senek65 Inviato 1 Giugno 2021 Inviato 1 Giugno 2021 9 ore fa, verdino ha scritto: Correvano gli anni ‘80 e con mio padre andammo a fare l’acquisto dell’impianto stereo. Erano i tempi d’oro Erano i tempi della musica 2
Questo è un messaggio popolare. fabbe Inviato 1 Giugno 2021 Questo è un messaggio popolare. Inviato 1 Giugno 2021 In questo mondo bizzarro del HiFi vede sempre di più la nascita di giganti acchiappa polli più che giganti nel campo della riproduzione musicale. Questo weekend è stato per me un evento molto particolare, mi moglie mi ha regalato dei giri in pista con una supercar. Ho avuto il piacere di guidare ad Imola una McLaren 570s. Una vettura spettacolare sia dal punto di vista stilistico che tecnologico con delle prestazioni quasi uniche per vetture stradali. Piena zeppa di componenti derivati dalla formula uno. Sospensioni, telaio in carbonio, motore, cambio, elettronica ecc. Potete immaginare le sensazioni che trasmetteva guidandola. Prezzo di listino... a partire da 195000 euro. Per me improponibile ma mi dava la sensazione che li valessi tutti. Questa sera navigo tra i vari siti di produttori HiFi e mi imbatto su Magico, in particolare vengo colpito dalle nuove M9. Bene leggo la descrizione, studio i materiali, scocca, altoparlanti, crossover, insomma tutto fantastico e poi scopro che costano solamente 1.000.000, un milione di euro.!!!!!! Mi credete che quando ho scoperto incredulo il prezzo mi è cascata la mascella e mi sono detto, pensando alla McLaren, ma dove vogliamo andare?? Vogliamo riprodurre della buona musica o cercare dei pollastri da spennare? È questo il nuovo mondo del HiFi? 4
_Diablo_ Inviato 1 Giugno 2021 Inviato 1 Giugno 2021 Quelli sono casi talmente plateali e fatti per prestigio che neanche a commentarli. Eppure una volta Magico faceva cose interessanti per mortali (sempre costose ma non a quei livelli di follia)...chi si ricorda le Magico Mini? Oggi il listino Magico secondo me non ha molto senso a partire dal modello "economico" A3, non li vale quei soldi.
leoncino Inviato 2 Giugno 2021 Inviato 2 Giugno 2021 Il punto però è che chi comprerà la cassa da 1.000.000 sarà convinto che è quella che suona meglio. C'è tanta gente che può permettersele giusto che le producano. Il narcisismo sarà ben compensato e troverà adoratori in tutto il mondo grazie a forum come questo.
appecundria Inviato 2 Giugno 2021 Inviato 2 Giugno 2021 11 ore fa, iBan69 ha scritto: Dunque, sembrano finalmente delinearsi i parametri qualitativi, dei giganti dell’hifi: Ci sono cascato, pensavo che fosse un thread serio. 🙂 1 1
Mighty Quinn Inviato 2 Giugno 2021 Inviato 2 Giugno 2021 Qui spiega perché tendiamo a valutare come migliore ciò che costa di più E perché alcuni sono più soggetti a questo atteggiamento rispetto ad altri ( vino o amplificatori o profumi o altro cambia poco) In pratica, noi ci aspettiamo una ricompensa: più costa, più ci aspettiamo una grande ricompensa Funzioniamo così https://www.nature.com/articles/s41598-017-08080-0?utm_medium=affiliate&utm_source=commission_junction&utm_campaign=3_nsn6445_deeplink_PID100085446&utm_content=deeplink Come il contesto altera il valore: la valutazione del cervello e il sistema di regolazione affettiva collegano i segnali di prezzo alla gradevolezza del gusto sperimentato Lo studio del 2015 ha anche mostrato che le persone con un volume maggiore nelle regioni del cervello associate al comportamento di ricerca della ricompensa erano più suscettibili all'effetto placebo dei prezzi più alti. Nella nuova ricerca, le scansioni MRI hanno rivelato esattamente quali regioni del cervello sono diventate più attive quando alle persone è stato detto che i campioni costano di più 1
Membro_0023 Inviato 2 Giugno 2021 Inviato 2 Giugno 2021 5 ore fa, _Diablo_ ha scritto: Eppure una volta Magico faceva cose interessanti per mortali (sempre costose ma non a quei livelli di follia)...chi si ricorda le Magico Mini? Costavano 24.000 euro, che non mi sembrano pochi.
leoncino Inviato 2 Giugno 2021 Inviato 2 Giugno 2021 Zona molto frequentata quindi varietà di persone che passano, banchetto con due torte identiche ma con prezzi differenti. Tutti e dico tutti hanno detto che quella più cara era più buona. Non uno che ha detto sono identiche. Meditate gente, meditate. Sui confronti poi ci sarebbe da dire molto. Finta rapina in piazza con molta gente presente. Testimonianze nessuna uguale all'altra. Chi giubbotto rosso, chi blu, chi con i baffi, chi con la barba, chi senza barba. Nel processo penale infatti si dà sempre meno credito alle testimonianze.
iBan69 Inviato 2 Giugno 2021 Autore Inviato 2 Giugno 2021 @appecundria l’intenzione è sempre stata quella … ma, la piega presa nel suo scorrere, ha necessitato, per me, un ironico alleggerimento, visto alcuni spiacevoli accadimenti. Bisogna saper equilibrare taluni che prendono troppo sul serio lo scrivere su questo forum e che ti correggono ad ogni commento con altri che invece preferiscono cazzeggiare sull’argomento. Tutto sommato è sempre un gioco, serio, ma un gioco. Comunque, adesso @FabioSabbatini ci ha proposto un’interessante studio, che sembri meriti una attenta lettura. Vado… 📖
Mighty Quinn Inviato 2 Giugno 2021 Inviato 2 Giugno 2021 30 minuti fa, terlino ha scritto: banchetto con due torte identiche ma con prezzi differenti. Tutti e dico tutti hanno detto che quella più cara era più buona. Per non parlare dei "violini di ikea" che suonano meglio degli stradivari. Ma solo 8n cieco. Cose ormai acquisite da anni Ma contano poco e quelli del marketing lo sanno bene Si chiama marketing placebo effect @iBan69 Non pretendo di aver beccato un articolo speciale, basta che cerchi un pò e ne troverai centinaia Sono cose stranote Stranote ai ricercatori e a quelli del marketing di mercanzie varie ed eventuali A volte stranote anche a noi acquirenti ma il bello è che la brama di ricompensa è più forte di ogni altra consapevolezza: Ho speso un botto per una cosa ultraesclusiva allora deve essere più meglio del tuo accrocchino da poche migliaia di euro, magari in (conati di vomito trattenuti a stento)...classe D! 🙂 1
acam75 Inviato 2 Giugno 2021 Inviato 2 Giugno 2021 ...buongiorno a tutti, carissimi forumer....ho letto il 3d fino a pagina nove, poi non ce l'ho più fatta...il titolo mi intrigava, ho pensato magari viene segnalato qualche modello poco riuscito di qualche brand da evitare durante la "febbre da scimpanzé" che almeno una volta nella vita ha invaso le membra di chi storicamente frequenta questi lidi informatici....ma niente....diverse pagine per definire cos'è un gigante e cos'è l'argilla...ammazzagiganti e nani....registrazioni e posizioni di ascolto ai concerti...quanto "deve" costare e quanto non "deve" costare......non è forse meglio prendersi un po meno sul serio e menzionare semplicemente ciò che abbiamo ascoltato e ci è piaciuto?.....prezzo, aggettivi usati per descrivere una personale opinione nel proprio ambiente d'ascolto, non possono passare in secondo piano per lasciare spazio almeno per un po all' "Emozione" che proviamo quando ci sediamo nelle nostre poltrone con un buon bicchiere di vino in mano?....ci prendiamo troppo seriamente, si godeva di più con lo stereo a 14 anni...è un forum, un punto d'incontro, svago....non si può sempre usare il misurino o pretendere di scrivere "saggi" sul presunto corretto uso di...... ...infine, segnalo il mio personale stupore nell'ascolto di un elettronica che a guardarla non gli si darebbe due lire, costa mezzo rene, ma "azzo" come suona....è stata la sorpresa del mio 2021, almeno finora....Audionet Sam20Se.... P.S. non so se è un nano, un ammazzagiganti o una ballerina... P.P.S. ...potete pure subissarmi di fischi, non me la prendo e non porto rancore...👍 Cordialmente Andrea
Antonino Inviato 2 Giugno 2021 Inviato 2 Giugno 2021 Certi prezzi altissimi di prodotti al vertice servono solo a fare abbassare la soglia della percezione che si sa spendendo una FOLLIA😂 superato un certo livello Sicuremente questo è vero in relazione alla capacità di spesa. Mi chiedo quanti che stanno scrivendo su questa discussione sono dei semplici appassionati come me e non hanno in qualche modo interessi economici nell’hi fi Probabilmente saremo in numero come le dita di un vecchio falegname come usa dire Bartolomeo Aloia Speriamo che in futuro si capisca che si vuole far sopravvivere la passione per l’high end bisogna spingere la cultura musicale,la vera conoscenza della ricerca che ci sta dietro certe creazioni,ascolti disponibili in negozi per hi end Conoscenza! Spero anche che il consumismo prima o poi ammazzi se stesso.
grisulea Inviato 2 Giugno 2021 Inviato 2 Giugno 2021 14 minuti fa, acam75 ha scritto: ho pensato magari viene segnalato qualche modello poco riuscito di qualche brand da evitare durante la "febbre da scimpanzé" che almeno una volta nella vita ha invaso le membra di chi storicamente frequenta questi lidi informatici....ma niente... Questa informazione non la leggerai mai per il semplice motivo che più nulla suona male, nemmeno il telefono con cui sto' scrivendo. Fare oggi qualcosa che suona male, con tutto quello che è disponibile, è veramente operazione improbabile. Vai su qualsiasi sito di grandi produttori e troverai esempi di utilizzo (schede di valutazione) dalle prestazioni inimmaginabili. Il resto dipende solo dalla capacità di spesa che uno mette a disposizione considerando che tra il minimo ed il massimo ci si potrà giocare forse il 10% del risultato udibile ma solo dopo aver raggiunto il minimo sindacale per poterlo sentire sulla parte acustica del sistema. Nessuno comprerebbe un televisore a 100.000 euro o una lavatrice a 50.000. L'ambito è esattamente lo stesso. Attaccarsi all'idea romantica della riproduzione sonora è una gran bella cosa, porta piacere, è giusto seguirla ma i fatti dicono altro. Sfido chiunque di fronte ad un impianto sconosciuto a dire se costa 10 o 100 ma soprattutto a dire se il pre è economico o costoso, se la sorgente è un lettore cd, un banale pc, un nastro senza poterli vedere. Chiunque invece potrà dire se un impianto regge dinamica adeguata, scende al basso profondo giù fino a i 20 hz, se ha bassissima distorsione, se il medio basso è potente ma soprattutto articolato e scandito, se alzando il volume il suono si sposta inesorabilmente verso il medio alto per compressione spinta della parte bassa, se appena il messaggio sonoro si fa complesso tutto diventa un papocchio indistinto, se la gamma alta ti strazia le orecchie. Sono tutte cose che con il prezzo contano meno del due di picche. Veramente oggi con poco si può sentire veramente ma veramente bene, ci vuole un po di impegno ma ci si arriva. L'impegno non è cambiare oggetti a caso ma arrivare a capire cosa va e cosa non va principalmente nel sistema diffusori ambiente, il resto è il famoso 10%, romantico quanto si vuole ma sempre 10% resta. 1
verdino Inviato 2 Giugno 2021 Inviato 2 Giugno 2021 @senek65 8 ore fa, senek65 ha scritto: Erano i tempi della musica Esatto come gli anni ‘60 e ‘70 ed è lei la protagonista . Io sono amante della musica gli impianti sono solo uno strumento per riprodurla. 1
meridian Inviato 2 Giugno 2021 Inviato 2 Giugno 2021 9 minuti fa, grisulea ha scritto: L'impegno non è cambiare oggetti a caso ma arrivare a capire cosa va e cosa non va principalmente nel sistema diffusori ambiente Considerando i milioni di combinazioni possibili, è già un bell' impegno, per mio sentire, sono le sinergie corrette, la cura dei collegamenti che non siano dei banali pezzi di filo messi a caso, l' integrazione del tutto, con le casse in primo piano, con l' ambiente . . . E non è cosa che si fa in un paio di ore, come pure non tutto ha la stessa valenza e offre lo stesso contributo, calato in un preciso contesto . . . Sulla carta, e seguendo le specifiche, quasi tutto dovrebbe suonare bene, alla prova dei fatti così non è . . . saluti , Dario
senek65 Inviato 2 Giugno 2021 Inviato 2 Giugno 2021 1 minuto fa, verdino ha scritto: Esatto come gli anni ‘60 e ‘70 ed è lei la protagonista . Io sono amante della musica gli impianti sono solo uno strumento per riprodurla. Ma, inesorabilmente, lo strumento finisce per prendere il sopravvento . O meglio: c'è chi è maggiormente appassionato allo strumento rispetto alla musica che riproduce. E non c'è nulla di male in questo. Anzi credo che sia il vero fine dell'appassionato di hi fi. Sono passioni diverse con molti punti in comune
iBan69 Inviato 2 Giugno 2021 Autore Inviato 2 Giugno 2021 @FabioSabbatini ho letto la ricerca da te postata, e l’ho trovata molto interessante. Ovviamente, non ho le conoscenze scientifiche per poter comprendere i dettagli delle metodologie applicate, i miei studi si fermano al passo successivo d’utilizzo, ovvero il marketing, ma il risultato è abbastanza chiaro da poter essere interpretato e in parte traslato nella nostra discussione. Il vino, da appassionato di primo livello quale sono, avendo diverse caratteristiche organolettiche da considerare per una sua valutazione, si presta ad un paragone con l’ambito del nostro discutere, l’hifi. Da una parte abbiamo il gusto, l’olfatto e la vista oltre che il prezzo, (potremmo considerare anche altri aspetti, come l’uva, la cantina e l’annata, ma fermiamoci qui) da questa parte abbiamo l’udito, la vista, il tatto e il prezzo (anche qui potremmo considerare, il marchio, la tipologia di costruzione, ecc). Questo studio, ha dimostrato quanto il prezzo, abbia capacità di condizionare oggi, le nostre scelte a parità di prodotto: un prezzo maggiore equivale ad una percezione di qualità maggiore. Si potrebbe anche dire, nel nostro hobby, che il prezzo, determina delle aspettative, che sono direttamente proporzionali al suo costo. Queste aspettative, hanno dei risvolti psicologici anche sulla gratificazione. Da un’oggetto costoso, ci si aspetta una qualità maggiore, quindi un suono migliore, e quindi una maggiore gratificazione finale. Rispetto al vino potremmo anche aggiungere aspetti quali il possesso e l’esibizione dell’oggetto, che hanno più peso che una bottiglia di vino, almeno fino quando non verrà aperta. Stabilito che il prezzo ha la sua importanza, conscia o inconscia nel processo di valutazione di un’oggetto, e che sembra che cresca esponenzialmente, almeno nel nostro hobby, vi chiedo: è possibile che esista anche l’altra faccia della medaglia? Esiste la gratificazione individuale nell’aver acquistato un prodotto poco costoso e di trarne gratificazione proprio per quello, lasciando l’aspetto qualitativo in secondo piano, quasi negando, i risultati dello studio sopra indicato? Una sorta di negazionismo pragmatico, che parte proprio dal prezzo? Non esiste la miglior qualità, per cui perché dovrei spendere di più? Io credo che questo modo “vedere le cose” esista, ma da cosa scaturisce? Non credo che provenga dalla negazione che esista qualcosa di meglio, ma forse, dal non potersela permettere, che in taluni, fa scattare questa sorta di negazionismo preventivo: non posso, quindi non è vero che esiste. Ovviamente, le mie sono solo riflessioni personali, ma che a ragionarci non mi sembrano così assurde. Oppure, no? Cosa ne pensate? Lasciate stare gli elenchi di ammazzagiganti o di giganti dai piedi d’argilla, che trovano il tempo che trovano, perché saranno diversi per ognuno di noi, proviamo a guardare il nostro hobby da punti di vista leggermente diversi e vediamo cosa ne salta fuori. Grazie Ps: ovviamente mi scuso anticipatamente per i miei banali interventi, atti all’unico scopo di accumulare Melius per poterli convertire in punti Fidaty Esselunga, per la mia raccolta di punti. 😏 3 1
verdino Inviato 2 Giugno 2021 Inviato 2 Giugno 2021 @senek65 5 minuti fa, senek65 ha scritto: 12 minuti fa, verdino ha scritto: Ma, inesorabilmente, lo strumento finisce per prendere il sopravvento . Per quanto mi riguarda , no . Ho messo assieme lo strumento 12 anni fa e da allora mi sono concentrato ad ascoltare e ricercare nuovi vecchi ascolti , ho messo assieme circa 4.000 LP tra jazz blues Groove Funky Classica e altro. Io quando scendo in sala ascolti vado ad ascoltare la musica e non a rimirar l’impianto. 1
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