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Melius Club

La ricchezza del suono reale.


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Inviato

La musica la si può apprezzare e ti può commuovere o emozionare anche da un telefonino e da un paio di cuffie per fortuna.

Mi succede spesso di  essere via da casa e che devo fare rinuncio al piacere della musica perché non ho l'impianto assolutamente no .

Detto questo poi c'è la passione di riprodurre la musica nel migliore modo possibile e lì entra in gioco la ricerca della ricchezza del suono reale.

Purtroppo per mia esperienza dato per scontato un buon impianto ho riscontrato soprattutto sui lettori CD, che sono quelli che ho  cambiato di più,  che  alzando il costo normalmente si alza la qualità. Soprattutto nel saper districare passaggi complicati e nel portare alla luce i dettagli senza colorare troppo il suono .

loureediano
Inviato

Non esiste un impianto al modo che io sotto la finestra non possa distinguere se è riprodotto o reale.

 

  • Melius 1
Inviato
1 ora fa, mozarteum ha scritto:

L’audiofilo assiso in poltrona le scarta.

Il musicofilo non solo le ascolta ma le venera

Sintesi perfetta.

Io faccio parte del primo raggruppamento, stimo e rispetto i secondi, sicuramente più competenti, ma troppo spesso ricevo fastidioso compatimento da costoro.

L'importante è non farne una guerra di religione, i due mondi possono comunque convivere.

E per i concerti mi accontento delle due-tre sale cittadine e quel che passa il convento, cerco di nutrirmi con continuità.

  • Melius 1
Mighty Quinn
Inviato

Musicofilo e Audiofilo condividono tanti aspetti.

Entrambi venerano

Entrambi sono fanboy

Entrambi si demascellano

Entrambi tendenzialmente vivono nel passato 

Entrambi sono facili ad entusiasmarsi

Entrambi stroncano senza speranza ciò che non rientra nel loro spazio mentale 

Entrambi spendono un botto di soldi in fuff....no, aspetta, quest'ultimo punto non riguarda entrambi...

:classic_ninja:

  • Haha 1
Inviato
1 ora fa, Ggr ha scritto:

L'impianto crea l'arte dal nulla. 

Io non capisco cosa si intenda per arte.

Un'estensione della teoria del "critico artista" di Achille Bonito Oliva.

L'audiofilo ciabattato sbracato sul divano stabilisce il livello artistico sulla base della qualità dell'impianto, vera o presunta che sia.

Inviato

Ho la sensazione che la maggior parte di noi siamo "audiofili ciabattari", ma se il livello artistico manca non c'è impianto che tenga.

  • Melius 1
Membro_0027
Inviato

E niente, la crociata continua. 

 

Inviato
13 minuti fa, pifti ha scritto:

E niente, la crociata continua. 

Dove posso iscrivermi?

Membro_0027
Inviato
7 minuti fa, Titian ha scritto:

Dove posso iscrivermi?

 

Clermont-Ferrand; in cattedrale ci dovrebbe essere l'ufficio reclutamento. Tempo fa c'era, oggi non ne sono sicuro.

Il cavallo e l'armatura però li devi portare tu.

 

Inviato
1 ora fa, 911 ha scritto:

C’è un pianista giapponese, tal Tsuyoshi Yamamoto, che suona (o forse crede di suonare) jazz, le cui incisioni sono tecnicamente da brividi (in senso positivo) per dinamica, presenza, immagine, timbro e quant’altro. Altrettanto da brividi (ma in senso negativo) è la sua interpretazione del jazz, perché sciatta, banale, ai limiti dell’imbarazzante. Dopo un paio di minuti d’ascolto, per quanto l’impianto suoni bene, lo tolgo per mia autostima e dei tanti soldi che ho speso.

Come volevasi dimostrare. 

ascoltoebasta
Inviato
3 ore fa, Paolo_AN ha scritto:

Sono d'accordo.

Avere sistemi di riproduzione hifi ben congegnati significa potersi godere al meglio tutto ciò che offre una produzione musicale, il più vicino possibile all'intento di chi l'ha concepita.

Infatti,non capisco cosa ci sia di strano o di difficile comprensione nell'affermare che un opera d'arte lo è a prescindere ma se riesco a godermi ogni più piccolo particolare,la apprezzerò maggiormente. Se osservo la Cena di Emmaus di Caravaggio frapponendo tra me e l'opera un telo di cellophane semitrasparente,starò si osservando un'opera d'arte,ma perdendomi i giochi di luce e molti particolari.

Inviato
9 minuti fa, ascoltoebasta ha scritto:

Infatti,non capisco cosa ci sia di strano o di difficile comprensione nell'affermare che un opera d'arte lo è a prescindere ma se riesco a godermi ogni più piccolo particolare,la apprezzerò maggiormente.

Quindi immagino che quando vai a vedere un'esposizione di quadri ti porti la lente d'ingrandimento e vedrai i quadri a una decina di cm con la lente per vedere tutti i dettagli per avere il massimo apprezzamento possibile. Capisco comunque che vedere lo stesso quadro da 50-60 metri non potrà emozionare molto...

 

  • Melius 1
ascoltoebasta
Inviato
3 minuti fa, Titian ha scritto:

Quindi immagino che quando vai a vedere un'esposizione di quadri ti porti la lente d'ingrandimento e vedrai i quadri a una decina di cm con la lente per vedere tutti i dettagli per avere il massimo apprezzamento possibile.

Eh,eh.....è già sufficiente vederla con gli occhiali che non offuschino il tutto,per esempio osservando pitture dell'iperrealismo dotandosi di lenti fa apprezzare ancor di più la tecnica.

Inviato

Basterebbe un po' di buon senso traslando mettiamo che si vada a vedere un'opera d'arte ora nessuno penso metterà in dubbio che l'opera è la cosa fondamentale se la tiriamo via non si vede più nulla 😂.

Però posso comprare dei biglietti a costo diverso a seconda della distanza altrettanto ovvio che più costerà il biglietto più vicino sarò e meglio vedrò.

Ora ammettiamo che il mio amico con capacità tecniche faccia uno studio tenendo conto di tutti quei parametri che possono influenzare la mia visione e trovi un posto 3 o 5 file più indietro da cui si vede altrettanto bene o forse meglio   bene é possibile e si risparmia.

Posso finire il pistolone visto che la similitudine con la riproduzione della musica vien da sé 😂😂.

Il problema è estremizzare ogni cosa sia da un lato che dall' altro secondo me  si cade nel ridicolo stanca e non serve a niente.

Ma é una mia modestissima opinione chiudo forse sono Ot.

Inviato
1 ora fa, ascoltoebasta ha scritto:

frapponendo tra me e l'opera un telo di cellophane semitrasparente,starò si osservando un'opera d'arte,ma perdendomi i giochi di luce e molti particolari.

Ma questo in HiFi non succede. Trovami un impianto che mette il telo. Il telo è l'ambiente.

  • Melius 1
Inviato
5 ore fa, mozarteum ha scritto:

Nessuno di voi sente il jazz anni 20 e 30? Peccato

Io ho parecchia roba della Chronological Classics, quindi posso dire si, ma per onestà devo scrivere che mi capita di ascoltarla molto meno rispetto alle cose venute dopo.  

Inviato
2 ore fa, Ggr ha scritto:

se a suonarla sono pc e campioni ripetuti all'infinito, non potrò mai considerarla un'opera d'arte.

con questo intendi la musica elettronica? niente di più sbagliato, per quanto mi riguarda.

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