Questo è un messaggio popolare. rebeccariccobon Inviato 10 Giugno 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 10 Giugno 2023 " Lonnie's lament " ... Crescent by J.C. Quartett Riki 5
Questo è un messaggio popolare. iBan69 Inviato 10 Giugno 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 10 Giugno 2023 4
Questo è un messaggio popolare. Gaetanoalberto Inviato 10 Giugno 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 10 Giugno 2023 Black Sabbath - Black Sabbath - 1970 Nessuno se ne abbia a male, ma ascoltandolo mi sovviene come mai, da giovane ignorantone neh, mica oggi che mi sto acculturando, classica e jazz mi sembrassero roba per bonvivant, insomma come dice il buon @mozarteum, elegantissime crocchette per gatto Si tratta di una ristampa tedesca NEMS del 1985, lo dico per chi volesse cercare il disco ad un prezzo accettabile: pare sia una delle migliori e posso confermarvi un elevata qualità dell’incisione. Anzi, penso possano confermarlo anche i vicini, dato che per sentire almeno le basse frequenze mentre andavo in cantina, ho messo il volume a metà, ed ho capito che anche a casa si può sentire come quando passi fuori dallo stadio mentre c’è er concertone. Sgherzi a parte, Ozzy (Ossie) Osboorne, Tony Iommi, Bill Ward, Geeze Butler, nel primo fantastico affaccio al successo, indovinano praticamente ogni brano, ponendo potenti e solide basi per il successivo sviluppo dell’hard rock e poi del metal, e distinguendosi da Deep Purole e Led Zeppelin. Imperdibile (l’ho imperdibilato da qualcuno su queste pagine, ma non ricordo e ringrazio). 5
analogico_09 Inviato 10 Giugno 2023 Inviato 10 Giugno 2023 1 ora fa, rebeccariccobon ha scritto: " Lonnie's lament " ... Crescent by J.C. Quartett Sei un romanticone, ascolti affacciati in finestra che da sul verdeggiante parco.., bottiglia e bicchiere... in vino musica che è come dire in musica veritas 😉 1
analogico_09 Inviato 10 Giugno 2023 Inviato 10 Giugno 2023 2 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto: Imperdibile (l’ho imperdibilato da qualcuno su queste pagine, ma non ricordo e ringrazio). Vai a sapere, questo disco epocale è stato "affrontato" ennemila volte e da tanti utenti. Amo molto queto disco, permettimi qualche divagazione, il tuo intervento mi ha risvegliato delle sensazioni remote.., lo sto perfino riascoltando ora. Una volta ne parlammo in un topic ante incendio (magari fosse stato anche anti_incendio... 😥) intitolato "Prima che il Dark fosse era Monteverdi ", aperto dall'amico @Gabrilupo . In qualla discussione ebbi l'ardire di associare, più che la musica dei B.S., le loro atmosfere musicali, gli immaginari "iconici" che sono sempre, stati, alcuni i testi dark delle loro canzoni, ai madrigali di Monteverdi. A un progetto madrigalistico in particolare che parla della morte, di ombre, evocazione di immagini cimiteriali, del mondo dell'aldilà, una visione "convessa" di cio che si trova Behind the wall of sleep (dietro il muro del sonno - che assomiglia alla morte), mentre i sopravvissuti versano "lagrime d'amante al sepolcro dell'amata" (titolo della "Sestina" di Monteversi), con possibilità di coniugare anche al femminile, suppongo. Erano libere, vaghe e forse spericolate associazioni di idee intorno a quello che è l'aspetto "metafisico" di tali faccende. Pur tuttavia ci sono delle assonanze, anche testuali, perfino "visive"... in entrambi i progetti musicali ritroviamo delle suggestioni pittoriche, perfino "cinetatografiche". Quella che segue è la novella canzone del dolore, delle lacrime "rigeneratrici" che il novello amante "sulfureo" versa sulla tomba della amata.., una "lei" metafisica che incarna tutte le "lei" del mondo e del tempo, un canto che esprime la tensione profonda, mistica ed angosciosa, implorante ed insieme "liberatrice (facciamo finta che nel caso dei B.S. non si parli di Lucifero ... anche se il "meccanismo" sembrerebbe lo stesso.., in fondo la luce e le ombre esistono in funzione dell'una e dell'altra... ) N.I.B. Oh yeah! Dicono che il mio amore non può essere vero ti prego amore credimi, e te lo dimostrerò ti darò quelle cose che pensavi irreali il sole, la luna, le stelle recano il mio sigillo Oh yeah! Seguimi ora e non rimpiangerai la vita che conducevi prima che c’incontrassimo sei la prima ad avere questo mio amore per sempre con me, fino alla fine dei tempi il tuo amore per me ha già di che essere reale, prima che tu sappia come mi sto per sentire, Sto per sentire, Sto per sentire Oh yeah! Ora ti ho con me, sotto il mio potere il nostro amore si rafforza adesso, ogni ora guarda nei miei occhi, vedrai chi sono il mio nome è Lucifero, ti prego prendimi la mano Oh yeah! Seguimi ora e non rimpiangerai la vita che conducevi prima che c’incontrassimo sei la prima ad avere questo mio amore per sempre con me, fino alla fine dei tempi il tuo amore per me ha già di che essere reale, prima che tu sappia come mi sto per sentire, Sto per sentire, Sto per sentire Oh yeah! Ora ti ho con me, sotto il mio potere il nostro amore si rafforza adesso, ogni ora guarda nei miei occhi, vedrai chi sono il mio nome è Lucifero, ti prego prendimi la mano 1 1
Gaetanoalberto Inviato 10 Giugno 2023 Inviato 10 Giugno 2023 4 ore fa, analogico_09 ha scritto: progetto madrigalistico Piccolo OT. Ieri ed oggi festa dell’opera a Brescia, presenti tra gli altri i Madrigalisti veneti. Due belle giornate che si ripetono ogni anno, con la musica classica in tutta la città.
Questo è un messaggio popolare. Tigra Inviato 11 Giugno 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 11 Giugno 2023 Secondo lavoro del Banco del Mutuo Soccorso, concept sull'evoluzione della vita sulla terra (d'altronde il titolo è quello, e non è messo a caso) con una varietà e complessità di composizione che al giorno d'oggi basterebbe per quattro o cinque album di una band di successo: la prima facciata per me è qualcosa di straordinario, di quelle (come diceva Aloia) che si contano sulle dita della mano di un vecchio falegname, L'evoluzione e La conquista della posizione eretta, lette dalla fida Dynavector XX2, rivelano tante e tali sfumature da lasciare a bocca aperta, oggi come cinquant'anni fa. Album imprescindibile per tutti gli amanti della buona Musica, ed insieme al primo Omonimo disco, Io sono nato libero e Come in un'ultima cena forma una tetralogia che ha pochi paragoni non solo nella musica italiana... qualità di incisione piuttosto buona, seconda edizione originale (quella con il piatto di orologi) in splendida conservazione, musicalmente vale 10/10. 8
one4seven Inviato 11 Giugno 2023 Inviato 11 Giugno 2023 Ron, Le foglie e il vento (1992). Bellissimo disco del cantautore Ron, al secolo Rosalino Cellamare, già autore di alcuni "pezzi da 90" scritti in passato per il "suo" Lucio Dalla. A parte la bellissima e famosa "Non abbiam bisogno di parole" (uno di quei pezzi che, volenti o nolenti, tutti gli Italiani conoscono), ci troviamo di fronte ad un disco in cui non appaiono pezzi "minori", ma sono tutti potenziali singoli. Resa audio davvero notevole. Un ascolto di grande piacere, dal primo all'ultimo minuto. 2
Gaetanoalberto Inviato 11 Giugno 2023 Inviato 11 Giugno 2023 Non ho tempo per scrivere al momento, ma ho appena concluso l’ascolto di questo The Best of Horace Silver del 1969. Un altro gran bel disco, i cui brani percorrono gli anni dal 1955 al 1962, con un hard bop che si articola su gradevoli melodie . 1
Gabrilupo Inviato 12 Giugno 2023 Inviato 12 Giugno 2023 @analogico_09 Caro Peppe, ti becchi il mio Melius riguardo al disco dei Black Sabbath non per il disco in sé (è più forte di me, quel "il mio nome è Lucifero, prendimi la mano" mi provoca l'orticaria) quanto per la tua superba analisi, del tutto degna di te. Chapeau! 1
Questo è un messaggio popolare. Moe Inviato 12 Giugno 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 12 Giugno 2023 3
Questo è un messaggio popolare. analogico_09 Inviato 12 Giugno 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 12 Giugno 2023 13 minuti fa, Gabrilupo ha scritto: Caro Peppe, ti becchi il mio Melius riguardo al disco dei Black Sabbath non per il disco in sé (è più forte di me, quel "il mio nome è Lucifero, prendimi la mano" mi provoca l'orticaria) quanto per la tua superba analisi, del tutto degna di te. Chapeau! Grazie Gabriele, troppo generoso, però mi fa piacere che sia tu ad apprezzare il mio volo immaginifico affatto spericolato (fu la tua acuta intuizione ad ispirarmelo incolpevolmente). In quanto a lucifero, vorrei rassicurarti, non è nel giro degli amichetti miei preferiti lo chiamavo causa in funzione "allegorica", indegnamente "poetica" per così dire. Da ateo per grazia di Dio considero il diavolo e l'acqua santa, insieme agli altri "segni" della religiosità sotto il profilo estetico (musica, letteratura, pittura, scultura, ecc) coltivando un sentimento artistico della religione. Ancora in tema monteverdiano, con queste splendide musiche della "Selva morale e spirituale" del grande musicista cremonese interpretate da artisti "fiamminghi" (egregiamente direi, benchè non siano essi degli "specialisti" monteverdiani) compio la mia liturgia musicale estetico-laica della giornata... 5
Gabrilupo Inviato 12 Giugno 2023 Inviato 12 Giugno 2023 @analogico_09 Herreweghe è per me un gigante nella musica sacra, mi ricorda la "spiritualità" di Leonhardt (credo abbiano collaborato, fra l'altro). 1
Questo è un messaggio popolare. one4seven Inviato 12 Giugno 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 12 Giugno 2023 Kansas, Leftoverture (1976). Ecco, questo è un bel prog made in USA. In vero è un disco un po' "misto". Si intrecciano tratti prog e tratti AOR. Ne esce un "miscuglio" vincente, che lo rende campione di vendite, e riferimento per gli anni successivi, perché di fatto si tratta di un nuovo sound. Ed è perfettamente azzeccato (per il 1976 chiaramente). Di sicuro un disco che ti tiene incollato all'ascolto per tutta la sua durata, ed è difficile non battere il piede a tempo. Immancabile, secondo me, in una discoteca "a base prog". 4
Questo è un messaggio popolare. one4seven Inviato 12 Giugno 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 12 Giugno 2023 Andiamo avanti di un anno, 1977, e ci spostiamo sulla scuola di Canterbury. Con il quinto lavoro dei Camel, Rain Dances, siamo al "superclassico". Bellissime melodie, arrangiamenti elaboratissimi, si nota subito la capacità di "un mestiere" fatto davvero ai massimi livelli. È un disco che ha la capacità di emozionarmi. Impossibile non farsi coinvolgere e lasciarsi trasportare da questo sound. 4
Questo è un messaggio popolare. ferdydurke Inviato 12 Giugno 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 12 Giugno 2023 19 aprile 1964, Parigi Théâtre des Champs-Élysées…The Great Concert of Charles Mingus poi pubblicato da America Records nel 1971…con Mingus c’era Eric Dolphy, Johnny Coles, Clifford Jordan, Jaky Byard e Dannie Richmond…bellissimo disco dove tutti i musicisti sono perfettamente integrati e danno vita ad una esibizione veramente straordinaria…peccato che l'incisione sia piuttosto rumorosa e non di grande qualità anche per un disco registrato dal vivo… 8
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