Jazz ''odierno''

[analogico_09]

Il 25/7/2021 at 10:23, coldturkey ha scritto:

@aldofranci  Ravi, mi è capitato di ascoltare questo, che bello, e quanto cuore..

 

 

Non basta chiamarsi Coltrane e fare un po' di imitazioni genitoriali...anzi.., per me il buon Ravi, modesto strumentista e modesto musicista avrebbe fatto meglio a non "sfruttare" il nome del Padre... creando imbarazzanti e impoponibili "somiglianze". Gli autentici "coltranianiani" che ripresero e personalizzarono la grande, irripetibile Avventura musicale, spirituale, cosmica e trascendentale di John, sono altri, e anche loro furono già, oramai; essi hanno dato e alcuni di loro danno ancora ma non sono di oggi.., sono di sempre e si contano sulle dita di una, facciamo due?, mani. Lo stesso Ravi Coltrane non è già più di "oggi"...

[coldturkey]

47 minuti fa, analogico_09 ha scritto:

Non basta chiamarsi Coltrane e fare un po' di imitazioni genitoriali.

D'accordo, imita il padre, è evidente... .e chissà se potrebbe fare altrimenti.. non ha il genio del padre, ca va sans dire...   e poi chissà se esiste davvero un modo di portare "oltre" la musica di Coltrane, sinceramente ne dubito.

ciononostante io, da ascoltatore non esperto ma interessato al jazz, trovo estremamente piacevole e coinvolgente questo video e la musica eseguita ; senza poi tacere della sensazione di trovarmi quasi in mezzo ai musicisti, che accresce il piacere dell'ascolto, caratteristica peraltro comune ai video di questa serie.

E direi inoltre , per tornare all'argomento del thread, che nel panorama jazz odierno, perchè è di questo che si parla, non del jazz di 60 anni fa, la musica postata non sfigura per niente, anzi...  naturtalmente IMHO

[P.Bateman]

Concordo con @analogico_09 quasi completamente; gli ultimi grandi si sono affermati nei primi anni '70, poi rimasticature.

Però noi siamo marginali e non abbiamo accesso diretto alle fonti, l'iperproduzione paradossalmente rende più difficile capire quanto avviene. Magari da qualche parte suona già un nuovo Parker.

Diverso il discorso del rock, non legato ad una specifica cultura è tutt'altro che morto. 

[analogico_09]

5 minuti fa, coldturkey ha scritto:

D'accordo, imita il padre, è evidente... .e chissà se potrebbe fare altrimenti.. non ha il genio del padre, ca va sans dire...   e poi chissà se esiste davvero un modo di portare "oltre" la musica di Coltrane, sinceramente ne dubito.

 

Cosa potrebbe fare non sta a me dire, può ovviamente fare quel che vuole, se vuole fare il Coltrane faccia pure, idem io libero di esprimere il mio parere  sulla musica, e a ciascuno il suo, non ho mica criticato chi manifesta legittimamente un'opinione  diversa dalla mia. Né ho manifestato la pretesa che la musica di Coltrane debba essere portata 'oltre", la sua musica immensa non ne ha bisogno, piuttosto non ha per me senso che se ne faccia inane imitazione.  

 

Per quanto riguarda il grande jazz di 60 anni fa, è molto più attuale e "odierno" di tanti simulacri di jazz che appare nuovo mentre invece e lavato con perlana... 

[analogico_09]

33 minuti fa, meliddo ha scritto:

Magari da qualche parte suona già un nuovo Parker.

Diverso il discorso del rock, non legato ad una specifica cultura è tutt'altro che morto. 

 

Infatti ho più volte provato ad immaginare che nei luoghi più "autoctoni' (quelli che una volta, se non ancora, si chiamavano "ghetto"?) delle realtà afroamericane nelle quali non tutti ambiscono ad entrare, o che non siano ben accolti da coloro che li abitano, si stiano sviluppando forme di musicalità in continuità con quella che è la tradizione e le radici del blues e del jaz, delle altre espressioni della black music.
Temo però che possa trattarsi di un nuovo Parker, ovvero della rivoluzione russa e di quella francese messi insieme..,  perché se così fosse sarebbe già sicuramente emerso...  Se ne parlava nei precedenti post, è più probabile che L'eredità più genuina del jazz sia stata raccolta dalle forme musicali più popolari sviluppatesi all'interno dei contesti socio-culturali afroamericani, le quali passano anche attraverso l'industria ma in misura molto meno speculativa e alienate per quanto riguarda le espressioni più alte: hip hop, rap, funky, ecc..nelle loro varie declinazioni, ma non sarebbero fenomeni nuovissimi... anche se soggetti a continui aggiornamenti. 

[coldturkey]

23 ore fa, analogico_09 ha scritto:

Per quanto riguarda il grande jazz di 60 anni fa, è molto più attuale e "odierno" di tanti simulacri di jazz che appare nuovo mentre invece e lavato con perlana... 

naturale, sono ovviamente e totalmente d'accordo, ed era proprio questo che volevo sottolineare, se parliamo di John C. e dei grandi di quell'epoca non c'è storia, se parliamo invece dello scenario musicale odierno, anche Ravi C. ha un suo perchè ed una sua gradevolezza, rapportato al  contesto attuale

[analogico_09]

@coldturkey  Giusto ciò che dici, e logico, ma, forse sarà un mio limite, da una realtà musicale così rivoluzionaria, identitaria,  spitituale, sofferta, "tragica" come il jazz non mi aspetto la "gradevolezza", il "compromesso". il jazz "non era venuto a portare la pace ma la "spada"...

La sua "missione" si è esaurita, "tempi e "luoghi" sono cambiati, bisogna rassegnarsi al fatto che "C'è un tempo e un luogo giusto perché qualsiasi cosa abbia principio e fine"  (da Picnic at  Hanging Rock)