damiano Inviato 12 Dicembre 2024 Autore Inviato 12 Dicembre 2024 2 ore fa, senek65 ha scritto: Village Vanguard in quel 24 febbraio 1973 Ma qui siamo nella "Storia della Musica" con S ed M maiuscole 🙂...Fort Yawuh è, senza dubbio alcuno, che vuol dire per me, l'opera migliore del quartetto americano di Jarrett, avvicinato (forse) da Survivor's Suite. FY è un perfetto lavoro di gruppo dove i solisti suonano in perfetta armonia per conseguire un fine comune. Ed è il disco che propongo sempre a chi mi dice: "Jarrett suona come Bill Evans". Perché i "pianisti" evolvono, come tutte le cose terrene, e da Powell a Mehldau, passando attraverso Bill Evans, McCoy Tyner, Monk, Jarrett il modo di suonare il piano si è evoluto a dismisura. Ed è il 73, uno degli anni magici del secolo scorso, da altre parti suonavano, tra le altre cose, The dark side of the Moon, Selling England by the Pound, Birds of Fire.... Ciao D. 2
senek65 Inviato 12 Dicembre 2024 Inviato 12 Dicembre 2024 @damiano è un disco di una libertà assoluta.
one4seven Inviato 12 Dicembre 2024 Inviato 12 Dicembre 2024 @damiano @senek65 a titolo informativo, Fort Yawuh è una delle tante registrazioni dei 70 che nascono "immersive", ossia quadrifoniche. Ma nessuno, almeno fino ad oggi, ha riportato alla luce il mix quad di questo disco. Tanta roba è ancora nei cassetti... 2
one4seven Inviato 12 Dicembre 2024 Inviato 12 Dicembre 2024 7 ore fa, senek65 ha scritto: @damiano è un disco di una libertà assoluta. Ci si concentra, giustamente, sul pianista, ma è anche, a mio avviso, un disco con dei "giri" di basso fenomenali. E la registrazione, o almeno il 24/192 rimasterizzato, non lesina certo nel sottolinearli.
one4seven Inviato 12 Dicembre 2024 Inviato 12 Dicembre 2024 Le linee di confine sono un crocevia di passaggio, ed è proprio al confine che si possono scegliere diverse direzioni, a volte convergenti, a volte opposte. Vi segnalo due lavori molto interessanti del 2024, di giovani emergenti, che si muovono proprio nei pressi dei confini, fanno della "fusione" un totem, ma prendono direzioni estremamente diverse tra loro. . . 1 1
Questo è un messaggio popolare. Gaetanoalberto Inviato 12 Dicembre 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 12 Dicembre 2024 Ciao raghi. Continuate a postare che devo farmi una cultura. Poco tempo per tutto ma mi sto godendo questo splendido Bennie Maupin. The jewel in the lotus. Recuperato su Qobuz, purtroppo disponibile sul tubo solo per abbonati. 2 1
damiano Inviato 13 Dicembre 2024 Autore Inviato 13 Dicembre 2024 Il 12/12/2024 at 18:27, senek65 ha scritto: pure il sassofono non scherza E Redman, alla fine della title track, rientra nel solo, che richiama la melodia, con un strumento "aerofono" che nelle note viene definito "chinese musette". Che deve essere, a giudicare dalla sonorità, come una ciaramella, ed è una delle cose di questo album che più mi piacciono Ciao D.
damiano Inviato 13 Dicembre 2024 Autore Inviato 13 Dicembre 2024 20 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto: Bennie Maupin. The jewel in the lotus. Intendi questo, prodotto da Manfred Eicher? Ciao 😉 D. 1
Gaetanoalberto Inviato 13 Dicembre 2024 Inviato 13 Dicembre 2024 2 minuti fa, damiano ha scritto: Intendi questo Grrrrrrr Comunque il brano che mi é piaciuto di più è Mappo 1
jimbo Inviato 13 Dicembre 2024 Inviato 13 Dicembre 2024 che ne pensate di questo gruppo romano,il batterista è un mio conoscente,io non ci capisco nulla di questo genere.... 1
damiano Inviato 13 Dicembre 2024 Autore Inviato 13 Dicembre 2024 21 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto: Bennie Maupin. The jewel in the lotus E comunque mi piace, mi sono fatto un giro sul tubo e secondo me, ha degli spunti originali e molto piacevoli. Ci devo tornare sopra e ragionare bene però la prima impressione è positiva. Grazie Ciao D. 1
one4seven Inviato 13 Dicembre 2024 Inviato 13 Dicembre 2024 @damiano è un disco particolare, di fatto è una band di Herbie Hancock (che partecipa al disco), che però suona "sotto ECM". E Hancock non è un musicista da ECM... infatti non vi suonerà mai con Manfred Eicher, a parte questo episodio. Beccarlo in LP è un terno al lotto, si trova solo a prezzi stratosferici. In CD, Eicher lo ripropose per la prima volta solo nel 2007, addirittura cambiandogli copertina!
Gaetanoalberto Inviato 14 Dicembre 2024 Inviato 14 Dicembre 2024 4 ore fa, jimbo ha scritto: che ne pensate di questo gruppo romano,il batterista è un mio conoscente,io non ci capisco nulla di questo genere.... Non male
jimbo Inviato 14 Dicembre 2024 Inviato 14 Dicembre 2024 13 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto: Non male Non lo so,a me sembra na palla,monotona fino allo sfinimento,poi sulla qualità dei musicisti non saprei,ma non sembrano male....
damiano Inviato 14 Dicembre 2024 Autore Inviato 14 Dicembre 2024 20 ore fa, damiano ha scritto: Ci devo tornare sopra e ragionare bene però la prima impressione è positiva. Ci sono tornato, come il postino. Aggiusto un attimo quanto scritto; è abbastanza piacevole ma nulla più e mi comunica un profondo senso di inespresso. È come se dovesse decollare da un momento all'altro ma è un continuo rullare in pista, se fosse calcio ed io Gianni Brera scriverei che sono dei gran "mena torrone*. Forse era l'intenzione originale ma non riesco a capire fino in fondo. Musicisti bravissimi ovviamente ma poco costrutto. Ciao D.
Gaetanoalberto Inviato 14 Dicembre 2024 Inviato 14 Dicembre 2024 3 minuti fa, damiano ha scritto: Ci sono tornato, come il postino. Aggiusto un attimo quanto scritto; è abbastanza piacevole ma nulla più e mi comunica un profondo senso di inespresso. È come se dovesse decollare da un momento all'altro ma è un continuo rullare in pista, se fosse calcio ed io Gianni Brera scriverei che sono dei gran "mena torrone*. Forse era l'intenzione originale ma non riesco a capire fino in fondo. Musicisti bravissimi ovviamente ma poco costrutto. Ciao D. Okkey, tolgo la coppetta vah 1
damiano Inviato 14 Dicembre 2024 Autore Inviato 14 Dicembre 2024 Ancora il meraviglioso (per me) Jan Garbarek, in un NDR jazz workshop a Kiel nel 1979. Garbarek è ancora in via di formazione, intendo il suo personalissimo modo di suonare, e si esprime con un voicing nel quale si possono riconoscere cadenze da hard bop. Lo accompagnano un paio di musicisti che poi prenderanno direzioni proprie, John Taylor al piano ed organo e Bill Connors alla chitarra per un risultato complessivo molto buono che a me piace molto. Taylor e Connors saranno presenti con G. fino al disco Photo with Blue Sky..... Da quel momento Garbarek inizierà il suo periodo piano less coinvolgendo chitarristi dal suono più "ingombrante" come Bill Frisell e David Torn. Questo concerto si trova anche come bootleg. Buona caccia 🙂 Ciao D.
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