Masaniello Inviato 7 Luglio 2021 Inviato 7 Luglio 2021 @Armando Sanna ho ascoltato Khmer intrigante ai primi ascolti ma secondo me non regge ad ascolti ripetuti
claravox Inviato 7 Luglio 2021 Inviato 7 Luglio 2021 @caricolimite molto bello grazie per la segnalazione. A me piace molto Bugge Wesseltoft ma credo sia straconosciuto ai più
Questo è un messaggio popolare. Grancolauro Inviato 7 Luglio 2021 Questo è un messaggio popolare. Inviato 7 Luglio 2021 Bello questo thread! In effetti si parla poco di jazz contemporaneo in questo forum, ed è un peccato. A dire il vero non so se il jazz sia vivo o morto, e se quello che oggi chiamiamo così sia qualcosa di completamente diverso. Personalmente tendo a lascia perdere le etichette e a cercare buona musica, da qualunque parte venga 🙂 Segnalo qui un paio di musicisti che mi sembra costituiscano un ponte di passaggio tra vecchio e nuovo jazz, o tra jazz e post-jazz. Il primo è Ambrose Akinmusire, sassofonista nel quale si sente chiaramente l'influsso di un certo Miles Davis ma che segue una strada tutta sua. Il suo ultimo album, "On The Tender Spot Of Every Calloused Moment", secondo me è bellissimo. La seconda segnalazione è completamente diversa e riguarda la pianista Carla Bley, che anagraficamente appartiene alla generazione dei grandi jazzisti degli anni 70 ma che ultimamente ha fatto sue sonorità minimaliste tipiche di certo jazz contemporaneo di estrazione nordica. Anche in questo caso, il suo ultimo disco "Life Goes On" è da ascoltare a mio parere. 4
damiano Inviato 7 Luglio 2021 Inviato 7 Luglio 2021 Giovane e bravo: Domenico Sanna Evidente di Sanna-Monk Ciao D. 2
damiano Inviato 7 Luglio 2021 Inviato 7 Luglio 2021 In questo sono tutti bravi e giovani: Zanisi, Diodati, Lento, Benedetti e Morello https://www.youtube.com/watch?v=u7cWpKHzl4I A me stimola molto il chitarrista Diodati che pure avendo una chiara e riconoscibile ispirazione si pone in modo assolutamente originale Ciao D.
Armando Sanna Inviato 8 Luglio 2021 Inviato 8 Luglio 2021 @Masaniello peccato io lo considero forse il migliore lavoro di N.P. Molvaer… 2
Partizan Inviato 8 Luglio 2021 Inviato 8 Luglio 2021 Il 4/7/2021 at 16:59, appecundria ha scritto: Kamasi Washington è da ascoltare. Inizialmente mi aveva entusiasmato, ma velocissimamente ha iniziato a stufarmi... Ciao Evandro
appecundria Inviato 8 Luglio 2021 Inviato 8 Luglio 2021 14 minuti fa, Partizan ha scritto: velocissimamente Io sono ancora nella prima fase 🙂
Armando Sanna Inviato 8 Luglio 2021 Inviato 8 Luglio 2021 @Partizan condivido, Kamasi doveva sembrare un nuovo fenomeno, poi mi ha lasciato molto tiepido …
Partizan Inviato 8 Luglio 2021 Inviato 8 Luglio 2021 Mi sento tranquillamente di consigliare ascolti del pianista Fred Hersch, sia solo che in gruppo. Nonostante la lunghissima militanza del 65enne jazzista americano, considero la sua musica molto attuale e contemporanea. Conosco piuttosto bene la sua lunga produzione discografica. Ascoltato live per la prima volta ieri sera, ho rincorso per anni i suoi concerti, ma alla fine saltava tutto! Ieri sera, nella splendida cornice del palladiano Teatro Olimpico di Vicenza, in trio col bassista Drew Gress e con Joey Baron alla batteria hanno realizzato un grande concerto, totalmente in acustico, si è rilevato intimo, assolutamente prezioso, mi resterà dentro per parecchio tempo questo meraviglioso concerto. Per seguire in modo non estemporaneo la scena jazz contemporanea è assolutamente consigliabile leggere le riviste di settore; personalmente sono abbonato da una trentina di anni a Musica Jazz e da una decina anche a Jazzit. E' vero che le leggo meno, sicuramente non le divoro più come un tempo, ma contrariamente all'andazzo del forum, che vede la carta stampata come fumo negli occhi, portatrice in interessi pubblicitari (quando non oscuri) io sono assolutamente convinto che per approfondire un argomento non esiste di meglio! Ciao Evandro 2
crosby Inviato 9 Luglio 2021 Inviato 9 Luglio 2021 @Partizan anche a me inizialmente mi era sembrato di piu di quello che si è rivelato (nei miei gusti) dopo
appecundria Inviato 9 Luglio 2021 Inviato 9 Luglio 2021 certo che se mettiamo un disco di Pincopallo pensando di trovarci Coltrane redivivo non andiamo lontano.
Partizan Inviato 10 Luglio 2021 Inviato 10 Luglio 2021 8 ore fa, appecundria ha scritto: certo che se mettiamo un disco di Pincopallo pensando di trovarci Coltrane redivivo non andiamo lontano. E' che all'inizio non mi sembrava un Pincopallo... Ciao Evandro
Masino Inviato 10 Luglio 2021 Inviato 10 Luglio 2021 @max personalmente appassionato di cantanti di jazz, da Bessie Smith ai giorni nostri, consiglierei di ascoltare qualcuna di queste brave artiste, hanno approcci piuttosto diversi al Jazz - Kandace Springs, l'ultimo lavoro del 2020 "The Women Who Raised Me" è una collezione di cover, molto ben riuscito - Melody Gardot, iniziò a cantare come terapia dopo un incidente spaventoso, "Sunset In The Blue" è del 2020, magnifico "Currency Of Man del 2015 - Esperanza Spalding, contrabbassista e cantante ha partecipato anche a un disco di Chiara Civello (brava anche lei), "Chamber Music Society" è molto godibile, l'ultimo "12 Little SPells" del2018 è un pochino più articolato.. - Come non nominare l'eccelsa Stacey Kent, difficile scegliere un lavoro, forse "Breakfast on the Morning Tram" del 2009 o il live "Dreamer in Concert", belli anche i singoli (almeno su Qobuz sono singoli) della serie "Songs From Other Places" del 2021 - Roberta Gambarini, Torinese che ha iniziato a cantare a 17 anni nei locali della mia città, quindi trasferita negli Stati Uniti dove ha collaborato con Roy Hargrove, Hank Jones e altri, tra i suoi lavori personali a me piace "So in Love" del 2006 Vabbè mi fermo qui.. 1 1
Gabrilupo Inviato 10 Luglio 2021 Inviato 10 Luglio 2021 @Masino A loro aggiungerei Cecile McLorin Salvant, dall'approccio vocale molto particolare.
Masino Inviato 10 Luglio 2021 Inviato 10 Luglio 2021 @Gabrilupo certamente! Mi sono fermato per non scrivere un manuale 🙂 ma a me piace anche parecchio altro, Jazzmeia Horn, Patricia Barber, Madeleine Peyroux e via e via..
magicaroma Inviato 10 Luglio 2021 Inviato 10 Luglio 2021 Il jazz degli anni d’oro era musica popolare, da ballo, poi negli anni sessanta e settanta è diventata la colonna sonora di un’epoca (insieme al rock), ha accompagnato le rivolte razziali e pacifiste soprattutto negli usa. Per i musicisti il jazz era anche uno stile di vita, oggi il livello tecnico è mediamente più elevato di un tempo ma il genere ha smarrito la sua carica “eversiva”, si tende a scimmiottare guardando al passato. Vabbè, è andata comunque meglio rispetto al rock dove non c’è stato un vero ricambio
analogico_09 Inviato 10 Luglio 2021 Inviato 10 Luglio 2021 1 ora fa, magicaroma ha scritto: Per i musicisti il jazz era anche uno stile di vita Il jazz, per i musicisti e per gli acoltatori, ascoltatori molto "attivi", spesso parte integrante del rituale musicale, è sempre stato, più che uno stile di vita, uno stato spirituale e mentale, sociale, culturale e antropologico degli afroamericani. Ad iniziare dal blues, l'elemento di snodo e di unione tra la "tribalità" musicale "schiava" e il nuovo corso delle musiche dell'"affrancamento" dal quale nasce il jazz (il jazz senza blues non è jazz.., la maggior parte del jazz "odierno" ha solo qualche forma più o meno abbozzata di bluses senza sangue), e per poter cantare il blues bisogna prima essere in blues avere il blues nel sangue, nella psiche.., idem il jazz. Gran parte del jazz di oggi, fatti salvi, come dicevo in altro post, gli ambiti sociali rimasti più "autoctoni, ancora legati alle radici "nere", risulta priva di questa inalienabile linfa poetica, spirituale, "mentale", identitaria. 1 ora fa, magicaroma ha scritto: oggi il livello tecnico è mediamente più elevato di un tempo ma il genere ha smarrito la sua carica “eversiva”, si tende a scimmiottare guardando al passato. D'accordo sullo scimmiottamento, vero anche che oggi vi siano molti musicisti tecnicamente virtusosi - espressivamente vuoti -, ma se ne fa solo una questione di numeri, diventare tecnicamente ferrati è alla portata di tutti oggi come oggi, basta avere del talento, ci sono più scuole, maggiori possibilità economiche per imparare le tecniche.., ma sul piano della qualità tecnica al servizio dell'espressione, tra i muaicisti di oggi e quelli di ieri c'è l'abisso... Ma per queste cose ci sarebbe lo specifico topic intitolato al jazz che ha un titolo facile cacile e non confondibile: "JAZZ" .., qui stiamo ripetendo cose già accennate lì che si potrebbero approfondire, sviluppare meglio lì ... 😉
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