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Zapping con la liquida...il nuovo male


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Inviato

@SoNineties ha detto con ottime parole quello che cercavo di dire qualche post fa... Meglio non si poteva dire!

Inviato

Giusto una dovuta precisazione, il concetto che volevo esprimere, pur apprezzando la comodità della fruizione del messaggio sonoro attraverso internet, è che, fintanto che esistevano i supporti fisici come il vinile, la cassetta e il cd, eri costretto a comprare l'intera opera dell'artista. Oggi, con la liquida, non avviene e puoi scegliere cosa ascoltare. Se questa possibilità viene interpretata come estrema libertà dell'ascoltatore/consumatore, non so se tutti gli artisti accetterebbero  culturalmente tale operazione di saccheggio musicale, al di là della indubbia convenienza economica. Penso, tanto per citare un album a caso, il Letter to you di Springsteen in cui il musicista ha riunito per pochi giorni, nel suo studio di registrazione, la E Street band per scolpire, con le note  e la composizione, il suo attuale stato d'animo e trasmetterci  unitariamente in circa un'ora la sua attuale vena creativa. Non penso che apprezzerebbe se ascoltassi solo Gosth o The power of prayer senza approfondire l'intero album. Forse il mio ragionamento è da anziano quale sono, ma voglio  rispettarere  il disco come un'opera dell'ingegno umano e sono consapevole che cozza con l'attuale sistema di fruizione giovanile del tutto subito e poi l'oblio.....

Luigi

Inviato
47 minuti fa, sonny ha scritto:

eri costretto a comprare l'intera opera dell'artista

Le costrizioni non sono mai cosa buona.

 

48 minuti fa, sonny ha scritto:

Oggi, con la liquida, non avviene e puoi scegliere cosa ascoltare.

La libertà è un male?

49 minuti fa, sonny ha scritto:

Non penso che apprezzerebbe se ascoltassi solo Gosth o The power of prayer senza approfondire l'intero album.

Il tuo ragionamento secondo me è lecito. Però a mio avviso non si può prendere un esempio e farlo passare per la regola. Springsteen è innanzitutto un autore oggi irrilevante e superato. Il cd l'ho comprato e lo ascolto con piacere. Ma l'esperienza che ne ricavo è simile all'ascoltare la radio sintonizzata su un solo artista. Sono canzoni innocue per i nostalgici di un qualcosa che non c'è più.  Prima che qualcuno mi salti addosso, sottolineo che innanzitutto è una mia personale opinione e secondariamente che non c'è nulla di male in ciò. Ripeto, l'album ce l'ho e lo ascolto.

La musica però nel 2021 vira altrove. Non trovo personalmente filologicamente corretto approcciarla associandola al concetto di album. Se un artista, inserito nel contesto in cui le notizie e di conseguenza le emozioni viaggiano a livelli planetari in pochi secondi, spinto da un'urgenza comunicativa decide di pubblicare un singolo e non attendere 6 mesi per scrivere altri n pezzi, andare in studio, registrarli, produrli e pubblicarli tutti insieme, biasimarlo significa non contestualizzare l'epoca in cui viviamo a mio avviso. 

Oltretutto questo 'circo' costa. Infatti, Le canzoni ci costringevano a comprarle tutte...

Ti dirò di più, allargando il discorso in generale, è come voler conferire meno valore artistico ad una poesia rispetto ad un romanzo, una piece teatrale etc.

1 ora fa, sonny ha scritto:

Voglio  rispettarere  il disco come un'opera dell'ingegno umano

Ogni forma d'arte va interpretata e fruita per quel che è non per quello che vorremmo fosse.

Se un disco ha senso d'essere, sia. Se una canzone ha senso d'essere sia.

L'ingegno può essere trovato in una singola canzone. Dipende dagli intenti dell'autore, non dai nostri.

Detto questo, opinioni differenti non possono che arricchire la conoscenza, per cui ti saluto con stima.

 

 

Inviato

Ma poi, anche parlando di musica classica dove effettivamente questo discorso ha un senso, sarò pure libero di ascoltarmi solo una overture senza necessariamente le restanti 3 ore di opera... O no? Tant'è che di dischi e concerti in cui si eseguono solo singole parti, le più rilevanti o se vogliamo "famose", ce ne sono a bizzeffe. Li mettiamo al bando? 😁

mauriziox60
Inviato

si tratta sempre di sensibilità personali. Molto spesso vedo due campi contrapposti in cui uno dice di voler ascoltare come meglio crede e un altro dice che io debbo ascoltare come meglio crede lui...

Di album che contengono uno o due pezzi fantastici insieme a paccottiglia mista ne ho parecchi. Non capisco in nome di cosa dovrei per forza sorbirmi la tortura della paccottiglia mista. Gli album concetto sono pochi e anche quelli non per forza sono capolavori (o semplicemente piacevoli) in tutte le loro parti. 

Ciò detto: i concetti di cui sopra valgono per me solo per quanto riguarda la mia condotta non coinvolgendo in alcun modo nessun altro.

Inviato
21 ore fa, SoNineties ha scritto:

Sono generi nati con i singoli. I 45 giri.

Nel tempo però il singolo o i singoli, erano, e lo sono tutt'ora nella maggior parte dei casi, la vetrina di presentazione del seguente album. Il promozionale diciamo. Poi spesso l'unico pezzo decente era proprio il singolo, ma ormai eri rimasto fregato comprando l'album perché pensavi che il resto fosse sullo stesso livello... 🙃

Inviato
Il 20/3/2021 at 17:34, OLIVER10 ha scritto:

Prendo spunto da un post su FB

non so se sia una questione intrinsecamente legata alla liquida, ma è così anche per me.

uso lo streamer quasi solo per provare a scoprire nuovi (per me) artisti o saggiare album che mi incuriosiscono, ma:

- solo pochissime volte (ma intendo 2-3, non di più, anzi forse al 3 non ci sono arrivato) ho scelto di ascoltare in streaming un album che già conoscevo, per il gusto di sentirlo;

- credo di non avere mai riascoltato una seconda volta i vari album "saggiati"

- difficile che riesca a finire l'ascolto di un album in streaming

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