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Melius Club

Le differenze: non le sento, ergo, non esistono.


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Inviato
43 minuti fa, ClasseA ha scritto:

In tutto il mondo le informazioni circolano...

Che c'entra il mondo?

Esiste un solo ed unico "Ilmisuratore" e ce l'abbiamo qui. 

Dovremmo andarne tutti molto orgogliosi.

  • Haha 1
Inviato
1 ora fa, stanzani ha scritto:

Volevo raccontare un aneddoto nel campo della videoproiezione e' OT ma riguarda pur sempre la percezione

i modelli DLP soffrono del cosiddetto effetto raimbow causato dal movimente della ruota DMD che si imprime sulla retina di taluni soggetti. Il consiglio era quello di non sforzarsi di vederlo a tutti i costi altrimenti si era come ... marchiati a fuoco e i proiettori DMD sarebbero stati fuori causa 🙂

 

Non è questione di sforzarsi o meno è quasi una predisposizione . Personalmente ho scoperto di essere sensibilissimo alla ruota colori di tutti i DLP che mi è capitato di vedere in azione (quindi per me sono out), la maggior parte delle persone sono tra una via di mezzo (la vedono solo ogni tanto) e il non la vedrebbero in mille anni.

Inviato

@_Diablo_ pero' avevo letto che ci furono casi in cui qualcuno ha fatto di tutto per vederla e poi la ha vista. A quel punto il maleficio lo ha posseduto e non se ne e' piu' liberato 🙂 

Inviato

È giunta l'ora degli sfottò ?

Le riviste sono minimamente pagate per riempire qualche pagina con il rituale della solita risposta in frequenza e la distorsione armonica                                   Il tutto eseguito con segnali simmetrici, o toni puri se preferite

Inviato
1 ora fa, ClasseA ha scritto:

In tutto il mondo le informazioni circolano... ripeto: se ci fosse un modo di misurare e capire la sonorità da quelle misure lo si farebbe in maniera diffusa.

Chiariamo in partenza, nessuno ha parlato di risalire alle sonorità osservando una misurazione, quello è un altro tema da affrontare.                              Si parlava di confronto tra dac

Inviato

Ottimo, i sensi sono fallaci per definizione, cultura ed esperienze sono snob, le riviste e i siti sono prezzolati e pubblicano misure inutili. A sto punto che si fa? Invochiamo qualche medium dal momento che neanche coi guru si può stare tranquilli? Ma non era un hobby semplice dove tutto è già stato detto e scritto?

Inviato
5 minuti fa, ilmisuratore ha scritto:

Chiariamo in partenza, nessuno ha parlato di risalire alle sonorità osservando una misurazione, quello è un altro tema da affrontare.                         

 

Io invece ne parlerei.

Se le misure non servono a darci indicazioni sulla sonorità degli oggeti hi end, allora a cosa servono?

In particolare: a cosa servono all'utilizzatore finale, al consumatore? 

Possono essere utili al progettista.

Ma il melomane o audiofilo che sia vuole farsi un'idea del suono che ascolta. Ecco che il giudizio tramite  l'ascolto rimane l'unica via significativa e di fatto esperibile

Inviato
14 minuti fa, ilmisuratore ha scritto:

Le riviste sono minimamente pagate per riempire qualche pagina con il rituale della solita risposta in frequenza e la distorsione armonica         

 

Allora parla chiaro: quali sono le misure significative? E da chi vengono fatte? In quale parte del mondo? 

Inviato
21 minuti fa, ilmisuratore ha scritto:

Le riviste sono minimamente pagate per riempire qualche pagina con il rituale della solita risposta in frequenza e la distorsione armonica                                   Il tutto eseguito con segnali simmetrici, o toni puri se preferite

beh audio review intrudusse MIL e MOL e poi la TND che gli yankee se le sognano. La TND trovo sia una buona misura, con correlazione con l'ascolto

Inviato
1 ora fa, stanzani ha scritto:

La TND trovo sia una buona misura, con correlazione con l'ascolto

C'è molta carne al fuoco.                            Bene ne riparliamo presto

Inviato
6 ore fa, stanzani ha scritto:

pero' avevo letto che ci furono casi in cui qualcuno ha fatto di tutto per vederla e poi la ha vista. A quel punto il maleficio lo ha posseduto e non se ne e' piu' liberato 🙂 

 

Magari era un po' in via di mezzo. Sono posseduto da me stesso allora  😂

 

acusticamente
Inviato

Molto si è qui espresso per difendere una modalità o un’altra ma mi sembra più che altro in linea di principio.

Andiamo maggiormente sul pratico (lo scrivo senza polemica, vorrei solo capire le migliori procedure)

Mettiamo che io sia in procinto di acquistare un dac (spesso preso ad esempio tipico)

Quali sono le misure, ammesso di trovarle, che mi possono dare una indicazione e come interpretarle per almeno ipotizzare un certo carattere del suono ?

E queste misure tengono conto unicamente della parte digitale o anche di come rende la sezione di uscita analogica, cioè quello che effettivamente esce ?

Non posso certo provarne a casa 10 o avere 10 amici dai quali ascoltarli.

Magari non ditemi che all’interno di una certa categoria di costo sono tutti buoni uguale… 😉

Inviato

Dove eravamo rimasti ?

Al confronto dei DAC ? ecco iniziamo da qui

Le misure pubblicate sui DAC mostrano risposte in frequenza pressochè identiche (ed ultrapiatte) distorsioni da parecchi zeri dopo la virgola (quindi inudibile) 

Come si interpretano le misure sui DAC pubblicate ? facile, ogni dac vale l'altro, e non è affatto molto distante dalla realtà perchè se si optasse per una prova in condizioni controllate non è che ci sia tutta questa differenza

In cieco non sarebbe affatto semplice individuarli, però contestualmente qualche piccola differenza potrebbe anche manifestarsi causa interfacciamento, ma le riviste non possono sapere in quali condizioni verrà inserito il dac in prova, con queli elettroniche ad esso collegato, per cui un idea molto piu precisa la si otterrebbe se si misurasse il dac direttamente nel contesto in cui dovrà funzionare

Le classiche misure con i segnali di prova dicono molto poco, al massimo che l'apparecchio accende e funzionerà bene, come non si sà

I segnali di prova sinusoidali sono segnali "semplici" 

Non eccitano l'apparecchio come nel caso della riproduzione musicale, o meglio ancora come l'utilizzo del rumore rosa a basso fattore di cresta

Il rumore rosa a basso fattore di cresta risulta essere per le elettroniche come uno tra i segnali piu simili alla musica, e non solo

A livello di "difficoltà" il rumore rosa equivarrebbe ad un segnale musicale molto inteso e ricco di numerosi elementi

La sinfonica e le orchestre con molti elementi in generale sono i segnali musicali registrati che più si avvicinano al rumore rosa

Se una misurazione tramite rumore rosa provocasse un determinato livello di alterazioni, con la musica (piu complessa possibile) tali alterazioni risulterebbero inferiori, non di molto, ma inferiori

Una discreta rilevazione la effettua Audiosciencereview con i multitoni, ma quelli che utiulizza sono "pochi" per cui non vi è una densità spettrale veritiera

La distorsione densa è questa, quella di effettuare prove con segnali spettralmente complessi

I test di coerenza li effettuano (in laboratori professionali, privati ect) un po tutti da molto tempo

Grazie alle grandi capacità di allineamento dei segnali non è affatto difficile testare segnali musicali in real time su doppia traccia inserendo la funzione A minus B

Emergerebbero tante di quelle magagne (se presenti) che nessun altra misura classica al mondo mostrerebbe

Qui sottolineo il discorso che prima si era fatto sulle testine dalle "misure identiche" e dal suono "diametralmente opposto"

Con un test di coerenza, se il suono risultasse diametralmente opposto, verrebbero fuori tutte (ma proprio tutte) le differenze tra i due segnali presi in uscita dalla testina o dal pre fono ad essa collegata

Io stesso potrei farvi ascoltare due spezzoni di musica con misure classiche identiche, ma dal suono diametralmente opposto

Al contempo con altre misure si vedrebbe nel segnale un vero e proprio putiferio di differenze

Molti qui parlano per sentito dire, senza la benchè minima esperienza a contatto diretto con i segnali audio e gli strumenti di misurazione, ma soprattutto per come si usano e con quali tecniche

Quanto alla TND che usa audioreview, diciamo che è stata strutturata in modo intelligente, ma non è priva di erroracci

Se osservate i grafici di questa misura, vi accorgerete che spesso compare una specie di pettine (come una lisca di pesce) ecco queste sono righe spettrali causate da disallineamento durante la composizione dei due segnali A e B, perchè la TND fa utilizzo di una coppia di segnali a bande sottratte per poi comporle tramite un software proprietario

 

 

acusticamente
Inviato

@ilmisuratore ti ringrazio per risposta.  Vorrei però capire un po’ meglio, perché non sono esperto di elettronica, soprattutto a fronte di una problematica molto pratica e cioè come ricavare una parte delle indicazioni se volessi scegliere un DAC, in questo caso dalle misure.

Io non sono un tecnico, come immagino la maggior parte di noi, e quindi faccio fatica a calare nel pratico quello che hai scritto, perché mi sembrano (se puoi scusare la mia ignoranza nella materia) più enunciazioni di principio che indicazioni specifiche e pratiche..

O si taglia il problema a monte, nel senso che si accetta il concetto che le differenze sonore sono minime, oppure ad esempio come faccio a capire se un modello può avere un suono più caldo e più solido rispetto ad uno più trasparente ma più brillante ?

Forse mi dirai “tanto siamo lì come suono” e forse sarebbe meglio ragionare su tipologie con differenze più eclatanti, però se si riesce a sbrogliare sul più difficile il resto è ancora più facile.

Ah, un’altra cosa non ho capito, ma queste misure (ad esempio quelle di Audiosciencereview) sono più che altro centrate sulla parte digitale o più su quello che effettivamente esce all’ultimo millimetro ?

 

acusticamente
Inviato

Per rendere il mio discorso più comprensibile provo a farlo più pratico.

Ho recentemente confrontato un dac Bel Canto con un Proceed, più volte alternandoli.

Uno rispetto all’altro risultava avere:

- una gamma bassa più presente (questa anche nella mia ignoranza posso ipotizzare dipenda dalla risposta in frequenza ma generalmente questa risulta in una bella linea dritta)

- una più chiara identificazione degli strumenti, nella loro dimensione e nello spazio

- una maggiore comprensione delle parole nel cantato, utile se lingua straniera

- un’immagine con più profondità.

.

Rispetto a questo mi piacerebbe sapere se ci sono e quali sono le misure corrispondenti a queste sensazioni.

Ipotizzando le risposte potrebbero essere:

- queste differenze te le sei immaginate oppure sono talmente minime da non essere influenti

- non esistono misure che spieghino e coincidano con questi effetti

- esistono e sono queste …

.

La terza ipotesi ovviamente mi aiuterebbe, andando al contrario, in una eventuale orientamento perché prendo le pagine di Audiosciencereview e vado a cercarmi quelle misure.

Nel caso delle altre due ricascheremmo nella relatività, cioè da una parte chi sostiene che ci sono differenze udibili e dall’altra chi dice che non le sente oppure che solo un ascolto in cieco sarebbe valido, ma lasciando comunque intendere che nemmeno in questo caso le hanno sentite.

Quindi dovremmo eliminare il discorso delle misure da tutto questo nostro confronto e rimanere al concetto “il mio orecchio vale come il tuo” oppure “solo se fai un confronto in cieco e lo passi potrei crederti”

Inviato

 

11 ore fa, ilmisuratore ha scritto:

un idea molto piu precisa la si otterrebbe se si misurasse il dac direttamente nel contesto in cui dovrà funzionare

 .

E certo va misurato nel sistema dove è inserito e vedere come reagisce. Questo è il motivo per sostengo che l'unico metodo di misure sensato sarebbe quello di prenderle dopo l'altoparlante (piccole differenze in ingresso possono diventare grandi dopo questo passaggio), cioè misure acustiche ma perfette (che però non esistono).

.

11 ore fa, ilmisuratore ha scritto:

Se una misurazione tramite rumore rosa provocasse un determinato livello di alterazioni, con la musica (piu complessa possibile) tali alterazioni risulterebbero inferiori, non di molto, ma inferiori

.

La misura a che volume la fai? Siamo sempre lì, il contenuto musicale di un sinfonia è dinamica, va dai pianissimo ai fortissimo, ha transienti, varia nel tempo, varia nella frequenza. Non ha un andamento quasi costante e prevedibile come un pink noise. Sono segnali completamente diversi in quanto attributi.

Sì certo un rumore rosa non è fiacco di contenuto come un tono a 1Khz ma siamo lontani da un segnale musicale complesso.

.

11 ore fa, ilmisuratore ha scritto:

La distorsione densa è questa, quella di effettuare prove con segnali spettralmente complessi

I test di coerenza li effettuano (in laboratori professionali, privati ect) un po tutti da molto tempo

Grazie alle grandi capacità di allineamento dei segnali non è affatto difficile testare segnali musicali in real time su doppia traccia inserendo la funzione A minus B

.

Questo mi sembra già più interessante, però otterresti una differenza di spettro in frequenza e che altro?

Qualcuno con Spek si era divertito ad analizzare una traccia Lossless e sottrarre l'Mp3 per vedere che cosa rimaneva a livello di informazioni.

 

FLAC - Mp3

Se ho capito bene è una cosa simile, ma che potresti ascoltare in tempo reale corretto?

.

In questo caso però chi ti assicura che tolta quell'informazione senza il corpo principale non diventi un'altra cosa? Cioè nel caso citato sopra, per il nostro orecchio ha poco senso sentire informazioni ambientali che contribuiscono ad una sensazione di "aria" o completezza senza ascoltare più le fondamentali che compongono gli strumenti.

Inoltre gli amplificatori con segnali meno impegnativi rendono in modo diverso. Siamo sicuri che questa operazione sia "gratis" o comporta qualche ulteriore problema applicativo?

 

Inviato

Tutte ste pippe per sentire gino paoli

  • Haha 1

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