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Melius Club

Ristampe in vinile Blue Note Tone Poet e Blue Note Classic


Messaggi raccomandati

Inviato
3 ore fa, giorgiovinyl ha scritto:

Bell'articolo sulla serie Tone Poet sul Giornale della Musica.

Mi dispiace dissentire ma sinceramente lo trovo scarso giornalismo, con dichiarazioni generiche e di parte, fuorvianti per chi non conosce già gli eventi, una per tutte questa:

"la lussuosissima serie Music Matters, avviata nel 2007 a beneficio degli audiofili più esigenti (e benestanti: si parla di 70-80-90 dollari all'uscita per salire fino a quotazioni criminali)."

Sappiamo bene che i 33 MM sono usciti a 35 $, per poi salire di quotazione nel tempo...

Inviato

Ragazzi un vs consiglio sui miei prossimi acquisti, premesso che Dexter Gordon non è il mio sassofonista preferito, volevo comunque prenderne uno tra le imminenti uscite.

Tra il tone poet One Flight Up e Go della serie Classic quale artisticamente dovrei prendere,

Grazie 

Giorgio

 

capodistelle
Inviato

Senza ombra di dubbio Go!, se non il migliore in assoluto un dei migliori dischi di Gordon

  • Thanks 1
Inviato

@GioSim entrambi molto belli, meritano.  se ne prenderai uno solo, Go! è non a caso...un Classic.

  • Thanks 1
Inviato

@capodistelle @Marco.C Sempre più convinto che è stata una fortuna conoscere questo forum visto le persone sempre disponibili e gentili che lo frequentano.....

Grazie ancora per i vs consigli,

Grazie

 

Inviato

Go! è un disco considerato generalmente tra i migliori......però......
due considerazioni:

- dici che Dexter G non è tra i tuoi preferiti e, mentre in Go! lui è protagonista assoluto, in OFU si divide la scena con Donald Byrd;

- se ti vai a leggere i commenti sulla resa sonora di OFU in questa nuova veste, sul forum americano Hoffmann Tone Poet, ci sono unanimi commenti entusiastici.

A te la scelta! 🙂

  • Thanks 1
Inviato
1 minuto fa, aldofive ha scritto:

scusa è tone poet, classic o digitale?

a cosa ti riferisci? 🙂

giorgiovinyl
Inviato
8 ore fa, ansonico ha scritto:

Mi dispiace dissentire ma sinceramente lo trovo scarso giornalismo, con dichiarazioni generiche e di parte, fuorvianti per chi non conosce già gli eventi, una per tutte questa:

"la lussuosissima serie Music Matters, avviata nel 2007 a beneficio degli audiofili più esigenti (e benestanti: si parla di 70-80-90 dollari all'uscita per salire fino a quotazioni criminali)."

Sappiamo bene che i 33 MM sono usciti a 35 $, per poi salire di quotazione nel tempo...

Tu lo giudichi dal punto di vista del collezionista di Music Matters. Questo articolo invece è diretto ad un appassionato di musica che magari non ha cognizione della differenza che può esserci i vinili digitali e le ristampe analogiche allo stato dell'arte, finalmente rese disponibili ad un prezzo ragionevole.

A me continua a sembrare un articolo interessante, più si parla della Tone Poet (o della Classic) ad un pubblico non strettamente non audiofilo più queste serie potranno essere apprezzate ed avere successo. 

Il mio sogno e che se ne producano altre con una qualità di riversamento e di stampa paragonabili, magari andando oltre il jazz. 

In parte questo si è avverato con la serie Classic e la Acoustic Sounds.

giorgiovinyl
Inviato
4 ore fa, GioSim ha scritto:

Ragazzi un vs consiglio sui miei prossimi acquisti, premesso che Dexter Gordon non è il mio sassofonista preferito, volevo comunque prenderne uno tra le imminenti uscite.

Tra il tone poet One Flight Up e Go della serie Classic quale artisticamente dovrei prendere,

Grazie 

Giorgio

Ricordate sempre che i titoli della serie Classic sono dei classici, quindi se non si ha niente di un artista a cominciare con quelli non si sbaglia certo, fosse solo per il prezzo più abbordabile.

Di Dexter Gordon ti consiglio pure questo serie 80th

https://www.amazon.it/Doin-Allright-Gordon-Dexter/dp/B07NRF4KBS/ref=sr_1_4?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&dchild=1&keywords=dexter+gordon+vinile&qid=1621021762&sr=8-4

cerca però di trovarlo intorno ai 20 euro

810WpoGWO5L._AC_UY218_.jpg

  • Melius 1
Inviato
2 minuti fa, aldofive ha scritto:

a somethin' else

è un classic, per quel che mi riguarda il più bell' album jazz mai ascoltato, ma preciso che non sono un esperto dell' ambito.

Inviato
8 ore fa, giorgiovinyl ha scritto:

Tu lo giudichi dal punto di vista del collezionista di Music Matters. Questo articolo invece è diretto ad un appassionato di musica che magari non ha cognizione della differenza che può esserci i vinili digitali e le ristampe analogiche allo stato dell'arte, finalmente rese disponibili ad un prezzo ragionevole.

A me continua a sembrare un articolo interessante, più si parla della Tone Poet (o della Classic) ad un pubblico non strettamente non audiofilo più queste serie potranno essere apprezzate ed avere successo. 

Il mio sogno e che se ne producano altre con una qualità di riversamento e di stampa paragonabili, magari andando oltre il jazz. 

In parte questo si è avverato con la serie Classic e la Acoustic Sounds.

Sull'aspetto della divulgazione sono totalmente d'accordo con te.

Il mio disappunto non è però dovuto all'affezione per i MM, ma al ritenere di poco valore pubblicare scritti con affermazioni poco curate o solo personali facendole passare per dato certo.

Io ho fatto l'esempio del prezzo degli MM, ma avrei potuto menzionare il passaggio in cui da un giudizio di valore sul lavoro di K. Grey a discapito di quello di Harley: denota posizioni di parte che potevano andare bene in un articolo tecnico, destinato ad appassionati a vario titolo della materia, ma non in uno come hai detto finalizzato in fin dei conti a pubblicizzare un prodotto.

Sarà la mia età, ma non riesco più a farmi calare giudizi di parte a danno di un altra, solo personali e in particolare, in questo caso, in un contesto finalizzato al far conoscere  un prodotto ad utenti di vario genere, anche ignari.

Probabilmente sono stato eccessivo a mia volta nel giudicare l'articolo, ma esserne infastidito al suo inizio mi ha fatto partire col piede sbagliato 🙂

Inviato

https://www.giornaledellamusica.it/articoli/tone-poet-10-vinili-la-blue-note

.

Sono abbastanza d'accordo con la classifica di Luca Canini, anche se in effetti soltanto per sette posizioni su su dieci, non avendo comperato Contours di Sam Rivers, gli State of Tenors di Joe Henderson e Passing Ships di Andrew Hill. Tutti gli altri in effetti meritano alla grande. Per arrivare a dieci ci metterei anche Chet Baker Sings (che purtroppo non ho), Horace Silver Further Explorations e Grant Green Nigeria.

Alberto.

Inviato

Purtroppo Money Jungle mi manca. Non dubito sia un grande disco.

Tra quelli che ho, i sette citati da Canini li consiglierei senza riserve (sempre si riesca a trovarli tutti, visto che qualche titolo comincia a scarseggiare).

Alberto.

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