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Melius Club

Pre Audio Research + finale Accuphase


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Inviato
1 ora fa, emiliopablo ha scritto:

da appassionato AR di lunga data

Ho all'attivo discussioni chilometriche con l'amico Rodolfo Luffarelli, che di AR aveva una vera e propria venerazione. Lui comunque preferiva i pre con le 6922...
Sarò stato anche sfortunato, ma a confronto con gli Accu sono apparecchi decisamente "cagionevoli", almeno a mio parere.

Inviato
2 ore fa, emiliopablo ha scritto:

Mi piacerebbe fare un ascolto comparato 😊🙏🏻

Possiamo organizzare..😊

L’invito vale   anche per @Renato Bovello

 

  • Thanks 2
Inviato

@imaginator  però vorrei portarmi il Ref5 per capire … il Ref6 che ho avuto per una recensione è stata una svolta per me traumatica rispetto al suono AR e non mi convinse del tutto. Valerio Cora a Monaco mi disse che la linea evolutiva AR andrà sempre più verso iper definizione e luminosità perché lo chiedono il mercato e i formati ad alta definizione. Posso solo obiettare che quegli orizzonti infiniti giunti a maturità nei  Ref 3 e 5 hanno fatto grande il marchio: informazione ambientale e suadenza timbrica, puro velluto con una selettivitā nella collocazione spaziale dei comprimari che nei migliori stato solido ho sentito sempre un pò innaturale.
Dal Ref 6, timbriche luminose, protagonisti avanzati e grossi, effetto wow garantito, salvo poi sentire la mancanza proprio di quell’aria e del respiro di quelle armoniche che si vogliono esaltare e restano prigioniere di un palcoscenico più compresso … 

ma sono abbondantemente OT e mi taccio 😌

però grazie dell’invito, ti contatto in pm per organizzarci 

  • Thanks 1
Inviato
2 ore fa, Renato Bovello ha scritto:

In passato avevo scritto a @imaginator perché vorrei andare a trovarlo . Credo che avrei qualcosa da imparare 

Non esageriamo.. 😂

Qualche ora di ascolto in compagnia con della buona musica sicuramente. 😊

  • Thanks 2
Inviato

@codex Io ho ARC dal 2004 mai avuto grattacapi...

Tranne una volta, colpa della tensione elettrica un pochino "ballerina".

Il pre andava in protezione, risolto con una spesa irrisoria.

Inviato
3 minuti fa, goldeye ha scritto:

mai avuto grattacapi

Che dirti, nel periodo in questione (era appena uscito il Ref 5), ebbi conferma da altri due possessori dello stesso malanno, in pratica delle scariche che si verificavano al variare del volume, sia da telecomando che dall'apparecchio, con dei forti "bump" nei diffusori.
Quello che mi meravigliò molto fu il comportamento - lodevole - dell'importatore che sorvolò sulle riparazioni e mi offrì un Ref 5 nuovo, quasi che quello non funzionante dovesse ritornare in fabbrica, o qualcosa del genere.
Lo ringraziai ma poi, dal negoziante, preferii ritirare un altro pre...

  • Melius 1
Inviato
9 minuti fa, emiliopablo ha scritto:

Dal Ref 6, timbriche luminose, protagonisti avanzati e grossi, effetto wow garantito, salvo poi sentire la mancanza proprio di quell’aria e del respiro di quelle armoniche che si vogliono esaltare e restano prigioniere di un palcoscenico più compresso … 

ma sono abbondantemente OT e mi taccio 😌

però grazie dell’invito, ti contatto in pm per organizzarci 

 

Ho avuto sia il Ref 6 che il Ref 6SE, e nel mio caso non avrei mai descritto la scena acustica come ‘sparata’ o troppo in avanti; anzi, ma questo può dipendere da vari fattori legati al mio ambiente d’ascolto. Tuttavia, l’effetto wow e un certo gigantismo, soprattutto sulla voce, erano presenti. Sarebbe stato interessante provare anche il Ref 5, che che purtroppo non ho mai ascoltato però, se non ricordo male ho letto avere qualche limite nella dinamica.

 

Con il C-3900, la differenza principale è nel silenzio, nella risoluzione armonica, che arricchisce il suono di dettagli e sfumature, e nel controllo. Spiccano la micro e macro dinamica, e il C-3900 non si scompone mai, mantenendo un ordine spaziale impeccabile a qualsiasi volume e restando sempre fedele alla sua natura musicale. Inoltre, offre la possibilità di regolare il guadagno. Ho trovato che impostando il guadagno minimo a 12 dB, scelto tra tre opzioni (12/18/24), sia per me l’ideale ottenendo un suono che definirei senza riserve elegantissimo.

 

 

  • Thanks 1
Renato Bovello
Inviato
2 ore fa, imaginator ha scritto:

Possiamo organizzare..😊

L’invito vale   anche per @Renato Bovello

Io ci sarei con grande entusiasmo . Nessun problema di giorni e orario . Attendo e , in ogni caso , grazie 

Armando Sanna
Inviato
11 ore fa, imaginator ha scritto:

il guadagno minimo a 12 dB, scelto tra tre opzioni (12/18/24), sia per me l’ideale ottenendo un suono che definirei senza riserve elegantissimo.

Interessante questa scelta, ai tempi quando feci diverse prove con il mio C 2400 trovai quella con il guadagno più  equilibrata l’opzione a 18 db ( tra l’atto quella impostata dalla casa) passandomi i termini,  quella a 12 più scura e quella a 24 troppo chiara e veloce .

Anche se sto parlando di un pre non top della casa .

Inviato

@Armando Sanna
Inizialmente sul pre ho lasciato i 18 dB di default, mentre sui finali ho impostato fin da subito un -3 dB. Questa scelta ha portato un chiaro miglioramento nella qualità sonora complessiva. In un secondo momento ho impostando il pre a 12 dB di guadagno ho notato un suono più elegante e naturale, in particolare nelle voci, oltre a una maggiore separazione e respiro tra gli strumenti. Suono più scuro nel mio caso non direi, anzi riscontro una  maggior apertura e un leggero minor peso in gamma medio bassa con una maggiore chiarezza nelle voci. Nell’insieme queste due regolazioni hanno portato anche ad una percezione di maggior micro e macro dinamica generale.  

Inviato

@imaginator anche nella mia configurazione ho preferito sin da subito attenuare il finale a -3db anche se col guadagno del pre non sarebbe stato necessario. La sensazione è che con l’attenuazione il buio di fondo sia ancora più profondo

Inviato

Lo è

8 minuti fa, emiliopablo ha scritto:

@imaginator anche nella mia configurazione ho preferito sin da subito attenuare il finale a -3db anche se col guadagno del pre non sarebbe stato necessario. La sensazione è che con l’attenuazione il buio di fondo sia ancora più profondo

lo è sicuramente, vale anche per il pre.

poi su quest’ultimo bisogna vedere anche i livelli di segnale sorgente ovviamente.

Se c’è meno rumore c’è grana più fine, più dinamica, più scansione dei piani. quindi tutto più bello. 

Armando Sanna
Inviato
2 ore fa, imaginator ha scritto:

Questa scelta ha portato un chiaro miglioramento nella qualità sonora complessiva. In un secondo momento ho impostando il pre a 12 dB di guadagno ho notato un suono più elegante e naturale

Ottimo, serve sempre confrontarsi, io il mio finale l’ho lasciato impostato di default a 0 db, potendolo selezionare potrei metterlo a -3 db ed eventualmente cambiare il guadagno del pre , cosa non semplice poiché il mio ha il selettore della parte posteriore e non con un tasti sul frontale , ma è sempre una prova low cost 😉

Inviato

@emiliopablo mi trovo in una situazione simile; uso un pre Convergent SL1 Ultimate mk2 con un A30 e la sinergia è ottima; ma la qualità del finale, che ho aggiunto recentemente, ha partorito il tarlo di come potrebbe andare in abbinamento ad un pre della casa. Al di là del tema della sinergia pre-finale monomarca, è la qualità a tutto tondo del finale Accuphase che fa riflettere: al di la del suono, la semplice accensione del finale comunica una sensazione di qualità che è difficile da descrivere se non lo si usa quotidianamente. E parliamo di un oggetto che, per quanto ottimamente tenuto, ha almeno 20 anni...

  • Melius 2
Inviato

@Lestratto il finale è sontuoso, di una qualità costruttiva e bellezza difficilmente arrivabili. 
Il tuo Convergent è un pre eccezionale, ha una ricchezza armonica e un approccio forward molto valvolare. Il Cello e altri pre a stato solido con cui lo confrontai spingono molto sulla profondità della scena, suono arretrato ed estremamente levigato. L’effetto live del CAT tuttavia è un’esperienza unica, senti sinanche il corrugato delle corde più gravi, tutto molto vibratile e presente.

Unica pecca il guadagno elevato che puoi gestire con la regolazione della sensibilità del finale e il fatto che non è bilanciato che, vista la silenziosità del finale, non dovrebbe essere una limitazione. 
Pensaci bene a cambiarlo con un pre a stato solido (fosse anche un Accuphase).

Aspettati un cambiamento molto evidente determinato più dal cambio di tipologia circuitale che dal marchio … e valuta  bene se è ciò che stai cercando …

  • Melius 1
Inviato
28 minuti fa, emiliopablo ha scritto:

Pensaci bene a cambiarlo con un pre a stato solido (fosse anche un Accuphase)

Con tutto il rispetto, la circostanza che un pre sia a stato solido non è di per sé causa di esclusione, soprattutto quando lo è anche il finale.

E' possibile e doveroso provare, le soluzioni ibride sono sempre un punto interrogativo sia in un senso che nell'altro.
Mi sembra esagerato stabilire preventivamente che un abbinamento monomarca sia meno fruttuoso di uno fatto tra marchi e/o periodi storici diversi.

  • Melius 2
Inviato

Monomarca tutta la vita per una serie di motivi che dovrebbero essere noti.

Il discorso il un di un componente con caratteristiche atte a conpensare quelle dell!altro componente, per me è un salto nel buio. 

 

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