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Ristampe in vinile Blue Note Tone Poet e Blue Note Classic


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Spadaccino1
Inviato
Il 27/11/2022 at 13:50, Spadaccino1 ha scritto:
Il 22/11/2022 at 15:25, Spadaccino1 ha scritto:

Appena scartati... 

 

 

IMG_20221122_152318.jpg

 

Mi autocito perché non ho visto nessuno parlarne. 

Andrew Hill, Point of departure e Grachan Moncur III, Evolution

Per chi ama l'avant-garde: due dischi impegnativi nell'ascolto ma nel complesso piacevolissimi, grazie anche alle performances dei "comprimari" presenti: Kenny Dorham, Eric Dolphy, Joe Henderson, Richard Davis e Anthony Williams per il primo, e Lee Morgan, Jackie McLean, Bobby Hutcherson, Bob Cranshaw e di nuovo Anthony Williams per il secondo. 

Personalmente le mie preferenze vanno a Point of Departure, Hill è geniale e poi la presenza di Dolphy vale da sola l'acquisto. Entrambi, per me, sono da avere. 

Pietro 

Mi RI-autocito, se può valere anche il mio modesto parere. 

Point of Departure lo posso ascoltare più volte di seguito senza mai annoiarmi, come tanti 'avant-garde'. Non è così con molti dei 'classici' hard-bop. De gustibus. Poi ognuno resta delle proprie opinioni, che è tanto bello.... 

Pietro 

  • Melius 1
Inviato

Il problema dei dischi come Point Of Departure, per quel che mi riguarda, è la frequenza con cui li ascolto. Dopo le prime volte necessarie a farmene un'idea (sempre più di una, mai più di quattro) non li ascolto più.
Non è una scelta consapevole ma inconscia. Quando ti ritrovi davanti ad un muro di 1500 dischi, la mano è guidata meno dalla ragione che dall'istinto.
Ecco perché tendo a non comperarli e passato un po' di tempo è facile che rivenda alcuni pezzi.
Mi accaduto anche con dischi molto più noti e celebri di Point Of Departure. Ad esempio ho rivenduto un doppio 45 giri Analogue Productions di Maiden Voyage. Un classico del Jazz Modale. Un disco celeberrimo che ogni appassionato di Jazz ha in casa. Però non lo ascoltavo mai; stava lì, come un vaso di terracotta.  Ho preferito passarlo ad uno che perlomeno lo ascolta (visto tra l'altro che era praticamente nuovo). Cito Maiden Voyage, perché lo conoscono persino le monache in convento, ma di esempi così potrei farne molti.
In effetti di Jazz Modale ne ho comperato parecchio e persino qualche titolo Free e tra il Modale ed il Free. Titoli famosi, celebrati, che ora non possiedo più.
A pensarci bene, nel corso degli anni, il mio gusto per la musica Jazz, per un certo tipo di musica Jazz, si è formato attraverso aggiunte e consolidato grazie a successive sottrazioni.
E' stato comunque utile poiché mi ha permesso di conoscere artisti che hanno operato trasversalmente (Bop, Modale, Free, Third Stream, ecc.) e di cui ho potuto apprezzare il lavoro nell'ambito a me più congeniale.
Uno su tutti, Eric Dolphy.
Alberto.
 

  • Melius 1
Inviato

A mio modesto parere Hill è uno dei compositori più importanti del jazz. I titoli Blue Note, almeno fino a "Compulsion", sono tutti buoni, alcuni ("Point" è uno di questi) fondamentali. 

 

  • Melius 2
giorgiovinyl
Inviato

Con Maiden Voyage è stato un colpo di fulmine fin dal primo momento che l'ho ascoltato, lo considero persino un disco di facile presa, lo consiglierei persino a qualcuno che vuole cominciare ad ascoltare il jazz.

Naturalmente i gusti sono gusti e non li discuto. Diverso però il caso di una eventuale stroncatura (o ancora peggio di ripetute stroncature di dischi post bop) in un thread la cui funzione è non solo parlare di ristampe in vinile ma consentire a dei forumers di scoprire il mondo del jazz.

Come vi ho già detto tra i primi dischi che ho comprato quando ho cominciato a esplorare il jazz a fine anni 80 ci sono stati Kind of Blue il capolavoro che ha introdotto il jazz modale a A Love Supreme. Altri due colpi di fulmini fin dalle prime note, anch'essi li consiglierei a un novellino.

Considerate che io provenivo dal rock, i classici come Beatles (di successo ma che sperimentavano eccome) e Rolling Stones ma anche i Velvet Underground il punk la new wave.

Ero già allenato a dischi difficili, per esempio White Light White Heat o Trout Mask Replica, non che li ascolti ogni giorno,  ma non mi sono mai sognato di venderli. Trout dopo avere preso il cd a fine anni 80, l'ho riascoltato recentemente in occasione dell'acquisto della ristampa in vinile Third Man Records, e pur rimanendo un disco certamente difficile dopo 40 anni ero in grado di apprezzare certe trovate musicali folli ma geniali.

Ecco se Out of Lunch è unanimemente  considerato il capolavoro di Eric Dolphy che è uno dei musicisti che io adoro, mi sforzerei un minimo di capirlo, riascoltandolo più volte, ma capisco che ognuno di noi ha un suo modus operandi e cambiarlo oltre i 50 anni (età media di noi forumer) non è certo facile.

Probabilmente sono stato eclettico e curioso fin dall'inizio, di sicuro mi ha aiutato che quando da quindicenne compravo  un vinile spendendo 13.000 lire, spesso  a scatola chiusa per una recensione,  lo ascoltavo più volte anche non mi piaceva ad un primo ascolto.

Da questo punto di visto penso che lo streaming possa fare danni...

  • Melius 1
giorgiovinyl
Inviato
4 ore fa, Spadaccino1 ha scritto:

Mi RI-autocito, se può valere anche il mio modesto parere. 

Point of Departure lo posso ascoltare più volte di seguito senza mai annoiarmi, come tanti 'avant-garde'. Non è così con molti dei 'classici' hard-bop. De gustibus. Poi ognuno resta delle proprie opinioni, che è tanto bello.... 

Pietro 

Certo che vale, secondo me Point è un capolavoro assoluto, perciò non sono poi tanti i dischi hard bop che riescano a stargli alla pari. 

Per esempio un disco come Little Johnny C, pur essendo un ottimo disco, che comprerò se riuscirò a trovarlo ad un buon prezzo, non è lo trovo un disco da preferire a  Point.

  • Thanks 1
giorgiovinyl
Inviato
2 ore fa, gullaz ha scritto:

A mio modesto parere Hill è uno dei compositori più importanti del jazz. I titoli Blue Note, almeno fino a "Compulsion", sono tutti buoni, alcuni ("Point" è uno di questi) fondamentali. 

Speriamo che tra Tone Poet e Classic ne ristampino altri...

Inviato
6 minuti fa, giorgiovinyl ha scritto:

Speriamo che tra Tone Poet e Classic ne ristampino altri...

Gia' anche perche' gli originali sono ormai inavvicinabili.

Spadaccino1
Inviato
13 ore fa, OTREBLA ha scritto:

Uno su tutti, Eric Dolphy.

E qui concordo perfettamente. 

Inviato

Capirai che sforzo!

:classic_biggrin:

Comunque il discorso non si limita al solo Eric Dolphy.

La mia indagine, curiosità ed esplorazione in profondità dello stile Swing-Bop-HardBop, riguarda tutti gli artisti che vi hanno contribuito e che vi contribuiranno con riletture e prospettive inedite.

Come nel caso dell'eccellente disco di Lovano, che mi ha sorpreso moltissimo perché mi aspettavo una cosa di maniera e già sentita, è interessante da parte mia, che appunto mi sono specializzato in quell'ambito di interesse, verificare come l'artista affronti l'ennesimo paesaggio e riesca, quando ci riesce e se ci riesce, a dipingere un paesaggio meritevole di unirsi a tutti gli altri paesaggi della storia dell'arte, per quanto numerosi essi siano.

Anche perché io sono convinto che, essendo lo stile Swing-Bop-HardBop l'architrave della musica Jazz, il cuore pulsante della sua storia, fra cento anni ci sarà ancora qualcuno che si vi si cimenterà.

Alberto.

 

 

 

 

giorgiovinyl
Inviato

Anche io penso che il jazz verra suonato tra cent'anni ma non lo frazionerei a seconda dei gusti. Non c'è un cuore pulsante ma c'è una musica, una delle musiche che più hanno caratterizzato il 900, che è andata cambiando e evolvendo per tutto il XX secolo e oltre.

Lo stesso Joe Lovano per esempio  è un  musicista che padroneggia il jazz, può decidere di incidere un disco di ballads come I'm all for you e portarlo in tournée, ma ti può suonare tutto jazz modale post bop anche a tratti sprazzi di free.

Provate ad ascoltare la sua discografia, in streaming o anche su you tube.

 

Inviato

@OTREBLA

P.S.: pagato 19 Euro spedito. Super Affaròn.

come al solito sempre prezioso con consigli per gli acquisti…..

Joe Lovano - I'M All For You - Blue Note 2004 - Blue Note Classic 2022 - Doppio Vinile,  preso anch’io su Amazon Francia, meno di 18€ spedito, con sconto di 5€.

P.S.: questa volta t’ho fregato 🤣

Grazie,

Giorgio

Inviato

@gullaz assolutamente d'accordo su Hill. Ho iniziato con Passing Ships e non mi sono più fermato. Sto ascoltando proprio stasera uno dei miei preferiti. Suoi e di musica jazz in generale

16865992894746093587659622002566.jpg

  • Melius 2
giorgiovinyl
Inviato

Ohibò... per essere un "pesantone" vedo che Andrew Hill piace a diversi forumer... 

Inviato
12 ore fa, giorgiovinyl ha scritto:

per essere un "pesantone" vedo che Andrew Hill piace a diversi forumer...

Al primo ascolto di sicuro non risulta molto "facile", poi però c'è qualcosa che incuriosisce e si rimette sul piatto, poi comincia piano piano a diventare più familiare ed emergono dei dettagli prima nascosti dall'iniziale pregiudizio, allora si riascolta di nuovo e... il ghiaccio è rotto! Da lì ad andarsi a cercare il resto della discografia è un attimo! :classic_biggrin:

  • Melius 1
Inviato

Secondo me, come già scritto tempo fa in un post, in questo forum ci sono veri appassionati di jazz, che possono capire ed esprimere giudizi utili in merito, ma anche altri che comprano i dischi consigliati, più per averli, che non per vero interesse jazzistico. Mi chiedo infatti quanti ascoltano certi dischi per più di una volta. Io mi sono avvicinato al jazz anni fa, mentre studiavo il sassofono, e ho continuato a seguirlo con continuità ed interesse, anche in forme diverse. Ho quindi apprezzato le prime uscite dei vari Tone Poet & c., ma ora compro solo alcune cose, senza l'assillo di dover terminare per forza le varie collezioni.

  • Melius 1
Inviato

a proposito di andrew hill, visto che da qualche giorno ci si gira intorno, a me capita questa cosa qui: che a un certo punto di una determinata giornata ho proprio voglia di sentirlo, di sentire quelle sonorità, quelle spigolosità, quelle atmosfere sospese che non sembra vogliano andare da qualche parte ma esplorano esattamente l'atmosfera stessa che creano.

non mi capita con tanti artisti, e questo per me significa che hill ha un suo stile, di là da ogni tassonomia musicale che ciascuno di noi prova ad adottare. in questo senso, lo percepisco come un classico e lo apprezzo come tale

  • Melius 1

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