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Melius Club

il nuovo Node di Bluesound


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Inviato

Buongiorno per migliorare la zona HT mi piacerebbe prendere il Node da abbinare a Musical Fidelity M6si. Connesso allo stesso in analogico. Nell’altra stanza Uso Roon con PC e Accuphase DP570 e non è assolutamente male. Node mi é sempre piaciuto per la semplicità e stabilità del software. Che ne dite?

  • Melius 1
Inviato

Secondo me il Node è una macchina che andrebbe utilizzata così com'è,come sta facendo @giannifocus ,poi,si sa,la voglia di migliorare è sempre dietro l'angolo ma allora meglio cambiare completamente progetto, streamer e dac separati,la spesa aumenta x volte ma il miglioramento non credo.

Poi il termine "ossa rotte" è un po' troppo vago,mi ricorda i commenti sui dac RME e Chord,per alcuni suonavano striduli...🤔

Inviato
Il 10/12/2021 at 21:23, Variable ha scritto:

potresti elencare le differenze principali?

 

 

Posso descrivere alcuni mie impressioni di ascolto di questa settimana su Qobuz. Impressioni del tutto personali, fatte nel mio impianto, senza nessuna pretesa di scientificità. Ecco alcune cose che mi hanno sorpreso:

 

- Deelahli di Yeahman, dall’album Ostriconi. All’inizio del brano con Node si sente un sottofondo indistinto di suoni dal quale emerge lentamente la linea della chitarra acustica. Col microRendu invece si riescono a distinguere gli elementi di quel sottofondo: un pianoforte, dell’acqua che scorre a ondate, un sintetizzatore, delle gocce che cadono. L’attacco delle percussioni è poi più netto, senza code, e la linea del basso è chiaramente definita mentre con Node si fa più fatica seguirla perché si confonde col suono delle percussioni. Nel complesso, maggiore chiarezza e trasparenza.

 

- Beethoven, Concerto n. 4, I movimento, Luca Cascioli con Ensamble Resonanz. Col microRendu il brano ha chiaramente più dinamica. Il pianissimo dell’attacco del pianoforte emerge quasi dal nulla perché c'è più silenzio di fondo, mentre i crescendo dell’orchestra sono più pronunciati: si sente nettamente la differenza tra pianissimi e fortissimi, mentre col Node tutto risulta più piatto, omogeneo. Migliore anche il posizionamento degli strumenti sulla scena: si capisco chiaramente i violini e le viole a sinistra e i violoncelli e i contrabbassi a destra, ognuno al suo posto. Col Node il suono dell’orchestra è più “unitario” ma anche più indistinto. Gli alti del pianoforte sono inoltre più corretti dal punto di vista timbrico: sono metallici come devono essere nei forti, più setosi invece dei piani. Anche qui il Node tende ad appiattire e a rendere più omogeneo tutto. Il che può anche essere piacevole all’ascolto, ma meno “realistico”, per così dire.

 

- Changeling dei Doors, dall’album L.A. Woman. Col microRendu tutto è più distinto, definito, con una maggiore sensazione “live”. La batteria è più secca e senza code, il suono della chitarra è più elettrico, tagliente, si staglia nettamente sul resto quando entra, le manate che da Ray Manzarek sulle tastiere sono più aggressive, piene di dettaglio, le variazioni del suono dell’hammond si sentono distintamente. Lo stesso vale per la voce, più realistica e ricca di dettagli. Dinamica nel complesso chiaramente maggiore. Il Node rende tutto più impastato e nebuloso.

 

- Same Reality di Sandra Nkaké, dall’album Nothing for Granted. La bellissima voce di Sandra col microRendu è meno avanti rispetto al Node, più setosa e meglio definita nel vibrato e nelle variazioni di tono. La grancassa della batteria è inoltre più secca, tutti gli strumenti più chiaramente distinguibili. Anche qui è maggiore la sensazione “live” del brano rispetto al Node. Inoltre, data la maggiore dinamica, questo e altri brani sono più piacevoli all'ascolto con le mie ATC a basso volume.

 

Piccola aggiunta: non sto sostenendo che il Node è un cattivo prodotto. Ce l’ho da 4 anni e l’ho usato con soddisfazione per entrare nel mondo della musica liquida. Come hanno detto @giannifocus e @Gici HV, anche secondo me ha senso usarlo così com'è per quello che può dare. Al contempo, se l'idea è di usarlo soltanto come streamer con dac esterno, si può avere di meglio spendendo uguale o anche un pochino meno.

Questa perlomeno è stata la mia esperienza di questi giorni, da prendere per quel che vale, ovviamente.

 

Inviato
3 ore fa, Gici HV ha scritto:

streamer e dac separati,la spesa aumenta x volte ma il miglioramento non credo.

😀😀😀

migliora si ma a che prezzo?

dipende dell’impianto se ne vale la pena. Ma non aspettatevi miracoli. 

Inviato

@Variable infatti, all’inizio ho pensato la stessa cosa. Allora ho usato un fonometro per controllare che le curve degli attacchi fossero uguali e mi sono accorto che non è una questione di volume ma di dinamica, oltre che di maggiore chiarezza generale

Inviato

@Grancolauro mi ritrovo in toto a tutte quello che hai descritto. Le stesse sensazioni che ho avuto quando confrontavo il dac del Node con quello del Marantz NA11 S1. 
Però il Node considerato per quel che costa e offre alla fine sono giunto alla conclusione che il miglior risultato 100/100 si ha usandolo per quello che è: streamer/dac. A questo livello non ce n’è per nessuno. 

  • Melius 1
Inviato
11 ore fa, giannifocus ha scritto:

Però il Node considerato per quel che costa e offre alla fine sono giunto alla conclusione che il miglior risultato 100/100 si ha usandolo per quello che è: streamer/dac.

Sono senz'altro d'accordo. Il Node resta un ottimo modo per entrare con semplicità nel mondo della musica in streaming. Sul fatto che in quella fascia di prezzo non ci sia di meglio non saprei. Un'alternativa è l'accoppiata Ifi Zen Stream + Ifi Zen dac v2, che insieme su amazon vengono ora 558 euro contro i 599 del Node 2021. Ho letto cose molto buone su questi due prodotti ma non li ho mai provati quandi non posso fare nessun confronto.

Sul fatto poi che valga la pena spendere di più per uno streamer, questo ovviamente dipende da cosa uno cerca e da che impianto ha. L'unica cosa che ho imparato, sulla base delle mie prove casalinghe, è che gli streamer non sono tutti uguali e hanno un impatto sulla qualità del suono finale.

Inviato
1 ora fa, Grancolauro ha scritto:

Il Node resta un ottimo modo per entrare con semplicità nel mondo della musica in streaming. Sul fatto che in quella fascia di prezzo non ci sia di meglio non saprei. Un'alternativa è l'accoppiata Ifi Zen Stream + Ifi Zen dac v2, che insieme su amazon vengono ora 558 euro contro i 599 del Node 2021.

Buona la prima!

L'alternativa che proponi a esempio ci sta tutta come prezzi (e magari suona anche meglio), ma intanto sono 2 scatolette invece di una e poi  l'applicazione del node non ha eguali a mio modo di vedere e questo fa una (grande) differenza per la praticità di utilizzo.

  • Melius 2
Inviato
6 ore fa, giaga ha scritto:

ma intanto sono 2 scatolette invece di una

ma non vale che two is meglio che uan? 🙂

A parte gli scherzi, la praticità del Node è indiscutibile. A non convincermi è l'idea che non c'è di meglio dal punto di vista della qualità del suono, o che per avere di meglio bisogna spendere 10 volte tanto e che, anche facendo questo, le differenze sono minime, irrilevanti, al punto che sarebbero soldi buttati. Semplicemente non è così. Nessuna di queste cose è vera. Anche usando il Node soltanto come streamer

Inviato
Il 10/12/2021 at 09:46, rictrip ha scritto:

Benone.. aspetto tuo riscontro allora!

Ma del Limetree Bridge non ne sa parlare nessuno!? In nord Europa è molto diffuso ed apprezzato.

Stasera ho montato l'alimentatore lineare ISO-PS a 7v della Ciùnas Audio sul MicroRendu, al posto del classico iFi a 9v. Mi sembra che dinamica e dettaglio siano ulteriormente aumentati, ma voglio fare dei confronti decenti prima di trarre conclusioni, che altrimenti poi rischio di incappare nel confirmation bias 🙂

Il Limetree Bridge non lo conosco. Un altro network bridge che molti usano con soddisfazione per la musica liquida con dac esterno è il SOtM sMS-200 di cui credo si parli in un altro thread. Ottimo prodotto anche quello, a quanto ho sentito, oltretutto costruito molto bene, ma non l'ho mai avuto tra le mani purtroppo.

Inviato
1 ora fa, Grancolauro ha scritto:

A non convincermi è l'idea che non c'è di meglio dal punto di vista della qualità del suono, o che per avere di meglio bisogna spendere 10 volte tanto

 

conosco abbastanza bene il Node che considero un eccellente prodotto in rapporto al prezzo. Forse si può avere di meglio sia come applicazione sia come qualità e mi sto informando seriamente sui prodotti Innuos. Lo Zen Mini offre molto a un costo doppio del Node quindi non 10 volte ma di certo ha una migliore gestione della libreria più alcuni bonus. Per la qualità audio non sono riuscito a fare un confronto attacca/stacca ma la costruzione dell'Innuos mi sembra migliore del Node. 

 

Detto questo sempre complimenti alla Bluesound...

Inviato

Ho avuto Cocktail, Auralic e Arylic, solo l’app dell’Auralic è molto vicina a BluOS, per il resto stendiamo un velo pietoso. 

Inviato

Sono anche io diventato possessore di un Node. Nuovo modello, dovrebbe arrivarmi in settimana. Lo utilizzerò solo per streaming di TIDAL o Qobuz. Ho fatto questa scelta perché attratto dal software del Node a mio avviso nettamente superiore alla maggior parte dei soliti noti. Nel caso in cui il dac interno non sia soddisfacente valuterò un dac o esterno. 
 

  • Melius 2
Inviato

Sul Node , ne ho sentite di tutti i colori , da : " ha un DAC interno penoso " all'esatto contrario .

Bisogna valutare l'apparecchio per quello che è , un prodotto figlio di un ottimo progetto ,coadiuvato da un software quasi perfetto , un DAC interno dal suono "piacevole", da costo accessibile .

Anche se è un prodotto "consumer" , l'inserimento in impianti di livello , da quello che si legge in giro, ha riscosso ottimi risultati , il che da un giusto peso alla qualità costruttiva e prestazionale del NODE . 

In ogni caso ,un vero successo , accessibile a molti appassionati .

  • Melius 1
Inviato

Non dimentichiamo che il BluOS è l’interfaccia non solo del Node ma anche dei Nad, incluso l’M33.

.

Per quella che è stata finora la mia esperienza, meglio del BluOS c’è solo Roon. Anche se ad esempio su Roon non ho gli Archivi di Neil Young che ho sul Node e, più in generale, avere solo due opzioni di streaming (per quanto le migliori in HiRes) è decisamente limitante per un servizio a pagamento.

 

  • Melius 1

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