tarantolazzi Inviato 7 Aprile 2021 Inviato 7 Aprile 2021 @garmax1 Ciao! In effetti ha lavorato con l'orchestra di Novosibirsk dal 2004 al 2010, poi avra' cercato lidi piu' tiepidi🙂
aggelos Inviato 8 Aprile 2021 Inviato 8 Aprile 2021 alla fine mi sono riappropriato del mio nick...e passato un po di tempo...ma non importa.. segnalo un disco passato inosservato. sono un innamorato di Proust e questa selezione interpreta benissimo le serate con la principessa di Guermates da Mme Verdurin. Anche se non è presente la sonata di Vinteuil (se non vado errato vi è una selezione di probabili opere selezionate come papabili e non mi pare siano selezionate in questo lavoro) queste musiche riproducono egregiamente l'atmosfera, il "mood" che Proust descrive tanto profusamente, specie nel terzo e quarto libro. Inoltre nel libretto illustrativo e ben spiegato come Il nostro e Faure avessero una corrispondenza e ben si conoscessero. Non conoscevo i due esecutori...qui ci vuole un bel "bravo" 1
aldofranci Inviato 8 Aprile 2021 Inviato 8 Aprile 2021 Il 2/4/2021 at 11:50, SimoTocca ha scritto: Insomma in attesa delle rimasterizzazioni in HiRes delle mitiche esecuzioni di Ravel di Abbado, proprio con la London, A quali registrazioni ti riferisci? Se sono quelle anni '80 possono rimasterizzare quanto gli pare, la pappa sempre un 16/44 resta.
bibo01 Inviato 9 Aprile 2021 Inviato 9 Aprile 2021 @aggelos Grazie, ma dove sei stato?! Ovviamente, @SimoToccace lo aveva già segnalato circa 2 settimane fa
SimoTocca Inviato 9 Aprile 2021 Autore Inviato 9 Aprile 2021 @aggelos Bravo... a te! Per averlo proposto qui sopra... Io lo avevo menzionato appena uscito in uno degli ultimi posts sul Thread “HiRes batte CD 10 a 0 (a proposito @maxnalesso, ma perché lo hai chiuso??) scrivendo “Solo da quando ascolto in HiRes riesco a distinguere sempre e con chiarezza una marca di pianoforte dall’altra, mentre in CD il “pianoforte a gran coda” è più una “categoria” che un peculiare suono, assai diverso dal vivo se si tratta di uno Steinway o di un Fazioli, di un Bosendorfer o di uno Yamaha... A questo proposito invito ad ascoltare il bellissimo album della Harmonia Mundi, pubblicato la scorsa settimana, album che racchiude il concerto che Marcel Proust organizzò all’Hotel Ritz nella Parigi dei primissimi anni del ‘900... Un album in cui suona uno splendido pianoforte Erárd originale dell’epoca e un violino Stradivari famoso, il Davidoff.... La registrazione HM è splendida, ma se ascolto da Qobuz l’album in 16/44 (stessa registrazione, stesso Master, solo scalato a 16/44) si perdono quei dettagli che differenziano un piano Erárd da un Pleyel... o da un Bosendorfer.... Peraltro l’album suona in maniera davvero “magica”, e sembra far rivivere quel periodo straordinario dei primi anni del ‘900 a Parigi... quando tutto sembrava possibile...anche un futuro radioso... Poi dopo una manciata di anni arrivò la Prima Guerra Mondiale... Poi la Seconda... Poi il CoVid hehehe😉😂
SimoTocca Inviato 9 Aprile 2021 Autore Inviato 9 Aprile 2021 Per il momento...mi sto “riscaldando” prima di ascoltare la Settima di Beethoven diretta da Currentzis appena uscita stamane, e di cui parleremo a breve qui sopra, con l’ascolto di due sinfonie di Haydn dirette da Previn e appena rimasterizzate dalla Warner in formato 24/192...con un suono così bello della London Symphony che invece si perdeva completamente ad ascoltare il CD! Peraltro l’immagine In copertina mi ha fatto venire in mente l’interno della Bourse di Parigi, che a Gennaio scorso è stata completamente ristrutturata e trasformata nella sede del Musée Pinault... appena finisce la pandemia ci devo proprio fare una scappata a Paris...😉
SimoTocca Inviato 9 Aprile 2021 Autore Inviato 9 Aprile 2021 9 ore fa, aldofranci ha scritto: A quali registrazioni ti riferisci? Se sono quelle anni '80 possono rimasterizzare quanto gli pare, la pappa sempre un 16/44 resta. Premetto che questo sarà il mio unico post di risposta qui sul Thread a queste tue affermazioni, perché (come detto già altre volte sul “vecchio” Forum) non voglio trasformare questa discussione, nata per segnalare le belle registrazioni di Classica, in un’arena di contesa “tecnica”: c’erano discussioni a bizzeffe per questo e, se volete, si possono creare nuovamente qui sopra. Però, ecco le tue affermazioni fatte con una sicurezza degna dell’Ingegnere capo della Deutsche Grammophon meritano una risposta. Prima di tutto: qualsiasi registrazione digitale, anche dei primissimi mesi del 1980, nasce in formato 24 bit, e non in formato 16 bit: questo è solo il formato del CD! Ora immaginati un po’ se la DG registra in 16/44 e ti vende il Master pari pari della registrazione fatta... Suvvia! Basta rifletterci due minuti per capire che questo non potrebbe mai essere accaduto. Non solo la lunghezza della “parola” in bit è sempre stata almeno di 24, anche nelle primissime registrazioni, ma anche la frequenza di campionamento è sempre stata almeno di 48 Khz, e non solo 44,1 Khz...se non di più... Il motivo per cui le Case Discografiche ancora “nicchiano” nel mettere sul mercato le prime registrazioni digitali in formato HiRes è proprio per il fatto che metterebbero in circolazione, in pratica, i loro stessi Master! Esempio eclatante: il cofanetto delle Sinfonia di Bruckner dirette da Karajan della DG: in formato Blue Ray anche le sinfonie 1-3, nate in DDD nei primi anni ‘80, sono incluse nel cofanetto in formato HiRes, mentre per il download e lo streaming sono state “espunte” e non sono disponibili! Solo motivi di “protezione di Copyright” giustificano tutto questo! Nota che nel retrocopertina scrivono che le sinfonie sono originariamente registrate in formato 16/44, ma non è assolutamente così...invece sono state pubblicate in formato 16/44, ma registrate almeno in 24/48... solo che se la DG le mettesse in download in formato 24/48 o oltre... ecco, metterebbe in commercio Il propri Master! Impossibile... Quindi la DG mette in commercio le prime tre sinfonie DDD in un formato che non è facilmente copiabile o “piratabile”, il Blue Ray, ma invece non compaiono le prime 3 sinfonie nel cofanetto su Qobuz, HiResAudio, HD Tracks, ecc, ecc... Tutto qui... e questo è il motivo per cui non si trova, almeno non fino ad ora, alcuna registrazione classica DDD, degli anni ‘80 e ‘90, in formato 24/96 o 24/192... Fateci caso.... Detto questo se qualche appassionato ha mai messo le mani sul SACD Esoteric delle Danze Ungheresi di Brahms di Abbado con i Wiener, dei primissimi anni ‘80, e lo ha ascoltato su lettore SACD oppure lo ha trasformato a casa propria, per uso personale, in DSD liquido o formato ISO 24/176, ecco.... ecco capisce benissimo quali “miracoli” audio si possono ascoltare anche dalle primissime registrazioni in DDD degli anni ‘80... Provare per credere... 😉 Fine OT... e chi volesse aprire un apposito Thread per continuare il dibattito su questo tema ... è il benvenuto!
aldofranci Inviato 9 Aprile 2021 Inviato 9 Aprile 2021 37 minuti fa, SimoTocca ha scritto: Prima di tutto: qualsiasi registrazione digitale, anche dei primissimi mesi del 1980, nasce in formato 24 bit, e non in formato 16 bit: questo è solo il formato del CD! 🤣😂🤣😂🤣
aldofranci Inviato 9 Aprile 2021 Inviato 9 Aprile 2021 1 ora fa, SimoTocca ha scritto: Ora immaginati un po’ se la DG registra in 16/44 e ti vende il Master pari pari della registrazione fatta... Suvvia! Basta rifletterci due minuti per capire che questo non potrebbe mai essere accaduto. No purtroppo non basta. Negli affari tecnologici le cose pure bisogna saperle.
Questo è un messaggio popolare. SimoTocca Inviato 9 Aprile 2021 Autore Questo è un messaggio popolare. Inviato 9 Aprile 2021 Ed eccoci al buon Teodor.... e alla sua attesa Settima di Beethoven! Attesa meritata...perché a mio avviso il risultato è straordinario. Sì, perché qui si trova tutta la “saggezza” filologica, ma anche tutta la libertà interpretativa che i filologi rigorosi non hanno. Spicca fin dal primo attacco la “filigrana trasparente” della grande orchestra, con una evidenza della tromba sulla destra abbastanza inusuale. Il rilievo dato ai fiati e ai legni è tipico della “scuola filologica”, ma è il modo in cui lo usa Currentzis a far suonare tutto così diverso, così “naturale”, così poco “forzato o scolastico”. Si ascolta, con meraviglia, il dialogo serrato fra i legni, fra loro medesimi, e con gli archi, e il tutto rende appunto la “filigrana orchestrale” trasparente. Trasparente si, ma non priva di peso specifico! Anzi! I contrabbassi e i timpani fanno sentire tutta la loro gravità, tutto il loro impatto, quando occorre. Impatto, ma sempre sottolineando quella specie di danza che è il ritmo pulsante dal primo al quarto movimento, pulsazione danzante attenuata ma non assente neppure nella “marcia funebre”. Ecco... è una Primavera Eterna, che nasce e fiorisce...questo evocato da Beethoven è un rito di Primavera, una Sacre, ma così gioiosa, leggera, danzante insomma... che di sacrificale ci sono solo alcuni boccioli di fiori di pesco e di ciliegio che la brezza porta via dal loro ramo per farli atterrare dolcemente sull’erba appena spuntata. E Currentzis riesce perfettamente a rendere questo spirito. Ci era riuscito Kleiber con i Wiener e l’ultimo Abbado con i Berliner dal vivo a Roma.... ed ecco... sono tre, solo tre i nomi che mi vengono in mente per questo tripudio di Primavera... Registrazione strepitosa, con una qualità audio da “pelle d’oca”... 4 1
Aless Inviato 9 Aprile 2021 Inviato 9 Aprile 2021 @SimoTocca 17 minuti fa, SimoTocca ha scritto: la “filigrana trasparente” è diventato una peculiarità, quasi un marchio di fabbrica di Currentzis. Apprezzato nella Patetica e nella Sesta di Mahler 1
SimoTocca Inviato 9 Aprile 2021 Autore Inviato 9 Aprile 2021 @Aless Certamente d’accordo con te! Teodor perfettamente assecondato dalla “sua” orchestra , intendendo il sua più in senso affettivo, come creatura che ha fatto nascere, che in senso di possesso. Bellissime entrambe, in particolare “stranamente” ancora più bella la sesta di Mahler di quella di Tchaikovsky, autore che della “trasparenza” forse di avvantaggia meno... Un album strepitoso comunque...
emdr Inviato 9 Aprile 2021 Inviato 9 Aprile 2021 10 ore fa, SimoTocca ha scritto: e questo è il motivo per cui non si trova, almeno non fino ad ora, alcuna registrazione classica DDD, degli anni ‘80 e ‘90, in formato 24/96 o 24/192... Fateci caso.... Ricordo male o la registrazione DG di West Side Story diretta da Bernstein è in Hires? Dovrebbe essere un DDD del 1984 se non ricordo male
SimoTocca Inviato 10 Aprile 2021 Autore Inviato 10 Aprile 2021 Ricordi benissimo, è una registrazione del 1984 DDD, ed è attualmente disponibile in formato 24/96. Infatti questa è un’eccezione che conferma la regola, ma dietro probabilmente c’è la realizzazione dell’album in uno studio di registrazione newyorkese all’avanguadia, con un Master acquisito in formato ancora più avanzato (nel primo cofanetto DG dedicato a Bernstein c’è anche il DVD della registrazione in quello studio, un documentario interessantissimo da guardare e riguardare, anche perché contiene la famosa canzone Somewhere, che nell’album originale Lenny riserva alla grande Marilyn Horne, cantata da Kiri Te Kanawa! Sono andato appositamente stamani a controllare nel cofanetto se ci fossero ulteriori indicazioni tecniche, ma non ne ho trovate. Il cofanettone DG commemorativo è davvero bello... E dentro ci sono tesori incalcolabili... mi è venuta un po’ di nostalgia quando lo ho aperto... E chi ce l’ha può vedere il CD Video che nominavo, questo in basso a destra.. Comunque sia, vedendo l’interesse che suscita questo tema, ho provveduto ad aprire un apposito Thread, per non occupare “spazio prezioso” su questa discussione dedicata alla nuoce uscite, anche rimasterizzazioni in dimvecchie registrazioni, ma nuove uscite comunque! Visto che c’ero ho riascoltato qualche brano da CD, e poi ho “messo su” da Qobuz l’album HiRes: non c’è competizione! Le voci acquistano una chiarezza e una definizione assente all’ascolto da CD, i legni e gli ottoni della piccola orchestra sono posizionati ben fermi al centro-destra, gli archi diventano dolci e suadenti... e sopratutto le percussioni “escono” letteralmente fuori, diventano “giustamente impattanti” e tridimensionali... Bella registrazione.... di questo che per me rimane il capolavoro “lirico” insuperato della seconda metà del novecento... 2
Questo è un messaggio popolare. SimoTocca Inviato 10 Aprile 2021 Autore Questo è un messaggio popolare. Inviato 10 Aprile 2021 Uno dei miei primi concerti classici ...accanto a mio nonno... in un teatro bellissimo e lontano lontano da casa... Ne conservo un ricordo confuso e mitizzato, come sono quelli della primissima infanzia... Era il grande baritono Dietrich Fischer-Diskau che cantava il ciclo di leader Winterreise di Schubert “accompagnato” al pianoforte nientemeno che da un giovane Maurizio Pollini...!! Da allora, per la “magia dell’apprendimento infantile”, questo ciclo mi è rimasto dentro come nessun altro ciclo liederistico... Seppure le tematiche siano “adulte”, la melodia inventata da Schubert per “Il viaggio d’inverno” è così sognante, quasi infantile, nel senso migliore del termine cioè immediata s spontanea. Il Winterreise, seppure pensato per baritono e pianoforte, è stato spesso eseguito anche da mezzosoprano e nel mio immaginario la migliore esecuzione in assoluto, anche più bella di quella di Diskau, è quella di Christa Ludwig con il direttore James Levine al pianoforte. Anche questa nuova uscita, della Warner, prevede un grande giovane direttore al piano, Nezèt-Seguin, è una grande voce femminile, quella di Joyce Di Donato. Pur non riuscendo a “scalzare” dal podio la mia preferita, sopra ricordata, ecco che questa edizione mi è parsa davvero bella e notevole....quindi ve la segnalo... 3
SimoTocca Inviato 10 Aprile 2021 Autore Inviato 10 Aprile 2021 Una riflessione che facevo stamani, proprio tenendo in mano il cofanetto DG, il primo volume, con le registrazioni di Lenny. Fra le nuove uscite il nome Deutsche Grammophon compare sempre meno spesso, o almeno io lo cito abbastanza poco. Perché? Perché in effetti negli ultimi 12 mesi le nuove uscite DG si sono decisamente diradate, sono poche cioè! Se appunto si pensa alla “massa” di nuove uscite negli anni ‘80 e ‘90 della DG, davvero ci si pone qualche domanda. Che dico: basta pensare ai cofanetti integrali di Abbado, di Karajan e Bernstein, senza considerare tutte le uscite di Pollini, della Argerich, di Zimerman, e. compagnia cantando: perlomeno 5 o 6 titoli “pesanti” ogni mese, più le vecchie rimasterizzazioni in CD di registrazioni analogiche, da Bohm a Jochum, da Gilels a Richter. Ecco...questo è un fatto che mi fa riflettere. In altri termini: non è che la DG, da sempre pionieristica sul fronte delle innovazioni, si “sta preparando” a qualcosa di nuovo e diverso? Diverso dal “semplice” pubblicare un album? Forse sono io che mi faccio troppi “problemi”, ma da qualche mese ho questa impressione, rafforzata da un cambio radicale del sito DG.... Cosa bolle in pentola? 😋😉
aggelos Inviato 10 Aprile 2021 Inviato 10 Aprile 2021 e uscita una vagonata di registrazioni d'epoca di ormandy... per chi fosse interessato..
garmax1 Inviato 10 Aprile 2021 Inviato 10 Aprile 2021 11 ore fa, SimoTocca ha scritto: impressione, rafforzata da un cambio radicale del sito DG.... Cosa bolle in pentola? 😋😉 Stanno cambiando genere musicale? Ecco questo potrebbe andare nel thread rock hi res? Oppure nel jazz? Comunque è una bellissima ma non catalogabile musica
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