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Sentire differenze... che non ci sono!


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ilmisuratore
Inviato

Visto che la fisica convenzionale non conta nulla, Leonida dovrebbe anche poter dimostrare che posto un appartamento in condominio con un impianto a tromba da 121 dB spl di picco  si potrebbe realizzare un insonorizzazione tale da non consentire ai condomini di avvertire fastidio

Questo senza operare sulla struttura acustica 

 

Inviato
4 ore fa, extermination ha scritto:

Sai cosa vuol dire?! Che, nella sostanza, il suo ascolto non è influenzato dall'ambiente se non  minimamente.

 

senza polemica e costruttivamente - non ne sono così convinto 

  • Thanks 1
extermination
Inviato
1 ora fa, jakob1965 ha scritto:

senza polemica e costruttivamente - non ne sono così convinto 

Proviamo così: quando il suono diretto emesso dal piano  (ipotizziamo un mezza coda) arriva al pianista al massimo livello sonoro da lui espresso (diciamo entro 2-3 millisecondi ipotizzando la distanza 0,7-1 metro) ed il livello del suono riflesso arriva ad un livello di - -15/-20dB ( ipotizzando che la prima riflessione giunga al pianista dopo aver percorso 5-8 metri ( ritardo 15-24ms) ovvero quando ad un suono forte si somma un suono molto più debole il contributo tende a diventare trascurabile ( sotto i -20dB oserei dire  ininfluente).

Chiaro che il locale non deve essere una scatola da scarpe. Dunque rispetto ad un ascoltatore posizionato a 5 metri ci può essere molta differenza sia risposta nel domino della frequenza, del tempo dell' energia.

PS basta un microfono posizionato li ( a 70 cm dal piano)  e uno la ( a 5 mt) per accertare 

  • Melius 1
Inviato

Oramai siamo alla deriva. Anni e anni di studi studi, di scienza applicata all'elettronica e alla elettroacustica, la legge di ohm, la trasmissione del suono,  irrilevanti sull!altare di legnettive nastrini. Non contano nulla. Bastano le alchimie. 

Se capita qua uno per pa prima volta, chiama la neuro. 

  • Haha 1
Inviato
3 ore fa, grisulea ha scritto:

A meno che sia realmente cambiato qualcosa a livello acustico od elettrico o si sia risolto un problema reale. 

Si risolve in problema reale, un problema di tutt'altra fisica, un fenomeno mai osservato e pertanto mai affrontato come potenziale causa di una non corretta elaborazione dell'informazione acustica.

L'attività del fenomeno in questione è sta da sempre osservata ed inquadrata, con estremo insuccesso, cone fenomeno elettroacustico, e da qui, l'assenza totale di riscontro ha determinato e continua a determinare, vedi ad esempio questa discussione, la definizione di visionari per qoloro che eventualmente riscontrassero qualcosa di non rilevato e rilevabile strumentalmente.

Allo stato attuale, quindi l'assunto vigente  equivale a quanto creduto in era pre Copernicana, ossia  un ascoltatore, come la terra, l'elemento immobile che dovra  decodificare il segnale acusico in modo preciso e predeterminato dal responso strumentale, e quest'ultimo,  come il Sole, solo ed esclusivamente l'elemento mobile, la cui mobilità potrà e dovrà rappresentare  l'unica causa oggettiva di qualsiasi variazione dell'elaborazione acustica, necessariamente confermata quindi, sempre e comunque, dal responso strumentale.

.

A mio giudizio e per quanto ormai con certezza  mi risulti, si commette un errore fondamentale, oggettivo tra l'altro, nel definire "realtà fisica"  l'insieme dei fenomeni fisici che determinano fisicamente la formazione del suono.

In realtà è proprio quest'ultimo,  il termine "suono" a confermare ulteriormente l'inadeguatezza della suddetta espressione.

 

Espressione "realtà fisica" quindi, in materia acustica, da limitare esclusivamente allo studio di fenomeni vibratori dell'aria, e da modificare quindi in  "realtà elettroacustica"

.

La "realta  fisica"  volta a giusticare la sensazione d'ascolto, dovendo necessariamente includere il soggetto come recettore dello stimolo e  dovendo quest'ultimo operare il processo di conversione della vibrazikne meccanica in generico suono, ed ulteriormente, la distinzione fra quest'ultimo e la sua versione musicale, dovra essere considerata come l'insieme di tutti  fenomeni fisici esistenti in un ambiente destinato alla  produzione o riproduzione musicale nell'ipotesi che quanto non osservato e quinfi assolutamente non prevedibile, possa potenzialmente determinare una oggettiva variazione/deviazione dalla potenziale correttezza durante il processo di conversione da parte del soggetto.

_______________

Se quanto sopra apparisse stravagante, che non lo sia affatto può essere dedotto da quanto avvenga riguardo il senso della vista.

Nessuno potrebbe mai immaginare e mai infatti ha immaginato che nel processo che determina la visione, un eventuale problema visivo , distorsione,diplopia, sfocatura etc.. possa riguardare la realtà fisica ossia che l'alterazione risieda nell'oggetto  e non nel soggetto.

Chiunque, cosciente al 100% del proprio problema, consulterà un oculista, che diagnosticherà e quantificherà l'entità del problema, e risolverà tramite l'interposizione di un dispositivo, un sistema di due vetrini definiti occhiali,  che posti fra la realtà fisica da interpretare ed il relativo processatore, permetterà a quest'ultimo di elaborare correttamente l'informazione.

La questione quindi si riduce ad una semplice conclusione:

Alfine di un corretto equilibrio tonale e di un'elevata linearità ed  estensione in frequenza le stesse prerogative che si cercano intervenendo su presunti errori  generati dal sistema di riproduzione o dell'ambiente , si posseggono come  per il senso della vista,  canonici 10 decimi, o anche per l'elaborazione acustica sarebbero necessari degli "orecchiali"?

 

Inviato
5 ore fa, grisulea ha scritto:

Mi hai anticipato nella risposta all'ultimo post. Quindi perché al posto di correggere l'ascolto a quattro bacucchi davanti a due casse non ti proponi alla soluzione dei problemi delle grandi sale da musica? Intento sicuramente più qualificante, appagante, gratificante e sicuramente meglio pagato? Ed il prestigio non ce lo vogliamo mettere?

Infatti hai perfettamente ragione, se non fosse che l'attenzione verso la qualita, sonora, da parte del pubblico generico, come anche da parte di musicisti, cantanti, operatori etc equivalga piu o meno a zero.

Aggiungi poi ll'ovvio e naturale scetticismo e la naturale prevenzione vklta a conservare proprie certezze e convinzioni acquisite con tanta fatica e tanto studio...

No, meglio non conoscere, vade retro!

Inviato
24 minuti fa, leonida ha scritto:

Si risolve in problema reale, un problema di tutt'altra fisica, un fenomeno mai osservato e pertanto mai affrontato come potenziale causa di una non corretta elaborazione dell'informazione acustica.

L'attività del fenomeno in questione è sta da sempre osservata ed inquadrata, con estremo insuccesso, cone fenomeno elettroacustico, e da qui, l'assenza totale di riscontro ha determinato e continua a determinare, vedi ad esempio questa discussione, la definizione di visionari per qoloro che eventualmente riscontrassero qualcosa di non rilevato e rilevabile strumentalmente.

Allo stato attuale, quindi l'assunto vigente  equivale a quanto creduto in era pre Copernicana, ossia  un ascoltatore, come la terra, l'elemento immobile che dovra  decodificare il segnale acusico in modo preciso e predeterminato dal responso strumentale, e quest'ultimo,  come il Sole, solo ed esclusivamente l'elemento mobile, la cui mobilità potrà e dovrà rappresentare  l'unica causa oggettiva di qualsiasi variazione dell'elaborazione acustica, necessariamente confermata quindi, sempre e comunque, dal responso strumentale.

.

A mio giudizio e per quanto ormai con certezza  mi risulti, si commette un errore fondamentale, oggettivo tra l'altro, nel definire "realtà fisica"  l'insieme dei fenomeni fisici che determinano fisicamente la formazione del suono.

In realtà è proprio quest'ultimo,  il termine "suono" a confermare ulteriormente l'inadeguatezza della suddetta espressione.

Espressione "realtà fisica" quindi, in materia acustica, da limitare esclusivamente allo studio di fenomeni vibratori dell'aria, e da modificare quindi in  "realtà elettroacustica"

.

La "realta  fisica"  volta a giusticare la sensazione d'ascolto, dovendo necessariamente includere il soggetto come recettore dello stimolo e  dovendo quest'ultimo operare il processo di conversione della vibrazikne meccanica in generico suono, ed ulteriormente, la distinzione fra quest'ultimo e la sua versione musicale, dovra essere considerata come l'insieme di tutti  fenomeni fisici esistenti in un ambiente destinato alla  produzione o riproduzione musicale nell'ipotesi che quanto non osservato e quinfi assolutamente non prevedibile, possa potenzialmente determinare una oggettiva variazione/deviazione dalla potenziale correttezza durante il processo di conversione da parte del soggetto.

_______________

Se quanto sopra apparisse stravagante, che non lo sia affatto può essere dedotto da quanto avvenga riguardo il senso della vista.

Nessuno potrebbe mai immaginare e mai infatti ha immaginato che nel processo che determina la visione, un eventuale problema visivo , distorsione,diplopia, sfocatura etc.. possa riguardare la realtà fisica ossia che l'alterazione risieda nell'oggetto  e non nel soggetto.

Chiunque, cosciente al 100% del proprio problema, consulterà un oculista, che diagnosticherà e quantificherà l'entità del problema, e risolverà tramite l'interposizione di un dispositivo, un sistema di due vetrini definiti occhiali,  che posti fra la realtà fisica da interpretare ed il relativo processatore, permetterà a quest'ultimo di elaborare correttamente l'informazione.

La questione quindi si riduce ad una semplice conclusione:

Alfine di un corretto equilibrio tonale e di un'elevata linearità ed  estensione in frequenza le stesse prerogative che si cercano intervenendo su presunti errori  generati dal sistema di riproduzione o dell'ambiente , si posseggono come  per il senso della vista,  canonici 10 decimi, o anche per l'elaborazione acustica sarebbero necessari degli "orecchiali"?

Mamma mia.

Mamma mia....

Da problemi oculsitici al corretto equilbrio tonale...

Così..

  • Melius 1
Inviato

@grisulea

Appena ricevuti, vedi orari,  oltre 400 incrementi qualitativi, uno per uno valutati dall'utente con ascolto prima e dopo l'applicazione e relativo ritorno alla situazikne precedente.

Un giorno per sedimentare il tutto e ripresa il giorno seguente.

Due settimane, oltre 60 ore impiegate alfine  di procedere step by step con approfondita valutazione da parte del proorierario del sistema che inizialmente meditava di vendere tutto  per assoluta insoddisfazione nknosrante le continue evoluzioni attraverso l'acquisto di apparecchiature piu performanti sulla carta.

Valore del sistema, oltre 250.000 euro.

Nessun cambiamento della cosiddetta realta fisica, ile informazioni enesse dai diffusori sempre le stesse, ma processamento stravolto in direzione di quello originario, perfettamente confermato da una simulazione che permette di immunizzarsi dal fenomeno distorcente e valutare in anticipo il risultato (impossibile con  qualsiasi mezzo o tecnica conosciuta) da raggiungere

[31/5, 15:59]  Scardamaglia abbiamo creato un impianto mostruoso anzi hai creato
[31/5, 15:59]  2: !!!!!
[31/5, 15:59]  Ho sentito qualcosa ieri sera quando ho potuto
[31/5, 15:59] : Ma mi sembra proprio che fa paura
[31/5, 15:59]  Nel senso buono del termine
[31/5, 16:00]  E mettendo quei dispositivi continua a migliorare in maniera pazzesca
[31/5, 16:02]  E poi a fine settimana se abbiamo tempo tra sabato e domenica ci vediamo un'altra volta solo per fare un ascolto perché ne vale la pena

ilmisuratore
Inviato
4 minuti fa, leonida ha scritto:

E mettendo quei dispositivi continua a migliorare in maniera pazzesca

Dispositivi ? di cosa si tratta ?

Inviato
19 minuti fa, scroodge ha scritto:

Mamma mia.

Mamma mia....

Da problemi oculsitici al corretto equilbrio tonale...

Così..

Considerali deliri  di un soggetto  senza metodo, jncapace di elaborare correttamente uno scritto e per giunta fuori di testa.

D'altronde è il tuo mestiere, non puoi sicuramente sbagliarti.

 

 

Inviato
1 minuto fa, ilmisuratore ha scritto:
6 minuti fa, leonida ha scritto:

E mettendo quei dispositivi continua a migliorare in maniera pazzesca

Dispositivi ? di cosa si tratta

Non deve interessarti.

Per te fuffa, senza alcun  dubbio come sempre.

 

Inviato
1 ora fa, Ggr ha scritto:

Se capita qua uno per pa prima volta, chiama la neuro. 

 io da ingegnere non capisco i tuoi scritti   - non li trovo logici  e anche li trovo anche un poco offensivi (involontariamente) - la legge di ohm cosa ha a che fare con un dubbio in merito alla sensibilità che un pianista o altri strumentisti (magari anche di livello alto) può  avere quando suona e il suono che lui ha in mente e che si aspetta al variare dell'ambiente - molto interessanti sono i vari documentari di Accardo e Baremboim quando descrivono il suono etc...)  

 

possiamo essere più razionali anche in commenti per me particolari in merito alla razionalità che assurgono in maniera maldestra a universalità - ciao 

  • Melius 1
Inviato
1 ora fa, jakob1965 ha scritto:

da ingegnere non capisco i tuoi scritti

E mi dispiace. Avanti un altro. Per fortuna in molti li capiscono. 

  • Thanks 1
Inviato
1 ora fa, jakob1965 ha scritto:

io da ingegnere non capisco i tuoi scritti   

Fa niente... Fidati 

Inviato

Scardamaglia?

In una chat ogni tanto scrive un suo adepto..

Meglio che non scrivo cosa suggerisce per avere un buon suono, indipendentemente dall' impianto 🤣🤣🤣🤣

Inviato

@Ggr perdona ma hai un comportamento sgradevole e inopportuno

 

Devi offendere altre persone per una tua idea?

 

  • Melius 1
Inviato

@extermination può essere che sia razionale quelli che scrivi se a suonare ci andiamo io o te

 

Quando si inizia a parlare di talenti e di interpreti di alto livello ci andrei molto più prudente 

 

Questi hanno una sensibilità rispetto al suono molto  sviluppata 

Tutto qui

 

  • Thanks 1
extermination
Inviato

@jakob1965 mi riferivo al contesto propostomi  da Leonida ovvero ipotizzando  un locale semiriverberante di dimensioni tipo Location manifestazioni audio dove un trattamento acustico davvero poco dice per il pianista al contrario molto di più chi ascolta a 5-6 metri 

Chiaro che se il pianista mette a confronto il proprio sound tra il suonare in un teatro, un auditorium, una cattedrale, la variazione su certi aspetti può essere anche significativa.

Ospite
Questa discussione è chiusa.

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