Questo è un messaggio popolare. Gaetanoalberto Inviato 29 Dicembre 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 29 Dicembre 2023 Sto cercando di spazzolare i vinili che riesco a trovare ancora ad un prezzo pagabile. Tra gli ultimi arrivati, il disco All star sextet/quintet, con una sua storia di litigi durante la registrazione, Miles che usciva dall’eroina e stava ancora tra jazz classico e be bop in preparazione dei salti successivi. Direi molto bello. Mi è piaciuto un filo meno Quiet nights con Gil Evans, particolarmente tranquillo, come da titolo. Naturalmente si parla sempre di due giovini promettemti. 5
Red Eagle Inviato 29 Dicembre 2023 Inviato 29 Dicembre 2023 @iBan69 Questo disco rimane sempre un capolavoro, per me e dirò pure di più.....è inciso anche bene ciao Michele @iBan69 Questo disco rimane sempre un capolavoro, per me e dirò pure di più.....è inciso anche bene ciao Michele
Questo è un messaggio popolare. analogico_09 Inviato 29 Dicembre 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 29 Dicembre 2023 J. S. Bach i sei "Mottetti" - Bachchor Stockolm, Concentus Musicus Wien / N. Harnoncourt Grande interpretazione di sei perle rare, tra le più preziose dell'intera storia della musica. L'umanissimo Mottetto Jesu, Meine Freude è un vertice di pura, estatica, potente musicalità. 4
Gaetanoalberto Inviato 30 Dicembre 2023 Inviato 30 Dicembre 2023 1970 - The Nice - Five bridges I cinque ponti di Newcastle in chiave di episodi di opera rock già abbastanza prog. Keith Emerson sta per diventare Like & Palmer, e su commissione, insieme all'orchestra sinfonica di Londra, partorisce questo miscuglio di olio ed acqua santa, di rock e classica, non ancora ai livelli più evoluti che raggiungerá con gli ELP, ma comunque al tempo più avanti nell'idea, rispetto a gruppi suoi contemporanei. Un po' ambizioso per alcuni, comunque vicino al vertice delle classifiche inglesi per qualche tempo. Dal mio punto di vista abbastanza divertente soprattutto per il valore filologico, insomma, per ricostruire il fermento musicale dei tempi. 1
Gaetanoalberto Inviato 30 Dicembre 2023 Inviato 30 Dicembre 2023 1976 - Rory Gallagher - Calling card Le chitarre di Gallagher sono sorprendenti, la sua voce ruvida è maestra nel raccontare storie, dall'energico "Moonchild" alla commovente "I'll Admit You're Gone", a dimostrare la versatilità di Gallagher. Un classico per gli amanti del blues rock. 2
analogico_09 Inviato 30 Dicembre 2023 Inviato 30 Dicembre 2023 Sto rispolverando "vecchi" dischi degli anni di maggior espansione della musicologia, della musicalità, della ricerca e dell'interpretazione filologica che infiniti entusiasmi e luminosi stupori noi iniziatici addusse. Finalmente la musica cominciava a non essere più un baluardo dell'eccellenza virtuositica "proibita" riservata agli "accademici"... Beh.., questi dischi suonano ancora una musica che non ha perso la fragranza di quelle prime esperienze, che anzi si fa ancora più saporosa e matura come il vino nobile ben invecchiato. Ora è la volta di alcuni deliziosi violinkonzerte e "movimenti concertati" con strumenti originali (o copie degli stessi) deliziosamente eseguiti da Mozart-Ensemble Amsterdam diretto da Frans Bruggen, al violino barocco Jaap Schroder (violino Gennaro Gagliano, Napoli 1730) entrambi celebri "specialisti" delle prassi esecutive d'epoca, virtusiosi non "invadenti" nei loro rispettivi strumenti. Inutile dire quanto pathos si sprigioni dalla musica mozartiana mentre il suono muscale d'altri tempi e pur così attuale/i "indora" la sala raggiunta dai raggi del sole che si affaccia tra le nuvole fendendo i grigiori. La luce sembra musicalizzarsi, la musica illuminarsi... Siedo rilassato e gaudente pronto ad alzarmi per girare quando occorre i due dischi dell'ottimo cofanetto RCA Seon \ Red Seal egregiamente registrati. 2
Questo è un messaggio popolare. Gaetanoalberto Inviato 30 Dicembre 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 30 Dicembre 2023 Perigeo - Genealogia - 1974 Il gruppo italiano crea sonorità decisamente originali, mettendo assieme rock, richiami di folk e sonorità jazz, ognuno dei componenti ripercorre la propria per usarla come fonte di ispirazione, usando una frase celebre. Esperimenti RCA al Cenacolo di via Nomentana su Teac quattro piste e poi via ad incidere. Esibizioni al Music Inn di Roma. Bella roba ( info da fascicolo collezione prog. italiano De Agostini) 4
Gaetanoalberto Inviato 30 Dicembre 2023 Inviato 30 Dicembre 2023 Miles Davis - Aura - 1989 Siamo nel periodo in cui l'elettronica ha già parecchio contagiato il jazz di Miles, e sappiamo che non tutti i suoi affezionati e critici ascoltatori lo hanno apprezzato nell'ultima fase, alla ricerca di territori sempre diversi e di ulteriori contaminazioni A me francamente piacciono anche queste sfumature ed esperienze quasi "sensoriali". 1
micfan71 Inviato 31 Dicembre 2023 Inviato 31 Dicembre 2023 Complice la discussione a tema in questa stessa sezione musica, ho riesumato questo vecchio vinile, preso anni fa, quando i DG di classica si prendevano a 5€ l'uno. Probabilmente mai nemmeno ascoltato ma messo lì "non si sa mai arriverà il momento buono". Bè è arrivato: sarà pure una "fetecchia" di registrazione DG, sarà pure il tanto vituperato Karajan, ma che bella musica! Una scoperta di cui rendo merito alle stimolanti discussioni del sito. 1
Questo è un messaggio popolare. micfan71 Inviato 31 Dicembre 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 31 Dicembre 2023 E già che sono in tema di scavi archeologici negli antri più nascosti del deposito vinili, quelli che li metto qui perchè c'è posto, così va a finire che la classica è sparsa per tutta la casa, scava scava è riemerso pure questo: anche in questo caso tanta emozione di fronte alla bellezza della musica, che bello poter scoprire la classica, ne avrò finchè campo... 3
analogico_09 Inviato 31 Dicembre 2023 Inviato 31 Dicembre 2023 Brahms Sinfonia nr. 4 - Victor De Sabata, Berliner Philh - 1939 Commentino del mattino... 2
analogico_09 Inviato 31 Dicembre 2023 Inviato 31 Dicembre 2023 1923 - 2023 https://melius.club/topic/1001-jazz/?do=findComment&comment=1059470 Bessie Smith - Any Woman's Blues 2
Questo è un messaggio popolare. Gaetanoalberto Inviato 31 Dicembre 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 31 Dicembre 2023 Stevie Ray Vaughan Couldn’t stand the weather. Il secondo album in studio di Stevie Ray Vaughan and Double Trouble, pubblicato nel 1984, spazia dal blues tradizionale a influenze più moderne e proprio la canzone che dà il titolo è uno dei migliori esempi del contributo di Stevie alla vitalità del rock’n blues. Registrato tra il gennaio e il marzo del 1984 presso i Power Station Studios di New York City e i The Dallas Sound Lab di Dallas, Texas, produttore John Hammond, Un aneddoto interessante legato all'album "Couldn't Stand the Weather" riguarda la traccia "Stang's Swang.", inizialmente intitolato "Rude Mood, durante le sessioni di registrazione, Stevie Ray Vaughan lo cambiò in omaggio a Doyle Bramhall, Sr., il coautore di alcune canzoni dell'album e amico di lunga data di Vaughan, conosciuto con il soprannome "Stang," Fantastico il tributo a Jimi Hendrix, con l’interpretazione di Voodoo Chile (Slight Return)", "Cold Shot" e "Honey Bee" sono altri pezzi frutto di tecnica e maestria, in un disco che consolida la reputazione di Vaughan come uno dei più grandi chitarristi blues/rock della sua epoca. 6
Grancolauro Inviato 31 Dicembre 2023 Inviato 31 Dicembre 2023 Scovato stamattina in un mercatino a 10 euro. Temevo il peggio e invece è perfetto! Vinile come nuovo. Bellissimo 2
Questo è un messaggio popolare. Gaetanoalberto Inviato 31 Dicembre 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 31 Dicembre 2023 L’album dal vivo Moving On segue il successo di “Jazz Blues Fusion”, con la stessa formazione del suo precedente album ma con una bella sezione sezione di fiati estesa, sul palco del Whiskey Agogo a Los Angeles.Un grande concerto. Freddie Robinson, il chitarrista, è particolarmente apprezzab. Sentimento e swing a piene mani. "Worried mind" è un gran pezzo che si estende fino a 8 minuti e 45 secondi con il ritornello di John, Blue Mitchell, Charles Owens al soprano, Victor al contrabbasso, Keef per un break di batteria e infine Freddy. Nel complesso la qualità della registrazione è eccellente. Lunga vita (anche) al blues.al blues. 3
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