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Si può misurare la qualità sonora? Non credo


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@leonida accetto il suo parere del 1959

la mia esperienza  personale concorda sul fatto che debba crescere la qualità acustica degli impianti ma non concordo sul fatto che un buon  trattamento acustico possa peggiorare l’ascolto. Ancora meno nelle sale di regia dove l’assenza porterebbe ad un ascolto falsato dalle riflessioni incontrollate. Pensa come sarebbe possibile capire quanto riverbero dare ad un particolare strumento se non si può distinguerlo da quello della sala. Le filosofie di progettazione attuali dei grandi progettistici vanno in senso contrario.
È una opinione come tale si accetta per quello che è. 

38 minuti fa, Vmorrison ha scritto:

tu parifichi anche i diffusori

Impossibile, le tue scatolette neanche il padreterno le può parificare alle mie. Certo fare un suono molto simile alle tue è operazione da gatto. Due vie della lavandaia. Se ricordo oggi ti mando una foto così riponi il mitra.

1 ora fa, Vmorrison ha scritto:
2 ore fa, leonida ha scritto:

l'onda di pressione emessa dai diffusori

E dove la fai questa rilevazione

ma quando si parla di rif, non si allude alla misura tramite microfono, che si dice essere molto più preciso dell'orecchio umano, dell'onda di pressione emessa da un diffusore?

Cavi che aprono e chiudono, basse asciugate o gonfie, medie in evidenza o arretrate, acuti trapananti o in eccessiva evidenza o al contrario velati o "attufati", tutte prerogative attribuite da recensori ed esperti ad ogni elemento  del sistema , non dovrebbero essere rilevabili da una rif?

Se osservi bene, ciascuna variazione presume una differenza quantitativa, più  di questo, meno di quello, troppo o troppo poco di quell'altro etc..

Ma da dove spuntano queste variazioni così importanti da mantenere in piedi la materia audio, se nessuna rif di all'uscita del diffusore di fatto le rileva?

Se la rif non le rileva, Significa che l'onda di pressione non è  variata, significa che l'orecchio sta ricevendo la stessa informazione per cui teoricamente  non dovrebbe essere percepita alcuna differenza.

Sabatini , riferendosi  al responso strumentale,  come puoi osservare, si sente in una botte di ferr in quanto nessuno può smentito, ,  ed avrebbe quindi  ragione a concludere che tutto suona sostanzialmente uguale, e che si tratti di suggestione collettiva.

 Se le variazioni percepite attraverso interventi vari a monte dei trasduttori  acustici, inclusa quindi componentistica del crossover, oggi ritenuta stravolgente in positivo o in negativo,  , non vengono rivelate dalla rif  significa che non esistono, e se  non esistono,  con quali argomentazioni  Sabatini può  essere contraddetto?

 

  • Thanks 1
2 minuti fa, leonida ha scritto:

ma quando si parla di rif, non si allude alla misura tramite microfono, che si dice essere molto più preciso dell'orecchio umano, dell'onda di pressione emessa da un diffusore?

Questo è quello che pensano i misuroni. Cambi l’amplificatore la risposta in frequenza non cambia! Cosa cambia? 😜

31 minuti fa, iBan69 ha scritto:

ma Voi, la musica, l’ascoltate, o misurate e basta?

A me sembra di capire che le misurazioni vengano fatte all'inizio,una volta sistemata la stanza (a meno di un sistema di diffusori in continua evoluzione, come potrebbe essere un multivia diy,rd o tromba che sia) non ci si pensa più.

Ad esempio penso che la stanza di Rocco abbia avuto nmila misurazioni in fase di costruzione,poi stop,solo musica.

Lo stesso,nel mio piccolo,ho fatto io, installazione meglio possibile dell'impianto,corretto in automatico con Dirac e stop.

Se cambiassi posizionamento o diffusori rifarei una volta sola la misurazione e poi musica.

  • Melius 1
10 minuti fa, grisulea ha scritto:

Impossibile, le tue scatolette neanche il padreterno le può parificare alle mie. Certo fare un suono molto simile alle tue è operazione da gatto. Due vie della lavandaia. Se ricordo oggi ti mando una foto così riponi il mitra.

Te lo ripeto, tu non sai cosa suona a casa mia, non come suona, ma cosa suona. Parificare i diffusori uni vale l’altro dopo il tuo prototipo di amplificatore dentro la vaschetta del gelato..cosa dobbiamo aspettarci? 

4 minuti fa, leonida ha scritto:

Ma da dove spuntano queste variazioni così importanti da mantenere in piedi la materia audio, se nessuna rif di all'uscita del diffusore di fatto le rileva?

Questo lo dici tu, se si sente il mic la rileva almeno fino al punto in cui subentra la fantasia. Le misure sulle elettroniche poi si spingono fino all'inimmaginabile. Anche quelle andrebbero fatte. Le stesse misure in ambiente difficile siano identiche in momenti diversi.

24 minuti fa, extermination ha scritto:

Considerami pure il " nulla" al suo cospetto!

Non solo condivido  la sua opinione ma l'ho anche portata alle estreme conseguenze, con conferma ed oggettivo riscontro a livello statistico,  dell'assoluta esattezza dell'intuizione.

Non altrettanto  mi risulta purtroppo, dei presunti automatismi fra ottimizzazione  di parametri acustici e qualità  sonora  percepita,  fortemente condizionata quest'ultima da fenomeni ben più  rilevanti e di tutt'altra origine.

 

2 minuti fa, Vmorrison ha scritto:

Voglio vedere come lo ricrei con il tuo manufatto. 

Mi faccio un dipolo con tutte le sue caratteristiche per parificarlo ad un tweeterino? Fai emettere al tuo tw energia anche dietro se riesce. Personalmente cerco in risultato, non me lo ritrovo a caso.  Pensa che qualche pirla ha speso 250.000 euro per sentirlo. Se conoscevano te prendevano le van col tweeterino.

4 minuti fa, grisulea ha scritto:

Mi faccio un dipolo con tutte le sue caratteristiche per parificarlo ad un tweeterino?

Dietro non serve…ma non quantità serve qualità….parifica una risposta polare liscia senza buchi e picchi fuori asse. Così capisce cosa l’alta fedeltà! Bisogna capire cosa cercare prima di mitragliare….il bum bum lo fanno anche le montarbo e le cerwin vegega

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