Coltr@ne Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio 1 ora fa, grisulea ha scritto: Lo chiedi a lui? Avevo un presentimento fossero indicate a lui, mi sarò sbagliato
jakob1965 Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio Mah..... Un Buon cd ben registrato con bella musica ed un pianista rinomato può essere più godibile di un pianaccio ascoltato dal vivo e con un suonatore così cosi e magari con musica poco gradevole o che poco ci piace Nel.giudizio di ognuno di noi vi è questa componente: Poter ascoltare quello che ci piace e ben eseguito. Io posso dar peso alla classe A impagabile nel rendere le code delle note a pedale schiacciato specialmente se si sovrappongono Mi.colpisce la purezza e la lucentezza anche nelle note gravi. Altri.magari guardano più la dinamica
mozarteum Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio Nella musica riprodotta e’ fondamentale il contrasto. Questo -oh signora mia ma che dite- non e’ agevolato da una rif piatta. Cio’ non vuol dire escursioni da montagne russe, ma manco elettroencefalogramma piatto. Per quello che ho sperimentato di persona
Coltr@ne Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio 41 minuti fa, mozarteum ha scritto: Nella musica riprodotta e’ fondamentale il contrasto. Questo -oh signora mia ma che dite- non e’ agevolato da una rif piatta. A quale rif piatta ti riferisci?
Coltr@ne Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio Per calcolare la risposta in frequenza di uscita di un sistema, dati la risposta in frequenza in ingresso e la risposta in frequenza del sistema stesso, si può semplicemente moltiplicare le due funzioni nel dominio della frequenza. Questo è un concetto fondamentale nella teoria dei sistemi e nell'analisi dei segnali. Spiegazione dettagliata: La risposta in frequenza di un sistema (sia esso elettronico, acustico, meccanico, ecc.) descrive come il sistema reagisce a diverse frequenze di segnali in ingresso. In pratica, si considera l'effetto del sistema su un segnale sinusoidale di frequenza specifica, analizzando come vengono modificate ampiezza e fase dell'uscita rispetto all'ingresso. 1. Risposta in frequenza in ingresso (H_in(f)): Rappresenta la risposta in frequenza del segnale che alimenta il sistema. Ad esempio, se si sta analizzando il suono prodotto da uno strumento musicale, H_in(f) descriverebbe la composizione spettrale del suono emesso. 2. Risposta in frequenza del sistema (H_sys(f)): Descrive come il sistema stesso modifica i segnali a diverse frequenze. Ad esempio, in un altoparlante, H_sys(f) indica come l'altoparlante riproduce le diverse frequenze (alcune frequenze potrebbero essere amplificate, altre attenuate). 3. Risposta in frequenza in uscita (H_out(f)): Per ottenere la risposta in frequenza in uscita, si moltiplica la risposta in frequenza in ingresso per la risposta in frequenza del sistema: H_out(f) = H_in(f) * H_sys(f) In termini matematici, la moltiplicazione nel dominio della frequenza corrisponde alla convoluzione nel dominio del tempo. Quindi, se si conoscono le funzioni nel dominio della frequenza, la moltiplicazione è il metodo più semplice per calcolare la risposta in uscita. Software e strumenti: MATLAB e Simulink: Sono piattaforme potenti per l'analisi di sistemi dinamici e offrono strumenti per calcolare e visualizzare risposte in frequenza. Software per analisi di spettro (es. REW, RDNet Measure, Dewesoft): Questi strumenti sono specifici per l'analisi di segnali e permettono di ottenere le risposte in frequenza di sistemi acustici o altri segnali. Analizzatori di spettro FFT: Software o strumenti hardware che calcolano la trasformata di Fourier (FFT) per trasformare i segnali dal dominio del tempo al dominio della frequenza, permettendo l'analisi delle componenti di frequenza. In sintesi, per calcolare la risposta in frequenza di uscita, basta moltiplicare la risposta in frequenza del segnale di ingresso per la risposta in frequenza del sistema, preferibilmente utilizzando strumenti software specifici per l'analisi dei segnali e dei sistemi nel dominio della frequenza.
grisulea Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio 1 ora fa, mozarteum ha scritto: non e’ agevolato da una rif piatta. Piatta come? Dove, quando e con cosa l'hai sentita? L'hai vista e verificata? Chiedo perché chi mi ha detto di averla sentita poi si capisce che ha sentito chissà cos'altro. Pura curiosità null'altro.
mozarteum Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio A casa di un Forumer che purtroppo non scrive piu’. Ingegnere, sala fantastica, provato senza e con correzione. Va detto che la sala era ottima. Ne parlai. Con la correzione i vocalismi di Cecilia Bartoli erano un filo piu’ nitidi e veloci ma il resto era segaligno. Senza, maggiore equlibrio e piu’ divertimento. Cosi’ anche in altre registrazioni che conosco bene. Certo senza, il suono era comunque completo grazie all’ottima acustica ambientale. Non c’era alcun deficit di dettaglio ma il tutto risultava piu’ piacevole. Insomma ste benedette misure vanno sempre poi rapportate all’ascolto 1
Coltr@ne Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio 27 minuti fa, mozarteum ha scritto: Insomma ste benedette misure vanno sempre poi rapportate all’ascolto Conclusione affrettata, mancano troppi dati, te la stai prendendo col maggiordomo e potrebbe essere ben diverso.
ilmisuratore Inviato 8 Luglio Autore Inviato 8 Luglio 6 ore fa, mozarteum ha scritto: Come il maggiordomo? Quello e’ un Ingegnere ....ma a LUI il risultato sonoro che ha progettato ed implementato piaceva più o senza la correzione ?
mozarteum Inviato 8 Luglio Inviato 8 Luglio Concordava con le mie impressioni, parliamo di una sala ottimale con buone misure (cosi’ mi ha detto e all’ascolto mi e’ sembrato cosi’ visto l’ottimo dettaglio ed equilibrio generale
ilmisuratore Inviato 8 Luglio Autore Inviato 8 Luglio 15 minuti fa, mozarteum ha scritto: Concordava con le mie impressioni, parliamo di una sala ottimale con buone misure (cosi’ mi ha detto e all’ascolto mi e’ sembrato cosi’ visto l’ottimo dettaglio ed equilibrio generale Allora ha "sbagliato" completamente progetto sonoro...ha corretto qualcosa che non andava toccata La correzione serve per migliorare una determinata situazione...non per peggiorarla Se l'acustica era ottima di base...o non doveva usare la correzione....oppure doveva intervenire in modo minimale nei punti specifici in cui si poteva ottenere un vantaggio La correzione prevede 65536 tipologie teoriche d'intervento....si può fare tutto, dall'intervento lievissimo mirato ed innocuo all'intervento pesantissimo che andrebbe usato soltanto nei casi di "acustica disperata inascoltabile" Volendo si può anche puntare a fare uscire dal diffusore l'esatto contenuto del disco... ovvero: "cortocircuitare" l'input output tra stimolo originale musicale e segnale prodotto dal diffusore in campo vicino Insomma una cosa è utilizzare la correzione come sport, o tanto per vedere l'effetto che fa'...ben altra implementarla in un progetto che dev'essere attentamente valutato in modo da non gettare l'acqua sporca con tutto il bambino 1
alexis Inviato 8 Luglio Inviato 8 Luglio @mozarteum ma quello era „solo“ un ingegnere laureato, doveva chiedere coniglio al misurillatore, laureato alla Sacra Università delle Vita e del Nonhaivintoritenta 1
Coltr@ne Inviato 8 Luglio Inviato 8 Luglio @mozarteum vai a trovare @ilmisuratore e ti fai un idea precisa.
Coltr@ne Inviato 8 Luglio Inviato 8 Luglio Ciò non toglie che tu Moz ci hai visto "quasi giusto" anche il misurillo lo sa e sperimentato che riga piatta misurata al punto di ascolto va "pesato" per bene, lo ha gia spiegato.
Coltr@ne Inviato 8 Luglio Inviato 8 Luglio 1 ora fa, alexis ha scritto: @mozarteum ma quello era „solo“ un ingegnere laureato, doveva chiedere coniglio al misurillatore, laureato alla Sacra Università delle Vita e del Nonhaivintoritenta Si bravo le trombette fattele regolare dal primo ingegnere civile che conosci 1
Messaggi raccomandati
Crea un account o accedi per lasciare un commento
Devi essere un membro per lasciare un commento
Crea un account
Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Sei già registrato? Accedi qui.
Accedi Ora