Iohannes Inviato 22 Marzo 2021 Inviato 22 Marzo 2021 Mi attivo per riavviare una bella discussione partita dal Carnaval di Schumann, che però ha spaziato fino a toccare molti pezzo pianistici di Schumann. Propongo un'interpretazione impressionante di Samson Francois, pianista che forse è un po' troppo tra i grandi in incognito, e che invece, per la personalità di interprete, meriterebbe di essere citato più spesso: La 9 variazione è forse il vertice emotivo del pezzo: Francois la rende in moto toccante, traboccando di dolore e terminando nella mestizia...la sinistra, a mo' di tremolo, appare diafana, evanescente...la melodia della destra si staglia come in un bassorilievo, si articola come la voce di un personaggio del melodramma. Una meraviglia. Un saluto a tutti, Angelo 1
Alpine71 Inviato 23 Marzo 2021 Inviato 23 Marzo 2021 Grazie per avere riproposto il topic schumanniano che, incentivato da @Grancolauro, avevo aperto sul Carnaval! Nella discussione avevamo cominciato a spaziare su tutto lo Schumann pianistico e sulle diverse interpretazioni. Ecco, continuo segnalando la bellezza delle Introduzione e Allegro op. 92 e 134. Splendore totale: 1
manta Inviato 23 Marzo 2021 Inviato 23 Marzo 2021 Io per Schumann pianistico ho un debole per le Noveletten di Dino Ciani. LP anni 80 (credo) originale.
Max440 Inviato 25 Marzo 2021 Inviato 25 Marzo 2021 Trovo Schumann veramente difficile: languore e ferocia, come si diceva nel precedente 3d, un linguaggio spesso mutevole e "ansioso", che spesso faccio fatica a seguire, ma.... di una genialità assoluta !! Io ho scoperto da poco questo splendido concerto di Sokolov, con le 4 fughe Op.72 e Bunte Blatter Op. 99, eseguiti nella prima parte. Direi stratosferico: questo concerto mi ha fatto venire voglia di riavvicinarmi a Schumann 😍
Questo è un messaggio popolare. Iohannes Inviato 1 Aprile 2021 Autore Questo è un messaggio popolare. Inviato 1 Aprile 2021 Riallaccandomi alle considerazioni di @maxnalesso su alcune interpretazioni schumanniane di Sokolov, riporto una registrazione di un pezzettino che spesso ha eseguito come bis negli anni scorsi: E' la Fughetta che chiude i Klavierstucke op. 32: una paginetta di musica, un paio di minuti, un pezzo apparentemente semplicissimo, quasi imbarazzante. Sokolov la eseguiva con tale dedizione, accuratezza, coinvolgimento da conquistare e lasciare a bocca aperta la sala. Gli riusciva quasi un gioco illusionistico: le note sembravano provenire da punti diversi della sala...oppure il pianoforte sembrava ora avvicinarsi, ora allontanarsi. Le pause, i silenzi, i vuoti di suono sono calcolati con maestria straordinaria. In un pezzo del genere vedo la zampata del leone di un grande pianista, che un posto nella storia ce l'ha e ce l'avrà di certo. Un saluto a tutti, Angelo 2 1
Max440 Inviato 1 Aprile 2021 Inviato 1 Aprile 2021 A proposito... Nell'album della gioventù Op.68 ci sono delle piccole perle, dei gioielli nascosti dietro una semplicità tecnica che però mette a nudo tutta la propria interiore espressività. Per esempio il n° 30, che ho trovato su youtube in questa versione "anomima" (diciamo così) ma che a me pare abbastanza ben riuscita.... anzi, in alcuni punti riuscitissima... Ma questa brevissima composizione potrebbe mettere alla prova ben più di un pianista ... 😉 1 1
Iohannes Inviato 2 Aprile 2021 Autore Inviato 2 Aprile 2021 Riallacciandomi allo Schumann pianistico 'minore', nel senso di autore di piccoli pezzi 'facili', consiglio, per chi già non l'avesse, un bellissimo disco inciso dal tardo Horowitz con le Scene infantili: Horowitz talvolta mi sembra come il Fanciullino di Pascoli: sa seguire la voce interiore del fanciullo che ha dentro e conosce le cose con la sua immaginazione e la sua sensibilità. Un saluto a tutti, Angelo 1
Questo è un messaggio popolare. maverick Inviato 2 Aprile 2021 Questo è un messaggio popolare. Inviato 2 Aprile 2021 1 ora fa, Iohannes ha scritto: Riallacciandomi allo Schumann pianistico 'minore', nel senso di autore di piccoli pezzi 'facili', consiglio, per chi già non l'avesse, un bellissimo disco inciso dal tardo Horowitz con le Scene infantili: ah, .. bè , .. disco celeberrimo; il vecchio, ormai quasi vecchissimo, Horowitz , ma con delle dita ancora magiche (e il cervello ripreso dopo anni di problemi) che tira fuori mirabilie timbriche da pezzi relativamente facili. E' uno degli ultimi sei - sette dischi imperdibili del vecchio Volodia, un testamento spirituale, oltre che pianistico 3
Grancolauro Inviato 2 Aprile 2021 Inviato 2 Aprile 2021 @maverick @Iohannes Avete ragione entrambi: sono meravigliosi le Scene infantili di Horowitz, mostrano quel lato "fanciullesco" di questo inimitabile pianista che lo ha accompagnato per tutta la carriera. Il suo lato più bello. Tornando agli Studi sinfonici, volevo chiedere a voi e a tutti cosa pensate dell'interpretazione di Pogorelich. Io ho sempre avuto reazioni contrastati. Da "piccolo" quell'incisione non mi piaceva per niente. La trovato eccentrica, inutilmente ostantata. I tema e il secondo studio suonati in modo così lento e "pesante" mi facevano arrabbiare, così come molti particolari un po' vezzosi, sopra lerighe, che compaiono qua e là. Ascoltando quel disco mi veniva da prenderlo gettarlo dalla finestra, tanto Pogolerich faceva di tutto per irritarmi nel pronfodo 😂. Mi è poi capitato di recente di ascoltare il disco della DG, quello che contiene anche l'op. 111 di Beethoven, e invece mi è piaciuto molto, nella sua originalità. Già allora Pogorelich aveva un gusto per la ricerca del tibro "giusto" molto raffinato, un'attenzione e una fedeltà alla partitura sconosciuta ai più, e in aggiunta molti studi mi sembrano oggi molto schumaniani, intimamente schumaniani, al contrario di quello che pensavo anni fa. Insomma, ho le idee un po' confuse... Voi che ne pensate? Ecco una versione trovata su YouTube
Gingobiloba Inviato 2 Aprile 2021 Inviato 2 Aprile 2021 @Iohannes Mostruoso nella semplice esecuzione, che di semplice nella gestione dei tempi ha proprio poco. Sai se c'è questo pezzo in qualche CD?
Iohannes Inviato 2 Aprile 2021 Autore Inviato 2 Aprile 2021 @Gingobiloba Intendi la Fughetta eseguita da Sokolov? Per quanto riguarda le registrazioni, di Sokolov non ci sono registrazioni: chissà che non compaiano in futuro. Io però ho i pezzi dell'op. 32 eseguiti splendidamente da Emil Gilels (un live) , e anche una registrazione di Jorg Demus. @Grancolauro A me gli Studi sinfonici di Pogorelich (mentre mi piace meno l'op. 111) sono sempre molto piaciuti: in alcuni, quelli rapidi, raggiunge una combinazione di brillantezza di suono, precisione, chiarezza davvero impressionanti...Il Pogorelich anni '80-'90 mi ha sempre dato l'idea di avere un controllo impressionante delle sonorità che mostrava anche con soluzioni eccentriche. Il paradosso per me sono le Valses di Ravel: quello che fa è incredibile...ma secondo me Ravel andrebbe suonato diversamente. Un saluto a tutti, Angelo
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