Questo è un messaggio popolare. minollo63 Inviato 21 Febbraio Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 21 Febbraio "Apple Cores" uscito qualche settimana fa, è il nuovo album di James Brandon Lewis sempre con una classica formazione a trio (il suo sax, assieme a percussioni e basso/chitarra). Ispirato ai ritmi e alle trame sonore dell'hip-hop e del funk, pur rimanendo radicato nel jazz, è stato registrato nel corso di due intense sessioni interamente improvvisate. Un lavoro che spazia tra contrasto e armonia, concretezza e spiritualità e che alla fine assomiglia a una dichiarazione da parte di un musicista che vede nel jazz non una forma chiusa, ma un campo d’azione aperto, libero di accogliere nuove energie musicali e linguaggi creativi. Ciao ☮️ Stefano R. 4 1 Link al commento https://melius.club/topic/22324-ai-confini-del-jazz/page/50/#findComment-1443389 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
hsh1979 Inviato 21 Febbraio Condividi Inviato 21 Febbraio @Gaetanoalberto grazie ma 72€ sono un po troppo... provo a cercarlo altrove pensavo più sui 30€ Link al commento https://melius.club/topic/22324-ai-confini-del-jazz/page/50/#findComment-1443405 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Questo è un messaggio popolare. damiano Inviato 22 Febbraio Autore Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 22 Febbraio 12 ore fa, minollo63 ha scritto: Apple Cores" uscito qualche settimana fa, è il nuovo album di James Brandon Grazie Stefano, è molto molto bello. Avevo iniziato ad ascoltarlo qualche giorno fa e volevo fare lo spot 🙂 È un lavoro che merita ascolti ripetuti per essere apprezzato fino in fondo. Lo scrivo meglio: è molto bello anche d'impatto ma la forza che sprigiona immediatamente, che richiama alla memoria allenata altro, io ci sento tanto Cherry, rischia di nascondere il pregio "musicale" del disco. La ritmica complessa, le melodie "diagonali, l'improvvisazione free (ma non troppo) Insomma: bellissimo lavoro ed ottima musica Ciao D. 3 1 Link al commento https://melius.club/topic/22324-ai-confini-del-jazz/page/50/#findComment-1443570 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
one4seven Inviato 22 Febbraio Condividi Inviato 22 Febbraio @damiano Non avrei saputo scriverlo meglio: JBL tende quasi ad un sound (post) rock. Ma è la "pelle"... Dopo però, ti accorgi dei diversi livelli sottostanti... Azzarderei a dire che è lo stesso lavoro che fa Ambrose Akinmusire, però con rap/hip hop. C'è questo pezzo, ad esempio, "Exactly, Our Music", meraviglioso. 1 1 Link al commento https://melius.club/topic/22324-ai-confini-del-jazz/page/50/#findComment-1443727 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Questo è un messaggio popolare. Gaetanoalberto Inviato 22 Febbraio Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 22 Febbraio Mi sono fortunosamente imbattuto in Hungry People di Rabin Abou-Khalil, che restituisce un matrimonio di tradizione europea, improvvisazione e tradizioni arabe, che vi invito ad ascoltare con fiducia. Successivamente mi sono dedicato ad 1:11 di Carlos Bica, un raffinato contrabbassista che propone una musica molto elegante, che definirei quasi "romanticA", e vi invito ad ascoltare per compensare il tanto rumore che ci circonda. Ciao. G.A. 1 2 Link al commento https://melius.club/topic/22324-ai-confini-del-jazz/page/50/#findComment-1443742 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Questo è un messaggio popolare. one4seven Inviato 23 Febbraio Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 23 Febbraio E adesso un video che... "Pura magia". Un video d'archivio, che, ancora una volta, spiega tante, tantissime cose discusse in questo 3d. . . Anno 1983. Lyle Mays - piano, keyboards, autoharp Nana Vasconcelos - vocals, percussion Bill Frisell - guitar Marc Johnson - bass Adam Nussbaum - drums Billy Drewes - saxophones, recorder Pedro Aznar - vocals, electric bass, guitar, percussion 4 Link al commento https://melius.club/topic/22324-ai-confini-del-jazz/page/50/#findComment-1444573 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gaetanoalberto Inviato 23 Febbraio Condividi Inviato 23 Febbraio Giovani de na ölta, se vi capita fatevi un giro su questo John De Leoand Jazzabilly lovers - Tomato Peloso. Carichissimo e particolare. 1 Link al commento https://melius.club/topic/22324-ai-confini-del-jazz/page/50/#findComment-1445133 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
senek65 Inviato 24 Febbraio Condividi Inviato 24 Febbraio Il 21/02/2025 at 21:07, minollo63 ha scritto: "Apple Cores" uscito qualche settimana fa, è il nuovo album di James Brandon Lewis s ho provato ma al momento non mi attizza. Forse qualche anno fa si. 1 Link al commento https://melius.club/topic/22324-ai-confini-del-jazz/page/50/#findComment-1445680 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Questo è un messaggio popolare. one4seven Inviato 24 Febbraio Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 24 Febbraio Tanto ci era piaciuta quell'opera mastodontica intitolata "Plumb" (2023) in cui spicca la partecipazione di "Questlove", alias Ahmir-Khalib Thompson. Ma come si arriva a Plumb? Beh... già nel 2001, il nostro è partecipe di un quartetto, The Philadelphia Experiment, che pubblica un album omonimo. https://www.discogs.com/master/86880-The-Philadelphia-Experiment-The-Philadelphia-Experiment E gli altri? Gli altri sono Christian McBride, Uri Caine, e finanche Pat Martino (sennò che Philadelphia sarebbe?) Discone Jazz/Funk/Elettronica imperdibile. 2 1 Link al commento https://melius.club/topic/22324-ai-confini-del-jazz/page/50/#findComment-1445965 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Questo è un messaggio popolare. egalli Inviato 24 Febbraio Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 24 Febbraio @one4seven E' un disco interessante questo di Uri Caine, che in parte mi ricorda l'esperienza del 2002 di Michel Portal, quando cercò di avvicinarsi al contesto funky di Prince ingaggiando la sua sezione ritmica rinvigorita da Vernon Reid ed altri. Operazione bellissima e riuscitissima, estremamente raffinata in cui il mondo espressivo del maestro francese trovò nella scansione nervosa del funky una seconda giovinezza (o terza...) 3 1 Link al commento https://melius.club/topic/22324-ai-confini-del-jazz/page/50/#findComment-1446160 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
one4seven Inviato 24 Febbraio Condividi Inviato 24 Febbraio @egalli Grazie! Interessantissima segnalazione. Andrò certamente ad approfondire... Link al commento https://melius.club/topic/22324-ai-confini-del-jazz/page/50/#findComment-1446180 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Questo è un messaggio popolare. damiano Inviato 25 Febbraio Autore Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 25 Febbraio Che bello il disco di Ambrose quello nuovo C'è tanta roba dentro ed è suonato magistralmente Mi sono ridotto ad ascoltare cose in macchina che riesco poco ad accendere l'impianto 🙂 Ciao D. 3 Link al commento https://melius.club/topic/22324-ai-confini-del-jazz/page/50/#findComment-1446556 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
damiano Inviato 25 Febbraio Autore Condividi Inviato 25 Febbraio Il 23/02/2025 at 17:35, Gaetanoalberto ha scritto: John De Leoand Jazzabilly lovers - Tomato Peloso. Bellissimo! John De Leo è un fenomeno assoluto, quando emerse parlarono dell'erede di Demetrio Strotos Ed offre performance "limitless" Qui è con Danilo Rea, Furio Di Castri, Roberto Gatto e si cimenta con "Black Home Sun" Grazie ancora D. 1 Link al commento https://melius.club/topic/22324-ai-confini-del-jazz/page/50/#findComment-1446573 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
one4seven Inviato 25 Febbraio Condividi Inviato 25 Febbraio 21 ore fa, egalli ha scritto: Michel Portal, quando cercò di avvicinarsi al contesto funky di Prince ingaggiando la sua sezione ritmica rinvigorita da Vernon Reid ed altri. Operazione bellissima e riuscitissima Ma che bel disco! Minneapolis! Mamma mia! Grazie! Oltretutto suona in maniera eccellente! @damiano l'album di Ambrose più lo ascolti più cresce! 1 Link al commento https://melius.club/topic/22324-ai-confini-del-jazz/page/50/#findComment-1446947 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
one4seven Inviato 25 Febbraio Condividi Inviato 25 Febbraio Il 23/02/2025 at 17:35, Gaetanoalberto ha scritto: Tomato Peloso Molto bello! C'è la mano longa di Paolo Fresu, che suona in alcuni pezzi, e soprattutto, lo produce, dato che la TUK MUSIC è la sua Etichetta... PS. notevole Love me tender di Elvis .... 1 1 Link al commento https://melius.club/topic/22324-ai-confini-del-jazz/page/50/#findComment-1446996 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Questo è un messaggio popolare. analogico_09 Inviato 25 Febbraio Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 25 Febbraio Il 21/02/2025 at 21:07, minollo63 ha scritto: Ispirato ai ritmi e alle trame sonore dell'hip-hop e del funk, pur rimanendo radicato nel jazz, Ascoltavo ieri questo interessante album di accattivante ascolto che sarebbe da ascrivere a mio avviso al jazz di dentro i suoi stessi confini, pur incorporando in se ritmi hip-hop e funk ed altre moderate "fusionerie". Nessuna novità, sono innesti che vengono da molto lontano, basti ricordare il Davis periodo funky, etc. Una musica che, insieme alle capacità formali ed espressive del leader dotato di ottima classe strumentale, strutturato sulle molteplici eco di tanto jazz delle nuove ed ultime scene avanzate, ferma ai limiti del free main superati, strutturato sul modo armonioco_ritmico tonale. Nelle vecchie discussioni si è spesso parlato delle "eredità" del jazz più dirette rappresentate per l'appunto da forme "ghetto" di rap, funky, hip-hop, questione sulla quale mi sono dimostrato convinto sostenitore. Nel complesso, dando una scorsa generale ed occasionale ai tanti brani postati, mi pare capire che il titolo del topic venga discretamente sfor(z)ato, ci sta dentro un po' di tutto, brani che sono lontani lontani dai confini del jazz, altri brani situati pienamente dentro i territori della musica afroamericana. Ma no problem, figuriamoci, l'importante è che ci si diverta con tanta buona musica, lo dico solo per dire anche la mia scioperata o meno che sia. A volte potrei pensare che tanto valeva situare il jazz di dentro i confini nell'altro "storico" topic per poter prendere e dare al jazz quello che più identitariamente jazzistico sia del jazz senza manicheismi ed esclusioni per le musiche ai confini del jazz dal momento che trovano più appropriato asilo in questa discussione. Il 22/02/2025 at 09:35, damiano ha scritto: io ci sento tanto Cherry, A parte qualche coloritura "esotica" abbastanza fortuita, personalmente non riesco a ritrovarci Don Cherry, Damiano; la poetica del trombettista, il "fraseggio", l'impulso ritmico, il senso dell'improvvisazione frastagliata, "nervosa" a tratti "anarchica", non di meno lirica, prendono altre strade. La frase di James Brandon Lewis è più "rotonda" e il suo sax è più vicino, con tutte le differenze del caso, alla voce strumentale profonda e calda intrisa di una intensità religiosa, del sassofonista Maurice MacIntyre, un musicista fondamentale ma "a se stante", purtroppo abbastanza misconosciuto, sul quale mi soffermai nel tipic del jazz o degli ascolti vinilici. Le differenze sono di misura come pure le assonanze per questo preferisco considerare le mie opsservazioni come impressions personali 2 1 Link al commento https://melius.club/topic/22324-ai-confini-del-jazz/page/50/#findComment-1447118 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
minollo63 Inviato 26 Febbraio Condividi Inviato 26 Febbraio Le sonorità proposte dal trombettista afroamericano Ambrose Akinmusire non sono così facili da classificare come “semplice” jazz contemporaneo, in quanto anche nel suo nuovo album “Honey from a winter stone”, ci troviamo davanti all’incontro tra improvvisazione jazz e hip hop urbano, che trovano un collante in un substrato quasi cameristico di estrazione minimalista. Una volta ancora Akinmusire continua nella sua ricerca di una forma di musica totale, di un suono visionario e affascinante che trascende le barriere di genere e spazia tra jazz, ambient, soul e hip hop. Ciao ☮️ Stefano R. 1 1 Link al commento https://melius.club/topic/22324-ai-confini-del-jazz/page/50/#findComment-1448032 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Grancolauro Inviato 26 Febbraio Condividi Inviato 26 Febbraio Il 21/02/2025 at 21:07, minollo63 ha scritto: "Apple Cores" uscito qualche settimana fa, è il nuovo album di James Brandon Lewis Grazie, disco interessante. Mi ricorda alcune cose dei The Comet is Coming 1 1 Link al commento https://melius.club/topic/22324-ai-confini-del-jazz/page/50/#findComment-1448256 Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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