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Melius Club

La ricchezza del suono reale.


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Inviato
1 ora fa, gianventu ha scritto:

Ovvio che non sia stato capito qui dentro.

io lo avevo capito - ma so di essere poco intelligente

Inviato

Penso anche io si possa discutere con tranquillità e con rispetto reciproco. Mi sono fatto l'idea dopo anni di ascolti e pareri che ognuno di noi ha la sua idea del suono e difficilmente si sposta da questa idea (o anche non idea): dipende dal percorso di ognuno di noi  e dalle abitudini di ascolto - variabili che già cambiano e mutano nella vita del singolo. Da giovane cercavo la potenza nel suono - la sua violenza totalizzante - ora da quasi 58 enne cerco altro: cerco la coerenza, l'armonia e appunto (come dice il thread) la ricchezza del suono. Ad alcuni ciò disgusta in quanto si innesta il meccanismo perverso della colorazione: il suono è ciccio, ricco? Bene allora cerchi la colorazione e le distorsioni - e via andare. 

 

Per chi si accontenta di pochi watt (e io sono fra questi) sistemi adatti ci sono e non costano nemmeno tanto - il problema nasce quando si vuole quanto espresso prima  ma a potenze elevate

Inviato

@mozarteum l'ho visto fare da molti direttori. Mi sembra che l'audiofilo è più interessato al suono chiarissimo e puro o "tecnico" delle note appena uscente dallo strumento o magari a un metro di distanza. La musica, o le composizioni di musica classica sono un'altra cosa. La sala d'ascolto è parte integrante dell'opera ed esiste una distanza "ottimale" del tutto insieme. 

 

  • Melius 2
Inviato

@Titian la mia esperienza e più limitata ma concordo con quanto esposto  

Inviato

@mozarteum bell’aneddoto, ho assistito anch’io a scene simili, fa il paio con il senso di esistere della 103 abbinata alla classica 

Inviato

Fermo restando che ci sono autori e composizioni ,penso ad esempio ad Arvo Part, in cui i dettagli fanno parte dell’insieme e sono indispensabili per apprezzare l’opera. 

Mighty Quinn
Inviato
9 minuti fa, Berico ha scritto:

esempio ad Arvo Part

Be'ho assistito ad un paio di concerti suoi, in uno era presente (mi ha fatto l'autografo...)

Comunque, entrambi in chiesa, grande ambiente ovvio

In un caso suono bello bello

Nell'altro... meglio lo stereo

Idem Trifonov, due concerti...uno a uno, pareggio 

Non c'è una regola

Il vivo ti dà l'emozione in più dovuta al fatto che l'artista è lì

Ma a volta suona meglio a volte peggio comunque diverso

Non necessariamente più ricco 

Inviato

Prova con orchestra o con opera

Inviato

Lavorando in un teatro acusticamente tra i migliori al mondo, dove la musica si respira,dico solo che quando torno a casa l’impianto nemmeno lo accendo! Se poi parliamo di affinare l’orecchio per le nostre scelte/acquisti,  questo è un altro discorso 

  • Melius 1
  • Haha 1
Inviato
8 minuti fa, FabioSabbatini ha scritto:

Be'ho assistito ad un paio di concerti suoi, in uno era presente (mi ha fatto l'autografo...)

Che cūlus.

  • Haha 1
Inviato
12 minuti fa, FabioSabbatini ha scritto:

Il vivo ti dà l'emozione in più dovuta al fatto che l'artista è lì

veramente questo non mi influenza, me ne frega al momento che ascolto: chiudo gli occhi e mi concentro agli suoni che sento. La presenza dell'artista mi  interessa solo dopo il concerto quando vado a trovarlo e cerco di scambiare qualche parola con lui. Ma lo so, sono differente.... 

Inviato
22 minuti fa, jakob1965 ha scritto:

ora da quasi 58 enne cerco altro: cerco la coerenza, l'armonia e appunto (come dice il thread) la ricchezza del suono. Ad alcuni ciò disgusta in quanto si innesta il meccanismo perverso della colorazione: il suono è ciccio, ricco? Bene allora cerchi la colorazione e le distorsioni - e via andare. 

 

Per chi si accontenta di pochi watt (e io sono fra questi) sistemi adatti ci sono e non costano nemmeno tanto

Condivido appieno cerchiamo lo  stesso risultato anche se  magari usiamo impianti diversi.

L'importante é rispettarsi e magari confrontare le proprie esperienze senza pensare sempre di essere detentori della verità assoluta 😂

Io penso si possa pur  percorrendo strade diverse ricercare  lo stesso obbiettivo .

 

Inviato
12 ore fa, Dufay ha scritto:

Specialmente il violino e gli strumenti a corda sfregata in genere.

Da moltissimo tempo dico che il violino è lo strumento più difficile da riprodurre. Un violino dal vivo è incredibile...

Inviato

Anche una voce lirica estesa non e’ riproducibile in modo realistico.

L’hifi e’ benedetta ma la musica vera e’ quella live, tempo e denari permettendo.

il limite dell’audiofilia e’ la concentrazione sul suono che  e’ una componente fondamentale ma che non esaurisce l’esperienza musicale.

e cosi’ e’ facile che l’audiofilo s’appalli con orate fratres di part per sentire la grancassa che scende, o vada di petroucka per lo strombettamento dell’episodio centrale o i carmina burana per il caleidoscopio di timbri.

Ma un audiofilo si sente una partita di Bach o una sonata di Scarlatti o il monologo di Re Marke del Tristano o una quarta di Brahms di De Sabata anni 30 Dg?

no

Gaetanoalberto
Inviato

A me manca sicuramente il lato dell'ascolto di impianti hi end/esoterici/megagalattici, quindi non oso pronunciarmi su quanto sia "possibile" avvicinarsi. 

Ho però un po' più esperienza di ascolti dal vivo, amplificati e non, in sale, teatri, strade, piazze, campi più o meno aperti. 

Non credo che le combinazioni siano ripetibili in ambito domestico. 

 

 

ascoltoebasta
Inviato
2 ore fa, mozarteum ha scritto:

Ma se non lomsi conosce perche’ non si sa come risuona un Bruckner al Musikverein o un Debussy in sala Sinopoli (due ambientazioni perfette fra dieci mila esempi) si brancola nel buio

Il tuo scritto non fa una piega,io mi riferisco a brani di cui si conoscono partiture e fini dettagli dell'arrangiamento,e sarebbe auspicabile sentire tutto l'insieme non confuso,proprio per amore verso la musica o i dischi che si prediligono.

Inviato
3 ore fa, Berico ha scritto:

Devo dire, prima di essere “attaccato” che raramente ho ascoltato diffusori a tromba in ambienti consoni, dato che l’ambiente consono è difficile da coniugare nel comune ambiente domestico.

Concordo, hai centrato un punto fondamentale 

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