il jazz , lo spirito del jazz, non c'è più.. non c' è più una direzione estetica, psicologica, sociale culturale socio-politica, antropologica condivisa, unificante, creativa, rivoluzionaria sempre in divenire... Potrà sembrare un paradosso, un gioco di parole vano, ma sono convinto che la morte del jazz si è resa necessaria perché il jazz potesse seguitare a vivere per sempre... separate da il travolgente manierismo di cui temo non rimarrà traccia in un futuro più o meno prossimo o remoto.

Discorso da approfondire, volendo.

  • Thanks 1
Inviato

@analogico_09 L'etichetta Jazz ha mille sottogeneri col trattino : smooth...rock...funk...nu...contemporary...soul...electro ecc...

Per me si potrebbero chiamare anche in altri modi ma la prassi, per una musica che ha una buona dose di improvvisazione ,è di chiamarla , in ogni caso , Jazz.

Miles Davis arrivò a ripudiare il Jazz acustico che aveva suonato fino a quel momento e si buttò sul jazz col trattino ( rock-funk-fusion ecc...).

Buona parte della storia del Jazz fu anche "pop" ovvero cantata , forse allora non c'era ancora il trattino ma ci siamo capiti, tanto che il Jazz si può affermare che fosse la musica pop (o almeno una delle musiche pop) di quell'era.

Il Jazz esclusivamente acustico dei grandi jazzisti che hanno fatto la storia non è morto di sicuro ma avrei voluto vedere quanti di loro avrebbero continuato a suonare acustico se all'epoca fossero stati già disponibili tanti strumenti elettro/elettronici come alla fine degli anni 60.

Oggi molti continuano a suonare jazz acustico e molti jazz elettrico , c'è una scelta che ai tempi della nascita del jazz non era possibile, bisogna sempre tenere conto che ogni musica è figlia anche della strumentazione della sua epoca, se Bach avesse avuto a disposizione il pianoforte probabilmente non avrebbe più usato il clavicembalo, o per  lo meno, lo avrebbe affiancato.

Riguardo al fatto che non si porta nulla di nuovo dico che ormai questo è il futuro della musica (e di molte altre cose) , tutto quello che si poteva fare è stato fatto , infatti c'è una riscoperta da parte dei giovani di tutta la musica della "belle epoque" (60 70 80)e  tra questa c'è ovviamente tanto Jazz col trattino, io, sinceramente , non sono attratto tanto dal "nuovo" ma dal "bello" , non mi interessa che nasca chissà quale altra musica , anche perchè molta di quella nata negli ultimi 20 anni in molti casi sarebbe stato meglio se fosse rimasta nella pancia dei suoi creatori, mi interessa ascoltare bella musica in svariati generi e di sicuro non si può dire che non  ci sia una valanga di bella musica disponibile.

Comunque se volevi effettuare una maggiore selezione dei video forse sarebbe stato meglio specificare che il Jazz col trattino appunto non era indicato in questo thread indicando magari che Kind of blue e A Love supreme erano aderenti al thread mentre Tutu o I Weather Report calzavano un pò troppo "larghi" per definirli Jazz 🙂

 

  • Melius 1
Inviato
6 ore fa, Kouros ha scritto:

i Contemporary Jazz,

E' music(hetta) piacevole. Ma la chiamerei "lounge" o "soul-jazz" o una qualsiasi dei nomi con cui l'hanno definita:

io la sento da 50 anni. A me piace anche, ma dai primi'70  la trovo un po' (tanto) ripetitiva :

Fra "discoteca fighetta" e "Cafe de Mar"...

-

@analogico_09 Basta non chiamarla "jazz"..

 

  • Melius 1
Inviato

@dariob Faccio notare che per suonare tale "musichetta" devi avere le stesse identiche conoscenze tecniche e teoriche del jazz più tradizionale (i musicisti smooth jazz ti potrebbero suonare ed improvvisare su tutta la musica jazz acustica dalla sua nascita) , a molti il jazz "tradizionale" suona ripetitivo e noioso ecco perchè tanti jazzisti che sono usciti dai conservatori moderni suonano il jazz col trattino .

Tra l'altro per me la prima caratteristica della musica è che sia piacevole come sottolinei tu quindi lo scopo più importante è raggiunto.

Soul-Jazz potrebbe benissimo essere una valida alternativa a Smooth-Jazz...ma JAZZ è sempre li...come la mettiamo? 😏

 

analogico_09
Inviato
33 minuti fa, Kouros ha scritto:

Il Jazz esclusivamente acustico dei grandi jazzisti che hanno fatto la storia non è morto di sicuro ma avrei voluto vedere quanti di loro avrebbero continuato a suonare acustico se all'epoca fossero stati già disponibili tanti strumenti elettro/elettronici come alla fine degli anni 60.

Oggi molti continuano a suonare jazz acustico e molti jazz elettrico , c'è una scelta che ai tempi della nascita del jazz non era possibile, bisogna sempre tenere conto che ogni musica è figlia anche della strumentazione della sua epoca, se Bach avesse avuto a disposizione il pianoforte probabilmente non avrebbe più usato il clavicembalo, o per  lo meno, lo avrebbe affiancato.

 

 

Guarda, inizio da questo per dire che trovo forviante e scontato il discorso (devo riproporre la coatta metafora che però credo renda bene l'idea) che se mio nonno avesse avuto le ruote sarebbe stato una carriola. Mio nonno non raggiunse lo stato di carriola ma nella sua realtà di semplice nonno non "meccanico" fu un grandissimo nonno. Così come i muasicisti del jazz "acustico" furono dei geniali creatori di musiche e virtuosi strumentisti.

Ovvio che ogni epoca ha i suo strumenti.., ma con questo sposti il discorso su altri piani che non hanno attinenza con le cose che ho sostenuto io. Su questa cosa di Bach che se avesse avuto il pianoforte  lo avrebbe  usato (cosa di per se ovvia, pleonastica) e magari chissà cosa ci avrebbe fatto di più magnifico assai (cosa assurda) rispetto a quanto non abbia già fatto, è un falso problema. Cmq Bach conobbe e rifiutò i primi esemplari di pianoforti, non gli piacevano.., neppure l'"imperatore" riuscì a farlo innammorare di un fortepiano un po' più evoluto che prospettò al kantor che lo snobbò se non per suonarlo forse qualche volta per compiacere l'imperatore. Su queste faccende spendemmo fiumi d'inchiostri nelle passate discussioni sulla "classica", ritrovarme i la stessa questione qui mi fa un po' sorridere...
 

40 minuti fa, Kouros ha scritto:

Per me si potrebbero chiamare anche in altri modi ma la prassi, per una musica che ha una buona dose di improvvisazione ,è di chiamarla , in ogni caso , Jazz.

Miles Davis arrivò a ripudiare il Jazz acustico che aveva suonato fino a quel momento e si buttò sul jazz col trattino ( rock-funk-fusion ecc...).

 

 

Il problema non è l'etichetta in se, l'etichetta è solo un termine, non esprime la valorialità estetica della musica, ma neppure dovrebbe fungere da sommaria definizione con la quale si vorrebbe far diventare jazz ciò che jazz non è, mentre la definizione jazz prima era profondamente identitaria e segnava i territori musicali entro i quali, ed oltre i quali, la musica afroamenricana traeva il nutrimento spirituale, formale, estetico, tecnico, poetico, sociale, antropologico, ecc, ecc... La musica non è solo "tecnica", bensì essenzialmente spirito delle cose musicali: note, strumenti, spartiti, tecniche, virtuosismi, ecc... Il problema che oggi sotto l'etichetta jazz vengono spregiudicatamente e aribtrariamente catalogate e definite tutte le musiche spurie che non si sa dove esattamente collocarle, mentra la autentica realtà storica ed estetica del jazz , come dicevo sopra, era chiarmante riconoscibile e praticabile in maniera inconfondibile.

 

Ho più volte sostenuto che Davis compì l'utima grande rivoluzione del jazz nel suo periodo elettrico, in particolare con BB.., evito di ripetermi.., e le definizioni jazz-rock, rock-jazz, funky, fusion, ecc, sollo formalmente erano quelle robe lì.., in realtà Davis non ha mai smesso di suonare lo spirito della musica jazz, il beat di quelle stagioni era profondamente jazz, la libera improvvisazione non ingabbiata nei stilemi precostituiti del rock-jazz, era nella sostanza poeertica e musicale in continuità con il jazz del passato. Davis parlava male delle sue musiche acustiche del passato, le defin' W "cacchetta".., mentre invece fino ai dui ultimi estermi concerti, pur "mascherandole", cacciava fuori dalla sua tromba le affilate, taglienti, liriche note, e frasi musicali, di KOB, di Birth od the cool, anzi, perfino delle note be-bob (che in nuce erano già cool) tirava fiuori quando suonava con Charleie Parker già nei  '40... Le parole di Davis erano una "posa"..., ma ci spsteremmo sul personale, nel psiclogico, nella drammatica vicenda unama razziale che anche un divo come Davi fu costretto a patire.., era un modo di riscattarsi, di essere riconosciuto non come un bravo jazzista però "negro".., ma come una rockstar aldifuori di ogni pregiudizio e forma mentale culturale razziale. Il fatto che ripudiasse la sua musca acustica era solo marketing... Non a casa, convinto da Quincy Johnes, Davis diede un concerto al Montreux jazz festival del luglio 1991(**), c'è anche il disco, ne parlo in queato thread, riproponendo acusticamente alcuni dei suopi più celebri brani del passato "acustico".., un Davis "provato", che ci avrebbe lasciati di lì a due mesi...

Dal primo del 1973, periodo funky, al Pescara jazz, fino all'ultimo concerto romano del luglio 1991 (**), uno degli ultimissimi prima della morte avvenuta nel settembre dello stesso anno, ho ascoltato Davis dal vivo poco meno di 10 volte (non so tu)  e ti posso assicurare, anzi testimonaire, che fino alla fine la sua musica "storica" acustica risuonava sempre, più o meno dirattamente o trasversalmente nelle sue taglienti ed arcane frasi... I dischi sono altra cosa.., non dicono tutta la "verità".., idem i markettari che strizzavano l'occhio all'enorme pubblico del pop rock  per incrementare le vendite dei dischi.

 

Per ora mi fermo.., non altro tempo, credo di aver scritto pure troppo.., ma su certe cose mi appassiono... poi riprendo da dove ho lasciato. 😉

 

analogico_09
Inviato
59 minuti fa, Kouros ha scritto:

Faccio notare che per suonare tale "musichetta" devi avere le stesse identiche conoscenze tecniche e teoriche del jazz più tradizionale (i musicisti smooth jazz ti potrebbero suonare ed improvvisare su tutta la musica jazz acustica dalla sua nascita) , a molti il jazz "tradizionale" suona ripetitivo e noioso ecco perchè tanti jazzisti che sono usciti dai conservatori moderni suonano il jazz col trattino .

 

 

Ma la musica, tutta la musica, la musica jazz non è solo tecnica, capacità tecniche, di improvisazione "accademica", imparata a scuola e non nelle strade che sono l'università del jazz... Questi musicisti moderni da conservatorio potranno imitare alla pefezione le forme del jazz tradizionale, antico e noioso.., come def gli autemntici giocolieri , ma se manca il soffio vitale della musicalità che è faccenda spirituale, poetica, profonda che non si impara nei conservatori, diventa musica fine a se stessa.., inutile, imitativa. E anche la musica nuova che fanno in larga misura risentono di questi limiti, di una espressione "longue", banale, superficale se non ancne del tutto inesistente... indegna del grande spirito del jazz, della musica afroamericana, della musica soul! Musica col "trattino", per l'appunto.., surrogata...

1 ora fa, Kouros ha scritto:

Soul-Jazz potrebbe benissimo essere una valida alternativa a Smooth-Jazz...ma JAZZ è sempre li...come la mettiamo? 😏

 

 

La mettiamo che lì, nelle musiche degli accademici che dici tu, c'è solo un "fantasma" del JAZZ con maiuscole...

analogico_09
Inviato
1 ora fa, dariob ha scritto:

Basta non chiamarla "jazz"..

 

 

Infatti.., era un po' quello a cui volevo arrivare.., a ciuscuno la sua giusta collocazione... ma l'amico @Kouros ha spostato di quasi 180 gradi il piano della discussione... 😄 e ben venga.., almeno questo topic si anima un po' di più

 con nuovi utenti e argomenti sia nuovi che lavati con perlana... 😄 In effetti dove saranno finiti gli storici appassionati di jazz del forum che oramai sono solo a rincorrere i disci.., a dibattere se sono meglio meglio gci AAA, o i CCC...

Inviato

@analogico_09

6 minuti fa, analogico_09 ha scritto:

Per ora mi fermo.., non altro tempo, credo di aver scritto pure troppo.., ma su certe cose mi appassiono... poi riprendo da dove ho lasciato. 😉

Senza Passione (in maiuscolo) manco staremmo qui a scrivere 😉

Su quello che affermi sono d'accordo nella prevalenza delle questioni sollevate ma il problema nacque sulla denominazione "larga" ("jazzisticamente"  parlando) che tu hai attribuito agli artisti che ho postato .

Però mi dici che hai apprezzato l'innovatore Miles Davis quando diventò "elettrico" quindi , in un certo senso, hai accettato "l'intrusione" del rock del funk del soul ecc...nel Jazz.

Io penso che la VERA innovazione di Miles Davis fu la sua vena melodica ...il suo suonare "meno" (modale per es) e "complicato " di tanti suoi illustri colleghi...si era una rockstar nell'anima e gli piaceva piacere .

Conosco persone che odiano il Jazz "puro" ma che accettano Miles Davis e non solo nelle sue varianti col trattino.

Anzi, vado oltre, direi che il jazz col trattino riesce ad attirare a se anche una platea femminile che altrimenti non avrebbe mai manco pensato di avvicinarsi ad una musica improvvisata.

Io sono dell'idea che la principale caratteristica del Jazz sia il fatto che sia una musica basata sull'improvvisazione e  che sia  per questo che tutti i generi col trattino che ruotano intorno ad esso finiscano alla fine per essere denominati in tale contesto.

L'anima del Jazz è l'improvvisazione.

Posto alcuni estratti di un articolo su miles Davis (che piaccia o no è il Jimi Hendrix del Jazz) dove mi ritrovo pienamente nelle argomentazioni esposte:

 

Miles Davis is often credited with changing the sound of jazz for generations to come. Some characteristics of Davis’ music include:

1. Simple: Unlike some of his inspirations and collaborators, Davis kept his tunes less complex, slower, and more melodic. He frequently reworked and polished his solos while still keeping the spirit of the improvisation.

2. Lack of vibrato: Early on in his training, Davis’s music teacher Elwood Buchanan advised him to play without vibrato, a technique that defined the sound of jazz musicians like Louis Armstrong. Playing without vibrato made for a smoother and more emotional sound, which allowed Davis to deliver the message of his music in a more straightforward manner.

 

3. Innovative: Davis had an intimate sound that evolved throughout the decades of his career. Davis experimented with jazz fusion, funk, synthesizers, rock, and African rhythms, fusing a variety of sounds together to leave a lasting creative legacy.

 

Miles Davis was an innovator in jazz music, helping to define jazz fusion, and develop modal jazz. Most notably, Davis used his trumpet as a way to emulate the sound of the human voice by cutting out vibrato, turning his jazz into a smoother and more emotional form of music.

 

 

 

analogico_09
Inviato
1 ora fa, Kouros ha scritto:

Comunque se volevi effettuare una maggiore selezione dei video forse sarebbe stato meglio specificare che il Jazz col trattino appunto non era indicato in questo thread indicando magari che Kind of blue e A Love supreme erano aderenti al thread mentre Tutu o I Weather Report calzavano un pò troppo "larghi" per definirli Jazz 🙂

 

 

Il topic l'ho aperto io ma è ad ingresso libero per tutti.., non ne rivendico la proprietà. Per quanto riguarda le mie intenzioni, fin dal primo post introduttivo, e andando avanti con i tanti interventi da me postati, quindi con un chiaro esempio e segno dati, credo che non servisse specificare o categorizzare.., siccome premettevo che nel form di jazz si parla poco e in maniera disorganica, un po' alla quando viene, e morta lì.., viene da se che intendevo parlare del jazz autetico, in modo più ampio ed approfondito, visto che di dischi jazz se ne parla a isosa, ma poco e niente della musica contenute nei dischi.., visto che di jazzi con i trattini invece c'era maggior fioritura...

Cmq non intendo fare delle selezioni, limitazioni, ciascuno è libero di contribuire come crede, anche con il jazz dei trattini.., per me poptresti seguitare a postare altre forme di musiche "ibride", libero anche io di espremire il mio parere, articolare le mie osservazioni. Alla fine è tutto valore aggiunto, ma senza esagerare... Questa dovrebbe possibilmente rimanere la "Casa del Jazz" con le varianti del caso, senza manicheismi,  dove tuttavia il jazz resta prioritario.

 

Inviato
2 minuti fa, analogico_09 ha scritto:

Alla fine è tutto valore aggiunto, ma senza esagerare... Questa dovrebbe possibilmente rimanere la "Casa del Jazz" con le varianti del caso, senza manicheismi,  dove tuttavia il jazz resta prioritario.

Allora penso che sarebbe più giusto aprire, al limite , un nuovo thread sul Jazz trattinato piuttosto che accettare divagazioni sul tema perchè se no corri il rischio che quest'ultimo vada a soffocare quello che volevi evidenziare , ovvero la tua passione per il Jazz delle origini . 🙂

analogico_09
Inviato
4 minuti fa, Kouros ha scritto:

Posto alcuni estratti di un articolo su miles Davis (che piaccia o no è il Jimi Hendrix del Jazz) dove mi ritrovo pienamente nelle argomentazioni esposte:

 

 

Non conosco l'inglese, domani tradurrò con google.., vediamo se ci sono novità rispetto a quanto già penso e quanto umilmente conosco di Davis attraverso le mie instancabili e numerosissime letture sul "divino" trombettiere... 

7 minuti fa, Kouros ha scritto:

L'anima del Jazz è l'improvvisazione.

 

 

Su questo ci possiamo giurare e scommettere, ma l'improvvisazione del jazz, anima della forma muscale jazz, deve essere fatta con anima e non con la tecnica "accademica"  disgiunta dall'anima.., Body and Soul... non vorrei apparire un integralista.., ma è sempre stata una specialità afroamerica... o anche bianco-americana con però l'anima "nera"...

Notte 😉

 

Inviato
10 minuti fa, analogico_09 ha scritto:

Non conosco l'inglese, domani tradurrò con google.., vediamo se ci sono novità rispetto a quanto già penso e quanto umilmente conosco di Davis attraverso le mie instancabili e numerosissime letture sul "divino" trombettiere... 

Miles Davis è accreditato di  avere cambiato il suono del jazz per generazioni a venire.Alcune caratteristiche della sua musica includono:

1 semplicità : a differenza dei suoi ispiratori Davis mantenne le sue composizioni meno complesse più lente e più melodiche.Ha spesso rielaborato e perfezionato i suoi assoli pur mantenendo lo spirito dell'improvvisazione. 2. Mancanza di vibrato: all'inizio della sua formazione, l'insegnante di musica di Davis, Elwood Buchanan, gli consigliò di suonare senza vibrato, una tecnica che definiva il suono di musicisti jazz come Louis Armstrong. Suonare senza vibrato ha prodotto un suono più fluido ed emotivo, che ha permesso a Davis di trasmettere il messaggio della sua musica in un modo più diretto. 3. Innovativo: Davis aveva un suono intimo che si è evoluto nel corso dei decenni della sua carriera. Davis ha sperimentato jazz fusion, funk, sintetizzatori, rock e ritmi africani, fondendo insieme una varietà di suoni per lasciare un'eredità creativa duratura. Miles Davis è stato un innovatore nella musica jazz, contribuendo a definire la fusion e a sviluppare il jazz modale. In particolare, Davis ha usato la sua tromba come un modo per emulare il suono della voce umana tagliando il vibrato, trasformando il suo jazz in una forma più liscia (tradotto liscia si dice smooth in Inglese guarda caso...) ed emotiva di musica.

10 minuti fa, analogico_09 ha scritto:

Su questo ci possiamo giurare e scommettere, ma l'improvvisazione del jazz, anima della forma muscale jazz, deve essere fatta con anima e non con la tecnica "accademica"  disgiunta dall'anima.., Body and Soul... non vorrei apparire un integralista.., ma è sempre stata una specialità afroamerica... o anche bianco-americana con però l'anima "nera"...

Notte 😉

Ma io è proprio quell'anima che sento nel jazz col trattino.

Buonanotte a te.

analogico_09
Inviato
1 minuto fa, Kouros ha scritto:

Allora penso che sarebbe più giusto aprire, al limite , un nuovo thread sul Jazz trattinato piuttosto che accettare divagazioni sul tema perchè se no corri il rischio che quest'ultimo vada a soffocare quello che volevi evidenziare , ovvero la tua passione per il Jazz delle origini . 🙂

 

 

Guarda che fino ad ora nulla ha soffocato nulla.., non si tratta di limitare o accettare questo e non quello.., ciascun utente saprà regolarsi con buon senso avendo capito quale sia lo spirito di questo topic... Qualche diavolo più o meno estraneo in chiesa non spaventerà nessuno nè scandalizzerà o sovvertirà nulla... è sempre una qu4estione di misura...

Devo assolutamente suggerirti di leggerti un po' di post di questo topic, capiresti sicuramente la mia passione è per il jazz delle origini fino alle streme rivoluzioni del free.., ed oltre.., la storia tutta intera di questa musica, compreso il jazz della prima "ECM", per rendere l'idea..., rigorosamente escluso il jazz dell'ultima "ECM"... non so se mi sono spiegato...

Credo che il confronto personale ci sia stato, ciascuno ha espresso le proprie idee, la propia posizione rispetto a quello che dovrebbe essere l'universo del JAZZ (dovrò solo risponderti a due o tre cosette che ora non posso riprendere...), potremmo riprendere a parlare della musica jazz e non di come dovrebbe essere condotto il topic.

Inviato

@analogico_09 Soffocare era inteso che magari alla fine ci sarebbero più video o argomenti "trattinati" che di quello che ami più tu e questo non mi sembrerebbe giusto, questo intendevo. (anche perchè se mi faccio prendere la mano e poi divento un postatore seriale di video trattinati)

😉

 

analogico_09
Inviato
5 minuti fa, Kouros ha scritto:

Mancanza di vibrato: all'inizio della sua formazione, l'insegnante di musica di Davis, Elwood Buchanan, gli consigliò di suonare senza vibrato, una tecnica che definiva il suono di musicisti jazz come Louis Armstrong.

 

Il maestro di tromba per di più aggiunse, nel cosigliare a Davis di non usare il vibrato, che atnto quando sarebbe diventato vecchio avrebbe dovuto per forza vibrare per sostenere il fiato... Ma Davis fregò il maestro.., decise di morire quando non era ancora troppo vecchi da dover ricorrere al vibrato... Perdonate la battuta un po' macabra... fatta senza malizia o mancanza di rispetto nei confronti del mio amatissimo "divino" Miles!

 

 

Grazie di aver tradotto.., letto rapidamente, mi pare di essere d'accordo su tutto quello che si è detto suDavis. In altri termini ho sostenuto più o meno le stesse cose nella varie tante discussioni fatte durante il corso di tanti anni.

Come dicevo nell'altro post, Davis "inventa" il "cool", nella sua forma espressiva e tecnica, se vogliamo anche come atteggiamento esistenziale, di "distanza", di "freddezza" rispetto al mondo dei bianchi (razzisti) già mentre duettava con la sua voce intima, siderale, introversa con le torrenziali e incendiarie folate del sassofono di Parker... Un meraviglioso, pazzesco contrasto! Parte del "cool" che gli deriva da Lester Young.., ma devvero si è fatti tardi per approfondire...

 

 

 

analogico_09
Inviato
45 minuti fa, Kouros ha scritto:

Soffocare era inteso che magari alla fine ci sarebbero più video o argomenti "trattinati" che di quello che ami più tu e questo non mi sembrerebbe giusto, questo intendevo. (anche perchè se mi faccio prendere la mano e poi divento un postatore seriale di video trattinati)

 

 

Guarda visto che insisti a temere problemi che non esistono, che non sono mai esistiti fino ad ora, da che è stato aperto  'sto topic, se ti sta tanto a cuore la sua integrità ti suggerisco di aprire una discussione specifica sul jazz coi trattini che piace a te vagamente imparentato con il jazz, di cui tuttavia parlerei volentieri altrove, così potrai postare tutti i video che vuoi lasciandoti prendere la seriale mano, cosa che in questo spazio apparirebbe come spam, ot, inutile intromissione. Poi.., non ci pago l'imu per questo spazio.., ciò nonostante l'ho aperto io, ho contrubito insieme ad altri ad alimentarlo nel tempo, è un topic tranquillo, vuol dire che se mi capitasse di incrociare il compulsivo spammatore mi concederò il dubbio poacere di espremere la mia giusta contrarietà.

 

 

 

Inviato
12 ore fa, Kouros ha scritto:

devi avere le stesse identiche conoscenze tecniche e teoriche del jazz più tradizionale (i musicisti smooth jazz ti potrebbero suonare ed improvvisare su tutta la musica jazz acustica dalla sua nascita) ,

Non ho dubbi. Ripeto che non la disprezzo a priori, anzi in certe occasioni mi piace(va).

Prendendo ad esempio l'ultimo video (quello al Joshua Tree) che hai postato:

Va benissimo per il "lounge", per rilassarsi, per le sale d'aspetto, gli ascensori, i Lounge Bar con un buon cocktail.

E anche il divano dopo una lunga giornata.

-

Quello che manca, come forse direbbe @analogico_09 (la nostra enciclopedia vivente😀) è il guizzo dell'anima,

quelle note che ti fanno sobbalzare da dove sei seduto, perche ti smuovono qualcosa dentro.

-

Che non vanno bene per gli scopi di cui sopra, ma che forse definiscono cosa si intende per jazz.

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