78 giri Inviato 19 Aprile 2021 Inviato 19 Aprile 2021 Alquanto più recente, la uso per riascoltare le compilation che facevo all'epoca
transcriptor Inviato 20 Aprile 2021 Inviato 20 Aprile 2021 Salve, qualcuno che possiede uno o più deck con filtro DBX sà Dirmi(Non in termini tecnici) i reali benefici o sensazioni nell ascolto? Grazie
78 giri Inviato 20 Aprile 2021 Inviato 20 Aprile 2021 Essenzialmente una maggior dinamica. Non è un filtro, ma un compressore espansore, agisce su tutta la banda audio.
transcriptor Inviato 20 Aprile 2021 Inviato 20 Aprile 2021 @78 giri ok ma agli effetti pratici è gradevole o inquina il messaggio originale restituendo un artefatto??
78 giri Inviato 20 Aprile 2021 Inviato 20 Aprile 2021 @transcriptor come sempre quando si aggiungono ulteriori passaggi elettronici sul percorso del segnale ci sono pro e contro. Poi dipende anche dal genere musicale, sulla disco magari non ti accorgi di niente, se registri classica...
Tesla63 Inviato 20 Aprile 2021 Inviato 20 Aprile 2021 @transcriptor Uso un Dbx 224II abbinato ad un bobine a 4 tracce ed il risultato è “esplosivo” se in velocità 19cm/sec. Il silenzio e di conseguenza la dinamica rendono irriconoscibile la banda magnetica dal 📀. Presumo che ggli stessi effetti si riscontrino anche con il cassette
transcriptor Inviato 20 Aprile 2021 Inviato 20 Aprile 2021 Ma allora come si spiega L assenza su svariati deck anni 90 del DBX? Anche modelli top di gamma ne erano sprovvisti, colpa la mancanza di compatibilità con il maggior numero d i apparecchi in circolazione? Assurdo comunque si poteva scegliere il Dolby in caso di necessità , perché allora non dotarle anche del DBX?
ediate Inviato 20 Aprile 2021 Inviato 20 Aprile 2021 @transcriptor Vero quel che dice @Tesla63 ma bisogna stare attenti, fondamentalmente, a due cose: il dbx, come già detto, è un compressore/espansore di dinamica (e, contemporaneamente, riduce anche il rumore). Essendo un processore di tipo analogico, ha dei tempi di attacco (cioè quando individua, nel segnale musicale, le sue soglie di intervento) e di rilascio (quando cessano gli effetti che hanno determinato il suo intervento) che non sono istantanei: può essere percepito, all'inizio e alla fine del messaggio musicale, una sorta di "respiro" che si accentua quando la macchina che usa il dbx non ha i parametri di bias/eq regolabili (la mancata regolazione di questi parametri determina la non perfetta reciprocità della compressione in registrazione rispetto alla espansione in riproduzione). Per ottenere il massimo dal dbx bisogna pertanto disporre, preferibilmente, di un registratore a cassette con questi parametri regolabili e il dbx da utilizzare è quello di tipo II. Nei registratori a bobine il processo, seppur identico, è meno critico; nei bobine, si deve usare il dbx di tipo I perchè ha costanti di attacco/rilascio più consoni alle equalizzazioni e alla velocità del nastro tipiche dei registratori a bobine. All'atto pratico: il dbx aumenta la dinamica e la silenziosità del nastro in maniera evidente: se però si pone attenzione alla musica, specie in cuffia, è percepibile, in maniera più o meno udibile - per quanto detto sopra - gli effetti della compressione/espansione del segnale con questa sorta di "respiro" che in alcuni passaggi, specie di musica classica, può essere particolarmente evidente. Non ho mai avvertito, commutando tra source e tape, particolari differenze nella timbrica del brano, specie su nastri ben tarati sulla macchina. Ho il TEAC X-1000R che ha il dbx I a bordo, così come un Technics RS-B965 che ha a bordo il dbx di tipo II e, specie sul primo, non c'è nessuna controindicazione "evidentemente udibile" all'uso del dbx. 1
ediate Inviato 20 Aprile 2021 Inviato 20 Aprile 2021 @transcriptor 2 minuti fa, transcriptor ha scritto: Ma allora come si spiega L assenza su svariati deck anni 90 del DBX? Problemi di licenza da un lato; dall'altro le macchine a cassette dovevano essere dotati di sistema di taratura del nastro (automatica o manuale) per trarre il massimo dal dbx.
oscilloscopio Inviato 20 Aprile 2021 Inviato 20 Aprile 2021 @transcriptor Altro problema del DBX come degli gli altri compander il fatto che se registri il nastro con quel sistema, poi devi riprodurlo sempre con lo stesso, quindi per un Rtr è meno critico che su un deck a cassette dove le stesse magari le riproducevi anche in auto o su altre piastre. 1
transcriptor Inviato 20 Aprile 2021 Inviato 20 Aprile 2021 @ediate esaustiva spiegazione, mi nasce il desiderio di provare un deck equipaggiato del dbx
diego_g Inviato 20 Aprile 2021 Inviato 20 Aprile 2021 @transcriptor Comunque, il bilancio del DBX nella mia esperienza è ampiamente positivo: il vero "conto", come diceva Tito, è la non esportabilità del nastro registrato con DBX su macchine che ne siano sprovviste. L'effetto "respiro" non è facile da percepire, e sicuramente col DBX si riduce tantissimo il "soffio". Il senso di dinamica è quasi esaltante Diventa un suono più moderno...
Questo è un messaggio popolare. ediate Inviato 20 Aprile 2021 Questo è un messaggio popolare. Inviato 20 Aprile 2021 Continuando l'esame dei miei registratori, questa volta esco un "pizzico" dal seminato... ma pur sempre di cassette si sta parlando, però digitali... la famosa (o no?) DCC. Queste macchine sarebbero state il famoso "Uovo di Colombo" se solo: 1 - il prezzo di lancio fosse stato molto più basso dei coevi DAT; 2 - il destino "cinico e baro" non avesse lanciato quasi contemporaneamente sul mercato il MiniDisc; 3 - le macchine fossero state più affidabili e veloci. Andiamo in ordine. Un registratore DCC registra solo le cassette digitali DCC; riproduce invece sia le DCC che le cassette analogiche, avendo "a bordo" sia Dolby B che C. Inutile dire che in digitale, pur registrando un media compresso su nove tracce digitali per lato (ma con una bit-rate ben più alto del miglior MP3: 384 Kbit/sec contro i 320 Kbit/sec dell'MP3) ha prestazioni strabilianti: campionamento a 32 KHz, 44,1 o 48 KHz a 16 bit (nella terza generazione a 18 bit), wow & flutter inesistente, risposta piatta tra 20 e 20KHz (+ - 0,5dB), rapporto S/N di 92 dB, separazione tra i canali di 88dB. Quando riproduce le cassette analogiche ha prestazioni più modeste, pari ad un deck analogico di medio livello (risposta fino a 15KHz) ma è praticamente insensibile all'azimuth dato che le sua testina MR (Magneto-Resistive) ha un traferro talmente sottile da leggere solo la parte centrale del segnale analogico, un po' come fanno i Technics RS-AZ6 e 7. In più qualunque DCC è "nativa autoreverse", dispone di sofisticati marker che possono permettere, oltre i soliti salti traccia, anche l'immediata inversione tra lato 1 e 2 con due tipologie di funzionamento (fine lato A - avvolgimento fino all'inizio del lato B - inversione del senso di marcia - lato B) oppure (fine lato A - immediata inversione del senso di marcia - lato B) sia in registrazione che in riproduzione; in più, sulle uscite digitali è disponibile il segnale, sia che provenga da DCC che da cassetta analogica, permettendo di fatto la digitalizzazione immediata delle cassette tradizionali. Inutile dire che funziona benissimo, con una bella timbrica di fatto indistinguibile dalla sorgente da cui si registra (sia analogica che digitale). C'è da dire, inoltre, che suona sensibilmente meglio del MiniDisc grazie al suo maggior bit-rate (nel MiniDisc è di 292 Kbit/sec). Solo pregi? Magari... Le macchine sono state di tre generazioni, fino alla cessazione della produzione, che è durata solo quattro-cinque anni. La prima generazione (il cui rappresentante principale è la DCC900 Philips, in foto), scontava due grandi difetti: una lentezza nell'avvolgimento/riavvolgimento ( e quindi nel salto traccia) esasperante, di fatto migliorata un poco nella seconda generazione (DCC600 e DCC300), moltissimo nella terza generazione (DCC951, DCC730); una precocissima mortalità dei condensatori SMD di cui è disseminata la macchina nelle due schede digitali principali - spesso senza motivazione alcuna, ci sarebbero andati come dimensioni anche condensatori tradizionali - che la rendevano di fatto inutilizzabile (suono intermittente o assente sia in analogico che in digitale) a meno di una non facile sostituzione a tappeto degli stessi. Le macchine di seconda generazione e ancora più quelle di terza generazione hanno una affidabilità via via crescente (nella seconda generazione in realtà si poteva "crepare" un ingranaggio nella meccanica difficilissimo da trovare e da sostituire a cui hanno posto rimedio gli americani di DCCMuseum), di quelle di terza generazione non sono noti difetti comuni e gravi. Oltre alle macchine, si sono rivelate problematiche anche le cassette, specie quelle di prima generazione - nella foto due Philips: prima gen a sinistra, seconda gen a destra - che presentano il fenomeno del suono "squealing" : ogni tanto si può udire una specie di "schiocco" più o meno prolungato, dovuto alla qualità del feltrino pressore che nella DCC è particolarmente sofisticato e critico, perchè assicura anche il rispetto della perfetta perpendicolarità del nastro rispetto alla testina e lavora insieme alla testina stessa per questo scopo; nella prima generazione di cassette il feltrino spesso si "sposta" - per cause ignote - nella stessa direzione del moto del nastro determinando il fenomeno, difetto scomparso nella seconda generazione di cassette su cui è stato riprogettato il feltrino. In conclusione, se si ha la fortuna di trovare una DCC in buono/ottimo stato di funzionamento c'è da leccarsi (sul serio) le orecchie, specie se si ha la volontà di digitalizzare il proprio patrimonio di cassette tradizionali che spesso contengono registrazioni "irripetibili".... Nel mio parco macchie ho tre DCC funzionanti, una DCC900 (solo in riproduzione, gli SMD stanno cominciando a dare i numeri), una DCC300 e una DCC730. Ho una seconda DCC900, ma lì bisogna cambiare tutti gli SMD perchè non va proprio... 🤗 4 4
transcriptor Inviato 21 Aprile 2021 Inviato 21 Aprile 2021 Accidenti io non ho mai avuto possibilità di vedere ed ascoltare un DAT. Signori, che ricchezza di informazioni mi date. vi leggo super volentieri.
ediate Inviato 21 Aprile 2021 Inviato 21 Aprile 2021 @transcriptor 1 ora fa, transcriptor ha scritto: io non ho mai avuto possibilità di vedere ed ascoltare un DAT. Forse non è un male.... il DAT suona talmente bene che poi ti verrebbe voglia di buttare fuori dalla finestra il lettore CD... 😂 1
bambulotto Inviato 21 Aprile 2021 Inviato 21 Aprile 2021 1 ora fa, ediate ha scritto: il DAT suona talmente bene che poi ti verrebbe voglia di buttare fuori dalla finestra il lettore CD... 😂 Figuriamoci le cassette....
Tesla63 Inviato 21 Aprile 2021 Inviato 21 Aprile 2021 @ediate ...e mediamente costano molto meno delle audiocassette tradizionali....
dipparpol Inviato 22 Aprile 2021 Autore Inviato 22 Aprile 2021 @ediate il più colossale flop audio di tutti i tempi. assieme all'elcaset. peccato...
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