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Melius Club

Ai confini del Jazz


damiano

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Inviato

Immaginate cosa avrebbe potuto fare oggi una mente come quella di Davis, con i potenti strumenti odierni di modellazione del suono... 

  • Melius 1
Gaetanoalberto
Inviato

Si, lo so, adesso mi storcerete un po' la bocca, perchè va bene confini, ma non è che andiamo nel funky, insomma in una marmellata nella quale non si distingue il bandolo ?

Però che ci posso fare, questo Stanley Clarke omonimo del 1974, al basso acustico ed elettrico e pure al piano, con la sua compagnia cantante, anzi, suonante, composta da Jan Hammer alle svariate tastiere utilizzate, Tony Williams, batterista davisiano che riempie di ritmo la prima facciata, Bill Connors alle chitarre, un'affacciata nel jazz credo la faccia, senza staccarsi troppo da venature rock.

Mi piace molto, se pure non particolarmente cervellotico.

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  • Melius 2
Inviato
2 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Si, lo so, adesso mi storcerete un po' la bocca


Ma per nulla, io sono un fan di Stanley Clark! :classic_biggrin:
Come si può resistere all'attaco di Silly Putty, sparato a tutto volume sullo stereo?

 

 

  • Melius 1
  • Thanks 1
Inviato

Tornando un attimo indietro... Ma Ve lo immaginate l'appassionato di jazz duro e puro tutto acustico, nei '70, già "provato" da alcuni ascolti "free" che cmq mal che vada resta acustico... cala la puntina sul doppio Live Evil appena comprato e gli parte l'attacco di "Sivad".

Coccolone assicurato :classic_biggrin: 

Oggi ci viene da ridere (e c'è ancora chi non se ne capacita), ma cercate di immaginare allora... Non era facile capire. 

.

Ps. Consiglio l'ascolto, impegnativo sicuramente, dell'intera session al Cellar Door, da cui è tratto Live Evil. Uscì in ben 6 CD nel 2005. Naturalmente disponibile in streaming. https://www.qobuz.com/us-en/album/the-cellar-door-sessions-1970-miles-davis/0827969361429

.

 

 

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  • Melius 1
  • Thanks 1
Inviato
17 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Stanley Clarke


A proposito di Stanley Clarke (probabilmente secondo solo a Jaco Pastorius), andrebbe ricordato il "supergruppo" che mise in piedi Creed Taylor (CTI Records) nell'80, di cui faceva parte anche il nostro. I "Fuse One". 3 dischi prodotti, di cui 2 sicuramente notabili, il primo omonimo "Fuse One", ed il secondo, Silk.

 


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  • Melius 1
  • Thanks 1
Gaetanoalberto
Inviato
2 ore fa, one4seven ha scritto:

Tornando un attimo indietro... Ma Ve lo immaginate l'appassionato di jazz duro e puro tutto acustico, nei '70, già "provato" da alcuni ascolti "free" che cmq mal che vada resta acustico... cala la puntina sul doppio Live Evil appena comprato e gli parte l'attacco di "Sivad".

Coccolone assicurato :classic_biggrin: 

Oggi ci viene da ridere (e c'è ancora chi non se ne capacita), ma cercate di immaginare allora... Non era facile capire. 

.

Ps. Consiglio l'ascolto, impegnativo sicuramente, dell'intera session al Cellar Door, da cui è tratto Live Evil. Uscì in ben 6 CD nel 2005. Naturalmente disponibile in streaming. https://www.qobuz.com/us-en/album/the-cellar-door-sessions-1970-miles-davis/0827969361429

.

 

0827969361429_600.jpg

 

Procedo alla maratona...

Inviato
22 ore fa, one4seven ha scritto:

all'attaco di Silly Putty, sparato a tutto volume sullo stereo?

Journey to Love è un gran disco, nel suo genere. A me piace molto la traccia che chiude l'elleppi "Concerto for Jazz/Rock Orchestra"

 

Ciao

D.

 

  • Melius 2
Inviato

Beccatevi l'ultimo pezzo di Paolo Fresu, appena uscito.  Credo ne segua un album a breve...

.

 

Screenshot_2024-12-07-17-14-40-422_com.dnm.heos.phone.jpg

  • Thanks 2
ascoltoebasta
Inviato

Ho acquistato il nuovo CD di Beledo dal titolo "Flotando en vacio",conoscevo già bene questo talentuoso polistrumentista che si dedica maggiormente alla chitarra,nel nuovo lavoro sforna un Jazz,jazzrock di ottima fattura,la sua origine Uruguayana porta con sè la dote di riuscire a donare una certa vena melodica anche in esecuzioni non certo main stream,qui è coadiuvato da strumentisti d'alta caratura e il risultato lo trovo eccellente.

 

  • Melius 1
  • Thanks 1
Inviato

Wolfgang Dauner è un brillante pianista tedesco scomparso nel 2020. È stato uno dei musicisti europei più attivi nel ricercare nuove strade musicali partendo dalla grande casa del jazz. Non voglio scrivere troppo, chi ha interesse potrà andare a caccia, però ci tengo a scrivere che nel 75 ebbe l'ambizione di formare "United Jazz and Rock Ensemble", riunendo musicisti di jazz e rock progressivo. Tra gli altri il chitarrista Volker Kriegel (meritevole di capitolo a parte), il trombettista Ack Van Rooyen, il trombonista Albert Mangelsdorff, il sassofonista Charlie Mariano, la flautista Barbara Thompson, il trombettista dei Nucleus Ian Carr, il bassista Eberhard Weber e il batterista dei Colosseum Jon Hiseman. I loro album si sono classificati tra i più venduti del jazz tedesco, alcuni titoli degli inizi: Live im Schutzenhaus  (1977), Teamwork (1978), The Break Even Point  (1979), con il trombettista Kenny Wheeler. L'attività del gruppo è andata avanti fino agli inizi degli anni 90.

Un live dell'indice sarà facile riconoscere alcuni dei musicisti citati

 

Ciao

D.

 

  • Melius 1
  • Thanks 1
Inviato
2 ore fa, one4seven ha scritto:

figata si farebbe con questo

Essi, sarebbe bella caccia e non costa il solito rene 🙂

Ciao

D.

ascoltoebasta
Inviato

Oggi ho inserito nel lettore il,per me,ottimo lavoro del 2018 dei Soft Machine "Hidden Details",ritrovatisi qui con buona parte dei vecchi (realmente vecchi) e gloriosi componenti e sfornando un prezioso disco di musica sufficientemente intricata, ma mai eccessivamente,grandi musicisti al servizio della buona musica.

 

  • Thanks 1
Inviato
Il 4/12/2024 at 21:55, Gaetanoalberto ha scritto:

Stanley Clarke

MI hai fatto ricordare che lo vidi al Blue Note di Milano agli inizi degli anni 2000 ( non ricordo bene).

Mi fece l'impressione di un bassista che avrebbe voluto essere un chitarrista visto che era una sorta di assolo continuo, tant'è che aveva un secondo bassista che faceva "il bassista" :classic_biggrin:

 

Grazie per avermi sbloccato il ricordo.

  • Melius 1
Inviato

Io avrei voluto essere al Village Vanguard in quel 24 febbraio 1973

 

 

 

  • Melius 1

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