Rimini Inviato 12 Settembre 2022 Inviato 12 Settembre 2022 2 ore fa, cesare ha scritto: molti appassionati non vedevano l'ora di un'edizione mono, Ho ordinato entrambe le versioni e sono molto curioso di sentire come suonano. P.s. Quando dico come suonano, non lo intendo in senso audiophile.
kindblue Inviato 12 Settembre 2022 Inviato 12 Settembre 2022 @cesare non sono un amante dei monofonici, potendo scegliere preferisco di gran lunga le versioni stereofoniche. Approfitto per un chiarimento se esistono due versioni una mono e una stereo vuol dire che esistono 2 master? Grazie per la risposta
Rimini Inviato 12 Settembre 2022 Inviato 12 Settembre 2022 38 minuti fa, kindblue ha scritto: Approfitto per un chiarimento se esistono due versioni una mono e una stereo vuol dire che esistono 2 master? Ricordo che in una intervista di RVG di diversi anni fa, diceva che nella maggior parte dei casi (non tutti), quando iniziò l'era delle registrazioni stereo, ottenevano i mono semplicemente facendo un downmix dei due canali (stereo).
kindblue Inviato 12 Settembre 2022 Inviato 12 Settembre 2022 @Rimini quindi la registrazione è la medesima in entrambe le versioni.
giorgiovinyl Inviato 12 Settembre 2022 Autore Inviato 12 Settembre 2022 Il 10/9/2022 at 12:54, analogico_09 ha scritto: Già un paio di bonus track per me rovinano un album, la sua pareticolarità, la sua identità storica, culturale, estetica. Si.., per me un disco fissa un istante musicale che lo caratterizza, non è come un concerto durante il quale si dilatano le scalette a piacimento. Un disco come nasce così dovrebbe restare, per sempre. Peggio poi quando "montano" nel disco le varie rimasterizzazioni dei brani; i brani alternativi, le false partenze.., tutta roba inizialmente scartata. E' solo markenting per spingere le vendite e le rivendite. Secondo me questo frankensteismo discografico farà la gioia degli ossessionati dalle tecniche e delle archeologie di risulta e dei feticci che non portano nessun arricchimento, nè musicale nè storico, nè tecnico, nè archeologico. Mi teng stretto il mio Blue Trane Blue Note ristampa USA del 1975, nago analogico puro, in condizioni NM/NM che suona da paura e da la pista ai "Tone Poete" che hanno prezzi che, dopo averne acauistati un paio da Amazon quando l'algoritmo si ìmbriaca al ribasso, per me se li posso tenere vita naturale durante. Non vogli apparire antipatico e critico pèroprio qui in casa Tone Poete, però credo che anche queste cose andrebbero dette, le forme di speculazioni che si fanno sempre spinte più intorno al vinile cominciano a darmi sempre più la nausea! Di LP Blue Note ne ho in quantità, acquistati a prezzi giusti e umani a suo tempo, ho molte copie francesi ristampe Pathè Marconi che suonano come i Tone Poeti, e li pagavo i primi anni '80 lire 10.OOO con lo sconto del 10% che mi riservava la buonanima di Carlo proprietario della Millerecords perchè ero affezionato cliente e perchè compravo i suddetti Blue Note francesi a 2,3,4 la volta... Ottimo suono, ottimo vinile privo di difetti, ottima cura nellìa realizzazione delle cover! Puro analogico che conservo con la cura che si ha da avere per le cose sacre... Peppe, tu sai che io apprezzo sempre i tuoi interventi, però a volte, come il grande Don Chisciotte, vai a caccia di mulini a vento. Non c'è dubbio che tu sei un appassionato di jazz di lungo corso e hai avuto modo di crearti una discoteca jazzofila che ti invidio. Però non tutti hanno l'abbondanza di dischi jazz che hai tu. Ci sono pure dei neofiti che hanno cominciato a scoprire il jazz proprio grazie ai Tone Poet e ai Classic. Fanno male a prendersi una ottima edizione di Blue Train? Tu fai bene a tenerti la tua stampa USA del 75, Io ho fatto lo stesso con Wayne Shorter Adam's Apple, avendo una stampa USA coeva alla tua non ho preso il Classic. Considera poi che i prezzi alti attuali dei Tone Poet sono dovuti alla crisi economica che ha fatto lievitare i prezzi di tutto e al fatto che sono vinili made in USA e soggiaciono a spese di spedizione e a dogana che da qualche anno a questa parte non si può proprio evitare. All'inizio i Tone Poet si trovavano a molto meno, anche tu ne sai qualcosa, i Classic a 20-25 euro sono ancora un affare, per me suonano meglio dei Blue Note Pathe Marconi (anche io ne ho qualcuno, anzi proprio Blue Train). Che poi 10.000 euro primi anni 80, secondo me non è meno di 20-25 euro odierni.
giorgiovinyl Inviato 12 Settembre 2022 Autore Inviato 12 Settembre 2022 Per esempio grazie ai Tone Poet ho preso questo, che non conoscevo, da amazon.es, a 30 euro. https://www.discogs.com/release/23460491-Gerald-Wilson-Big-Band-Moment-Of-Truth Aspetto che mi arrivi per recensirlo, anche nel tuo thread sul Jazz@analogico_09 Lo conosci?
analogico_09 Inviato 12 Settembre 2022 Inviato 12 Settembre 2022 4 minuti fa, giorgiovinyl ha scritto: Lo conosci? Purtroppo no, attendo una tua recensione, in Jazz o dove vuoi, nasta che non ci dici come va a finire... 😄 Scherzo, ovviamente! 🙂 😉
analogico_09 Inviato 12 Settembre 2022 Inviato 12 Settembre 2022 1 ora fa, giorgiovinyl ha scritto: Ci sono pure dei neofiti che hanno cominciato a scoprire il jazz proprio grazie ai Tone Poet e ai Classic. Fanno male a prendersi una ottima edizione di Blue Train? Assolutamente no, l'ho scritto che l'iniziativa "divulgativa" sia molto interessante, solo che i prezzi sono alle stelle e quindi molti giovani neofiti che potrebbero avvantaggiarsene delle ricche offerte artische, per conoscere più artisti e più opere meritevoli di essere scoperte, o riscoperte, si ritrovano a fare i conti col portafoglio... 20/25 euro sono più abbordabili dei 45 euro prezzo medio dei tone poete. Anchew io, grazie alla tua segnalazione, presi il Sam Rivers in offertona.., ma sono offerte Amazon momentanee, la norma è che i tone poete costano un mezzo cinquantone... 😉 (comunque li pagavo 9.000 lire calcolando il solito sconto del 10%, e da un convertitore storico del web negli anni '81, '82, '83, mi da una media di 16 euro .., quando anche benzina, gas, luce e "peripatetiche" costavano molto meno e la vita economica era più sostenibile... non cambiavamo spesso cellulari, videogiochi, tecnologie da capogiro... 16 euro per un disco era 'na passeggiata... 😉 😄 ... p.s. --- anche i concerti erano quasi "regalati", ma mica per ascoltare pizza e fichi e qualche ottuagenario in cerca ancora di ovazioni a cento euro a botta per entrare nei recinti in cui si svolgono i concerti... Tre serate del festival jazz di Pescara nei '70, nell'ameno parco delle Naiadi, costavano per i giovani 3000 lire, l'equivalente delle odierne 22 euro, ed ogni sera c'era un "mostro sacro" a suonare... ad esempio nel 1973, uno dei primi al quale andai, c'erano la "leggenda": Original Sprugolean Jazz bans, Max Kaminsky, Menphis Slim, Bill Coleman, una jam session for Satchmo; la sera dopo il jazz moderno: Dexter Gordon, Les Swingers, Horace Silver; terza serata, dulcis in fundo: il divino Miles Davis reduce da B.B. che suono tutto meno quello che avevamo ascontato in BB, e K. Jarrett al piano solo.., uno dietro l'altro per i fatti loro... la mia prima volta con Miles dal vivo.., Jarrett rappresentava una scoperta, una serata da infarto! 😉 Io penso che siano queste le cose che avvicinerebbero di più i neofiti, giovani e non, al jazz, altro che prezzi da speculazioni oramai nauseabonde! A propostito.., si, sono un don chisciotte e ne vadofiero, anche se nessuno mi da la "mancha"...😄 😄 😄 😉
one4seven Inviato 12 Settembre 2022 Inviato 12 Settembre 2022 23 minuti fa, analogico_09 ha scritto: per conoscere più artisti e più opere meritevoli di essere scoperte, o riscoperte, si ritrovano a fare i conti col portafoglio... Ma anche no. Un banale abbonamento in streaming e scopri tutto quello che vuoi. Non è che servono le ristampe in vinile a 40€ CAD. per fare percorsi di ascolto e scoprire nuovi/vecchi dischi. Quelle servono solo per "sfiziarsi audiofilamente" 🙂
analogico_09 Inviato 12 Settembre 2022 Inviato 12 Settembre 2022 @one4seven Ovviamente d'accordo. Però mai fermarsi al solo streaming.., ci sono vinili usati a prezzi boni, nuovi a prezzi abbordabili e i CD che quasi te li tirano dietro... Insomma una vera pacchia per ascoltare la musica.
Rimini Inviato 12 Settembre 2022 Inviato 12 Settembre 2022 Azz, su amazon.it per il 'doppio stereo' chiedono 95 cucuzze! 😲 'Li mor….
one4seven Inviato 12 Settembre 2022 Inviato 12 Settembre 2022 4 minuti fa, analogico_09 ha scritto: Però mai fermarsi al solo streaming.. Ma certo che no. Infatti lo suggerivo per fare percorsi di scoperta/ascolto. A costo zero.
giorgiovinyl Inviato 12 Settembre 2022 Autore Inviato 12 Settembre 2022 Ma comprato un Tone Poet a scatola chiusa chiaramente prima lo si ascolta in streaming poi se piace lo si acquista. Però spesso passare dallo streaming al Tone Poet è una rivelazione.
giorgiovinyl Inviato 12 Settembre 2022 Autore Inviato 12 Settembre 2022 Mai pagato un Tone Poet 40 euro comunque, max 30 euro media 25 euro circa.
analogico_09 Inviato 12 Settembre 2022 Inviato 12 Settembre 2022 29 minuti fa, giorgiovinyl ha scritto: Mai pagato un Tone Poet 40 euro comunque, max 30 euro media 25 euro circa. Ma devi metterti di punta e aspettare l'algoritmo degli affari di amazon... Se scrivo "tone poete" mi escono dischi anche di prezzo inferiore, ma buona parte sono vicino e oltre i 40. Ad esempio, Contours di Sam Rivers che grazie alla tua segnalazione acquistai al volo a poco più di 20, non ricordo esattamente, gran disco e grandissima edizione, non si discute, ora costa 51 euro. Nei negozi fisici i prezzi dei tone poete sono alle stelle e questo un po' ... "spoetizza"... 😄 .
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