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Sentire differenze... che non ci sono!


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Inviato
11 minuti fa, extermination ha scritto:

Ad esempio ( che non devi prender rigorosamente alla lettera)  prima gradivo di più un suono di base "dolce" e più "scuro" dei violini, ora uno che si base presenta una qualche asprezza ed è più chiaro.

Quale delle due è più corretta la lascio a te( REC permettendo) 

Da un punto di vista sonoro condivido la tua scelta sul suono dei violini preferisco anch'io un suono con qualche asprezza e più chiaro.

Mi domandi quale delle due é più corretta in assoluto non lo so per  esperienza personale sono arrivato nella riproduzione domestica a ricercare questo risultato ma non me la sentirei di affermare che è l'unico valido e da perseguire.

Perché legato ad un mio percorso e sicuramente in parte ai miei gusti ed alla mia sensibilità.

Ritornando ai violini ho visto poco tempo fa un video dove Uto Ughi confrontava la timbrica di due suoi violini un Guarnieri ed uno Stradivari affermando che uno era più scuro e l' altro più aperto alla domanda del giornalista sul quale preferisse.

Rispose dipende dal mio umore e da cosa devo suonare per certi compositori preferiva uno per altri l'altro.

Ciao Stefano

extermination
Inviato
9 minuti fa, Look01 ha scritto:

Da un punto di vista sonoro condivido la tua scelta sul suono

Non era la mia scelta. Ma semplice narrazione impersonale.

  • Haha 1
ilmisuratore
Inviato
5 minuti fa, Look01 ha scritto:

Mi domandi quale delle due é più corretta in assoluto

In questi casi si può fare una certa distinzione tra valore oggettivo (relativo a quanto è stato deciso per quella registrazione e tipo di violino) e preferenza soggettiva, ovvero: basta che mi piace 

Nel primo caso ti sopraggiungerebbe alle orecchie il risultato "giusto" (che verte verso l'alta fedeltà)

Nel secondo caso trattasi di my-fi puramente soggettiva, ovvero: un violino registrato in modo chiaro che piace sentirlo scuro

Il risultato oggettivo però ti farebbe sentire bene le registrazioni che all'apparenza sembrano scure, cosa che con un impostazione di tipo my-fi scarteresti definendole magari inascoltabili

Un motivo per riflettere molto quando in vari 3D si discetta sulle registrazioni e come si presentano all'ascolto

  • Melius 1
  • Thanks 1
Inviato
56 minuti fa, ascoltoebasta ha scritto:

Ho una coppia d'amici che ormai sono invasati da certe convinzioni,non hanno nessun tipo di problema di salute ma da poco han preso una deriva tale che mangiano,è uno dei tanti esempi che potrei portare, i pizzoccheri senza aggiungere burro e usano quei formaggi finti privi di questo,di quello e quindi anche di sapore,il risultato ottenuto è un piatto senza senso né sapore,ma loro si beano del fatto che non ha grassi e quindi fa bene.

Anche in hifi esistono persone che preferiscono operare scelte in nome della linearità a scapito di altri parametri che appagherebbero maggiormente i loro gusti,anche in questo caso ne ho conosciuto più d'uno.

Quindi convieni con me che non ce nulla di male no?

 

ascoltoebasta
Inviato
2 minuti fa, Turandot ha scritto:

Quindi convieni con me che non ce nulla di male no?

D'accordissimo,se non ci son motivi seri,che personalmente sarebbero solo dovuti a ragioni di salute,non vedo perchè non assecondare i propri gusti.

Inviato

@ilmisuratore certo che tieni una capa, pure tu.

Tu vuoi convincere qualcuno  che due file uguali non possono suonare diversamente. Ma vivi e lascia vivere.

  • Haha 1
Inviato
7 minuti fa, pro61 ha scritto:

Vivi e lascia vivere.

Questo sicuro,

ma tu le battute sulla religione te le puoi anche risparmiare no?

Inviato
58 minuti fa, Turandot ha scritto:

ma tu le battute sulla religione te le puoi anche risparmiare no?

Non è una battuta, è una constatazione.

Inviato

Nella sala d!ascolto dell'udiofilo evoluto, oramai non può  mancare una bambola woodoo da spillare a seconda del genere che si ascolta. 

extermination
Inviato
6 ore fa, Ggr ha scritto:

Nella sala d!ascolto dell'udiofilo evoluto

La sala di ascolto risponde a meccanismi legati alla propagazione del suono quali riflessione, diffusione, assorbimento, diffrazione. Tutto il resto è pura propaganda!!!

  • Melius 1
Inviato

La musica che ascoltiamo non può che essere ripresa da un microfono.

Non vedo per quale ragione il microfono poi se usato in sala d'ascolto diventa una ciofeca che non può competere coi sensi e l'orecchino d'oro 

Verificare come suona il nostro impianto è alla portata di tutti.

Ci sono applicazioni che vi fanno vedere cosa c'è sul CD 

Basta mettere a confronto quello con quell'altro che registreremo noi 

Insindacabile che più lo spettro somiglia all'originale più è fedele la riproduzione.

Ne vedremmo delle belle a vedere quanto l'insieme impianto più ambiente stravolgono il messaggio originale.

 

  • Melius 1
Inviato
9 ore fa, extermination ha scritto:

La sala di ascolto risponde a meccanismi legati alla propagazione del suono quali riflessione, diffusione, assorbimento, diffrazione. Tutto il resto è pura propaganda!!!

Questo è quello che ti risulta in relazione alle tue conoscenze e che risulta ai tuoi colleghi ed ai tuoi riferimenti.

Se e quando vorrai, possiamo organizzare un evento in tal senso:  una sala dal trattamerto ottimale secondo i tuoi/vostri canoni ed un musicista, preferibilmente un pianista che esegua.

Da li, mio compito espandere illimitatamente il livello qualitativo su ogni parametro, con verifica per ogni step di avanzamente che potranno essere anche centinaia,  tramite comparazione con la situazione precedente.

Ovviamente, nessun intervento su aspetti canonici di fisica austica, e, trattandosi di uno strumento musicale, e quindi diversamente da una riproduzione tramite apparecchiature elettroniche,nessuna possibilità di poter attribuire l'origine delle varie evoluzioni qualitative a variazioni prodotte dal generatore sonoro.

 

Per il giudizio, ci affideremo totalmente a quello del pianista e di eventuali presenti, competenti o normali ascoltatori.

____________________________________________

 

In alternativa, un'ambiente ritenuto critico e con drastici limiti acustici,

verifica tramite parlato o classico battito delle mani, misure e quant'altro, presente  un sistema di riproduzione oppure un musicista che esegua con qualsiasi strumento,

verifica condivisa dei limiti più o meno drastici della qualità sonora,

ipotesi sulla causa ed interenti auspicabili,

ed infine, alutazione del risultato dopo una serie di interventi che eseguirò, e che nulla avranno a che vedere, ne con la classica fisica acustica, ne con problematiche elettriche e meccaniche delle eentuali apparecchiature di riproduzione. 

Per il giudizio, anche in questo caso, ci affideremo totalmente totalmente a quello del pianista ed a quello di eventuali presenti.

 

Anche in questo caso, a giudicare saranno il musicista e l'eventuale pubblico, specializzato, competente o meno.

extermination
Inviato
12 minuti fa, leonida ha scritto:

Se e quando vorrai, possiamo organizzare un evento in tal senso

Ti ringrazio. Non è di mio interesse 

  • Haha 1
ilmisuratore
Inviato
20 minuti fa, leonida ha scritto:

Questo è quello che ti risulta in relazione alle tue conoscenze e che risulta ai tuoi colleghi ed ai tuoi riferimenti.

Se e quando vorrai, possiamo organizzare un evento in tal senso:  una sala dal trattamerto ottimale secondo i tuoi/vostri canoni ed un musicista, preferibilmente un pianista che esegua.

Da li, mio compito espandere illimitatamente il livello qualitativo su ogni parametro, con verifica per ogni step di avanzamente che potranno essere anche centinaia,  tramite comparazione con la situazione precedente.

Ovviamente, nessun intervento su aspetti canonici di fisica austica, e, trattandosi di uno strumento musicale, e quindi diversamente da una riproduzione tramite apparecchiature elettroniche,nessuna possibilità di poter attribuire l'origine delle varie evoluzioni qualitative a variazioni prodotte dal generatore sonoro.

Per il giudizio, ci affideremo totalmente a quello del pianista e di eventuali presenti, competenti o normali ascoltatori.

____________________________________________

In alternativa, un'ambiente ritenuto critico e con drastici limiti acustici,

verifica tramite parlato o classico battito delle mani, misure e quant'altro, presente  un sistema di riproduzione oppure un musicista che esegua con qualsiasi strumento,

verifica condivisa dei limiti più o meno drastici della qualità sonora,

ipotesi sulla causa ed interenti auspicabili,

ed infine, alutazione del risultato dopo una serie di interventi che eseguirò, e che nulla avranno a che vedere, ne con la classica fisica acustica, ne con problematiche elettriche e meccaniche delle eentuali apparecchiature di riproduzione. 

Per il giudizio, anche in questo caso, ci affideremo totalmente totalmente a quello del pianista ed a quello di eventuali presenti.

Anche in questo caso, a giudicare saranno il musicista e l'eventuale pubblico, specializzato, competente o meno.

CVD

Per il giudizio ci affideremo al pubblico 

Il solito spettacolo illusionista che coinvolge la percezione di massa, lo stesso identico spettacolo che svolge Fabrizio con la fase, con i files identici, nonché la similitudine con gli spettacoli di David Copperfield 

Tutti e tre avete molto in comune, avete sviluppato un modo efficace per indicizzare la percezione ma, ripeto, questo giochino dura soltanto in quegli istanti in quanto la realtà fisica sta dietro l'angolo pronta a riassumere il suo ruolo principale con tutti i problemi che ne conseguono e, soprattutto, i problemi che NON vengono affatto risolti 

L'illusione dura poco

La realtà fisica è per sempre 

  • Melius 2
extermination
Inviato
43 minuti fa, ilmisuratore ha scritto:

Per il giudizio, ci affideremo totalmente a quello del pianista

@leonidaAl pianista che, per causa di forza maggiore, è "attaccato" al pianoforte dunque ad una distanza tale dalla sorgente in cui il livello del  suono diretto  è sostanzialmente totale ed il suono riflesso sostanzialmente minimale. Sai cosa vuol dire?! Che, nella sostanza, il suo ascolto non è influenzato dall'ambiente se non  minimamente.

ilmisuratore
Inviato
8 minuti fa, extermination ha scritto:

Al pianista che, per causa di forza maggiore, è "attaccato" al pianoforte dunque ad una distanza tale dalla sorgente in cui il livello del  suono diretto  è sostanzialmente totale ed il suono riflesso sostanzialmente minimale. Sai cosa vuol dire?! Che, nella sostanza, il.suo ascolto non è influenzato dall'ambiente se non mi minimamente.

Io concordo, ma lo ha citato Leonida 

extermination
Inviato
13 minuti fa, ilmisuratore ha scritto:

concordo, ma lo ha citato Leonida 

Perdonami. Ho sbagliato a quotare.:classic_biggrin:

Ospite
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