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Si può misurare la qualità sonora? Non credo


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44 minuti fa, grisulea ha scritto:

Come senza scostamento? Ma non lo vedi? Te l'ho pure segnalato ...... Gamma alta in discesa gamma bassa sottosmorzata e aumentata. È lampante. I grafici vanno almeno guardati.

 

C'è  un equivoco.

Alludevo al suggerimento  di John Atkinson di utilizzare apparecchiature Audio Research, evidentemente  per introdurre colorazioni complementari.

Chiedevo come sia possibile, secondo la prassi comune,  che possano essere compensate acusticamente quelle oggettiive deviazioni dalla linearità presenti nella stragrande maggioranza  dei casi, attraverso  la ricerca dei "giusti " complementi, che producano la desiderata   "sinergia"' mediante un "corretto interfacciamento", il tutto  in totale assenza di variazioni quantitative strumentalmente  dimostrabili, e quindi a parità  di rif. misurata.

 

Chiedevo se si trattasse di suggestione, nel qual caso si tratterebbe di suggestione collettiva reiterata da sempre, ed in quanto fondamentale per l'ottimizzazione di un sistema,divenuta quindi, essa stessa fondamentale per l'esistenza stessa della materia,  oppure di che altro.

 

 

3 minuti fa, leonida ha scritto:

Alludevo al suggerimento  di John Atkinson di utilizzare apparecchiature Audio Research, evidentemente  per introdurre colorazioni complementari.

 

Più che altro suggeriva il valvolare in quanto:

 

a) benché complesso il  diffusore ha un andamento dell'impendenza non difficile

b) il valvolare da lui suggerito ha  un damping factor piuttosto basso e quindi lascia più libere le membrane dei woofer a parità di impulso

 

Questo ho capito dall'articolo

 

Non ha parlato credo di non linearità che credo qui c'entri poco

21 minuti fa, jakob1965 ha scritto:

un sistema di diffusori molto complicato pone delle domande su cosa misurare e anche come

 

Mi sembra ovvio che sia così perchè un impianto audio è un sistema complesso. E si può dire che non suona se non c'è nessuno ad ascoltarlo. (Della serie un albero che cade nella foresta fa rumore? La risposta giusta è no perchè non c'è nessun orecchio/cervello a tradurre le vibrazioni nell'aria in suono). Inoltre come tutti i manufatti umani anche lo strumento di misurazione è un compromesso, come lo sono le metodologie per effettuare le misure.

6 minuti fa, jakob1965 ha scritto:
10 minuti fa, leonida ha scritto:

introdurre colorazioni complementari.

Più che altro suggeriva il valvolare in quanto:

a) benché complesso il  diffusore ha un andamento dell'impendenza non difficile

b) il valvolare da lui suggerito ha  un damping factor piuttosto basso e quindi lascia più libere le membrane dei woofer a parità di impulso

Questo ho capito dall'articolo

Non ha parlato credo di non linearità che credo qui c'entri poco

Presumeva   per imprecisati motivi,  che potesse aggiungere più carne alle ossa del diffusore  evidentemente  smagrite 

24 minuti fa, Vmorrison ha scritto:

n diffusore dovrebbe riprodurre tutto quello che vede un microfono senza aggiungere nulla, poi l’ambiente a sua volta dovrebbe fare altrettanto

Sacrosanto, ci mancherebbe.

Io intendevo, però, che il nostro orecchio non è lineare come un microfono quindi le misure sono certamente utili (specie a chi costruisce hifi) ma il risultato finale per l' ascoltatore sarà percepito in modo diverso a seconda delle frequenze. Molto accurato nei dintorni dei 2/3 mila hz meno agli estremi di banda.

E qui ritorniamo all' oggettività degli altri thread.

Poi siamo d' accordo che diffusori ed ambiente devono essere più lineari possibili.

@c10mMa anche chi costruisce hi fi ha le orecchie. Tutti i produttori hi fi hanno le orecchie oltre gli strumenti. Gli autocostruttori e i recensori hanno solo le orecchie. 
Aggiungo che alcuni produttori hanno conoscenze scientifiche ( matematiche neurobiologiche ingegneristiche) e le differenze si sentono anche con le orecchie Audiofile.👍

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