Akla Inviato 16 Giugno 2023 Autore Inviato 16 Giugno 2023 @bungalow bill pensavo ad un vecchio Mercedes con i vetri abbrunati. Station wagon di solito sono cosi
Akla Inviato 16 Giugno 2023 Autore Inviato 16 Giugno 2023 @bungalow bill quando vi siete trovati al monumentale che auto aveva?
pino Inviato 16 Giugno 2023 Inviato 16 Giugno 2023 Ci vuole una linea dedicata continua senza giunzioni,che va dal nuovo contatore maggiorato alla presa di ricarica,in genere sono esterne,e costano in base alla lunghezza e difficoltà di posa,comunque parecchio. Nei nuovi fabbricati predispongono le linee. Il mio vicino ha una Twingo-elettrica ( usa poco l'auto è in pensione ) si era informato,( villetta ) ma visti i costi per l'impianto,e i costi fissi che aumentano,in quanto tutta la corrente gli viene a costare di più,la va a caricare alla Lidl.
audio2 Inviato 16 Giugno 2023 Inviato 16 Giugno 2023 lidl che poi scarica i costi sui clienti oggi pesche piatte 8 euro al kilo.
Martin Inviato 16 Giugno 2023 Inviato 16 Giugno 2023 5 ore fa, vizegraf ha scritto: Se condominiale la prima cosa pretenderebbe un contatore ulteriore per determinare i cosumi di ricarica. Si, intendevo infatti un contatore ad hoc per la ricarica presso il box dell'utente. Se questo box si trova in autorimessa condominiale con per esempio l'impianto luce condominiale e/o le pompe antiallagamento (facciamo il caso di autorimessa in piano interrato, allora si porrebbe un problema di "convivenza" di impianti elettrici che è complesso e contraddittorio già sulla carta normativa. Queste complicazioni ci sarebbero, a dir il vero, già se nei box condominiali gli utenti avessero la luce e magari una presa alimentate dal contatore di casa.
bungalow bill Inviato 17 Giugno 2023 Inviato 17 Giugno 2023 @Akla Non ricordo , ero intento a pulire la proprietà di mio cognato .
Akla Inviato 17 Giugno 2023 Autore Inviato 17 Giugno 2023 @bungalow bill capisco eri chinato ora comprendo. Grazie
bungalow bill Inviato 17 Giugno 2023 Inviato 17 Giugno 2023 @Akla La mia auto diesel non può entrare nel Monumentale . Il rumore darebbe fastidio a chi riposa .
claravox Inviato 28 Giugno 2023 Inviato 28 Giugno 2023 https://www.ecodallecitta.it/te-dai-test-su-strada-le-ibride-plug-in-inquinano-troppo/?fbclid=IwAR2BEz_pr90HLkDrVw2xsH8avMsPelIS1zMlpY7kgOOdJoxeUefjsUniWwc#:~:text=Nonostante siano tuttora presentate come,dall'Università Tecnica di Graz T&E: dai test su strada le ibride plug-in inquinano più di quanto dichiarato Smentiti i dati pubblicizzati da BMW, Peugeot e Renault sulle macchine ibride plug-in da uno studio dell’Università Tecnica di Graz commissionato da Transport & Environment. Dai test su strada si riscontrano emissioni fino a tre volte superiori ai valori dichiarati. Elena Lake (T&E Italia): “È tempo di trattare le auto ibride in base alle loro emissioni effettive, abolendone gli incentivi all’acquisto. Molto meglio sostenere i mezzi elettrici” (PHEV) inquinano molto di più di quanto dichiarato su percorsi urbani e pendolari. Lo evidenziano nuovi test sui veicoli di ultima generazione commissionati da Transport & Environment e condotti dall’Università Tecnica di Graz. Già due anni fa, T&E aveva rilevato come sui percorsi più lunghi questa tecnologia, che unisce una batteria elettrica a un motore a combustione, inquinasse molto di più rispetto ai valori resi noti dai costruttori. Nell’ultimo test realizzato su strada dall’ateneo austriaco, tre recenti modelli PHEV – una BMW Serie 3, una Peugeot 308 e una Renault Megane – hanno emesso un ammontare di CO2 superiore a quello pubblicizzato, anche se partiti con la batteria piena. “Le ibride plug-in sono vendute come il compromesso perfetto tra una batteria per le esigenze locali e un motore adatto a lunghe distanze. Ma i test su strada dimostrano che si tratta di una leggenda”, dichiara Elena Lake, responsabile flotte elettriche di T&E Italia. “Nelle prove in città, solo una delle tre PHEV testate ha confermato l’autonomia elettrica pubblicizzata, mentre tutte e tre hanno emesso più di quanto dichiarato nella guida su percorsi pendolari”. I test sono stati eseguiti sia su un tipico itinerario da pendolare (da fuori città all’interno dell’area urbana) sia su un tragitto cittadino. Nel percorso casa-lavoro, la BMW ha emesso tre volte il suo valore dichiarato, mentre le ibride plug-in Peugeot 308 e Renault Megane hanno rilasciato rispettivamente il 20% e il 70% in più di CO2, nonostante la relativa brevità del viaggio (55 km) e malgrado le batterie fossero completamente cariche. Nella guida in città, l’autonomia in modalità elettrica della Peugeot è stata pari a poco più della metà (53%) di quanto dichiarato. Quella della BMW si è fermata al 74%. Il test sulla Renault ha invece confermato l’autonomia pubblicizzata. Quest’ultima, tuttavia ammonta ad appena 50 km per un “pieno” di batteria e senza possibilità di ricarica rapida. Due aspetti che rendono limitato l’uso in modalità elettrica della Renault sui tipici percorsi pendolari delle città europee. All’attenzione dei ricercatori anche il “geofencing“: la funzione, presente sulla BMW Serie 3, che dovrebbe consentire il passaggio automatico alla guida elettrica nelle aree urbane grazie al rilevamento GPS. Il test su strada a Graz ha rilevato problemi di funzionamento evidenziati per ben due volte dall’improvvisa accensione del motore in area urbana. Secondo T&E questa tecnologia non garantisce realmente una guida a zero emissioni in città e rischia potenzialmente di produrre un aumento delle emissioni di CO2 fuori dai centri abitati. L’anno scorso, ricorda ancora T&E, i Paesi europei hanno speso circa 350 milioni di euro per i sussidi all’acquisto dei soli PHEV di BMW, Peugeot e Renault. Una scelta che si traduce da un lato in uno spreco di risorse pubbliche dei contribuenti e, dall’altro, in costi complessivi superiori a carico dei consumatori dovuti al maggiore consumo di carburante rispetto a quanto preventivato. I mezzi ibridi godono di particolari trattamenti di favore anche in Italia. Tra questi, uno stanziamento di risorse per gli incentivi superiore a quello garantito per i veicoli elettrici e una soglia di prezzo d’acquisto più elevata per beneficiare dell’incentivo (45.000€ contro i 35.000€ fissati per gli esemplari 100% a batteria). I PHEV sono equiparati inoltre ai modelli elettrici nella tassazione dei fringe benefit e godono dell’esenzione del bollo auto nella maggior parte delle regioni. “Nel 2022 lo Stato italiano ha stanziato 770 milioni di euro per sostenere l’acquisto di veicoli ibridi plug-in fino al 2024, nonostante questa tecnologia abbia dimostrato di non essere realmente sostenibile” conclude Elena Lake. “Per questo è necessario abolire i privilegi di cui godono questi mezzi, procedere subito a riformare la tassazione delle auto basandosi sulle effettive emissioni di CO2, eliminare le esenzioni al pagamento del bollo e azzerare gli incentivi ai veicoli ibridi oltre che a quelli endotermici. Per contro occorre invece incentivare l’acquisto dei modelli elettrici, gli unici realmente a zero emissioni”.
criMan Inviato 28 Giugno 2023 Inviato 28 Giugno 2023 @claravox mi aspettavo che almeno a batteria piena inquinassero meno . Se e' cosi' sono una bufala totale non a caso in Italia non se ne vendono piu' tante. Sicuramente sono auto che inquinano di piu' perche' all'atto pratico se parli con i proprietari alla fine non ricaricano mai la batteria e consumano ancora di piu' delle auto termiche normali. Costano pure uno sproposito.
claravox Inviato 6 Luglio 2023 Inviato 6 Luglio 2023 Leggermente OT https://scenarieconomici.it/non-caricate-monopattini-e-bici-elettriche-di-notte-la-drammatica-richiesta-dei-vigili-del-fuoco-dopo-la-morte-di-madre-e-figli-a-cambridge/ Non caricate monopattini e bici elettriche di notte”: la drammatica richiesta dei vigili del fuoco dopo la morte di madre e figli a Cambridge. Gemma Germeney, 31 anni, è morta Cambridge, insieme ai suoi figli, Lilly e Oliver, di otto e quattro anni, venerdì scorso in un incendio domestico nella loro villetta. Un dramma che ha spinto i vigili del fuoco ad indagare in profondità. La causa della tragedia è stata scoperta dal Cambridgeshire Fire and Rescue Service: a prendere fuoco è stata la batteria di una bicicletta elettrica lasciata a caricare durante la notte. Le e-bike e gli e-scooter sono modalità di trasporto personale molto diffuso nelle cittadine del Regno Unito perché poco costose ed ecologiche, ma in questo caso ne è nata una tragedia. “Sappiamo che le biciclette elettriche e gli scooter elettrici sono modalità di trasporto personale molto diffuse al momento e invitiamo chiunque ne possieda una a essere consapevole dei rischi potenziali e a seguire semplici precauzioni per ridurre la probabilità di surriscaldamento delle batterie” hanno dichiarato le autorità Il servizio ha consigliato vivamente la popolazione a non caricare la batteria di una e-bike o di un e-scooter durante la notte e a non lasciarla in carica per un tempo superiore a quello necessario per la ricarica completa. L’incendio causato alla villetta dalla batteria della bici elettrica è stato talmente intenso che sono stati necessari ben 30 vigili del fuoco per esinguerlo. Purtroppo era troppo tardi per la signora Germeney e per le figlie. La diffusione dei mezzi di locomozione elettrici ha reso sempre più frequenti gli incidenti derivanti dalle batterie al litio, attualmente legate ad una tecnologia ancora soggetta troppi incidenti e incendi pericolosi. A giugno un‘auto elettrica è esplosa a Treviso in garage, distruggendo una villetta. A maggio, sempre nel Regno Unito, vi era stato un altro incendio domestico legato ad un monopattino che aveva preso fuoco durante la ricarica, ma in quel caso il proprietario della casa si salvò. Questa volta non è andata altrettando bene. Quindi ricordate: non andate a dormire lasciando bici o scooter sotto carica. Per le auto… buona fortuna.
audio2 Inviato 6 Luglio 2023 Inviato 6 Luglio 2023 se non la puoi caricare di notte diventa una presa per il cūlus.
Membro_0023 Inviato 6 Luglio 2023 Inviato 6 Luglio 2023 Questo è più vicino: https://www.ansa.it/campania/notizie/2023/06/25/bici-elettrica-innesca-incendio-salvi-uomo-e-suoi-cani-a-napoli_b342fd1a-e53d-4861-9c9e-421b91d9e54f.html
claravox Inviato 6 Luglio 2023 Inviato 6 Luglio 2023 Piccoli complottisti crescono, editoriale di Quattroruote
audio2 Inviato 6 Luglio 2023 Inviato 6 Luglio 2023 se chiedevano a noi pf queste cose qua gliele dicevamo anni e anni orsono.
criMan Inviato 6 Luglio 2023 Inviato 6 Luglio 2023 @Paperinik2021 prendono fuoco pure le ibride veramente...
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